Valutiamo insieme la validità di alcune strategie che spesso vengono messe in atto per gestire l’attenzione della classe.

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Transcript della presentazione:

Valutiamo insieme la validità di alcune strategie che spesso vengono messe in atto per gestire l’attenzione della classe

1) Richiamare molto spesso gli alunni. 2) Prima della lezione, anticipare quali saranno le informazioni (ad es. con le parole chiave) più importanti da comprendere e da ricordare. 3) Evitare di chiedere agli alunni un’autovalutazione delle proprie prestazioni attentive. 4) Presentare la lezione come un argomento un po’ difficile, ma comprensibile con un’adeguata dose di impegno. 5) Iniziare la lezione senza anticipare le fasi di svolgimento del lavoro in classe. 6) Ricordare all’alunno quali sono le conseguenze negative dei suoi momenti di distrazione. 7) Lasciare lavorare l’alunno (eseguire compiti o ascoltare la spiegazione) senza informarlo su come sta procedendo. 8) Verificare lo stato di vigilanza degli alunni (osservando lo sguardo, la posizione del corpo, ecc.). 9) Organizzare le attività didattiche in modo assolutamente imprevedibili per gli alunni 10) Informare gli alunni sui tempi di attenzione richiesti per completare il lavoro.

11. Richiedere agli alunni lo stresso livello di attenzione per tutta la durata della lezione. 12. Predisporre la classe in modo da avere la possibilità di passare frequentemente vicino ai banchi. 13. Organizzare la lezione tenendo conto solamente del completamento del programma didattico e non dell’attenzione degli alunni. 14. Fare una breve spiegazione , a «mò di indice», del nuovo argomento da spiegare. 15. Presentare il nuovo argomento come facilissimo e quasi banale nella sua comprensione. 16. Pianificare la presentazione della lezione tenendo conto della capacità attentive degli alunni e delle esigenze del lavoro stesso

Richiamare molto spesso gli alunni. Prima della lezione, anticipare quali saranno le informazioni più importanti da comprendere e da ricordare. Evitare di chiedere agli alunni un’autovalutazione delle proprie prestazioni attentive. Presentare la lezione come un argomento un po’ difficile, ma comprensibile con un’adeguata dose di impegno. Iniziare la lezione senza anticipare le fasi di svolgimento del lavoro in classe. Ricordare all’alunno quali sono le conseguenze negative dei suoi momenti di distrazione. Lasciare lavorare l’alunno (eseguire compiti o ascoltare la spiegazione) senza informarlo su come sta procedendo. Verificare lo stato di vigilanza degli alunni (osservando lo sguardo, la posizione del corpo, ecc.). Organizzare le attività didattiche in modo assolutamente imprevedibili per gli alunni Informare gli alunni sui tempi di attenzione richiesti per completare il lavoro.

11. Richiedere agli alunni lo stresso livello di attenzione per tutta la durata della lezione. 12. Predisporre la classe in modo da avere la possibilità di passare frequentemente vicino ai banchi. 13. Organizzare la lezione tenendo conto solamente del completamento del programma didattico e non dell’attenzione degli alunni. 14. Fare una breve spiegazione , a «mò di indice», del nuovo argomento da spiegare. 15. Presentare il nuovo argomento come facilissimo e quasi banale nella sua comprensione. 16. Pianificare la presentazione della lezione tenendo conto della capacità attentive degli alunni e delle esigenze del lavoro stesso

Quali tra le seguenti strategie ritieni utili per la gestione della classe ed il coinvolgimento degli alunni :M-A-P-N Mi succede spesso di dover richiamare gli alunni disattenti. Lascio agli alunni il tempo necessario per rispondere alle domande che formulo. Spesso mi succede di dare informazioni che c’entrano poco con l’argomento principale della lezione (pur senza richiesta esplicita degli alunni) Mi succede spesso di spiegare argomenti in modo imprevisto, perché di grande interesse degli alunni. Spesso durante la lezione mi capita di allontanarmi troppo dall’argomento principale della lezione

6. Sottolineo positivamente, a livello individuale o collettivo, le buone prestazioni individuali o collettive. 7. Se ritengo l’argomento già di per sé interessante, evito di arricchire la lezione per renderla ancora più stimolante. 8. Prima di proporre una lezione cerco di renderla interessante e coinvolgente.

Quali tra le seguenti strategie ritieni utili per la gestione della classe ed il coinvolgimento degli alunni : 1) Mi succede spesso di dover richiamare gli alunni disattenti. M=1 A=2 P=3 N=4 2) Lascio agli alunni il tempo necessario per rispondere alle domande che formulo. M=4 A=3 P=2 N=1 3) Spesso mi succede di dare informazioni che c’entrano poco con l’argomento principale della lezione M=1 A=2 P=3 N=4 4) Mi succede spesso di spiegare argomenti in modo imprevisto, perché di grande interesse degli alunni. M=4 A=3 P=2 N=1 5) Spesso durante la lezione mi capita di allontanarmi troppo dall’argomento principale della lezione

6. Sottolineo positivamente, a livello individuale o collettivo, le buone prestazioni individuali o collettive. M=4 A=3 P=2 N=1 7. Se ritengo l’argomento già di per sé interessante, evito di arricchire la lezione per renderla ancora più stimolante. M=1 A=2 P=3 N=4 8. Prima di proporre una lezione cerco di renderla interessante e coinvolgente. M=4 A=3 P=2 N=1

6. Sottolineo positivamente, a livello individuale o collettivo, le buone prestazioni individuali o collettive. M=4 A=3 P=2 N=1 7. Se ritengo l’argomento già di per sé interessante, evito di arricchire la lezione per renderla ancora più stimolante. M=1 A=2 P=3 N=4 8. Prima di proporre una lezione cerco di renderla interessante e coinvolgente. M=4 A=3 P=2 N=1