Martignacco – 7 giugno 2011 Una Famiglia a braccia aperte dott.ssa Elena Mazzocchi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le regole in un percorso di crescita verso l’autonomia
Advertisements

FIGLI DI ULTIMA GENERAZIONE: punti di forza e criticità
I FIGLI NATURALI NELLAFFIDO FAMIGLIARE A.A.A. Cerchiamo AMORE AIUTO ACCOGLIENZA S. Giorgio di Nogaro 6 maggio 2011 dott.ssa Elena Mazzocchi.
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Unità di Counseling e Mediazione Familiare
UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA Verso una nuova forma di affido
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Vivere con gli altri
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
REVEAL Corso RU&GV Modulo 1 Livello – Base
Dott.ssa Carmelina Calabrese
Lo sguardo dell’altro Riflessioni sul lavoro di Home Visiting
La crisi della coppia dopo l’adozione
Lo sforzo di molti, la passione di tutti
IL COLLOQUIO CON I GENITORI DELL’ADOLESCENTE
La costruzione dell’identità nel bambino in affido
DEFINIZIONE DI AFFIDO E SUE FINALITA’
LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori.
Dr. Francesco Vadilonga
Una comunità che accoglie laffido familiare nelle politiche a sostegno dei minori Mercoledì 22 novembre 2006.
L’esperienza dei gruppi di post-adozione nella Provincia di Parma
Adozioni e affidamenti in Italia.
La relazione d’aiuto e la tecnica di colloquio di comprensione
Fuori dal Guscio Le architravi culturali e pedagogiche.
Percorso di sostegno alla Genitorialità
Tempo per narrarsi un possibile modello di intervento ricerca e esperienza presso alcuni studi medici del territorio palermitano Dott.ssa Barbara Governanti.
Il clan di “noi mamme”: narriAMOci gruppo di auto-aiuto
“Peter Pan non abita più qui: disabilità intellettiva e adultità”
A.N.DI.S Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici Sezione Regionale della Toscana 18 ottobre 2013 I Bisogni Educativi Speciali nella Scuola di Tutti.
Che cosa rappresenta per me il momento del circle time …
Connubio fra ragione e sentimento
LA SOC. COOP. SOC. “SPAZIO BAMBINI” in ATI con LA SOC. COOP. SOC
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
PROGETTO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA
MAMMA E PAPA’ SI SEPARANO!
La nostra "salute" è in gran parte dipendente dalle scelte che noi operiamo e dalle decisioni che noi prendiamo di giorno in giorno per problemi individuali.
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
Scuola media “L.Coletti” Treviso
GENITORI E FIGLI: AIUTARLI NELLE SCELTE Laboratorio per genitori febbraio-marzo 2012 in collaborazione con ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “Leonardo.
Progetto di educazione sociale e affettiva dai 3 ai 18 anni
“MAMMA HO PRESO 5!” Voti e valutazioni tra i banchi di scuola
Quando fa bene dire “NO”
CONVEGNO 8 OTTOBRE 2011 PER IL BEN-ESSERE DELLA FAMIGLIA Equipe Gruppi Familiari Le famiglie parlano, le Parrocchie di Cinisello Balsamo si interrogano.
“Progetto Adolescenti”
Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia LA SINTESI DEI LAVORI DI GRUPPO.
Dott.ssa Laura Bellomo A.S
CHI SIAMO ULSS 18, UNITA' OPERATIVA MATERNO INFANTILE, ETA' EVOLUTIVA, E FAMIGLIA SERVIZIO DI CONSULTORIO FAMILIARE.
QUANDO E PERCHE’ UN MINORE DEVE ANDARE IN COMUNITA’
Direzione Politiche Sociali – Settore Integrazione Sociosanitaria Affido Familiare Minori 1 L’affido familiare dei bambini piccolissimi Seminario di Firenze.
INCONTRI FORMATIVI SULL’ACCOGLIENZA e SUL GRUPPO
GLI INTERVENTI. CLASSI DI INTERVENTO interventi di facilitazione interventi di sostegno interventi di mediazione interventi di controllo e tutela interventi.
WORSHOP 3 – “LA CONTINUITA’ NELLE CURE” “ La continuità educativa: dagli interventi di contrasto del disagio alla promozione della solidarietà” Intervento.
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
A partire dal 1 novembre 2012 è attivo il servizio di Psicoterapia all’interno della sede, da lunedì a venerdì, su appuntamento. Il servizio di Psicoterapia.
Diocesi di Cremona Ufficio per la pastorale familiare
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’ II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
Il ruolo della Comunità:
Peter Pan non abita più qui
A FFIDO FAMILIARE COME TUTELA DEL MINORE 20 giugno 2014, Varna.
ADOZIONE AFFIDO ACCOGLIENZA
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
Rapporteur: Laura Baldassarre
accoglienza residenziale in comunità educative di tipo familiare assistenza domiciliare anziani e disabili animazione territoriale.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
IL TEMPO RITROVATO Venezia, 23 settembre IL TEMPO RITROVATO CONCILIAZIONE: DA QUESTIONE NON PIU’ RINVIABILE … … A STRUMENTO DI BENESSERE PER LE.
LO SPORTELLO DI ASCOLTO “INCONTRIAMOCI” È UN SERVIZIO APERTO NON SOLO AI RAGAZZI MA ANCHE AGLI INSEGNANTI ED AI GENITORI CHE NE FANNO RICHIESTA. È UN SERVIZIO.
Il Progetto network Tutti segnalano che l’educare e il prendersi cura oggi richiede un investimento consistente non solo in termini emotivi - affettivi,
«Facciamo il bene, ma facciamolo bene» “Straordinario nell’ordinario" “Che non si perdano" La missione di Leonardo Murialdo Murialdo considera il ragazzo.
Transcript della presentazione:

Martignacco – 7 giugno 2011 Una Famiglia a braccia aperte dott.ssa Elena Mazzocchi

L’affido come gesto solidale in risposta ai bisogni della nostra Regione Il 3 dicembre del 2010 presso il palazzo della Regione di Trieste il Focolare ha organizzato un convegno focalizzato a rivelare i bisogni emergenti delle famiglie e dei minori nella nostra regione. Durante il 2009 sono stati ben 643 i minori per i quali è stato chiesto un intervento di affido famigliare Ed ogni anno sono più di i ragazzi che sono in Affido

Perché?Quali sono le difficoltà di queste famiglie? Difficoltà economiche Malattie fisiche o psicologiche Lutti Se all’interno di queste famiglie non si può ricorrere alla rete intrafamigliare a tutela dell’interesse dei minori viene disposto l’Affido

Le tipologie dell’intervento di Affido famigliare sono: Quando è possibile : Affido intrafamigliare In mancanza di rete famigliare … Affido eterofamigliare/residenziale Affido diurno Sostegno Ciascun intervento dipende: Dall’età del minore Dalla natura delle problematiche che lo hanno attivato Dalle risorse della famiglia naturale e della loro RETE

La normativa sull’ AFFIDO FAMIGLIARE La legge(149/2001) si concentra sul minore e sul suo bisogno di crescere in una famiglia nel caso in cui si trovasse temporaneamente privo di una ambiente famigliare idoneo In questo caso il minore potrà essere affidato a una famiglia in grado di assicurare il suo mantenimento, la sua educazione, istruzione e le relazioni affettive di cui necessita Temporaneamente la famiglia affidataria eserciterà le funzioni genitoriali che sono diventate critiche nella famiglia d’origine

Differenze fra Affido e Adozione L’affido è un provvedimento temporaneo L’affido può essere fatto da: coppie ( sposate o non sposate ) I single possono essere affidatari L’affido non presuppone limiti di età L’adozione è un’ azione definitiva L’adozione necessita del matrimonio I single non possono adottare C’è una limitazione derivante dalla differenza di età del minore e della coppia adottante

Quali sono le carenze delle capacità genitoriali delle famiglie d’origine? In generale ciò che risulta più carente è la capacità di costruire una relazione emotiva adeguata con il bambino Ad es. la coppia di genitori naturali pensa che … ciò che non funziona nella relazione dipende dal comportamento del bambino ( invece che dei genitori)

Ma anche … Si tende a minimizzare o a non riconoscere i segnali di disagio o di pericolo dei figli Si cerca supporto e comprensione nei figli stessi ( sovvertendo i ruoli ) Si delega la funzione genitoriale agli altri figli

Cos’è la capacità genitoriale? E’ la capacità di prendersi cura di un bambino cioè di: Proteggerlo Dargli affetto/attenzione Dargli regole/abitudini Ma soprattutto … essere capaci di crescere insieme alle sue esigenze potenziando e riconoscendo le sue risorse i suoi successi

Istituto o Famiglia? Il Focolare onlus, nel comune di Tapogliano, sta ristrutturando una casa che è il cuore del progetto Famiglie Affidatarie

Una Casa non un Istituto In questa casa vivranno alcune delle famiglie affidatarie non operatori e la Casa sarà il centro di riferimento per tutte le nostre attività corsi di formazione, incontri di gruppo, serate divulgative In più abbiamo predisposto un ampio spazio per un Centro diurno per i bambini dei comuni limitrofi e per i bambini che necessitano di provvedimento di Affido diurno Il nostro obiettivo è la massima integrazione!

