La metodologia di Joint Commission International

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Valutazione della qualità e sicurezza dell'assistenza:
Standard JCI per la documentazione sanitaria
Standard JCI per l’uso sicuro dei farmaci
La vera autonomia in un’organizzazione di professionisti
Il percorso di accreditamento
QUALITA’ ED ACCREDITAMENTO
Ripartiamo dalla certificazione ISO 9001
Transcript della presentazione:

La metodologia di Joint Commission International Milano, 24 MAGGIO 2019

Argomenti Sistemi di accreditamento in sanità: il quadro di riferimento internazionale ed europeo Il contesto italiano: Accreditamento istituzionale e sistemi volontari L’accreditamento JCI: - Il processo di accreditamento - La “Tracer methodology” - I vantaggi dell’accreditamento - Il percorso di accreditamento JCI Gli standard JCI (focus su IPSG, QPS/GLD, FMS, la documentazione sanitaria) Esperienze

Il processo di Accreditamento: esperienze internationali Caratteristiche comuni Indipendenza Volontarietà Formazione Ricerca Le principali organizzazioni che si dedicano all’accreditamento internazionale sono: The Joint Commission (TJC) - US Accreditation Canada (AC) - Canada Australian Hospital Association (AHA) - Australia King’s Fund Organization – UK

The Joint Commission (TJC) and The Joint Commission International (JCI) organizzazione indipendente not-for-profit leader internazionale riconosciuta nel campo dei progetti di miglioramento della qualità in ambito sanitario pioniere nello sviluppo delle misure di performance e di outcome per le organizzazioni sanitarie Mission Statement To continuously improve health care for the public, in collaboration with other stakeholders, by evaluating health care organizations and inspiring them to excel in providing safe and effective care of the highest quality and value

….And In The Beginning…

“So I am called eccentric for saying in public that hospitals, if they wish to be sure of improvement, 1. Must find out what their results are. 2. Must analyze their results to find their strong and weak points. 3. Must compare their results with those of other hospitals. 4. Must welcome publicity not only for their successes, but for their errors.” Ernest A. Codman, MD 1917

The American College of Surgeons (1917): The Minimum Standard That physicians and surgeons privileged to practice in the hospital be organized as a definite group or staff. Such organization has nothing to do with the question as to whether the hospital is “open” or “closed,” nor need it affect the various existing types of staff organization. The word “staff” is here defined as the group of doctors who practice in the hospital inclusive of all groups such as the “regular staff,” the “visiting staff,” and the “associate staff.” That membership upon the staff be restricted to physicians and surgeons who are (a) full graduates of medicine in good standing and legally licensed to practice in their respective states or provinces, (b) competent in their respective fields, and (c) worthy in character and in matters of professional ethics; that in this latter connection the practice of the division of fees, under any guise whatever, be prohibited. That the staff initiate and, with the approval of the governing board of the hospital, adopt rules, regulations, and policies governing the professional work of the hospital; that these rules, regulations, and policies specifically provide: That staff meetings be held at least once each month. (In large hospitals the departments may choose to meet separately.) That the staff review and analyze at regular intervals their clinical experience in the various departments of the hospital, such as medicine, surgery, obstetrics, and the other specialties; the clinical records of patients, free and pay, to be the basis of such review and analyses. That accurate and complete records be written for all patients and filed in an accessible manner in the hospital—a complete case record being one which includes identification data; complaint; personal and family history; history of present illness; physical examination; special examinations, such as consultations, clinical laboratory, X-ray and other examinations; provisional or working diagnosis; medical or surgical treatment; gross and microscopic pathological findings; progress notes; final diagnosis; condition on discharge; follow-up and, in case of death, autopsy findings. That diagnostic and therapeutic facilities under competent supervision be available for the study, diagnosis, and treatment pf patients, these to include, at least (a) a clinical laboratory providing chemical, bacteriological, serological, and pathological services; (b) an X-ray department providing radiographic and fluoroscopic services.

