IL CERTIFICATO DI IDONEITÀ PER LA GUIDA DEI CICLOMOTORI PRESENTAZIONE A CURA DELLA SEZIONE POLIZIA STRADALE DI VITERBO Preparazione effettuata da Romolo PALLOTTA Sostituto Commisssario della Polizia di Stato Testo di riferimento: “Codice della Strada e Regolamento di esecuzione” Le immagini e i disegni del presente elaborato sono statti estrapolati da: “Guida sicura per ciclomotori, di Massimo VALENTINI (EGAF Edizioni s.r.l. Forlì) – Il Centauro, organo ufficiale ASAPS (NOVEGA Edizioni Milano) – Sulla strada con saggezza (Edizione Elettra Film)”.
IL PATENTINO E NON SOLO Guida pratica per l’insegnamento nei corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore
NOTIZIE UTILI Per chi è obbligatorio? Da quando? Come si consegue? Come è articolato l’esame? Come si accede all’esame? Per i conducenti minorenni che non siano già titolari della patente di guida A Dal 1° luglio 2004 e dal 1° luglio 2005 anche per i maggiorenni non titolari di patente Il patentino si ottiene a seguito di un esame consistente in una prova teorica con un questionario di 10 domande (quiz), ciascuna con tre risposte. La prova, della durata di 30 minuti, effettuata alla presenza di un Funzionario del Dipartimento per i Trasporti Terrestri, viene superata se non si commettono più di 4 errori. Per la preparazione all’esame sono previsti appositi corsi della durata complessiva di 20 ore organizzati all’interno delle scuole pubbliche o private, oppure di 12 ore nelle Autoscuole.
ORGANIZZAZIONE DEI CORSI PRESSO LE SCUOLE E LORO CONTENUTI Durata ! Argomenti ! 20 ore 4 ore sulle norme di comportamento (precedenza, cau-se di incidenti, assicurazione, elementi del ciclomotore); 6 ore sulla segnaletica e sulle norme di circolazione (segnali di precedenza, di divieto, di pericolo, di obbligo, di indicazione, ecc.); 2 ore sull’educazione al rispetto della legge (rispetto dell’ambiente e della salute); 8 ore, dedicate all’educazione alla convivenza civile, da svolgere nell’ambito dell’orario scolastico e rivolte all’intero gruppo classe, a prescindere del corso per il conseguimento del patentino. Le ore di cui ai punti 1, 2 e 3 devono essere svolte in orario extrascolastico
I CORSI L’ESAME Chi può frequentare i corsi? Si può frequentare il corso a 13 anni? Tutti coloro che hanno compiuto il 14 anno di età È possibile consentire la partecipazione ai corsi tenuti dalle scuole anche ai tredicenni che compiano i quattordici anni nell’arco dell’anno scolastico (31 agosto) L’ESAME Chi non è ammesso all’esame? È possibile ripetere l’esame Chi supera 3 ore di assenza nei corsi di preparazione; Chi ha terminato il corso da più di un anno (in questo caso dovrà ripetere il corso). È possibile una o più volte. Attenzione, se sarà superato l’anno dalla data di frequenza del corso, si dovrà frequentare un nuovo corso e ripetere il ciclo di lezioni
L’ESAME Con circolare n. MOT3/2798/M350 del 24 giugno 2004 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che coloro che hanno frequentato il corso presso un Istituto scolastico, ma non hanno superato l’esame poiché la relativa seduta non è stata tenuta, sono autorizzati a sostenerlo presso un’autoscuola o presso un Ufficio Provinciale del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, inoltre, per i candidati assenti è consentito richiedere una nuova seduta d’esame sulla base della domanda e dei versamenti già presentati.
IL PATENTINO IN EUROPA Attualmente solo l’Italia ed il Portogallo usano lo stesso sistema per il rilascio ai minori del certificato di abilitazione alla conduzione di ciclomotori. In Francia il patentino per i ciclomotoristi (Brevet de Sècuritè routiere) è rilasciato a seguito di un corso di formazione obbligatorio e consente la guida dei ciclomotori a partire dell’età di 14 anni invece di attendere i 16 anni. Tale certificato non concede nessun altro diritto e si ottiene dopo aver sostenuto una prova pratica aperta ai titolari che hanno conseguito l’attestato scolastico di Sicurezza Stradale di primo livello (ASSR) relativo alle norme generali del C. d. S. (comportamento dei pedoni, ciclisti, ciclomotoristi, segnaletica, ecc.). La prova pratica comprende tre ore di circolazione con il ciclomotore sotto il controllo di un accompagnatore. In Spagna è possibile, come in Italia, Portogallo e Francia, guidare ciclomotori fin dal 14° anno di età; anche in tal caso, tuttavia è richiesto dopo il conseguimento di un patentino subordinato all’accertamento delle conoscenze teoriche e delle condizioni psico-fisiche. La validità della “licenza” cessa al conseguimento di una delle patenti di guida.