Perché è importante che i bambini siano in una Famiglia? CASE FAMIGLIA Le case famiglia con operatori ( ex Istituti) offrono ospitalità e regole L’ Istituto offre professionalità L’ Istituto ha regole ferree L’Istituto permette scarse relazioni al di fuori del suo contesto FAMIGLIE AFFIDATARIE Le famiglie offrono modelli famigliari ai quali rapportarsi per crescere La famiglia offre affetto e ascolto La famiglia si adopera con flessibilità per aiutare i figli a crescere rispettando e costruendo la loro identità La famiglia si apre alla società attraverso il lavoro, le amicizie … e ne rende partecipi i propri membri

Qual è il compito della Famiglia Affidataria? Deve poter permettere al bambino di “portare dentro”all’esperienza dell’affido, attraverso nuovi legami non sostitutivi, qualcosa di prezioso che servirà nell’organizzazione della sua identità L’obiettivo da raggiungere attraverso l’appartenenza alla famiglia affidataria è quello di far recuperare al bambino il proprio passato accompagnandolo nel tentativo di ricomporre in lui vissuti negati, oltre che a compensarlo con esperienze gratificanti

Quali sono i requisiti per essere una buona famiglia affidataria? Capire i bisogni del bambino entrando in empatia con lui Saper affrontare la frustrazione dovuta alla “separazione” dalla famiglia naturale Saper riorganizzarsi e ristrutturarsi in funzione del nuovo venuto Accogliere e comprendere la diversità del bambino Accettare il bambino e la sua famiglia senza esprimere valutazioni di giudizio Essere preparata ad accettare le difficoltà che possono sorgere con la famiglia naturale

Ma soprattutto … La famiglia affidataria deve sospendere ogni giudizio nei confronti della famiglia d’origine

Non giudicare ma … saper aspettare Il giudizio è un pensiero inevitabile ma bisogna chiedersi come aiutare la famiglia naturale affinché vi sia un cambiamento

Nel tempo … Varie strategie possono far evolvere la situazione più confusa e riportare l’equilibrio necessario alla famiglia affinché si riunisca di nuovo

In rete verso il successo I “soccorritori” la famiglia affidataria, i servizi sociali, le terapie

Di cosa si occupa la famiglia affidataria? la famiglia affidataria cerca di essere co – genitore del minore in affido insieme alla famiglia naturale Pensando che …

Possono esistere una mamma e un papà in più! L’attaccamento primario che ognuno di noi ha provato nei primi anni della vita, è senza dubbio unico ma possiamo riconoscere tutti gli aspetti genitoriali anche nella famiglie affidatarie I ragazzi che hanno affrontato l’esperienza dell’affido mantengono con la famiglia affidataria un rapporto stretto e affettuoso riconoscendole un ruolo primario nella loro vita

Nel tempo ciascun adulto che è stato in Affido riconosce alla famiglia affidataria che … la loro famiglia naturale ha potuto ritrovare un equilibrio grazie alla famiglia affidataria e che sono cresciuti in un ambiente affettivamente ed educativamente “ famigliare”

Una mamma e un papà in più sono possibili se … I ragazzi che sono stati in Affido con successo sicuramente concorderanno con quest’affermazione ma è opportuno sottolineare anche quanto il successo della famiglia affidataria dipenda da alcuni fattori non imputabili ad essa.

IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE Il Focolare onlus lavora da anni affinché l’affido sia un’ esperienza positiva per tutti gli attori in gioco, come? Le azioni sono molteplici: Sensibilizzazione alla cultura dell’Affido attraverso la costruzione di una collaborazione con associazioni che sono rivolte alle tematiche sociali di solidarietà

Le nostre attività … Colloqui con le famiglie che si propongono per l’affido Percorso formativo e informativo costante

Il nostro impegno 2.Raccordo con le richieste che provengono dai Servizi ( fase di abbinamento) 4.Sostegno durante il percorso di affidamento attraverso incontri di gruppo 3.Monitoraggio del percorso di affidamento in collaborazione con i Servizi 1.Formazione e affiancamento costante alle famiglie affidatarie

Perché il Focolare sostiene l’affido famigliare? Perché l’inserimento di un minore in una famiglia piuttosto che in una Casa famiglia permette al minore di recuperare il significato educativo ed esistenziale dello stare in famiglia e di vivere in modo adeguato il suo momento di vita. L’affidamento ad una famiglia affidataria permetterà al minore di avere un modello di riferimento sul quale costruire sia la sua identità che le sue future relazioni.

Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze … di Alda Merini