OMOFOBIA
Il termine omofobia è utilizzato con diversi significati. Le definizioni di omofobia esistenti possono essere sintetizzate in tre principali prospettive: accezione pregiudiziale, accezione discriminatoria e accezione psicopatologica.
1- L’accezione pregiudiziale considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell’omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all’omosessualità come ad esempio: La convinzione che l’omosessualità sia patologica, immorale, contro natura, socialmente pericolosa, invalidante. Non rientra in questa accezione la conversone in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali.
2- l’accezione discriminatoria considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al sessismo che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale.
3 – l’accezione psicopatologica considera l’omofobia come una fobia cioè una persistente e irrazionale e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi.
Il termine omofobia deriva dal greco e letteralmente significa: « paura dello stesso » Intesa nel senso di paura fobica e irrazionale, l’omofobia non è inserita in alcun manuale di diagnostica psicologica come patologia , è quindi errato pensare che sia medicalmente una fobia.
“Non lasciarti mai ingannare dall'ignoranza di chi è omofobo. L'omofobia non è un’opinione: è violenza e discriminazione.” Rinaldo Sidoli Le ricerche psicosociali evidenziano come L'omofobia sia maggiormente legata a caratteristiche personali quali: anzianità, basso livello di istruzione, avere idee religiose fondamentaliste, non avere contatti personali con gay o lesbiche, essere autoritari, provare sensi di colpa nei confronti del sesso, avere atteggiamenti tradizionalisti rispetto ai ruoli di genere (mascolinità, etc.)
Probabilmente l'omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali. Questo timore, dice Erich Fromm, è più frequente negli uomini che nelle donne, perché dal punto di vista culturale il maschio omosessuale viene considerato una "femminuccia", e nel pensiero sessista dominante
« Il Parlamento europeo <...> ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni; » (art. 8)
<< condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli »(art. 10)
Anno scolastico 2016 - 2017 Classe iv aps Prof. rosalba mercati