INDICAZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

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Transcript della presentazione:

INDICAZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 1. non forzare mai il bambino a parlare; 2. ricordare che non si ha davanti un bambino che non vuole parlare, ma che non riesce a parlare: non si tratta di una scelta! 3. evitare le domande dirette, ma fare dei commenti; 4. cercare di responsabilizzare il bambino facendogli eseguire dei piccoli compiti, a seconda del livello in cui si trova; Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 5. gestire la classe: la maestra deve normalizzare puntando sull’idea che sono le parole che non escono dalla bocca del bambino; ciò va fatto soprattutto davanti al minore in modo che quest’ultimo non si senta accusato dalla maestra ma capito e non percepisca della pressione su di sé; 6. l’esperienza del cerchio: le maestre dovrebbero trovare un metodo alternativo alla parola e dare la possibilità a ciascun bambino di scegliere quale usare; questo per far sì che il bambino con MS non si senta “l’unico”; Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 7. turni: per il bambino con MS sono difficili da tollerare perché, a mano a mano che il turno si avvicina, l’ansia aumenta; sarebbe meglio, quindi, anche nel cerchio, chiamare i bambini in modo casuale; 8. non utilizzare il ricatto o la minaccia (es. “Se vuoi bere, me lo devi dire”, “Se vuoi andare in bagno, me lo dici altrimenti aspetti”): non sono i bambini che decidono di non parlare! 9. far lavorare il bambino con MS in piccoli gruppi (da 3 al massimo) o in coppia; Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA 10. andando avanti, se il bambino acquisisce una certa libertà nel comportamento non verbale, si possono proporre giochi come il telefono senza fili; si può far trasformare il soffio in suoni diversi per far giocare il bambino con i versi della bocca; si possono creare delle situazioni, sfruttando la compresenza, in cui la maestra esce dalla classe con il bambino mutacico, per es. per attaccare dei cartelloni, al fine di avere con lui un momento di rapporto 1:1 (non è necessario che ci sia una comunicazione verbale tra la maestra e il bambino). Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA PRIMARIA 1. in generale, bisogna trovare e proporre sempre delle alternative in modo che il bambino, soprattutto quando non parla per niente, possa soddisfare la richiesta dell’insegnante indicando o scrivendo; 2. non forzare mai il bambino a parlare; 3. evitare le domande dirette; 4. posizione nella classe: prima fila, possibilmente non davanti alla cattedra (meglio a lato); Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA PRIMARIA 5. in banco con il bambino mutacico dovrebbe stare uno dei compagni con cui lui già parla, qualcuno in grado di coinvolgerlo maggiormente e non un altro bambino problematico; 6. uso della registrazione ad es. per la lettura: lo specialista deve concordarne l’uso con il bambino; quando quest’ultimo si sentirà pronto a far sentire la sua voce all’insegnante, a casa, con i genitori registrerà la lettura e poi sarà lui stesso a portare il registratore a scuola e ad uscire dalla classe con l’insegnante che ha scelto; Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA PRIMARIA 7. se il bambino parla con alcuni compagni, si può strutturare una situazione in cui l’insegnante esce dalla classe con il bambino mutacico e uno dei compagni con cui quest’ultimo parla; l’insegnante può porre delle domande al bambino con MS e il bambino con MS può rispondere sussurrando la risposta all’orecchio dell’amico che farà da ponte ripetendo la risposta ad alta voce; all’inizio, l’insegnante dovrà far finta di niente anche se sente il sussurro del bambino e aspettare che il compagno dica la risposta, poi quando questa cosa diventerà consolidata, piano piano, l’insegnante dovrà stare attento a cogliere il sussurro del bambino mutacico in modo da andare avanti senza bisogno che l’intermediario ripeta la risposta. Se il bambino non sussurra niente, l’insegnante deve normalizzare la situazione fornendo l’alternativa di scrivere solo in quel momento. Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale

INDICAZIONI PER LA SCUOLA Tutto ciò che avviene a scuola deve essere prima concordato dallo specialista con il bambino; solo quando il bambino darà l’ok all’esperto, quest’ultimo potrà pianificare l’attività con l’insegnante; il bambino non deve avere l’impressione di essere stato incastrato o ingannato, ma deve sapere prima che cosa gli capiterà e sentirsi pronto ad affrontarlo. Il bambino con MS ha bisogno di una relazione privilegiata, non di supporto a livello didattico. Dott.ssa Laura Tosi. Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale