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Italo Fiorin- anthroposeducazione.it U.A. : Titolo OBIETTIVI FORMATIVI Quali sono le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti da promuovere? INCIPIT Dalle discipline al problema Dall’esperienza al problema SVOLGIMENTO Quali sono gli ‘snodi’ significativi? Quali le ‘media-azioni’ da attivare? CONCLUSIONE Quale la formalizzazione dei risultati raggiunti? VALUTAZIONE COMPLESSIVA Quali sono stati i tratti più rilevanti dell’esperienza? I punti + e - ? Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it Obiettivo formativo Compito di apprendimento Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it Obiettivo formativo Indica lo scopo dell’Unità di Apprendimento, evidenziando quali sono le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti che si desidera gli alunni padroneggino, in relazione al compito di apprendimento. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it UNITA’ DI APPRENDIMENTO Titolo: OBIETTIVI FORMATIVI Formulati in termini generali, riferiti alle competenze Relativi ai singoli ob. Formativi, dettagliati il più possibile in termini di comportamento degli alunni, strettamente riferiti all’esperienza proposta dall’unità di apprendimento ATTIVITA’ Vengono indicate le principali sequenze che scandiscono lo svolgimento della unità di apprendimento   a. b. a.1 a.2 a.3 b.1 b.2. b.3 1. 2. 3. …. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it INCIPIT Richiamo dei prerequisiti (conoscenze dei cinque sensi) attraverso esercitazioni-gioco); Discussione in classe finalizzata alla definizione del problema: Per conoscere le caratteristiche di un ambiente è sufficiente un solo senso (la vista) o è opportuno utilizzare più sensi contemporaneamente? Raccolta delle ipotesi. Si condivide la seguente: Un ambiente può essere conosciuto meglio attraverso l’utilizzo di tutti i sensi. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it SVOLGIMENTO a. IN AULA Ogni bambino riceve fotocopia ingrandita di una tavola topografica. Si traccia con un pennarello il percorso più breve per raggiungere il parco. Si prepara il materiale occorrente: registratore, macchine fotografiche. Ogni alunno predispone cinque schedine in cartoncino di diversi colori, sulle quali annoterà gli ‘indizi’ relativi a ciascuno dei cinque sensi. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it SVOLGIMENTO b. SULLA STRADA Ogni bambino ha in mano la fotocopia della tavola topografica: può controllare così il percorso. Giunti al parco i bambini sono liberi di cogliere i diversi indizi, di registrare, annottare, fotografare gli aspetti ritenuti più significativi, caratterizzanti il parco. Si ritorna a scuola, effettuando il percorso in senso inverso e controllando nuovamente sulla carta. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it SVOLGIMENTO c. IN AULA Si recupera il lavoro svolto all’aperto: si riuniscono e catalogano tutti gli indizi sensoriali raccolti; si allestiscono cinque cartelloni (i 5 sensi) e vi si trascrivono gli indizi, corredati da disegni e fotografie o altro materiale raccolto sul posto. Si cerca un criterio di classificazione della grande quantità di indizi visivi: a) elementi naturali; b) elementi artificiali; elementi misti del paesaggio esplorato. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it CONCLUSIONE Si ritorna sull’ipotesi iniziale, che trova conferma. Gli alunni sono consapevoli di qualcosa su cui non avevano mai riflettuto: Quando ci accostiamo direttamente ad un ambiente noi la ‘conosciamo’, per poi ‘riconoscere’ in futuro ogni ambiente simile, attraverso tutti i nostri sensi. Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it INCIPIT PRE-REQUISITI (sono legati all’apprendimento precedente) PRE-CONOSCENZE (sono riferite alla matrice cognitiva degli alunni) CONGETTURE (sono il risultato della elaborazione che gli alunni fanno sulla base delle loro pre-conoscenze) IPOTESI (sono il risultato della discussione delle congetture e frutto della negoziazione dei significati individuali) Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it SVOLGIMENTO IN AULA - Si anticipa l’azione; Si forniscono selettori di osservazione; Si affidano compiti individuali; Ci si muove dentro la struttura sintattica della disciplina Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it b. SULLA STRADA l’alunno fa ricerca utilizzando gli strumenti della disciplina ( carta topografica, schizzi, rilevazioni sul terreno, foto..); si utilizzano numerosi mediatori (attivi, iconici, simbolici, analogici); l’attività non è solo di raccolta, e quindi centrata sulla quantità e varietà delle informazioni, ma di interpretazione (che cosa è significativo documentare? Quale prospettiva è la migliore per scattare la foto?… Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it c) IN AULA Categorizzazione: si rimette in ordine il materiale raccolto cercando di ‘andare oltre’ le informazioni e si individuano alcuni criteri ordinatori. L’insegnante accetta anche una categorizzazione impropria ( elementi misti ‘su cui l’uomo interviene costantemente’); successivamente operarerà in modo Che venga superata questa formulazione imperfetta; Concettualizzazione: gli alunni pervengono al concetto di PAESAGGIO GEOGRAFICO Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

ITINERARIO METODOLOGICO Presentazione del compito Lettura selettiva individuale Confronto in sottogruppi Ricostruzione del contesto di vita all’interno del sottogruppo Braimstorming per individuare relazioni e prime generalizzazioni Predisposizione di un cartellone illustrante il quadro sociale ricavato dal testo Presentazione alla classe Discussione Quadro sociale collettivo e verbalizzazione delle conclusioni raggiunte e delle ipotesi formulate Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

Italo Fiorin- anthroposeducazione.it DESCRIVERE SPIEGARE GENERALIZZARE Informazioni isolate Nuclei informativi Idee generali ambiente ricco di vegetazione; presenza di gazzelle, piccoli uccelli, facoceri, ippopotami; animali feroci (leoni) L’homo habilis viveva vicino a laghi o corsi d’acqua, nella savana Gli insediamenti sono attuati in base alle caratteristiche dell’ambiente (adattamento) Raccoglievano tuberi, bacche, noci; uccidevano piccoli animali; utilizzavano la carne di animali uccisi dai carnivori; facevano razzia di uova… L’homo habilis rispondeva al bisogno di cibo con la caccia e la raccolta L’ambiente offre tutte le risorse per la sopravvivenza… LA CULTURA DI UN GRUPPO UMANO E’ INFLUENZATA DA FATTORI ESTERNI (ADATTAMENTO) E DA FATTORI INTERNI Si riparavano sugli alberi; non si allontanavano troppo dagli alberi per paura degli animali; cambiavano spesso rifugio, alla ricerca di cibo; costruivano giacigli di foglie e rami; ….. L’homo habilis dormiva sugli alberi, non costruiva abitazioni …e per il riparo Italo Fiorin- anthroposeducazione.it

INDICAZIONI PER IL LAVORO DI GRUPPO FASE PROGETTUALE Identificare gli obiettivi formativi che hanno guidato l’unità di apprendimento. FASE VALUTATIVA: A) RUBRICA Costruire una ‘RUBRICA’ sulla base delle seguenti domande: Quali sono le competenze attivate? Quali tratti o dimensioni delle competenze sono presenti? Come descrivere con una frase i comportamenti che li manifestano? B) PROVE DI VERIFICA Progettare prove di verifica degli apprendimenti? C) CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Progettare un compito di prestazione Italo Fiorin- anthroposeducazione.it