Prof. Alfredo De Risio Dr. Daniela Cataldo

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Transcript della presentazione:

Prof. Alfredo De Risio Dr. Daniela Cataldo Anatomia psicopatologica del Serial Killer Cattedra di PSICOLOGIA E PSICOPATOLOGIA FORENSE Prof. Alfredo De Risio Dr. Daniela Cataldo

Nozioni preliminari DSM V, ICD-10, PDM-2 Diagnosi formulata su base descrittiva e sindromica, non eziologica (come per le malattie infettive) né morfologica (come per i tumori) né biochimica (come per le malattie endocrine e metaboliche) Sistema diagnostico che fonda la diagnosi su modelli clinici e teorie di orientamento psicodinamico. Segue Sistema di classificazione Concetto di diagnosi politetica Approccio multidimensionale del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2) I. Asse P II. Asse M III. Asse S Dr. D. Cataldo

CLASSIFICAZIONE MULTIASSIALE NEL PDM-2 A P Sindromi di personalità (diagnosi di organizzazione di p.) A M Profilo del funzionamento mentale A S Pattern sintomatologici: esperienza soggettiva Asse P: valutazione degli stili e delle sindromi di personalità e, nei bambini e negli adolescenti, degli stili emergenti; Asse M: valutazione delle capacità mentali e del profilo del funzionamento mentale; Asse S: valutazione dei pattern sintomatologici e dell'esperienza soggettiva del paziente. Dr. D. Cataldo

ASSE P Mappa della personalità in chiave di insieme di modalità relativamente stabili di pensare (incluse credenze e significati attribuiti alle esperienze, ma anche i valori morali e ideali), sentire e relazionarsi con gli altri. La personalità, in Asse P, è trattata in due prospettive: Collocazione del soggetto lungo un continuum di funzionamento, che si estende dall'organizzazione sana a quella psicotica, passando attraverso i livelli nevrotici e borderline Valutazione di 12 personalità descritte in chiave psicodinamica e definite anche in base alle preoccupazioni e agli affetti principali, allo stile difensivo e alle credenze patogene. Le sindromi considerano anche alcuni sottotipi, indice che una stessa configurazione di personalità può esprimersi con pattern comportamentali diametralmente opposti (per esempio, fobici e controfobici, dipendenti e controdipendenti, ecc.).

ASSE P Suddivide le sindromi di personalità in: INTERNALIZZANTI (P. depressive, dipendenti, ansioso-evitanti e fobiche, ossessivo-compulsive, somatizzanti e schizoidi) Personalità che provano il loro dolore interiormente, che tendono ad incolpare sé stessi per le loro difficoltà, vulnerabilità ad ansia e depressione ESTERNALIZZANTI

ASSE P: POLARITA’ Suddivide le sindromi di personalità in: ESTERNALIZZANTI (P. isteriche, istrioniche, narcisistiche, paranoidi, psicopatiche, sadiche) Personalità che tendono ad imporre il loro dolore agli altri, inclini a rabbia e aggressività N. B. : Le p. isteriche, istrioniche e narcisistiche provano anche stati di profonda sofferenza interiore. La sindrome Borderline, essendo perennemente instabile e alternando le due polarità, non è inclusa nella divisione (include aspetti depressivi, ansiosi, rabbiosi ecc.)

ASSE P Livello sano: i soggetti sviluppano sintomi qualora stressati, pur essendo ben adeguati nel riepilogo funzionale in Asse M, significativi avvenimenti in Asse S Livello Nevrotico: Personalità depressive, isteriche, fobiche e ossessivo- compulsive Livello Borderline: Personalità paranoidee, narcisistiche, antisociali, si divide in livello ad alto e basso funzionamento Livello Psicotico: frattura del rapporto con la realtà (pensiero concreto, bizzarro, persecutorio

ASSE M Valuta il funzionamento mentale del paziente attraverso dodici capacità divise in Processi cognitivi e affettivi: Regolazione, attenzione, apprendimento Capacità di fare esperienza, comunicare e comprendere gli affetti Mentalizzazione e funzione riflessiva Identità e relazioni Capacità di differenziazione e integrazione (identità) Capacità di relazioni e intimità Regolazione dell'autostima e qualità dell'esperienza interna

