Torna al menu del progetto

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Joseph-Louis Lagrange
Advertisements

PROCESSO DI CARICA E SCARICA DI UN CONDENSATORE
LIMITI:DEFINIZIONI E TEOREMI
FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI
Equazioni differenziali
CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI
Appunti di analisi matematica: Integrale Definito
Meccanica 2 1 marzo 2011 Cinematica in una dimensione
GEOMETRIA IPERBOLICA.
Definizione (rigorosa) di limite
Gli Integrali.
Elementi di Matematica
Continuità delle funzioni. Funzione continua in un punto Sia y=f(x) una funzione definita in un intervallo, aperto o chiuso, e sia x 0 un punto interno.
DERIVATE PARZIALI PRIME
Studio funzioni by Mario Varalta Studio funzioni by Mario Varalta.
LA GEOMETRIA EUCLIDEA.
ASINTOTI CONCETTO DI ASINTOTO
CONTINUITA’ Una funzione continua e’ una funzione il cui grafico non presenta interruzioni CONTINUA DISCONTINUA.
LEGGE DELLA CIRCUITAZIONE
MASSIMI E MINIMI Una funzione è
TEOREMI CLASSICI DELL’ANALISI
Studente Claudia Puzzo
Corso di Matematica Discreta I Anno
Corso di Matematica Discreta cont. 2
MASSIMI E MINIMI DI UNA FUNZIONE
Studio funzioni Premesse Campo esistenza Derivate Limiti Definizione di funzione Considerazioni preliminari Funzioni crescenti, decrescenti Massimi,
Lezione multimediale a cura della prof.ssa Maria Sinagra
INTERVALLI E INTORNI INTERVALLI INTORNI PUNTI PER UN INSIEME.
CLASSE 5^ LICEO SCIENTIFICO PROGRAMMA DI MATEMATICA DOCENTE: PROF
LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
Corso di Formazione per docenti di Scuola Superiore: Il calcolo infinitesimale nei licei non scientifici Febbraio-Marzo 2013 LaboratorioDidattico effediesse.
Bergamini, Trifone, Barozzi – La matematica del triennio
Teorema dell’unicità del limite
Teoremi sui limiti.
DERIVATA DI UNA FUNZIONE
ESTENSIONI SEMPLICI e TEOREMA DELL’ELEMENTO PRIMITIVO
Stabilità per E.D.O. (II): IL METODO DIRETTO DI LYAPUNOV
Metodo numerico di Eulero
Corso di Formazione per docenti di Scuola Superiore: Il calcolo infinitesimale nei licei non scientifici Marzo-Aprile 2014 LaboratorioDidattico effediesse.
Matematica I: Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica Giovanni Naldi, Lorenzo Pareschi, Giacomo Aletti Copyright © The.
Equazioni.
Prof Riccardi Agostino - ITC "Da Vinci"
Funzioni continue Prof. V. Scaccianoce.
Integrale Definito - Calcolo delle Aree
Studio della monotonia
alberi completamente sbilanciati
TEOREMI CLASSICI DELL’ANALISI
Matematica I: Calcolo differenziale, Algebra lineare, Probabilità e statistica Giovanni Naldi, Lorenzo Pareschi, Giacomo Aletti Copyright © The.
Teorema derivabile almeno n volte (con n maggiore o uguale a 2) in x0 e sia x0 un punto stazionario per f tale che: allora: x0 è un pto di minimo relativo.
liceo Lioy e liceo Pigafetta, 10 febbraio 2011
GEOMETRIA EUCLIDEA NELLO SPAZIO
Liceo Scientifico Tecnologico “Grigoletti”
Informazioni generali
Maranza Stefano Menozzi Andrea
(I) Ricerca massimi e minimi
INTERVALLI E INTORNI INTERVALLI INTORNI PUNTI PER UN INSIEME
F U N Z I O N I Definizioni Tipi Esponenziale Logaritmica
Integrali Indefiniti Risolvono il problema di trovare tutte le funz. la cui derivata è uguale ad una funz. assegnata. Queste funz. sono dette primitive.
Rapporto incrementale
IISS "E.MEDI" Galatone Prof. Giuseppe Frassanito a.s. 2012/2013
Liceo Scientifico “Ven. A. Luzzago” Liceo Scientifico “Ven. A. Luzzago” L’integrale definito e sue applicazioni A.S. 2014/2015.
Analisi matematica Introduzione ai limiti
Elementi di Topologia in R
Teoremi sulle funzioni derivabili 1. Definizione di massimo globale x0x0 f(x 0 ) Si dice massimo assoluto o globale di una funzione il più grande dei.
Breve trattazione della Serie di Mac – Laurin ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “E.Medi” Galatone di Michele Caprio Classe 5 A st Liceo Scientifico.
Concetto di funzione Funzione y = ax² + bx + c Equazione ax² + bx + c = 0 Disequazioni 2° grado Chiudi.
1Funzioni continue - IISS "E. Medi" - Galatone - prof. Giuseppe Frassanito a. s. 2011/2012.
Transcript della presentazione:

Torna al menu del progetto Il Teorema di Rolle Chi era Michel Rolle? Cosa dice il Teorema di Rolle? Discussione Ricostruisci e controlla A cura della V A del Liceo Scientifico “Jacopone da Todi” di Todi Torna al menu del progetto

MICHEL ROLLE Michel Rolle nasce a Ambert nel 1652. Dal 1685 è membro dell’Accademia di Parigi come “géomètre pensionnaire”. Fu uno dei matematici più abili del suo tempo, tuttavia si distinse per un atteggiamento critico verso i nuovi metodi del calcolo differenziale che si andavano allora affermando, dando luogo a vivaci polemiche con P. Varignon e Jean Bernoulli e fu al centro di alcune polemiche contro l’Hôpital sul concetto di infinito e contro la geometria di Cartesio. La sua fama è dovuta soprattutto al Teorema che porta il suo nome: Teorema di Rolle, da lui dimostrato nel 1691. Le sue opere più importanti sono: “Traité d’algebre” 1690 e “Methode pour résudre les égalités” 1691.

