CONVEGNO IL PROTOCOLLO SOCIALE OPERATIVO,

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Transcript della presentazione:

CONVEGNO IL PROTOCOLLO SOCIALE OPERATIVO, “ENTI PUBBLICI E COOPERAZIONE SOCIALE PER IL LAVORO” L'AFFIDAMENTO DEGLI APPALTI DI SERVIZIO RISERVATI AI SENSI DELL'ART.112 D. LGS. 50/2016 : IL PROTOCOLLO SOCIALE OPERATIVO, STRUMENTO STRATEGICO PER UNA VERIFICA EFFICACE E SOSTANZIALE DEL PROCESSO DI INSERIMENTO/INTEGRAZIONE LAVORATIVA   Lunedì 11 marzo 2019 ore 13.30 – 17.00 CHIESA DI SAN GIORGIO, PIAZZETTA SAN GIORGIO – BRESCIA Confcooperative Brescia a cura di Patrizia Albertini

CHE COS’È IL PROTOCOLLO SOCIALE SI CONFIGURA COME IL “CAPITOLATO SPECIALE”, CHE DISCIPLINA, NELL’AMBITO DEGLI APPALTI PUBBLICI EX ART. 100 E 112 DEL CODICE, I LIVELLI ESSENZIALI: FINALITÀ ADEMPIMENTI PRESUPPOSTI PENALI MODALITÀ VERIFICHE E CONTROLLI L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE SVANTAGGIATE QUINDI, COME UN DOCUMENTO AUTONOMO, DA ALLEGARE A QUALSIASI APPALTO CHE ABBIA PER OGGETTO UN SERVIZIO CON QUESTA FINALITÀ

DELLA STAZIONE APPALTANTE, ELEMENTI MIGLIORATIVI COME SI ARTICOLA 12 ARTICOLI CHE DESCRIVONO L’IDEA DI INSERIMENTO LAVORATIVO DELLA STAZIONE APPALTANTE, A FRONTE DELLA QUALE L’OPERATORE ECONOMICO PARTECIPANTE PUÒ/DEVE PROPORRE ELEMENTI MIGLIORATIVI

L’ARTICOLATO Oggetto, beneficiari e finalità dell’inserimento lavorativo Adempimenti in capo all’operatore economico Progetto personalizzato di inserimento, servizi di supporto all’inserimento e procedure esecutive Piano di gestione delle emergenze connesse con l’inserimento lavorativo Figure professionali e prestazioni richieste per garantire il percorso e le finalità dell’inserimento lavorativo Titoli, requisiti professionali e prestazioni in capo al personale impiegato dall’aggiudicatario a supporto dell’inserimento lavorativo Metodologia, sinergie e collaborazione con l’ufficio di riferimento della Stazione appaltante e con i servizi invianti Adempimenti in ordine a rendicontazione, monitoraggio e valutazione delle azioni poste in essere per favorire l’inserimento lavorativo Controlli e adempimenti in capo alla Stazione appaltante Penali Individuazione dei referenti nei rapporti tra le parti Obbligo di riservatezza

ART. 1 – Oggetto, beneficiari e finalità dell’inserimento lavorativo OLTRE AGLI SVANTAGGIATI INDICATI DALL’ART. 112 DEL CODICE, CHE COINCIDONO CON QUELLI INDIVIDUATI DALLA L. 381/91, STANTI LE ESIGENZE DEI SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI, SI INDIVIDUANO, QUALI BENEFICIARI DI QUESTA TIPOLGIA DI APPALTI, ANCHE LE SEGUENTI CATEGORIE: 1 SVANTAGGIATI EX ART. 2 DEL REG.EUROPEO 651/2014 2 SOGGETTI DEBOLI DI CUI ALL’ART. 7, C. 2, L.R. 36/2015

Art. 2 – Adempimenti in capo all’operatore economico Oltre ai normali adempimenti (es., assunzione degli svantaggiati come da offerta presentata, presenza del responsabile sociale e del tutor), sono stati introdotti i seguenti vincoli che si reputano qualificanti: 1 IN CASO DI PART-TIME, MINIMO 19 ORE SETTIMANALI CONTRATTI DI LAVORO COERENTI CON LA DURATA DELL’APPALTO E CON LE FINALITÀ DELL’INSERIMENTO 2 STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE SVANTAGGIATO AL TERMINE DEL PERCORSO DI INSERIMENTO 3

Art. 3 – Progetto personalizzato di inserimento, Art. 3 – Progetto personalizzato di inserimento, servizi di supporto all’inserimento e procedure esecutive ANCORCHÉ NEL RISPETTO DEL MODELLO DI INSERIMENTO PROPRIO DELL’OPERATORE ECONOMICO, SI INDICANO GLI ELEMENTI IRRINUNCIABILI CHE DEVONO CARATTERIZZARE IL PROGETTO PERSONALIZZATO DI INSERIMENTO: DATI INFORMATIVI SULLA PERSONA INSERITA MANSIONI, TIPOLOGIA DI CONTRATTO OBIETTIVI, EVENTUALE FORMAZIONE, STRUMENTI DI VERIFICA FASI E MODALITÀ, TEMPI E DURATA DEL PERCORSO DI INSERIMENTO DURATA DEL PERIODO DI INSERIMENTO COMPRESA RA 6 E 12 MESI RELAZIONE CHE GIUSTIFICHI L’EVENTUALE NECESSITÀ DI PROTRARRE ULTERIORMENTE IL PERIODO DELL’INSERIMENTO

