TRANSCULTURA P. Palmiro Mileto.

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TRANSCULTURA P. Palmiro Mileto

SCHEDA I Il concetto di transcultura è utilizzato per indicare degli elementi culturali comuni, che solitamente vengono designati come : - tratti universali e - valori permanenti Il termine transculturale rimanda, dunque, a qualcosa che attraversa le culture. Tale concetto quindi trascende la singolarità e la specificità delle culture. (Y. H. POORTINGA; M. ABDALLAH-PRECEILLE)

SCHEDA II Strategie educative transcultura Le «strategie educative guarderebbero allo sviluppo di elementi universali che sono comuni a tutti gli uomini come possono essere valori formali tipo:  il rispetto la correttezza la pace la giustizia la difesa dell’ambiente il diritto allo sviluppo   Così come pure viene prestata attenzione non a ciò che divide, ma a ciò che unisce, come: le  idee i sentimenti le emozioni o i bisogni di trascendenza (G. CIPOLLARI; A. PORTERA) Da questo punto di vista è transculturale tutto quello che ci è comune come specie umana indipendentemente dall’appartenenza etnico/culturale. (D. DEMETRIO-G.FAVARO)  In questa prospettiva «La transcultura mira ad una visione intersecata e inclusiva della cultura». (R. TUMINO)

SCHEDA III Ponendo l’accento su ciò che unisce anziché su ciò che divide, la visione di contrapposizione delle culture viene superata.  L’attenzione si sposta dalla cultura in astratto, in sé, all’agire dei soggetti concreti nella società, e quindi alla loro capacità di muoversi in un contesto ormai multiculturale.   In questo dinamismo di relazioni intersoggettive avviene una combinazione tra stili di vita diversi ed ogni soggetto reinventa «il proprio modo di vivere» creando qualcosa di nuovo che nasce dai soggetti agenti. (V. ORLANDO)

SCHEDA IV Una diversa visione di cultura Per lungo tempo si è avuta della cultura un’immagine essenzializzata, reificata, monolitica. Un’immagine che poggiava sull’equazione: tradizione-cultura-territorio-identità. La cultura appariva come qualcosa di statico nel tempo, di monolitico e puro, circoscritto ad un dato territorio. Con l’avvento della rete, l’intensa circolazione di persone e prodotti culturali questa visione ormai non regge più. Oggi si parla piuttosto di “traffico delle culture”, la cultura ormai si configura sempre più come: «una struttura di significato che viaggia su reti di comunicazione non localizzate in singoli territori» (U. HANNERTZ) Questo non vuol dire che il territorio sia scomparso, ma semplicemente che il locus, per quanto piccolo possa essere, è ormai sempre più il ricettore del globus. E che in parte la cultura si extra-territorializza (U. FABBIETTI)

SCHEDA V Breve conclusione  I prefissi Pluri/multi/inter/trans/culturale indicano visioni diverse dello stesso fenomeno una maniera diversa di porsi di fronte e di impostare i rapporti e le politiche tra le diverse culture.   In tutti gli approcci che, brevemente, abbiamo visitato abbiamo potuto renderci conto che sono attraversate da un elemento comune, e cioè sono attraversate dalla questione dell’Altro. L’Altro da me irrompe nella mia quotidiana esistenza in tutta la sua irriducibile alterità. Di fronte a questo irrompere dell’alterità viene chiamata in causa l’identità e l’identità culturale.