IL PATENTINO IN EUROPA In Germania, di contro, esistono due tipi di abilitazione alla guida di ciclomotori e motocicli (cat. A1 e A). La categoria “A1” riguarda ciclomotori e motocicli di cilindrata non superiore a 125 cc. ed una potenza non eccedente 11 kw. L’età minima di guida è fissata a 16 anni, ma prima del compimento dei 18 anni non possono guidare motocicli la cui velocità progettata superi gli 80 km/h. La categoria “A” permette di condurre motocicli senza limiti di potenza e viene rilasciata a 18 anno, ma per i primi due anni i relativi titolari sono tenuti a guidare motocicli fino a 25 kw che non eccedono un rapporto potenza/peso di 0,16 kw/kg. Nel Regno Unito il patentino per la guida di ciclomotori con cilindrata fino a 50 cc. e con velocità massima di 50 km/h (Moped licence) è rilasciato alle persone con almeno 16 anni che abbiano superato un apposito esame teorico pratico. Per accedere all’esame bisogna aver frequentato un corso propedeutico (Compulsory Basic Training - CBT) Attualmente è in esame da parte della Commissione europea una proposta di legge per istituire negli Stati membri un patentino denominato “AM”, obbligatorio per tutti i ragazzi dai 14 ai 17 anni, conseguibile dopo un apposito esame di teoria.
IL PATENTINO DOPO LA LEGGE 168/05 Norme comuni tra minorenni e maggiorenni Chi ha conseguito il patentino prima del 01.7.2005 NON DEVE PRESENTARE ALCUN CERTIFICATO MEDICO Chi ha sostenuto l’esame dal 01.7.2005, con esito favorevole, sarà cura della D.T.T. richiedere il certificato medico attestante il possesso dei requisiti fisici e psichici richiesti per la guida dei ciclomotori, come quelli previsti per la patente di cat. A Dopo il 30.9.2005, per sostenere l’esame occorre: aver frequentato un corso; Certificato medico attestante i requisiti fisici e psichici, come per la patente “A”; Superare l’esame entro un an- no dalla data in cui si è ottenu to l’attestato di frequenza
Altre innovazione introdotte dalla legge 168/05 Attualmente il patentino non è equiparato alla patente di guida, fatta eccezione per la durata che, a seconda dell’età, ha una validità di 10, 5 o 3 anni Non è soggetto alla decurtazione dei punti È stato introdotta, anche per i proprietari dei ciclomotori che hanno la materiale disponibilità del mezzo, la violazione prevista dall’art. 116/12°c. , se essi affidano il veicolo consentendone la guida a persona che non ha mai conseguito il patentino (sanzione da €. 389,00 a 1.559,00) Coloro che hanno la patente di guida “sospesa o revocata” non possono più guidare un ciclomotore, fatta eccezione per il caso di sospensione conseguente ad un accertamento relativo ad un eccesso di velocità ( art. 142/ 9° del C.d.S. )
Attenzione, scatta il fermo amm Attenzione, scatta il fermo amm.vo del veicolo, (ciclomotore, motociclo o motoveicolo) quando si violano gli articoli 170 e 171 del codice e cioè quando: Si viaggia con un numero di persone superiore a quello previsto; Si guida senza casco, con casco non regolarmente allacciato o non omologato; Si trasportano animali non in gabbia o oggetti non saldamente assicurati; Non si è seduti in posizione corretta e con entrambi le mani sul manubrio; Il conducente traina o si fa trainare da altro veicolo; Si solleva la ruota anteriore
Viene applicata la sanzione accessoria della confisca Quando si circola con veicolo già sottoposto a fermo amministrativo; quando si guida in stato di ebbrezza da alcool o da sostanze stupefacenti; quando si fugge dal luogo di un incidente stradale dopo aver cagionati danni a persone; quando si circola con un veicolo che è servito a commettere un qualsiasi altro reato; LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI
È OPPORTUNO SAPERE CHE è solo consentita l’esercitazione di guida I Ragazzi che hanno compiuto i 16 anni ed hanno ottenuto il foglio rosa, per sostenere l’esame per la patente di sottocategoria A1, non possono condurre il ciclomotore liberamente è solo consentita l’esercitazione di guida in luogo poco frequentato (art. 122)
LA PATENTE “A” E SUE TRASFORMAZIONI NEGLI ANNI Conseguita prima del 30.9.1993 Se conseguita dopo il 30.9.1993 si dovrà effettuare la seguente distinzione Permette di condurre qualsiasi tipo di moto "A" "A1" "A3" Conseguita dopo il 30.9.1993 Conseguita prima del 30.9.1999 Anni 18, 19 o 20 Facendo l’esame con una moto di potenza inferiore ai 25 KW consente di guidare per due anni mezzi con potenza max di 25 KW. Poi la patente si trasforma automaticamente in” A3” Prima dei 18 anni abilita alla guida di moto fino a 125 cm³ e con potenza Max di 11 KW – Senza passeggero Compiuti i 18 anni si possono guidare moto con potenza massima fino a 25 KW Anni 21 Se sostenuto l’esame con una moto con potenza di almeno 35 KW si è abilitati alla guida di qualsiasi moto DOPO DUE ANNI NON CI SONO PIÙ LIMITI
"A1" "A3" LA PATENTE “A” E SUE TRASFORMAZIONI NEGLI ANNI conseguita dopo il 01.10.1999 "A1" Compiuti i 18 anni Abilita alla guida di moto con potenza max di 25 KW. Bisogna però sostenere un esame pratico con una moto con cambio manuale che faccia più di 100 Km/h Prima dei 18 anni Abilita alla guida di moto fino 125 cm³ e con potenza Max di 11 KW Senza passeggero Dopo due anni non ci sono più limiti Si consegue a 21 anni e l’esame viene effettuato con una moto con potenza di almeno 35 KW o superiore "A3"
LA PATENTE “B” Conseguita prima del 25.4.88 permette di condurre tutte le moto Conseguita dopo il 26.4.88 permette di condurre le moto fino a 125 cm³ con potenza non superiore a 11 KW
LA SICUREZZA IN TESTA I RAGAZZI DEVONO SAPERE CHE: La sicurezza è un fatto culturale. Richiede consapevolezza di regole e convinzione di osservarle. Non basta fare buoni propositi solo quando si è scampati ad un pericolo o si è persa una persona cara.
Quindi, perché tutti possano muoversi sulla strada, è necessario che ci siano delle regole; e che tutti le rispettino. Ma servono anche tolleranza verso gli errori altrui e rispetto per gli altri che si muovono a piedi, in bici, in moto, etc. Da qui la necessità di conoscere in primis l’ambiente stradale su cui ci muoviamo
L’AMBIENTE STRADALE IL CENTRO ABITATO (art. 3 C.d.S..) Insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di “INIZIO” e “FINE”. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non “MENO di 25 fabbricati” e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada
L’AMBIENTE STRADALE “LA STRADA” È l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. La strada nel suo insieme è costituita da carreggiata, corsia, marciapiede, banchina, pista ciclabile, etc.
L’AMBIENTE STRADALE LA CARREGGIATA(art. 3 C.d.S..) PARTE DELLA STRADA DESTINATA ALLO SCORRIMENTO DEI VEICOLI; ESSA È COMPOSTA DA UNA O PIÙ CORSIE DI MARCIA E IN GENERE, È PAVIMENTATA E DELIMITATA DA STRISCE DI MARGINE
L’AMBIENTE STRADALE LA CORSIA(art. 3 C.d.S..) PARTE DELLA CARREGGIATA, DI LARGHEZZA IDONEA E SUFFICIENTE A PERMETTERE IL TRANSITO DI UNA SOLA FILA DI VEICOLI.
LA CORSIA secondo l’utilizzazione viene definita Corsia di marcia Corsia di accelerazione Corsia di decelerazione Delimita da segnaleti-ca orizzontale, è de-stinata alla normale marcia di veicoli Corsia specializzata per consentire ed agevolare l’ingresso ai veicoli sulla carreg-giata Corsia specializzata per consentire ed agevolare l’ingresso ai veicoli sulla carreg-giata
LA CORSIA secondo l’utilizzazione viene definita Corsia riservata Corsia di emergenza Corsia specializzata Corsia di marcia de-stinata alla circolazio-ne esclusiva di una o solo di alcune cate-gorie di veicoli. Corsia, adiacente alla car-reggiata, destinata alla so-sta di emergenza, al tran-sito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi Corsia destinata ai vei-coli che si accingono ad effettuare determi-nate manovre, quali svolta,attraversamento, sorpasso,accelerazione o decelerazione, mano-vre per la sosta, etc.
L’AMBIENTE STRADALE ALTRE DEFINIZIONI STRADALI(art. 3 C.d.S..) Curva Raccordo concavo (CUNETTA) Raccordo convesso (DOSSO) DOSSO Raccordo longitudinale fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi in-tersecanti, tali da deter-minare condizioni di li-mitata velocità Raccordo concavo fra due tratti di strada a di-versa pendenza (disce-sa seguita da salita) Raccordo convesso fra due tratti di strada a di-versa pendenza (salita seguita da discesa) N.B. Secondo il C.d.S. la definizione “CUNETTA” è attribuita al manufatto destinato allo smaltimento delle acque meteoriche o al drenaggio (art. 3, 1° c., n. 19)
L’AMBIENTE STRADALE ALTRE DEFINIZIONI STRADALI(art. 3 C.d.S..) SEDE STRADALE SUPERFICIE COMPRESA ENTRO I CONFINI STRADALI. COMPRENDE LA CARREGGIATA E LE FASCE DI PERTINENZA
L’AMBIENTE STRADALE ALTRE DEFINIZIONI STRADALI(art. 3 C.d.S..) Zona di preselezione e di attestamento Banchina Piazzola di sosta Parte della strada e-sterna alla carreggia-ta che non consente, di norma, né il transito né la sosta dei veicoli Parte della strada, di larghezza limitata, esterna alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli Tratto di carreggiata, opportuna- mente segnalato, ove è consentito il cambio di corsia per incanalarsi nelle corsie specializzate. Tratto di carreggiata, posto prima della linea di arresto, destinato all’accumulo dei veicoli in attesa di via libera e generalmente suddiviso in corsie specializzate separate da strisce longitudinali continue.
L’AMBIENTE STRADALE ALTRE DEFINIZIONI STRADALI(art. 3 C.d.S..) Intersezione a raso (incrocio) Intersezione a livelli sfalsati Passaggio a livello Area comune a più strade, organizzata in modo da consentire lo smistamento delle cor-renti di traffico che si incrociano Insieme di infrastrutture (ram-pe, sovrappassi e sottopassi) che consente lo smistamento delle correnti veicolari fra rami di strade poste a diversi livelli Intersezione a raso, op-portunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, tra una o più strade ed una linea fer-roviaria o tranviaria in sede propria
LA SEGNALETICA STRADALE (ART 38 C. d. S.) I segnali stradali, divisi in base alla loro funzione, possono essere: Verticali – art. 39 Orizzontali – art. 40 Luminosi – art. 41 Le prescrizioni dei segnali sema-forici (esclusa la luce lampeggiante gialla di pericolo) prevalgono su quelle date a mezzo dei segnali verticali e orizzontali che regola-no la precedenza Prevalenza dei segnali Le prescrizioni dei segnali verticali prevalgono su quel-le dei segnali orizzontali
LA SEGNALETICA STRADALE (ART 38 C. d. S.) Segnali complementari o integrativi - art. 42 C. d. S. Le indicazioni fornite dai segnali verticali possono talvolta essere completati da ulteriori informazioni mediante l’aggiunta di pannelli integrativi Esempi di pannelli integrativi che possono essere apposti sotto il segnale di “Altri pericoli”. Quando la presenza del segnale e temporanea, il suo colore di fondo è giallo.
LA SEGNALETICA STRADALE (ART 38 C. d. S.) Segnali degli agenti del traffico (manuali) – art. 43 LE PRESCRIZIONI DATE MEDIANTE SEGNALAZIONI ESEGUITE DAGLI AGENTI ANNULLANO OGNI ALTRA PRESCRIZIO-NE DATA A MEZZO DELLA SEGNALETICA STRADALE OVVERO DELLE NORME DI CIRCOLAZIONE Gli agenti, per esigenze connesse con la fluidità o la sicurezza della circolazione, possono altresì fare accelerare o ral-lentare la marcia dei veicoli, fermare o dirottare correnti veicolari o singoli veicoli, nonché dare altri ordini necessari a risolvere situazioni contingenti, anche se in contrasto con la segnaletica esistente o con le norme di circolazione
I SEGNALI VERTICALI E LORO SUDDIVISIONE (ART 39 C. d. S.) Segnali di pericolo (hanno la forma di un triangolo equilatero con vertice verso l’alto, con un bordo di colore rosso e di norma sono installati ad una distanza di 150 m. prima del pericolo cui fanno riferimento) Segnali di indicazione (non hanno una forma o colore particolare ma servono a dare indicazione utili agli utenti della strada) Segnali di prescrizione che a loro volta si dividono in: Segnali di precedenza (non hanno una forma specifica che li contraddistingue, bensì un significato comune, impongono determinati com-portamenti inerenti alla precedenza) Segnali di divieto (hanno forma circolare con bordo rosso e vietano determinati comportamenti) Segnali di obbligo (hanno forma circolare con fondo blu e obbligano a seguire le indicazioni imposte)