ASSE M Difese e coping Autoconsapevolezza e autodirezionalità Controllo e regolazione degli impulsi Funzionamento difensivo Capacità di adattamento, resilienza e risorse psicologiche Autoconsapevolezza e autodirezionalità Capacità di autosservazione (mentalità psicologica) Capacità di costruire e ricorrere a standard e ideali interni Significato e direzionalità Dr. D. Cataldo

ASSE S E’ la terza sezione perché i pattern sintomatici possono essere compresi solo alla luce di considerazioni fatte in precedenza sulla personalità del paziente e sul suo funzionamento mentale, per formulare una riflessione, clinicamente significativa, sull'esperienza soggettiva di un paziente che presenta uno specifico pattern sintomatologico. La soggettività sintomatologica di ciascun individuo viene descritta in base ai pattern affettivi, cognitivi, somatici e relazionali che accompagnano la sintomatologia. Segue

ASSE S: 35 CATEGORIE DIAGNOSTICHE ARTICOLATE IN 7 SEZIONI Disturbi a prevalente manifestazione psicotica Disturbi dell'umore Disturbi correlati prevalentemente all'ansia Disturbi correlati a eventi di vita e a condizioni stressanti Disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati Disturbi con sintomi specifici Disturbi correlati alle dipendenze e ad altre condizioni mediche N. b.: include alcune esperienze psicologiche CONNESSE all'identità di genere, all'orientamento sessuale e all'appartenenza a minoranze demografiche anche se non patologiche ma che, in alcuni casi, possono richiedere l'attenzione del clinico.

CONFRONTO TRA DUE MAPPE DIAGNOSTICHE dsM-V Pdm-2 Disturbi mentali considerati da un punto di vista perlopiù categoriale, inserendoli in categorie predefinite e privilegiando l'attendibilità rispetto alla validità. Tende alla neutralità, si dichiara ateoretico e meramente descrittivo Configurazioni diagnostiche come elenchi di criteri da valutare in base alla loro presenza/assenza Diagnostica categoriale, multiassiale e politetica (patologie viste come categorie indipendenti tra loro, definite da un numero minimo di criteri e possono essere presenti o assenti all'interno di un individuo), non valuta l’esperienza soggettiva Basato su una logica dimensionale e tassonomica Ispirato al modello psicodinamico Configurazioni diagnostiche concepite come prototipi, non in chiave multidimensionale e multiassiale Prende in esame il funzionamento mentale del paziente nella sua globalità, lo stile e le sindromi di personalità aspetti costituzionali, credenze patogene, risorse dell'individuo nel suo ambiente. Valuta l'esperienza soggettiva sia del paziente (vissuto dei sintomi, narrazione individuale, ecc.) sia del clinico (risposta emotiva, controtransfert, alleanza diagnostica, ecc.). Dr. D. Cataldo

Classificazione SECONDO CATALDO E DE RISIO (2019) Visionario Missionario Edonista Dominatore Perverso/ Controllante Lussurioso Atipico Incidentale Dr. D. Cataldo

CLASSIFICAZIONE TERRITORIALE SECONDO NEWTON (1990) SERIAL KILLER TERRITORIALE: il territorio nel quale sceglie le vittime delimitato. Raramente sconfina in una zona che non conosce (Mostro di Firenze); SERIAL KILLER NOMADICO: si muove e/o trasloca da un posto all’altro e da uno stato all’altro, colpisce una “vittima ideale” (Danilo Restivo, Angelo Izzo); SERIAL KILLER STAZIONARIO: commette gli omicidi prevalentemente a casa propria o sul proprio posto di lavoro (Luigi Chiatti).

PSICOPATOLOGIA DELLA VIOLENZA De Risio A. PSICOPATOLOGIA DELLA VIOLENZA I comportamenti violenti di interesse psicopatologico possono essere distinti in due categorie principali: 1. comportamenti violenti programmati sono la conseguenza di una pianificazione precedente l’atto. 2. comportamenti violenti impulsivi non sono preceduti da una pianificazione dell’atto e più frequentemente si associano ad una patologia psichiatrica. N. B. La violenza impulsiva rappresenta un sintomo non un disturbo

PSICOPATOLOGIA DELLA VIOLENZA De Risio A. PSICOPATOLOGIA DELLA VIOLENZA I comportamenti violenti di interesse psicopatologico possono essere distinti in due categorie principali: 1. comportamenti violenti programmati sono la conseguenza di una pianificazione precedente l’atto. 2. comportamenti violenti impulsivi non sono preceduti da una pianificazione dell’atto e più frequentemente si associano ad una patologia psichiatrica. N. B. La violenza impulsiva rappresenta un sintomo non un disturbo