The Joint Commission More Than 19,000 Health Care Organizations Ambulatory Care Organizations 1,128 Assisted Living 14 Behavioral Health Care Networks 1,635 Clinical Laboratories 2,606 Health Care Networks 45 Home Care Organizations 5,340 Hospitals 4,825 Long Term Care Organizations 2,680 Long Term Care Pharmacies 223 TJC BOARD American College of Physicians 3 American College of Surgeons 3 American Dental Association 1 American Hospital Association 7 American Medical Association 7 Public Members 6 At-Large Nursing Representative 1 Total 28

Joint Commission International (JCI) divisione not-for-profit di TJC la sua mission é quella di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria in ambito internazionale, fornendo servizi connessi con il processo di accreditamento Standard International di JCI Nel 1999 una task force internazionale di 16 membri (medici, infermieri, manager, esperti di sanità pubblica) membri di tutte le regioni del mondo (Europa inclusa) Caratteristiche degli standard JCI Numero e Definizione Intento Elementi misurabili

Joint Commission International (JCI) Ente di accreditamento internazionale Dal 1994, oggi in più di 100 paesi Oltre 1000 organizzazioni accreditate (1096, fonte sito web di JCI) Accreditata dall’ISQUA

DEFINIZIONE di STANDARD Uno standard è l’enunciazione di un’aspettativa (comportamento atteso) che, se consolidato e mantenuto, può portare il sistema a raggiungere elevati livelli di qualità.

STANDARD INTERNATIONALI di JCI Programmi di accreditamento internazionali Hospitals and Academic Medical Centers (VI edizione 2017) Ambulatori (IV edizione 2019) Laboratori (III edizione 2017) Long-term care (I edizione 2012) Home care (I edizione 2012) Medical Transport Organizations (II edizione 2015) Primary care center (II edizione 2017) Clinical Care Process Certification (III edizione 2015)

Filosofia dell’Accreditamento volontario e Accreditamento Istituzionale Voluntary---------------------- Mandatory Non Governmental----------- Governmental Optimal requirements-------- Basic Outcome oriented------------- System/Process Improvement------------------ Punishment Innovation--------------------- Conformance Public release----------------- Confidential

by observing what happened Cycle for Improving Performance Plan-Do-Check-Act The Basic Cycle for Continuous Quality Improvement PLAN a change DO carry it out CHECK by observing what happened ACT on results 1.Try this. 2.Coordinate 3.Educate Cycle for Improving Performance

Capitoli del Manuale JCI per l’accreditamento degli Ospedali PCI IPSG MMU ASC QPS GLD PFE PFR COP ACC Dal punto di vista degli standard JCI MOI FMS AOP SQE

Standard Centrati sul paziente Access to Care and Continuity of Care (ACC) Patient and Family Rights (PFR) Assessment of Patient (AOP) Lab Radiology Care of Patients (COP) Anesthesia and Surgical Care (ASC) Medication Management and Use (MMU) Patient and Family Education (PFE)

Standard Centrati sull’organizzazione Quality Management & patient Safety (QPS) Prevention and Control of Infection (PCI) Governance, Leadership & Direction (GLD) Facility Management & Safety (FMS) Staff Qualifications & Management (SQE) Management of Information (MOI)

Tracer Methodology

Tracer Methodology La Tracer è una metodologia efficace che permette di valutare le performance dell’assistenza e dei servizi erogati da un’organizzazione sanitaria, come visti o vissuti dal paziente La metodologia del Tracer si focalizza sui sistemi e i processi ad alto rischio all’interno dell’organizzazione

Tipologie di “Tracer” Tracer del paziente Segue il percorso di un singolo paziente nell’ospedale Tracer di sistema Segue un processo nell’ospedale dall’inizio al termine

Per i pazienti Migliora la qualità e la sicurezza dell’assistenza e la gestione dei pazienti Per lo staff Incoraggia il lavoro in team e facilita la comprensione del ruolo e del contributo di ognuno all’interno dell’organizzazione Per l’organizzazione Riduce il rischio per i pazienti, aumenta la loro soddisfazione e favorisce il miglioramento complessivo I vantaggi del Tracer Aiuta l’organizzazione ad essere pronta per il prossimo paziente…NON solo per la prossima visita!

