COSA E’ UNA BUSTA PAGA? È un prospetto che indica tutti gli elementi che compongono la retribuzione e le singole trattenute effettuate dal datore di lavoro.

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Transcript della presentazione:

COSA E’ UNA BUSTA PAGA? È un prospetto che indica tutti gli elementi che compongono la retribuzione e le singole trattenute effettuate dal datore di lavoro per adempiere agli obblighi di legge. Esprime in termini monetari l’insieme dei rapporti che il lavoratore ha con: 1) Il Datore di lavoro (La Retribuzione) 2) Con lo Stato ( Le Imposte) 3) Con gli Enti Previdenziali (es. INPS) La Legge (L. 4/1953) impone al datore di lavoro l'obbligo di consegnare il prospetto paga, ne indica i contenuti obbligatori ma non ne fornisce un modello cosicché ogni azienda può utilizzare uno schema proprio e un’esposizione personalizzata utilizzando i diversi software presenti in commercio

A cosa serve la busta paga? ➢ A quantificare la retribuzione che spetta al lavoratore per il periodo di lavoro svolto ➢ A rivendicare differenze sull’applicazione del CCNL oltre ad eventuali accordi sindacali aziendali e/o individuali Ad intraprendere azioni legali, quali decreti ingiuntivi, ricorsi, insinuazioni nel fallimento ➢ Per poter richiedere un mutuo bancario ➢ Per poter richiedere un finanziamento ➢ Ai fini pensionistici qualora ci siano differenze sull’accredito dei contributi INPS Per questo è molto importante tenere un archivio delle buste paga consegnateci dal nostro datore di lavoro.

Com’è strutturata la Busta Paga? Nella testa della busta paga (detta anche “cedolino”) troviamo: Intestazione dei dati della ditta Posizione INPS e INAIL Intestazione dei dati del lavoratore Nel corpo della busta paga transitano tutte le voci della retribuzione: Le voci positive vanno nella colonna competenze Le voci negative vanno nella colonna trattenute Esistono anche delle voci figurative (sono voci che vengono esposte per evidenziare dei valori, ma che di fatto non entrano nel calcolo della busta paga) Nel piede della busta paga vengono esposti: Dati Previdenziali Dati Fiscali Dati TFR Netto in Busta CORPO PIEDE TESTA

Come si calcola dal lordo al netto? LORDO MESE- VOCI NON SOGGETTE A CONTRIBUTI = IMPONIBILE PREVIDENZIALE - CONTRIBUTI INPS (di solito 9,19%) E CONTRIBUTI DEDUCIBILI A CARICO DIPENDENTE IMPONIBILE FISCALE % APPLICAZIONE DEGLI SCAGLIONI IRPEF IMPOSTA LORDA DETRAZIONI D’IMPOSTA IMPOSTA NETTA ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI (guardare sempre tabelle in vigore sul sito) + ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE NETTO PERCEPITO IN BUSTA PAGA

COME SI COMPONE LA RETRIBUZIONE COME SI COMPONE LA RETRIBUZIONE? Costituisce il corrispettivo della prestazione fornita dal lavoratore. Normalmente la retribuzione è stabilità dal contratto collettivo applicato in azienda. COME SI STRUTTURA LA RETRIBUZIONE? • Retribuzione Diretta • Retribuzione Indiretta • Retribuzione Differita • Retribuzione Lorda • Retribuzione Netta LA RETRIBUZIONE DIRETTA È quella relativa all’effettiva prestazione del lavoratore ed è stabilita dal contratto collettivo individuata normalmente su base mensile: 1. Paga Base 2. La Contingenza 3. Elemento Distinto dalla Retribuzione (eventuale) 4. Scatti d’anzianità 5. Altri elementi LA RETRIBUZIONE INDIRETTA Si tratta della retribuzione dovuta al lavoratore, al verificarsi di determinati eventi, indipendentemente dalla esecuzione della prestazione lavorativa, ad esempio: • Malattia • Maternità • Infortunio • Ferie • Festività

LA RETRIBUZIONE DIFFERITA Sono gli emolumenti che pur maturando nel tempo, nel corso del rapporto di lavoro, sono erogati in particolari momenti: • Trattamento di Fine Rapporto • Trattenuta per Fondo Pensione • 13a o 14a Mensilità LA RETRIBUZIONE LORDA La retribuzione stabilita dai contratti collettivi applicati in azienda è considerata al “lordo”; vale a dire, che su queste somme debbono essere effettuate le trattenute previdenziali e fiscali. Il lavoratore è tenuto a pagare i contributi previdenziali e le ritenute fiscali. LA RETRIBUZIONE NETTA La retribuzione netta è la retribuzione lorda abbattuta dei contributi, delle tasse nette più o meno qualsiasi tipo di competenza (esempio borse di studio o ANF) o trattenuta esente (esempio la trattenuta sindacale) da assoggettamenti previdenziali o fiscali.

Cos’è e come si calcola L’Imponibile Previdenziale? L'imponibile previdenziale è quell'importo su cui sono calcolati i contributi (soldi pagati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore per finanziare l'INPS). L'imponibile previdenziale è dato dalla somma delle voci della colonna competenze. NB: pur trovandosi nella colonna competenze, non entrano a far parte dell'imponibile previdenziale, oltre alle voci figurative: ➢ Malattia c/INPS ➢Maternità c/INPS ➢Donazione di sangue ➢ANF questo perché sono soldi che sono corrisposti direttamente dall'INPS e quindi l'INPS non chiede vi si paghino i contributi.