I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) I segnali di pericolo preavvisano l’esistenza di pericoli, ne indicano la natura e impongono ai conducenti di tenere un comportamento prudente. STRADA DEFORMATA Presegnala un tratto di strada in cattivo stato (deformata o dissestata) o con pavi-mentazione irregolare. Può essere accop-piato con un segnale di limite di velocità massimo o integrato con pannello indi-cante la lunghezza del tratto di strada de-formato. Se il segnale è a fondo giallo indica la presenza di un cantiere stradale. COMPORTAMENTO CONSIGLIATO AI FINI DELLA SICUREZZA Tenere il manubrio con una presa più sicura e moderare la velocità in relazione alle condizioni del manto stradale anche per evitare eccessive sollecitazioni e danni alle sospensioni. Aumentare la distanza di sicurezza con il veicolo che precede e prevedere eventuali sbandamento dei veicoli provenienti in senso opposto. ATTENZIONE è da tenere presente che, in caso di pioggia, aumenta il fenomeno dell’aquaplaning
I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) RACCORDO CONVESSO o DOSSO Il segnale di DOSSO o RACCORDO CONVESSO, presegnala un tratto di stra-da con andamento longitudinale conves-so (una salita seguita da una discesa) pericoloso per limitata visibilità. È posto, di norma, a 150 metri prima del pericolo. COMPORTAMENTO SU UNA STRADA A DUE CORSIE E A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Moderare la velocità in relazione alla visibilità e circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata. Sono vietati: “il sorpasso sul tratto in salita; l’inversione di marcia, la sosta e la fermata sia sul tratto in salita che in discesa”. ATTENZIONE il sorpasso è consentito esclusivamente se si per-corre una strada a due corsie per ogni senso di marcia o a senso unico
I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) RACCORDO CONCAVO o CUNETTA Il segnale di CUNETTA o RACCORDO CONCAVO, presegnala un tratto di strada con andamento longitudinale concavo (una discesa seguita da una salita). Il rischio principale è quello di sbandare nel punto in cui avviene il cambio di pendenza. COMPORTAMENTO CONSIGLIATO AI FINI DELLA SICUREZZA Tenere il manubrio con presa sicura e moderare la velocità per non perdere il controllo del veicolo ed evitare eccessive sollecitazioni e danni alle sospensioni. Il sorpasso qui non è vietato, ma è consigliato di effettuare tale manovra dopo aver oltrepassato il tratto di strada pericoloso, quindi sorpassare con particolare attenzione e solo se le condizioni lo consentono. ATTENZIONE è da tenere presente che, in caso di pioggia, aumenta il fenomeno dell’aquaplaning
I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) CURVA PERICOLOSA Presegnala un tratto di strada non rettilineo parti-colarmente pericoloso a causa delle caratteristiche planimetriche (curva a raggio ridotto) oppure per la limitata visibilità. Il cartello può precedere un pannello rettangolare dipinto con strisce bianche e nere a punte di freccia, può essere integrato con un pannello recante la scritta “tornante”. Percorrere la curva con più attenzione se la strada è bagnata. È posto, di norma, a 150 metri prima del pericolo. COMPORTAMENTO SU UNA STRADA A DUE CORSIE E A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata e moderare la velocità, regolandola in relazione alla visibilità ed al raggio di curvatura, nonché allo stato di usura del battistrada dei pneumatici. È vietato il sorpasso, l’inversione di marcia, la sosta e la fermata. ATTENZIONE il sorpasso è consentito esclusivamente se si per-corre una strada a due corsie per ogni senso di marcia o a senso unico
I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) DOPPIA CURVA Presegnala una serie di curve o tornanti in successione. Il cartello può essere integrato con un pannello recante la scritta “tornanti” o l’indicazione di una lunghezza compresa tra due frecce (lunghezza del tratto di strada interessato). Percorrere le curve con più attenzione se la strada è bagnata. È posto, di norma, a 150 metri prima del pericolo. COMPORTAMENTO SU UNA STRADA A DUE CORSIE E A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Circolare il più vicino possibile al margine destro della carreggiata e moderare la velocità, regolandola in relazione alla visibilità ed al raggio di curvatura, non-ché allo stato di usura del battistrada dei pneumatici ed alle condizioni di carico del veicolo. È vietato il sorpasso, l’inversione di marcia, la sosta e la ferma-ta. Fare particolarmente attenzione ai veicoli provenienti dal senso opposto. ATTENZIONE il sorpasso è consentito esclusivamente se si per-corre una strada a due corsie per ogni senso di marcia o a senso unico
PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE O SEMIBARRIERE (custodito) Presegnala un attraversamento ferroviario, con barriere o semibarriere e con un numero qualsiasi di binari. Questo segnale verticale precede una Croce di S. Andrea dipinta sulla carreggiata. È posto a circa 150 m. dal passaggio a livello unitamente al primo dei pannelli distanziometrici. I rimanenti due cartelli sono posti rispettivamente a 2/3 e 1/3 della distanza tra il segnale triangolare ed i binari. Se il passaggio a livello è protetto da barriere il segnale può essere seguito da un segnale acustico a campana e da un segnale luminoso a luce rossa fissa collocati sulla destra della strada. Se si tratta di barriere manovrate a distanza o non visibili dal posto di manovra, i dispositivi, luminosi ed acustici, sono obbligatori. Se il passaggio a livello è con semibarriere il segnale è seguito da due luci rosse lampeggianti alternativamente e da un segnale acustico a campana. Su ogni semibarriera devono essere collocati almeno due luci rosse. È necessario moderare la velocità per essere pronti a fermarsi se le barriere o le semibarriere sono chiuse o stanno chiudendosi o se è in funzione il segnale acustico o quello ottico. È vietato fermarsi e sostare in corrispondenza ed in prossimità dei binari, passare fra una semibarriera e l’altra quando sono abbassate. È consentito sorpassare, entro la semicarreggiata (destra), per affiancarsi ai veicoli fermio in attesa Comportamento corretto
PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIERE (incustodito) Presegnala un attraversamento ferroviario non protetto da barriere. È posto a circa 150 m. dal passaggio a livello unitamente al primo dei pannelli distanziometrici. In prossimità dell’attraversamento ferroviario e nelle immediate vicinanze dei binari è posto il segnale verticale CROCE DI S. ANDREA se ha un solo binario, o DOPPIA CROCE DI S. ANDREA se ha più di un binario. La Croce di S. Andrea è integrata con una segnalazione acustica e con: il dispositivo ottico a due luce rosse lampeggianti alternativamente quando la visibilità verso la ferrovia è insufficiente; il segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA quando la visibilità verso la ferrovia è sufficiente Comportamento corretto È necessario rallentare prima dell’attraversamento per essere pronti a fermarsi in caso di necessità. Assicurarsi che non ci siano treni in transito in entrambi le direzioni e arrestare il veicolo se è in funzione la suoneria e/o sono accese le luci rosse lampeggianti o se si è in presenza del segnale di STOP. Non è consentita la sosta e la fermata in prossimità ed in corrispondenza dei binari ed il sorpasso è vietato se l’attraversamento non è regolato da semaforo. In caso di arresto forzato su un passaggio a livello, il conducente deve cercare di portarlo fuori dai binari o, se ciò non è possibile, deve fare di tutto quanto può per avvisare del pericolo in tempo utile il conducente del veicolo su rotaie.
ATTRAVERSAMENTO TRANVIARIO Presegnala fuori e dentro i centri abitati, una linea tranviaria, non disciplinata da semafori, che incrocia e riduce la carreggiata stradale o comunque vi interferisce. Il segnale impone di non intralciare la marcia del tram. ATTENZIONE ! La distanza di arresto dei veicoli su rotaie può essere fino a 5 volte superiore a quella di un’autovettura. È ammesso circolare anche sui binari ma senza intralciare la marcia del tram. È vietata la sosta e la ferma. IL TRAM SI PUÒ SORPASSARE SIA A DESTRA CHE A SINISTRA: Quando è in mar-cia se vi è lo spazio necessario Quando è fermo se esi-ste un salvagente sulla carreggiata Quando è fermo purché si rimanga entro la propria semicarreggiata
ATTRAVERSAMENTO PEDONALE Presegnala un attraversamento pedonale, contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata. Di norma è usato sulle strade extraurbane ed è posto a 150 metri dall’attraversamento. Può essere usato anche sulle strade urbane (centri abitati) quando le condizioni del traffico ne consigliano l’impiego per motivi di sicurezza (art. 88 Regolamento). ATTENZIONE ! In presenza del segnale bisogna rallentare per essere pronti a fermarsi in quanto questo impone di dare la precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce, Il segnale comporta anche il divieto di sorpasso di un veicolo che abbia rallentato o sia fermo per far attraversare i pedoni ed il divieto di sosta o di fermata sopra le strisce pedonali. L’attraversamento dei pedoni fuori dalle strisce è consentito solo a distanza di almeno 100 m. dalla zona zebrata o, naturalmente, in mancanza della stessa. In questo caso è il pedone che deve dare la precedenza ai veicoli in transito.