Il percorso di accreditamento JCI La valutazione iniziale (Assessment) La formazione L’assistenza tecnica (supporto) La simulazione della visita di accreditamento (Mock survey) La visita di accreditamento (Survey)

La valutazione iniziale (Assessment) team formato da professionisti di differente qualifica (medico, infermiere, amministrativo) interviste al personale, osserveranno le condizioni dei reparti e le loro prassi cliniche e assistenziali, valuteranno le procedure scritte e i piani presenti per la sicurezza sia dei pazienti sia del personale sia della struttura, analizzeranno le cartelle cliniche e altra documentazione clinica Tale attività ha l’obiettivo di poter avviare una linea definita di azioni in base alle valutazioni che i consulenti segnaleranno

Valutazione da parte di un Team JCI Riferimento sono gli standard JCI Revisione di documenti “Tracer” dei pazienti Intervista al personale Intervista ai pazienti/familiari Revisione di documentazione clinica di pazienti ricoverati “Facility Tour”

Valutazione da parte di un Team JCI Interviste strutturate Leardership e miglioramento della qualità, ultura della sicurezza e tematiche etiche Gestione ed uso dei farmaci Prevenzione e controllo infezioni Qualità e sicurezza dei pazienti Gestione risorse umane Patient flow Supply chiain Revisione di cartelle cliniche di pazienti dimessi e pazienti ambulatoriali

Strutture Accreditate JCI in Italia (*) Standard Struttura Hospital (10) Centro Chirurgico Toscano (Arezzo) COT (Messina) IEO (Milano) Poliambulanza (Brescia) ICH (Castellanza, Gavazzeni e Catania) Istituto Giannina Gaslini (Genova) ISMET (Palermo) Ospedale Santa Chiara (Trento) Academic Medical Center (5) AOU Udine Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma) Ospedale dei Bambini (Brescia) Campus Biomedico (Roma) Istituto Clinico Humanitas (Milano) Long term care (4) Residenza Valle dei Laghi (Trento) Villa San Benedetto Menni (Como) IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli (Brescia) Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione «Gervasutta» (Udine) Ambulatory care (3) Centro Diagnostico Italiano (Milano) SDN (Napoli) UPMC San Pietro FBF (Roma) Laboratory (1) Ceinge Biotecnologie Avanzate (Napoli) * fonte sito web di JCI

L’esperienza di Progea Progea è partner di JCI in Italia e svolge attività in esclusiva per conto di JCI Collabora con JCI dal 2000 Ha maturato competenze per supporto e la preparazione all’accreditamento JCI Ha un gruppo di consulenti esperti che svolgono attività di valutazione iniziale (assessment), verifiche simulata (mock survey), supporto e formazione

Il Network italiano di JCI

Cosa facciamo al Network Incontri tematici Seminari di discussione Premio Qualità Condivisione di Materiali e Strumenti Progetti speciali Formazione Tracer La condivisione di esperienze, la discussione aperta e trasparente rappresentano lo spirito di tutti gli incontri del Network http://www.networkjci.it/

Alcuni temi affrontati La Culture of Safety e il coinvolgimento dei professionisti La Governance per la Qualità Al centro del cambiamento: il professionista Piani di cura integrati Misurare l’impatto economico della qualità Chirurgia Sicura 2.0 Sicurezza nell’uso dei farmaci Leadership e miglioramento della qualità Patient flow

Premio Qualità Prima iniziativa nazionale per premiare la qualità Progetti presentati da tutta Italia e valutati in blind Presentazione pubblica dei progetti nella giornata del Network 4 edizioni svolte Circa 400 progetti ricevuti I campioni in carica: Humanitas Mater Domini (Castellanza) e Camillo Forlanini di (Roma), ASST di Cremona (Menzione Qualità sostenibile)

Obiettivi internazionali per la sicurezza del paziente (IPSG) Identificazione del paziente Prescrizioni telefoniche e comunicazioni risultati critici Hand over Elettroliti concentrati (non solo potassio) Farmaci ad alto rischio (inclusi LASA) Chirurgia sicura Marcatura sito chirurgico Check list Time out e sign out Igiene e lavaggio mani Prevenzione cadute Valutazione e rivalutazione per prevenire Pazienti ambulatoriali

Accesso e continuità delle cure (ACC) Triage Processo ammissione pazienti ricoveri e registrazioni pazienti ambulatoriali Informazioni all’ammissione Patient flow Unità intensive (criteri ammissione e dimissione) Coordinamento delle cure Trasferimenti interni Processo di dimissione o invio ad altra struttura Lettera dimissione Epicrisi pazienti cronici ambulatoriali Abbandono contro parere medico Trasferimento e trasporto