PERSONALITA’ NARCISISTICHE Continuum di gravità da livello nevrotico a psicotico Estremo nevrotico: socialmente adeguati, fascino, successo ma incapaci di intimità, ragionevolmente adattati a vite familiari e interessi coltivati Verso continuum psicotico: indipendentemente dal successo raggiunto, estensione di identità celato da grandiosità, deficit sentimento di moralità, altamente distruttivi verso gli altri (narcisismo maligno di Kernberg) in quanto permeati di aggressività sadica. Aumento gradiente aggressività sadica diagnosi personalità psicopatica Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ NARCISISTICHE CARATTERISTICHE PRINCIPALI Aspetti costituzionali: Nd Tensione: Inflazione vs deflazione autostima Credenza patogena relativa a sé stessi: Per sentirmi bene devo essere perfetto Cr. Patogena verso gli altri: gli altri hanno ricchezza, potere e fama, più ne avrò anche io, meglio starò Meccanismi di difesa: Idealizzazione, svalutazione Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ PARANOIDI Livello borderline e psicotico di organizzazione Affetti, impulsi e idee intollerabili, che vengono disconosciuti e attribuiti ad altri per essere vissuti con paura e sentimenti di oltraggio e offesa e sono: ostilità (convinzione di essere perseguitati); dipendenza (essere ridotti in condizioni di dipendenza umiliante); attrazione (essere oggetto di mire sex o gelosia paranoide o erotomania. Affetti: odio, disprezzo, invidia, vergogna, disgusto e paura (negati o proiettati) Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ PARANOIDI Aspetti costituzionali: Possibile irritabilità/aggressività Tensione principale: Attaccare vs essere attaccati (umiliati) dagli altri Affetti principali: Paura, rabbia, vergogna, disprezzo Cred. Patogena verso sé stessi: Sono in costante pericolo Cred. Pat. Verso altri: Il mondo è pieno di persone pronte ad usarmi e attaccarmi Meccanismi difesa: Proiezione, identificazione proiettiva, diniego, formazione reattiva Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ PSICOPATICHE Spettro: da borderline a psicotico Non aperto contrasto con regole sociali, riescono a perseguire obbiettivi, possono ricevere approvazione e ammirazione (premiati nei settori come la finanza ecc.) carismatici e affascinanti, leggono stati emotivi altrui e contesto ma agiscono nel proprio interesse ed egosintonicamente Orientati al perseguimento del potere, sia attraverso strategie parassitarie (truffa e raggiro) che violente Non provano ansia,mancano di empatia e senso morale (freno inibitore che dirotta verso obiettivi socialmente utili Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ PSICOPATICHE Incapacità descrizione profonda di esperienze emotive (poco sincere con finalità manipolative) Vita emotiva povera, contatto emotivo minimo Indifferenza alle emozioni degli altri e mancanza di rimorso (presumibile gravissima patologia legame di attaccamento) Si liberano degli altri quando non servono più ai loro scopi Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ PSICOPATICHE Aspetti costituzionali: predisposizione all’agressività e alta soglia di stimolazione emotiva Tensione: Manipolare vs paura di essere manipolati Cred. Patogena relativa a sé stessi: Posso fare tutto ciò che voglio Cred. Patogena relativa agli altri: Sono egoisti, manipolano, sono inconsistenti e spregevoli, quindi non valgono nulla Difesa: Ricerca del controllo onnipotente Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ SADICHE Livello: borderline e psicotico Strutturate attorno alla tematica del dominio Comune esperienza di senso di morte e sterilità affettiva dalla quale traggono sollievo attraverso controllo, inganno e inflizione di umiliazioni nel tentativo di trasformare l’impotenza in onnipotenza Torture inflitte con calma, freddezza, metodicità, distacco, l’altro deve essere disumanizzato Possono preparare con pazienza uno scenario sadico Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ SADICHE Aspetti costituzionali: Non conosciuti Tensione: Patire umiliazioni vs infliggerle Affetti principali: Gelido disprezzo, odio, piacere (come godimento sadico) Cred. Patogena sé stessi: Ho il diritto di far soffrire e umiliare gli altri Cred. Patogena sugli altri: Esistono come oggetti del mio dominio Difese: Distacco, controllo onnipotente, capovolgimento dell’affetto, acting Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ BORDERLINE Tendenza a considerare le figure di attaccamento come ricerca di sicurezza e paura Relazioni caratterizzate da momenti di vicinanza, attacchi ostili ed episodi simil-dissociativi Mutazione rapida delle emozioni, scarso contenimento, livelli estremi di tristezza, angoscia e rabbia. Necessità continua di qualcuno accanto a regolare emozioni estreme, ma al divenire più intimo della relazione, si sentono controllati ma hanno paura di essere rifiutati e abbandonati Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ BORDERLINE Difficoltà di mentalizzazione, fraintendimento di emozioni, intenzioni altrui (identificazione proiettiva) Difficoltà di empatia Rappresentazioni polarizzate e scisse degli altri (tutto buono o tutto cattivo) Possibili risposte stereotipate di comportamenti, intenzioni e idee proprie e altrui Sentimenti di vuoto cronici, tendenza a stati di coscienza alterati Possibili agiti autolesivi e anticonservativi Dr. D. Cataldo