Art. 4 – Piano di gestione delle emergenze Questo è uno degli aspetti maggiormente qualificanti del protocollo, perché tende a favorire un approccio corretto al disagio che caratterizza gli svantaggiati. Devono dunque essere presenti già in fase di offerta: strategie per la gestione delle singole tipologie di svantaggio strumenti di sostegno, accompagnamento, progettazione, verifica, monitoraggio e ri-progettazione dell’intervento in grado di garantire l’attuazione di tali strategie passaggi procedurali, completi di contenuti, metodologia, tempistica e risorse impiegate (non solo professionali), per la gestione di eventuali emergenze

Artt. 5 e 6 – Figure professionali per l’inserimento e loro titoli NELLA CONVINZIONE CHE LA COMPETENZA E LA PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI CHIAMATI A PRESIDIARE IL PROCESSO POSSANO EFFETTIVAMENTE FARE LA DIFFERENZA, SI INDIVIDUANO: LE FIGURE PROFESSIONALI: RESPONSABILE SOCIALE E TUTOR DELL’INSERIMENTO LE LORO MANSIONI I LORO REQUISITI MINIMI

Art. 7 – Metodologia, sinergie e collaborazione con l’ufficio e con i servizi invianti Si sottolinea l’importanza di avere e attuare una metodologia, dotata di strumenti tracciabili e documentabili, per il presidio dell’intero processo di inserimento, cioè SELEZIONE DEI SOGGETTI SVANTAGGIATI DEFINIZIONE DEL PROGETTO PERSONALIZZATO E ASSUNZIONE ATTIVITÀ DI AFFIANCAMENTO E FORMAZIONE MONITORAGGIO, VERIFICA E ORGANIZZAZIONE STRUTTURATA DELLA DOCUMENTAZIONE CORRELATA

Art. 8 – Adempimenti in ordine a rendicontazione, monitoraggio e valutazione delle azioni poste in essere per favorire l’inserimento lavorativo OLTRE ALLA CONSUETA ATTIVITÀ DI RENDICONTAZIONE DI TIPO QUANTITATIVO, L’OPERATORE ECONOMICO AGGIUDICATARIO È TENUTO A GARANTIRE: REPORT SINTETICI DI TIPO QUALITATIVO PER CIASCUNO DEGLI SVANTAGGIATI INSERITI PARTECIPARE AD INCONTRI DI VERIFICA PERIODICI CON L’UFFICIO DI RIFERIMENTO DELLA STAZIONE APPALTANTE

Art. 9 – Controlli e adempimenti in capo alla Stazione appaltante Ai fini dell’efficacia di ogni processo di inserimento, è fondamentale il ruolo di controllo dell’ufficio di riferimento della Stazione appaltante SOPRALLUOGHI NON CONCORDATI NEI LUOGHI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO VERIFICA DELLA COERENZA TRA LE AZIONI REALIZZATE E L’OFFERTA PRESENTATA QUESTIONARI DI RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DI UTENTI E SERVIZI INVIANTI

Art. 10 – Penali Ulteriore strumento di efficacia è certamente la definizione di specifiche penali correlate all’inserimento lavorativo tipologia violazioni Penale criterio di applicazione Mancata o inadeguata realizzazione delle azioni presentate in sede di formulazione dell’offerta relativamente a tutti gli aspetti indicati nel POGIL 1 per mille ex c. 2, art. 113-bis D. Lgs. 50/2016 Per singola inadempienza Ritardo o inadempienze relativamente agli obblighi previsti all’art. 2, c. 2, lett. a) del presente protocollo sociale operativo € 0,3 per mille ex c. 2, art. 113-bis D. Lgs. 50/2016 Per giorno e per addetto Inadempienze relativamente agli obblighi previsti all’art. 2, c. 2, lett. b), c), d) ed e) del presente protocollo sociale operativo

Art. 10 – Penali (2 segue) tipologia violazioni Penale criterio di applicazione Ritardo relativamente agli obblighi previsti all’art. 2, c. 3, lett. b), c), d), e), g), h) ed i) del presente protocollo sociale operativo € 0,3 per mille ex c. 2, art. 113-bis D. Lgs. 50/2016 Per ogni giorno di ritardo Mancato rispetto degli obblighi circa le norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro ex D. Lgs. 81/2008 (cfr. art. 2, c. 3, lett. f) del presente protocollo sociale operativo) 1 per mille ex c. 2, art. 113-bis D. Lgs. 50/2016 Per singola inadempienza Mancata comunicazione, in caso di sostituzione, dei dati relativi al responsabile sociale e al tutor dell’inserimento con relativi titoli Inadempienze rispetto agli obblighi indicati all’art. 3 “Progetto personalizzato di inserimento” del presente protocollo sociale operativo Mancata collaborazione con l’ufficio di riferimento della Stazione appaltante e con i servizi invianti (di base e specialistici) ex art. 7, c. 2 del presente protocollo sociale operativo) Inadempienze relative agli obblighi di rendicontazione qualitativa e quantitativa di cui all’art. 8 del presente protocollo sociale operativo