Diritti dei pazienti e dei familiari (PFR) Diritti dei pazienti e familiari Rispetto valori e credenze Privacy e confidenzialità delle informazioni Beni del paziente Protezione pazienti Diritto a partecipare alle cure Processo informazione pazienti e familiari Fine vita Gestione dolore ed accompagnamento alla morte Informazione rispetto il processo di gestione reclami Lingua e modalità informazioni Consenso informato Donazione organi Diritti dei pazienti e dei familiari (PFR)

Valutazione del paziente (AOP) Processo e contenuto della valutazione iniziale medica ed infermieristica Tempestività della valutazione iniziale medica ed infermieristica Valutazioni precedenti il ricovero Valutazione generale prima di ricovero chirurgico Screening nutrizionale, del grado di autonomia e del dolore Rivalutazioni Pianificazione della dimissione Laboratorio Diagnostica per immagini Servizio trasfusionale

Cura del paziente (COP) Uniformità delle cure Pianificazione delle cure e dell’assistenza Prescrizioni Pazienti ad alto rischio Riconoscimento precoce dei segni di decadimento precoce dei pazienti Rianimazione cardio-polmonare Alimentazione e terapia nutrizionale Gestione del dolore Cure nel fine vita Trapianti e donazioni d’organi

Assistenza anestesiologica e chirurgica (ASC) Sedazione moderata e profonda Qualifiche del personale Valutazioni pre-procedura Monitoraggi intra-procedura Monitoraggi durante il risveglio e criteri di dimissione Anestesia Valutazione anestesiologica pre-intervento Valutazione pre-induzione Piano di cura anestesiologico e consenso Chirurgia Piano di cura chirurgico e consenso Monitoraggi intra-operatori Atto operatorio Dispositivi impiantabili

Gestione ed uso dei farmaci (MMU) Processo gestione farmaci in ospedale Stweardship antibiotici Stoccaggio Farmaci da casa T frigor Farmaci LASA Farmaci emergenza Gestione campioni Farmaci stupefacenti Farmaci scaduti Prescrizione Verifica appropriatezza terapia

Gestione ed uso dei farmaci (MMU) Preparazione Corretta preparazione Etichettatura Somministrazione 6G Auto somministrazione Monitoraggi Farmacovigilanza Reazioni avverse Errori Near miss

Miglioramento della qualità e sicurezza del paziente (QPS) Qualifiche ed esperienza referente qualità Processo selezione indicatori Analisi e processo validazione dei dati Gestione eventi sentinella Gestione eventi avversi Gestione errori e near miss

Prevenzione e controllo infezioni (PCI) Supervisione e coordinamento del programma Processo di valutazione del rischio Sterilizzazione Gestione biancheria Gestione mono-uso Gestione rifiuti Gestione camera mortuaria Gestione cucina Gestione cantieri Formazione ed integrazione con il programma qualità

Governo, leadership e Direzione (GLD) Entità di Governo Approvazione piano qualità e report su qualità Direzione e leadership Comunicazione Gestione risorse umane Percorsi diagnostico terapeutici Supervisione contratti clinici e amministrativi Supervisione professionisti esterni Impatto della qualità sulle risorse Cultura della sicurezza e quadro etico Supply chain Coinvolgimento direttori dipartimento/primari Ricerca clinica Didattica

Sicurezza dell’infrastruttura (FMS) Piani gestione Sicurezza e Vigilanza Antincendio Fumo Materiali pericolosi Maxi-emergenze Apparecchiature Impianti fissi Formazione e monitoraggio attività

Qualifiche e Formazione del personale (SQE) Definizione responsabilità (job description) Valutazione iniziale e periodica (almeno annuale) Orientamento iniziale Lavoratori Volontari Ditte esterne Personale in formazione Formazione (inclusa la formazione sulle tecniche rianimatorie) Tenuta fascicoli (inclusa verifica alla fonte titoli) Competenze e valutazione medici Prevenzione malattie infettive e violenza sugli operatori 

Gestione delle informazioni (MOI) Piano gestione informazioni Privacy, confidenzialità e integrità dei dati Gestione fermi sistemi informatici Gestione della documentazione Gestione della documentazione sanitaria Struttura Chi accede (lettura) Chi annota Simboli ed acronimi Gestione errori Identificativo unico Documentazione PS Copia incolla Processo revisione della documentazione clinica Sistematica (check) list Periodica Al fine del miglioramento

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Da dove nascono?

