L’EVOLUZIONE STORICA DELL’UNIONE EUROPEA Modelli di integrazione in Europa
L’origine delle Comunità europee Il contesto storico: la fine della II guerra mondiale La scelta fra integrazione politica ed economica Intergovernamentalismo v. sovranazionalismo Il piano Schuman e la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1951)
La dichiarazione Schuman (1950) La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. (…) L'Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra. L'Europa non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L'unione delle nazioni esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania: l'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania. A tal fine, il governo francese propone di concentrare immediatamente l'azione su un punto limitato ma decisivo. Il governo francese propone di mettere l'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un'organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei. La fusione delle produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea (…). http://europa.eu/abc/symbols/9-may/decl_it.htm (Parigi, 9 maggio 1950)
La Comunità economica europea e l’Euratom 1957: due nuove Comunità – CEE e CEEA Le peculiarità della struttura della Comunità economica europea L’importanza del sovranazionalismo: il metodo comunitario L’integrazione economica come uno strumento di integrazione politica e gli effetti di spill-over
Fasi dell’evoluzione Il periodo fondativo: anni ’50 – metà anni ’70: integrazione giuridica e metodo politico intergovernativo L’allargamento delle competenze CE: 1973 – metà anni ’80 1992-2007: l’Unione europea e la sfida dell’architettura istituzionale
L’allargamento della CE/EU: da 6 a 27 Stati membri 1952 1973 1981 1986 1990 1995 2004 2007 6
Le tappe salienti dell’evoluzione della CE/UE Gli accordi del Lussemburgo del 1966: metodo politico intergovernativo 1970 and 1975: le riforme del bilancio L’Atto unico europeo del 1986: il mercato interno come catalizzatore dell’integrazione
La nascita dell’Unione europea Il Trattato di Maastricht del 1992: la creazione dell’Unione europea L’Unione europea e la struttura a pilastri: complessità ed instabilità La tensione fra metodo sovranazionale ed intergovernativo Il pilastro comunitario, la politica estera e di sicurezza comune (PESC, II pilastro) e la Giustizia e gli affari interni (GAI, III pilastro)
I cambiamenti istituzionali dell’UE Il Trattato di Amsterdam del 1997: consolidamento della struttura a pilastri III pilastro: Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale La cooperazione rafforzata: l’istituzionalizzazione della geometria variabile Il Trattato di Nizza del 2001: cambiamenti istituzionali legati all’allargamento e alla Carta dei diritti fondamentali
La Costituzione europea, il suo fallimento ed il Trattato di Lisbona Il Trattato che stabilisce una Costituzione per l’Europa del 2004: un modello ibrido Il fallimento del processo di ratifica della Costituzione europea: crisi del processo integrativo Il Trattato di Lisbona del 2007: modifica della forma, mantenimento della sostanza L’entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel dicembre 2009: nuove prospettive dell’integrazione
Il futuro dell’Unione europea Il Trattato di riforma di Lisbona: consolidamento della struttura esistente Il futuro dell’Unione europea: fra superstato e Comunità di Stati I modelli analitici: funzionalismo, neo-funzionalismo, intergovernamentalismo, multi-level governance Due questioni fondamentali: approfondimento e allargamento Il contesto internazionale e il suo impatto sul processo di integrazione europeo – L’esempio della crisi finanziaria Ritorno al futuro: integrazione economica o politica?