Cosa sono e come si calcolano I contributi a carico dipendente? I contributi sono dei soldi che vengono versati ogni mese sia al dipendente che dal datore di lavoro per finanziare l'INPS. I contributi versati dal datore di lavoro NON si vedono in busta paga. I contributi versati dal lavoratore sono indicati in busta paga nella casella “contributi”. Sono calcolati come percentuale dell'imponibile previdenziale: Per gli apprendisti questa percentuale è pari al 5,84% (per gli altri lavoratori normalmente è il 9,19%, più un ulteriore 1% per chi supera il massimale annuo INPS di € 46.123,00)

Cos’è e come si calcola L’Imponibile fiscale? L'imponibile fiscale è la grandezza di riferimento per calcolare le imposte (quelle che nel linguaggio comune chiamiamo tasse) In busta paga paghiamo una sola imposta: l'IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche + addizionali) Arrivati a questo punto possiamo dire il lavoratore con il cedolino è soggetto a 2 tipi di trattenute: 1)I contributi che finanziano l'INPS 2)L'IRPEF che va allo Stato Regioni e Comuni L'imponibile fiscale si trova sottraendo dall'imponibile previdenziale i contributi a carico dipendente

Come si calcola l’IRPEF Lorda? Il calcolo dell'IRPEF non è facile come quello dei contributi: infatti non esiste un'unica percentuale da moltiplicare per l'imponibile, ma esistono diverse percentuali da applicare su “scaglioni” di imponibile. Lo “scaglione” è un intervallo di reddito. Attenzione CONTROLLARE sempre le aliquote e gli scaglioni vigenti al momento del calcolo e dell’anno di riferimento. REDDITO IMPONIBILE ALIQUOTA IRPEF LORDA Fino a 15.000 euro 23% 23% del reddito Oltre i 15.000 e fino a 28.000 euro 27% 3.450 +27% sulla parte eccedente 15.000 euro Oltre i 28.000 e fino a 55.000 euro 38% 6.960 +38% sulla parte eccedente 28.000 euro Oltre i 55.000 e fino a 75.000 euro 41% 17220 +41% sulla parte eccedente 55.000 euro Oltre i 75.000 euro 43% 25420 +43% sulla parte eccedente 75.000 euro Gli scaglioni dell'IRPEF sono annuali però a noi servono quelli mensili,perché la trattenuta in busta paga ci viene fatta ogni mese! Allora dividiamo per 12 gli scaglioni annuali

Cosa sono Le detrazioni? Le detrazioni degli “sconti” stabiliti dalla legge legati alle situazioni in cui si può trovare il lavoratore: ● Lavoratore dipendente ---> detrazione per lavoro dipendente ● Lavoratore coniugato ---> detrazione per coniuge a carico ● Lavoratore con figli ----> detrazione per figli a carico NB: Un familiare si considera a carico se nel corso del periodo d'imposta (anno solare) percepisce meno di € 2.840,51

Per calcoli detrazioni vedi tabelle in vigore Come si calcola La detrazione per lavoro dipendente? L'importo della detrazione spettante va riproporzionato in base al n° di giorni di durata del rapporto (bisogna dividere per 365 e moltiplicare per il n° di giorni di durata del rapporto, compresi sabati e domeniche) Come si calcola la detrazione per coniuge a carico? La detrazione per coniuge a carico è riproporzionata in base ai mesi di carico (es. matrimonio celebrato a maggio: mesi di carico 8). Come si calcolano le detrazioni per figli a carico? La detrazione per figli a carico va rapportata a mese (compete dal mese in cui si sono verificate a quello in cui sono cessate le condizioni richieste). Esempio figlio nato a Novembre: mesi di carico 2. In presenza di più figli l'importo di 95.000 va incrementato di 15.000 per ciascun figlio successivo al primo. Per i contribuenti con più di 3 figli a carico le detrazioni sono aumentate di € 200 per ciascun figlio a partire dal primo. La detrazione per figli a carico spetta al 50% per ciascun famigliare oppure al 100% al dipendente con il reddito fiscale più alto. Per calcoli detrazioni vedi tabelle in vigore

COSA SONO E QUANDO SPETTANO GLI ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE? L’assegno spetta: • Durante il Rapporto di Lavoro • In Disoccupazione • In Cassa Integrazione Guadagni • In Mobilità • In Malattia o maternità • In Congedo Matrimoniale • Ai Pensionati IL DIRITTO A PERCEPIRE GLI ASSEGNI FAMILIARI E' IN FUNZIONE: 1. SITUAZIONE REDDITUALE Il reddito è costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nucleo familiare e prende in considerazione quello prodotto nell'anno solare precedente al 31° luglio. Gli assegni hanno validità dal 1° luglio al 30 giugno di ogni anno. Si considera la somma dei redditi complessivi assoggettabili all'IRPEF. Spetta se almeno il 70% è costituito da redditi di lavoro dipendente. 2. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE • Il richiedente • Il coniuge non legalmente ed effettivamente separato • I figli minorenni • I figli maggiorenni inabili

COS’E’ IL E COME SI CALCOLA IL BONUS RENZI (DL 66/2014)? La Legge di Stabilità per il 2015 ha reso stabile il bonus 80 euro in busta paga. Si tratta un credito riconosciuto nella busta paga direttamente dai datori di lavoro, purché l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il credito spetta invece se l’imposta lorda è azzerata da altre detrazioni, come quelle per carichi di famiglia. Il credito spetta a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati con un reddito annuo lordo, compreso fra gli 8.174 e i 24.000 €, mentre andrà a scendere fino a scomparire per la fascia di reddito compreso fra 24.001 e 26.000 €. Il credito è pari a 960 euro. Il credito complessivo annuale di 960 euro viene erogato mensilmente in base ai giorni di lavoro, secondo un semplice calcolo: (960/365= 2,630 € al giorno) Mese lavorati di 31 giorni = 2,630 x 31 = 81,53 Mese lavorato di 30 giorni = 2,630 x 30 = 78,90