Intermediazione tra società e politica I movimenti sociali
Movimenti sociali: una definizione Attori collettivi di tipo fluido, costituiti da un numero più o meno elevato di partecipanti, che si mobilitano in modo solidale (all’interno), anticonvenzionale e conflittuale (verso il sistema o parte di esso avvertita come «nemica») per trasformare in modo radicale l’ordine dominante tramite l’affermazione di diritti non riconosciuti e/o il perseguimento di valori che possono riguardare tanto questioni di identità quanto altri principi etici o socio- politici.
Scenari storico-tematici Scenari caratterizzati da questioni relative alla costruzione di una nazione e/o uno Stato (movimenti nazionalistici, autonomistici, ecc..) Scenari relativi alla contrapposizione di classe (movimento operaio) Scenari relativi all’affermazione della democrazia (movimenti contro regimi autoritari) Scenari relativi alle rivendicazioni di particolari diritti (donne, studenti, minoranze) Scenari relativi alla globalizzazione (No/New Global)
Prospettive di studio dei movimenti Teoria del comportamento collettivo: Neil Smelser, Theory of Collective Behaviour (1963) L’azione collettiva è costituita da 4 componenti: I valori Le norme La mobilitazione delle motivazioni Le risorse
Prospettive di studio dei movimenti L’approccio della mobilitazione delle risorse Modello del political process La struttura delle opportunità politiche La teoria dello statu nascenti (Alberoni) Teoria struttural-marxista (Alain Touraine, Alberto Melucci)
Costanti strutturali dei movimenti Soggetti Nucleo ideologico (credenze/obiettivi) Modalità organizzative e decisionali Forme di mobilitazione (logiche e repertori di protesta) Logica dei numeri Logica del danno Logica della testimonianza Riferimenti esterni Esiti