Relazioni internazionali

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Transcript della presentazione:

Relazioni internazionali A.A. 2018-2019 Roberto Di Quirico diquirico@unica.it

Cambi fissi o cambi variabili? Lezione 3 Cambi fissi o cambi variabili?

Stabilità dell’area UE e competitività delle economie europee La stabilità dei cambi nella UE favorisce la crescita delle imprese più efficienti, qualunque sia la loro nazionalità. Il fatto che queste imprese più efficienti siano prevalentemente tedesche o nord europee dovrebbe indurre a riflettere sui pregi del loro sistema/paese (incluse istituzioni, pubbliche amministrazioni e modalità di governo), invece che a gridare alla truffa, alla prepotenza ecc. D’altro canto, bisogna considerare come questi paesi siano stati bravi a imporre un sistema e delle regole del gioco che sono a loro favorevoli e che penalizzano i loro concorrenti

I vantaggi della stabilità dei cambi Ammettiamo che Italia e Germania producano un unico tipo di automobile ciascuna, che i due tipi siano perfettamente equivalenti in termini qualitativi e che l’unica variabile che ne influenza le quantità vendute sia il prezzo Ammettiamo che l’auto tedesca costi in Germania 10.000 marchi tedeschi e l’auto italiana costi 10 milioni di lire italiane Ammettiamo di essere in un regime di cambi fluttuanti che possono variare ogni giorno e che nel breve periodo possono variare di molto

Esempio 1 Ammettiamo che 1 marco=1000 lire In questo caso la macchina tedesca in Italia costa 10 milioni (10 mila marchi * 1000) come la macchina italiana La macchina italiana in Germania costa 10 mila marchi (10 milioni / 1000) come la macchina tedesca

Esempio 2 Ammettiamo che 1 marco=2000 lire In questo caso la macchina tedesca in Italia costa 20 milioni (10 mila marchi * 2000) cioè il doppio della macchina italiana: se ne vendono molte meno di prima in Italia La macchina italiana in Germania costa 5 mila marchi ( 10 milioni /2000) cioè la metà della macchina tedesca: se ne vendono molto di più di prima in Germania

Esempio 3 Ammettiamo che 1 marco=500 lire In questo caso la macchina tedesca in Italia costa 5 milioni ( 10 mila marchi per 500) cioè la metà della macchina italiana: se ne vendono molto di più di prima in Italia La macchina italiana in Germania costa 20 mila marchi ( 10 milioni /500) cioè il doppio della macchina tedesca: se ne vendono molte meno di prima in Germania

Economie di scala e competitività Ammettiamo che produrre e vendere un aeroplano abbia i seguenti costi (in milioni di euro ma tradotti da monete nazionali) Progettazione 10 milioni Materiale di produzione 1 milione Lavoratori 500 mila Affitti e altri servizi 500 mila Ammettiamo che ci sia una sola ditta in ogni stato, che ogni ditta produttrice possa vendere aeroplani solo nel suo paese e che i cambi siano fissi

Esempio economie di scala

Domanda di aeroplani: 1 ogni milione di abitanti

La variabile cambio Se invece di pensare ad un regime di cambi fissi, pensiamo ad un regime di cambi variabili i prezzi (tradotti in euro) variano a seconda di come varia il cambio In questo modo, anche se i prezzi interni restano costanti, i prezzi esterni (sul mercato internazionale) cambiano

La variabile cambio

UN GRANDE DILEMMA Se diventa possibile vendere sul mercato internazionale, ma con cambi fluttuanti cosa fanno le imprese?

Competitività e scelte delle imprese Opzione 1: Quella che produce al prezzo più basso amplia la produzione e costruisce nuovi stabilimenti per vendere il massimo assorbendo tutta la domanda mentre le altre chiudono Opzione 2: Quelle 3 o 4 che vendono ai prezzi più bassi si fanno concorrenza e producono più possibile per arrivare ad abbattere i costi. Le altre chiudono. Opzione 3: Quella che vende ai prezzi più bassi ed ha maggiore richiesta produce il massimo con gli impianti esistenti e lascia alle altre imprese le vendite che non riesce a soddisfare. Le altre vendono a prezzi più alti ma rimangono aperte, perlomeno quelle che riescono ad avere un numero sufficiente di ordini.

I vantaggi dei cambi flessibili Possibilità di svalutare. Se le merci di un paese sono poco competitive si può svalutare la moneta rendendo i prezzi dei prodotti nazionali più bassi sul mercato interazionale così le esportazioni aumentano Maggiore elasticità nella gestione dell’economia. Anche se i salari aumentano e non si riesce a tenere sotto controllo l’inflazione la svalutazione aiuta a sostenere le esportazioni Minori ripercussioni sulla struttura economica nazionale degli shock esogeni quando riassorbibili da svalutazione

MA…. I vantaggi per le esportazioni derivanti dalla svalutazione possono essere annullati dal lato delle importazioni Maggiore elasticità nella gestione dell’economia può significare anche meno incentivi alla gestione equilibrata dell’economia e forme di protezionismo indiretto Inflazione importata come conseguenza della svalutazione Alto costo dei prestiti esteri a causa del rischio di cambio Grande differenza tra svalutazione decisa dal governo e svalutazione derivante da fuga di capitali e/o crollo del valore della moneta sui mercati internazionali

La dimensione politica del dilemma cambi fissi vs cambi flessibili Con cambi variabili il riaggiustamento degli squilibri internazionali avviene attraverso svalutazione e inflazione. Pagano redditi fissi e capitali non investiti in modo adeguato. Con cambi fissi austerity (taglio della spesa pubblica incluso welfare) e contenimento salariale per riguadagnare competitività. Pagano lavoratori e fasce più deboli

Ulteriori complicazioni nella UE Mobilità dei capitali (con cambi fissi/euro) permette di delocalizzare Mobilità dei capitali (con cambi variabili) favorisce fughe di capitale e crisi valutarie Il complesso problema di governare un’area monetaria integrata