TEOREMA DI ROLLE Data una funzione qualsiasi f(x), continua in un intervallo chiuso [a,b] e derivabile in ]a,b[ vi è almeno un punto c dell’intervallo [a,b] dove la derivata della funzione si annulla. IPOTESI: f continua in [a,b] f derivabile in ]a,b[ f(a) = f(b)   TESI: Esiste almeno un punto c in (a,b) tale che

Dimostrazione: Sia f(x) continua in [a,b], derivabile in ]a,b[ , tale che f(a) = f(b). In virtù dell’ipotesi della continuità, vale il teorema Bolzano-Weierstrass, che ci assicura che esistono almeno un punto di massimo e un punto di minimo in [a,b]. Supponiamo che entrambi cadano negli estremi a e b dell’intervallo. Ad esempio, se: Max = f(a) e min = f(b), in virtù dell’ipotesi che f(a) = f(b), si ha che Max = min e quindi f(x) è costante in tutto l’intervallo [a,b]. Quindi f’(x) = 0 in tutto [a,b].

Supponiamo ora che almeno uno dei due, il massimo o il minimo, cada nell’intervallo ]a,b[. Ad esempio, se: Max = f(c), con c appartenente all’intervallo ]a,b[ ,allora il rapporto incrementale sinistro mentre il rapporto incrementale destro è

Come si può notare dal seguente grafico: RI-<0 RI+>0

In virtù dell’inverso del Teorema della permanenza del segno ne segue che, il lim lim ≥ 0 ≤ 0 e E in virtù dell’ipotesi della derivabilità, i due limiti devono essere uguali e quindi: = lim = lim

Cosa succede se cade l'ipotesi di continuità della funzione? Discussione Esaminiamo le ipotesi del Teorema di Rolle e analizziamo cosa accade se cadono le ipotesi. Cosa succede se cade l'ipotesi di continuità della funzione? Se cade l’ipotesi di continuità della funzione in [a,b], la tesi continua a valere solo in alcuni casi.   Consideriamo ad esempio così definita: La cui rappresentazione grafica è la seguente

Come è evidente, la funzione non è continua in , tuttavia la tesi continua a valere, mentre ciò non accade per la funzione , così definita La cui rappresentazione grafica è Si vede che in questo caso la tesi non vale.

Cosa succede se cade l'ipotesi di derivabilità? Si possono fare considerazioni analoghe a quanto accade per la continuità, cioè, se cade l’ipotesi che f sia derivabile in ]a,b[, la tesi del Teorema di Rolle continua a valere solo in alcuni casi. Infatti, se si considera la funzione così definita - x - 1 se –2 ≤ x ≤ -1 0 se -1 < x < 1 x - 1 se 1 ≤ x ≤ 2 x f(x)=

rappresentata così La funzione f(x) è continua in [-2,2]; f(-2)=f( 2) = 1, ma non è derivabile in x = -1 e x = 1; tuttavia esistono infiniti punti x tra ]-1,1[ in cui f’(x) = 0.

Cosa succede se cade l'ipotesi che pone f(a)=f(b)? Di nuovo si ritrova che la tesi continua a valere soltanto in alcuni casi. Infatti, se si considera definita da la funzione è continua in , derivabile in , ma e la tesi del Teorema di Rolle non vale. Se invece si considera la funzione definita da , in tal caso, sebbene risulta che nel punto si ha che

Utilizzando il Teorema di Rolle, si può affermare che se l’equazione xn + an-1xn-1 + … +a1x + a0 = 0 ammette radici reali, allora, fra due di esse, l’equazione nxn-1+ (n-1)xn-2 + … + a1 =0 ammette almeno una radice. Infatti, poiché f (x)= xn + an-1 xn-1 + … + a1x + a0 1) è continua in R 2) è derivabile in R, 3) se x1 e x2 sono radici di f (x), allora f(x1) = f(x2) = 0 Per il Teorema di Rolle   almeno ] x1, x2 [ tale che f ( ) = 0 cioè f ( ) = nxn-1+ (n-1)xn-2+ … + a1 = 0.

Attraverso il Teorema di Rolle, si riesce a dire, ad esempio, che l’equazione 3x5+ 15x – 12 = 0 ammette una sola radice reale. Infatti, il Teorema fondamentale dell’algebra ci assicura che l’equazione, essendo di grado dispari, ha almeno una radice reale. Se per assurdo esistessero due radici x1 , x2 reali tali che f(x1) = f(x2) = 0, allora dovrebbe esistere un x0 appartenente all’intervallo aperto ] x1, x2[ tale che la derivata prima calcolata nel punto x0 è uguale a zero, ma f’(x)= 15x4 + 15 non si annulla mai nel campo reale.