ATTRAVERSAMENTO CICLABILE Presegnala un attraversamento velocipedi contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata. Di norma è usato sulle strade extraurbane ed è posto a 150 metri dall’attraversamento. Può essere usato anche sulle strade urbane (centri abitati) quando le condizioni del traffico ne consigliano l’impiego per motivi di sicurezza (art. 88 Regolamento). ATTENZIONE ! In presenza del segnale bisogna regolare la velocità in modo che non costituisca pericolo o intralcio per la sicurezza dei ciclisti e così da essere pronti a fermarsi per dare loro la precedenza. Il segnale comporta anche il divieto di sorpasso di un veicolo che abbia rallentato o sia fermo per far attraversare la carreggiata ai ciclisti. SALITA RIPIDA Presegnala un salita particolarmente pericolosa, la cui pendenza è indicata, in percentuale, sul segnale. ATTENZIONE ! percorrere il tratto di strada con marcia innestata adeguatamente bassa per avere un certo margine di accelerazione. DISCESA PERICOLOSA Presegnala un discesa particolarmente pericolosa, la cui pendenza è indicata, in percentuale, sul segnale. ATTENZIONE ! percorrere il tratto di strada con marcia innestata adeguatamente bassa per sfruttare l’azione frenante del motore evitando così l’uso prolungato dei freni per non surriscaldarli. Considerato che aumenta lo spazio di frenatura bi-sogna moderare la velocità e tenere una maggiore distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Se la strada è bagnata usare molta prudenza
STRETTOIA ASIMMETTRICA Comportamento corretto STRETTOIA SIMMETRICA Presegnala un restringimento della carreggiata e della strada su entrambi i lati, con probabile difficoltà di incrocio con veicoli provenienti dal senso opposto. Può essere seguito dal segnale DIRITTO DI PRECEDENZA oppure DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI. STRETTOIA ASIMMETTRICA Presegnala un restringimento asimmetrico pericoloso della carreggiata, a sinistra o a destra, dovuto a muretti, ostacoli fissi od altro, con probabile difficoltà di incrocia con veicoli provenienti dal senso opposto. A SINISTRA A DESTRA Su strade a due o più corsie per senso di marcia le strettoie che riducono il numero delle corsie sono indicate con appositi segnali. Comportamento corretto In presenza dei segnali di strettoia bisogna moderare la velocità e, se occorre, di fermarsi. Quando l’incrocio non sia possibile, deve arrestarsi il conducente il cui senso di marcia è ostacolato.
STRADA SDRUCCIOLEVOLE BANCHINA PERICOLOSA Presegnala un tratto di strada con banchina (parte della strada esterna alla carreggiata) pericolosa, cedevole o non praticabile, o il pericolo di caduta di una cunetta laterale. ATTENZIONE ! moderare la velocità e non accostarsi troppo al margine della carreggiata. STRADA SDRUCCIOLEVOLE Presegnala un tratto della carreggiata che, in particolari condizioni ambientali o climatiche, può presentare una superficie sdrucciolevole superiore al normale. È corredato normalmente con pannelli integrativi che indicano la natura del pericolo (pioggia, formazioni di ghiaccio, ecc.) e la lunghezza del tratto di strada interessato. ATTENZIONE ! Regolare la velocità in relazione alle condizioni della strada e procedere con prudenza perché nel tratto di strada segnalato può diminuire l’aderenza degli pneumatici. Evitare brusche manovre (accelerazioni, frenate o sterzate). IMPORTANTE ! aumentare la distanza di sicurezza con il veicolo che precede BAMBINI Presegnala luoghi frequentati da bambini, come scuole, giardini pubblici, campi da gioco e simili. ATTENZIONE ! richiama l’obbligo di rallentare e all’occorrenza fermarsi quando i bambini tardino a scansarsi. È VIETATO IL SORPASSO dei veicoli che si sono fermati e/o hanno rallentato per lasciar attraversare la carreggiata ai bambini.
DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE Presegnala un tratto di strada con carreggiata a doppio senso di circolazione e che nel tratto precedente era a senso unico. Il segnale avvisa che è terminato il senso unico ed impone di procedere con prudenza perché si possono incrociare veicoli provenienti dalla direzione opposta. Se Il segnale con fondo giallo è posto in presenza di lavori in corso. Nei casi in cui il tratto di strada a doppio senso, per la lunghezza e per l’andamento plano- altimetrico, richiede la ripetizione del segnale, questo deve essere integrato dal pannello integrativo “CONTINUA” La fine del doppio senso di circolazione è indicata con il segnale “SENSO UNICO FRONTALE”. MATERIALE INSTABILE Presegnala la presenza, sulla pavimentazione stradale, di ghiaia, pietrisco, graniglia o altro materiale instabile che, oltre a diminuire l’aderenza del veicolo alla strada, può essere scagliato, per effetto del moto, anche a grande distanza, costituendo un pericolo per i pedoni anche se si trovano fuori dalla carreggiata. ATTENZIONE ! Moderare la velocità, rallentare incrociando un altro veicolo e mantenere una maggiore distanza di sicurezza. CADUTA MASSI Presegnala il pericolo di caduta di massi dalla parete rocciosa di sinistra o di destra con possibile presenza di pietre sulla carreggiata. ATTENZIONE ! Procedere con prudenza e moderare la velocità per evitare l’impatto con eventuali massi caduti sulla carreggiata. a sinistra a destra