PERSONALITA’ BORDERLINE Aspetti costituzionali: Difficoltà nella regolazione delle emozioni e loro intensità Tensione: Coesione vs frammentazione del Sé, attaccamento caratterizzato dalla paura di invasione e di abbandono Affetti principali: Rabbia, vergogna e paura Cred. Patogena sé: Non so chi sono, sono confuso, dissociato e senza sentimento di continuità Cred. Patogena altri: Sono tutti da amare o da odiare Difese: Scissione, id. proiettiva, negazione, dissociazione, acting e difese priitive Dr. D. Cataldo

SERIAL KILLER VISIONARIO: CARATTERISTICHE PSICOPATOLOGICHE Omicidi eseguiti per “ordini” da entità originate da dispercezioni (non necessariamente voci). I fenomeni dispercettivi sono, generalmente, allucinazioni di comando e possono essere attribuite a figure mistiche, dei, defunti o a una figura religiosa. La scena del delitto può essere ben ordinata oppure disorganizzata.

SERIAL KILLER MISSIONARIO: CARATTERISTICHE PSICOPATOLOGICHE L’agito corrisponde a una missione, che può variare dalla ferma convinzione di dover depurare il mondo da categorie di soggetti che considera indegni ai cosiddetti “Angeli della Morte”, che liberano dalla sofferenza. Questi individui sono spesso guidati da personali convinzioni di matrice paranoidea. Non è in grado di sperimentare il rimorso ma si sente un liberatore, un angelo custode della società poiché sostiene di agire “per il benessere della società”.

SERIAL KILLER EDONISTA: CARATTERISTICHE PSICOPATOLOGICHE Ricerca l’eccitamento del rischio nell’uccidere. È un sensation seeker.

SERIAL KILLER DOMINATORE: CARATTERISTICHE PSICOPATOLOGICHE Il suo scopo è quello di esercitare il totale controllo su un’altra persona, fino al potere di morte. Sebbene possano verificarsi tortura, stupro, sodomia, è presente un forte gradiente di sadismo ma una motivazione erotica, che resta da sfondo; il sesso è solo uno strumento, un veicolo finalizzato a “sporcare”, degradare, annientare, controllare la vittima sotto il piano psicofisico. Spesso si tratta di ossessioni e desideri repressi e scaturente che derivano da gravi abusi subiti nell’infanzia. Può modificare la scena del crimine che, ab origine, è disorganizzata.

SERIAL KILLER LUSSURIOSO: CARATTERISTICHE PSICOPATOLOGICHE Il suo obiettivo quello di ottenere una soddisfazione di natura sessuale dalle vittime. La vittima è un mezzo attraverso il quale raggiunge la soddisfazione. L’atto sessuale è, comunque, in secondo piano: le fantasie di sesso e morte sono i veri protagonisti; prevalgono, infatti, i rituali espressi sulla vittima, completamente deumanizzata al fine di realizzare le voglie dell’offender (Danilo Restivo)

SERIAL KILLER ATIPICI: Mass Murderer Cecchini Incendiari Bombaroli Sette (Bestie di Satana) Vedove nere

SERIAL KILLER INCIDENTALI Manca la motivazione verso la vittima Vittime perlopiù incidentali, restano coinvolte in un atto nato da intenzioni non dirette direttamente a loro, spesso un acting anticonservativo dell’offender (es.: suicidio del pilota chiuso nel cockpit) Dr. D. Cataldo