Le azioni in capo allo Stato Confermare la istituzione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Tpl ( L. n.135/2013) in € annui Adeguare lo stanziamento annuo alla inflazione di settore programmata (D. lgs n.422 – Legge n.42/2009) Escludere dai vincoli del patto di stabilità interno le risorse stanziate sul Fondo di cui alla L. 296/2006 art.1,c.1031
Le azioni in capo allo Stato Definire (art.1,c.84, L. 147/2013) costi standard Armonizzare l’attività della Autority con l’Osservatorio al livello centrale e con le Agenzie al livello periferico Modificare le modalità di erogazione delle risorse per investimenti Destinare contributi fino al 75% dei costi per leasing per rinnovo parchi autobus Sostenere il processo di liberalizzazione con norme cogenti
La liberalizzazione del settore Le Regioni devono provvedere alla definizione dei singoli bacini di traffico minimi ottimali così come previsto all’art. 3bis, c.1, della Legge n.148/2011 disporre l’affidamento ad un unico operatore anche in ATI, purché proceda entro 90 gg a fusione in unica società potenziare gli strumenti per la lotta alla evasione tariffaria, che vale il 9% del Fondo nazionale con sanzioni pecuniarie esemplari con l’accertamento affidato ad agenti di polizia amministrativa, anche fuori organico aziendale
Le azioni in capo alle Regioni Legge n. 95/2012 – art. 16 bis, comma 4 Le regioni, al fine di ottenere assegnazioni di contributi statali destinati a investimenti o a servizi in materia di Tpl e ferrovie regionali, procedono, d’intesa con le Amministrazioni locali a: 1. adozione di un piano di riprogrammazione dei servizi di Tpl e trasporto ferroviario regionale 2. rimodulazione dei servizi a domanda debole 3. sostituzione modalità di trasporto diseconomiche
La riprogrammazione é impostata sulla fissazione dei livelli minimi essenziali, sulla abolizione delle sovrapposizioni ferro-gomma e gomma-gomma, sulla rimodulazione dei servizi a domanda debole, sulla più idonea sostituzione delle modalità diseconomiche. Le società del Tpl rideterminano gli organici in coerenza ai nuovi programmi d’esercizio, predispongono il piano di risanamento e ristrutturazione aziendale, pianificano l’esodo del personale in esubero, ridefiniscono i costi del servizio al netto dei costi dell’infrastruttura.
Le Regioni, d’intesa con le Amministraz.ni locali, aggiornano il quadro tariffario per conseguire il rapporto Ricavi da traffico/costi del servizio nei termini previsti dall’art.19 del D.lgs n.422 Regioni e Amministrazioni locali aggiornano la nuova entità del contributo d’esercizio a seguito del piano di risanamento e ristrutturazione e del nuovo piano tariffario, riconoscendo un premio, commisurato alle economie conseguite, da destinare ad investimenti in materiale rotabile, attrezzature, impianti e infrastrutture
Il MIT procede alla verifica degli effetti prodotti dal piano di riprogrammazione dei servizi e provvede all’assegnazione delle risorse del Fondo nazionale. Nelle more della erogazione delle risorse definite trasferisce a titolo di anticipazione il 70% dello stanziamento del Fondo. Le successive erogazioni sono disposte con cadenza mensile.
Le agenzie regionali della mobilità sostenibile Per gestire il processo di pianificazione degli investimenti per il monitoraggio del sistema dei trasporti per gestire la pianificazione dei servizi per la mobilità per la progettazione e programmazione dei servizi minimi essenziali e aggiuntivi integrati con la mobilità privata
per gestire le procedure concorsuali e l’affidamento dei servizi regionali e, ove richiesto, degli Enti locali per la stipula degli accordi di programma e la redazione dei contratti di servizio per il controllo, vigilanza e monitoraggio sui servizi e la verifica della parità di trattamento degli utenti per la definizione e gestione della politica tariffaria
Domenico Mazzamurro Grazie per l’attenzione