SEMAFORO FORTE VENTO LATERALE ALTRI PERICOLI Presegnala un impianto semaforico con lanterne in verticale o in orizzontale (la disposizione dei tre dischi indica la posizione effettiva delle luci) posto sulle strada sia urbane che extraurbane e può avere il disco giallo sostituito da un segnale luminoso giallo lampeggiante. Se il segnale è a fondo giallo, è posto in presenza di un cantiere stradale o prima di un restringimento della carreggiata per lavori in corso ed ha il disco centrale a luce gialla lampeggiante. FORTE VENTO LATERALE Presegnala la possibilità di forti raffiche di vento laterale all’uscita di gallerie o di tratti di strada in trincea, su un viadotto esposto ad improvvise folate, ecc. ATTENZIONE ! procedere con prudenza tenendo il volante saldamente e con presa sicura. Il pericolo di sbandamento è maggiore sui viadotti ed all’uscita delle gallerie, in particolar modo per i veicoli furgonati o tendonati o che trainano rimorchi. Per tali veicoli può essere previsto l’obbligo di rallentare e all’occorrenza fermarsi. Non è vietato il sorpasso ma, in questo caso, è opportuno prevedere eventuali sbandamenti dei veicoli sorpassati quindi, durante la manovra, prendere le opportune distanze. ALTRI PERICOLI Presegnala la presenza di un pericolo diverso da quelli previsti dagli altri segnali. IL segnale è sempre corredato da uno o più pannelli integrativi. Solo in situazioni di emergenza ed in attesa del segnale specifico o del pannello integrativo può essere utilizzato temporaneamente senza pannello ATTENZIONE ! Procedere con prudenza perché è prossimo un pericolo sulla carreggiata.
COMPLETIAMO I SEGNALI DI PERICOLO (ART 39 C. d. S.) CIRCOLAZIONE ROTATORIA Presegnala una intersezione di due o più strade extraurbane regolata con circolazione rotatoria (nel verso indicato dalle frecce). Nei centri urbani è usato solo se lo richiedono motivi di sicurezza della circolazione e può trovarsi prima del segnale di ROTATORIA. ANIMALI DOMESTICI O SELVATICI VAGANTI Presegnala un tratto di strada con probabile improvvisa presenza o attraversamento di animali vaganti. Il cartello impone di rallentare e all’occorrenza fermarsi se gli animali che si trovano sulla strada danno segni di spavento. Integrato da pannello che indica la lunghezza del tratto di strada interessato, indica zone fiancheggianti la strada ad alto rischio di incendio. Avverte l’utente di non gettare sigarette o fiammiferi accesi dal finestrino, e di non arrestare il veicolo, specialmente se con marmitta catalitica, su sterpi, erba secca, ecc. PERICOLO INCENDIO
AEROMOBILI SBOCCO SU MOLO O ARGINE PONTE MOBILE Il segnale è posto nelle vicinanze di aeroporti e piste per l’atterraggio ed il decollo di aeroplani civili o militari. Presegnala la possibilità di un improvviso forte rumore o abbagliamento dovuti ad aeroplani che volano a bassa quota. Invita, perciò, alla cautela, per l’improvviso fastidio che può essere provocato dal volo di aerei. SBOCCO SU MOLO O ARGINE Presegnala che la strada sbocca su un molo, su banchina portuale, sull’argine di un fiume o di un canale con pericolo di caduta in acqua. Può essere integrato da un dispositivo a luce o luci rosse lampeggianti. Questo segnale di pericolo invita a moderare la velocità e ad usare particolare prudenza per non cadere in acqua, soprattutto di notte e quando si effettuano manovre di retromarcia. PONTE MOBILE Presegnala la presenza di una struttura mobile comunque manovrabile. Ad integrare la segnalazione contribuiscono generalmente un pannello distanziometrico e un pannello integrativo con gli orari di manovra o funzionamento. Il segnale può anche essere provvisto di luci rosse lampeggianti che si accendono quando il ponte è in manovra.
I SEGNALI DI PERICOLO TEMPORANEI Sono apposti in prossimità di lavori stradali o di cantieri. Riportano gli stessi simboli di pericolo dei segnali prevedenti, con il medesimo significato, ma hanno il fondo giallo anziché bianco. In loro presenza i segnali verticali permanenti sono oscurati o rimossi, e, in ogni caso, perdono di validità. LAVORI Presegnala cantieri di lavoro in corso, depositi temporanei di materiale, presenza di macchinari adibiti ai lavori stradali, presenza di uomini che lavorano presso o sulla carreggiata. ATTENZIONE ! Moderare la velocità, i pericoli potrebbero risultare molteplici: “materiale instabile sulla carreggiata, limitata visibilità, restringi-mento della carreggiata, pavimentazione irregolare, ecc. Il segnale può essere corredato di un pannello che indica la lunghezza del cantiere, ed è integrato, di notte, da una lanterna a luce rossa fissa