Gli Eventi Sentinella in Sanità Fonte Dati JCI Totale Eventi Sentinella riportati dal 1995 al 2008= 6.428 Outcomes Pazienti deceduti (444) = 16,8% Perdita di Funzionalità (602) = 9% Altro (1.523)= 23% Sito Chirurgico errato 867 13,5% Suicidio 770 12,0% Complicanze op./post op. 710 11,0% Ritardo nei trattamenti 536 8,3% Errori legati ai farmaci 526 8,2% Caduta del paziente 406 6,3% Ritenzione accidentale di materiale nel corpo del pz 309 4,8% TransfusiErrore trasfusionale 143 2,2% Evento legato ad infezione 136 2,1% Evento legato ad elettromedicali 125 1,9% Incendio 97 1,5% Eventi legati all’anestesia 92 1,4%

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Corriere della Sera 7 settembre 2010

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 1 – Identificare correttamente il Paziente Elementi Misurabili: Il paziente è identificato tramite l’utilizzo di due identificativi, ad esclusione del numero di reparto, stanza o letto del paziente. (Vedere anche MMU.5.2, EM 4 e MOI.9, EM 2) Il paziente è identificato prima dell'esecuzione di procedure diagnostiche, trattamenti, terapie e altre procedure invasive. (Vedere anche IPSG.4.1; AOP.5.7, EM 2; MMU.5.2, EM 4; MMU.6.1) L'ospedale assicura la corretta identificazione dei pazienti in situazioni particolari, come ad esempio i pazienti in stato di coma o i neonati cui non sia ancora stato dato un nome. (Vedere anche COP.3)

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Root Cause Analysis

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 2 – Migliorare l’efficacia della Comunicazione Standard IPSG.2 L’ospedale elabora e implementa un processo atto a migliorare l’efficacia della comunicazione verbale e/o telefonica tra gli operatori. Standard IPSG.2.1 L’ospedale elabora e implementa un processo per la comunicazione dei risultati critici degli esami diagnostici. Standard IPSG.2.2 L’ospedale elabora e implementa un processo per la comunicazione durante l’handover.

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Corriere della Sera 6 marzo 2005 Sole24Ore Sanità 31 maggio 2011

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 3 - Migliorare la Sicurezza dei Farmaci ad Alto Rischio Standard IPSG.3 L’ospedale elabora e implementa un processo atto a migliorare la sicurezza dei farmaci ad alto livello di attenzione Standard IPSG.3.1 L’ospedale elabora e implementa un processo per la gestione dell'utilizzo sicuro degli elettroliti concentrati.

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 4 – Garantire l’Intervento Chirurgico in Paziente Corretto, con Procedura Corretta, in Parte del Corpo Corretta Standard IPSG.4 L’ospedale elabora e implementa un processo per la verifica preoperatoria e per la marcatura del sito della procedura chirurgica/invasiva. Standard IPSG.4.1 L’ospedale elabora e implementa un processo per la conduzione del time-out, da eseguirsi immediatamente prima dell'inizio della procedura chirurgica/invasiva, e del sign-out, da eseguirsi al termine della procedura.

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 5 – Ridurre il Rischio di Infezioni Associate all’Assistenza Sanitaria Elementi Misurabili: L’ospedale ha adottato linee guida aggiornate per l'igiene delle mani basate sulle evidenze. L’ospedale implementa un programma per l'igiene delle mani trasversale a tutto l'ospedale. Le procedure per l’igiene e il lavaggio delle mani sono applicate coerentemente con le linee guida per l'igiene delle mani in tutto l'ospedale. (Vedere anche PCI.9, EM 4)

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente Corriere della Sera 28 aprile 2010

Obiettivi Internazionali per la Sicurezza del Paziente 6 – Ridurre il Rischio di Danno Conseguente a Caduta Accidentale Standard IPSG.6 L'ospedale elabora e implementa un processo atto a ridurre il rischio di danno a seguito di caduta accidentale tra la popolazione di pazienti degenti. Standard IPSG.6.1 L'ospedale elabora e implementa un processo atto a ridurre il rischio di danno a seguito di caduta accidentale tra la popolazione di pazienti ambulatoriali.

Thank you for your attention Filippo.Azzali@progeaservizi.it www.jointcommissioninternational.org