A.D.H.D. A SCUOLA “Programmare e agire” Giuseppina Gentili Formatrice Centro Studi Erickson
Cosa significa per un ragazzino avere un deficit di attenzione e iperattività (ADHD)? Ce lo spiega Davide, che lo vive in prima persona, in questo video.
CAPIRE ACCETTARE METTERE IN PRATICA
Si caratterizza per la presenza di tre gruppi fondamentali di sintomi IMPULSIVITA’ Incapacità ad aspettare o ad inibire comportamenti che risultano inadeguati IPERATTIVITA’ Eccessivo o inadeguato livello di attività motoria DISATTENZIONE Incapacità nel mantenere per un periodo prolungato l’attenzione sul compito
COSA NON FARE… Ripetere in continuazione: “Stai attento!” Insistere perché un compito venga immediatamente completato senza interruzioni Collocare il bambino in un posto tranquillo lontano da tutti in modo da potersi concentrare Ripetere in continuazione: “Stai fermo!” pretendere che stia seduto come gli altri per un tempo prolungato intervenire con ripetute punizioni e note Non proporre novità per paura che si distragga
METODO PSICO-EDUCATIVO COMPORTAMENTALE UN APPROCCIO MULTIMODALE E UN SISTEMA INTEGRATO DI: A- Attenzioni educativo-didattiche B- Analisi funzionale del comportamento (metodo A.B.C.) C- Terapie alternative: PET THERAPY D- Musicoterapia
COSA PUO’ FARE L’INSEGNANTE? ORGANIZZARE L’AULA ADEGUATAMENTE INSTAURARE DELLE ROUTINE STABILIRE I TEMPI DI LAVORO FARE ATTENZIONE ALLA ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE OFFRIRE INFORMAZIONI DI RITORNO UTILIZZARE STRATEGIE DI RINFORZO SCOPRIRE I PUNTI DI FORZA
ORGANIZZAZIONE DELL’AULA Dalla cattedra si vede il bambino? E’ facilmente raggiungibile? E’ favorito lo scambio di sguardo insegnante-bambino? Ha compagni vicini a lui? Sono tranquilli o vivaci? se un bambino si alza, quanti bambini possono essere disturbati o coinvolti?
ESEMPI DI ROUTINE WARM-UP PLANNING Appello delle emozioni I 5 minuti Ho scoperto che… WARM-UP Incarichi PLANNING Presentazione attività della giornata
Regole condivise devono essere: PROPOSIZIONI e non divieti Semplici, espresse chiaramente evidenziando il comportamento da tenere Descrivere le azioni in modo concreto e non vago (state buoni… Visualizzate con simboli pittorici colorati Poche e aggiunte di tanto in tanto per lasciare il tempo di interiorizzarle
Alcuni consigli… Accorciare i tempi di lavoro spezzettando un lavoro lungo con delle pause Ricorrere spesso al canale visivo Far ripetere al ragazzo le informazioni rilevanti
ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE Difficoltà ad organizzare e gestire i propri materiali di lavoro COSA FARE? APPENDERE IN CLASSE UN CARTELLONE DEI MATERIALI CHE OCCORRONO (quaderni con copertine di vari colori)
- Schema di materiale necessario per ogni materia all’inizio dell’anno in forma di cartellone o tabella da mettere sul diario di ogni bambino
- SCHEDE RITAGLIABILI DA INCOLLARE SUL DIARIO
Utilizzare strategie di rinforzo Non stigmatizzare il comportamento negativo con punizioni, ma valorizzare quelli positivi con rinforzi positivi (token economy)
QUALI RINFORZATORI UTILIZZARE? COSA E’ EFFETTIVAMENTE RINFORZANTE E’ BENE OSSERVARE IL BAMBINO PER SCOPRIRE LE COSE CHE GLI PIACCIONO O CHE FA DI SOLITO Più determinati comportamenti sono frequenti, più probabile che siano rinforzanti Se si nota che Giovanni passa molto tempo a disegnare anche quando ciò non è richiesto dall’insegnante, allora possiamo essere sicuri che per Giovanni disegnare è una delle attività più rinforzante in classe
DIVERSI TIPI DI RINFORZI Rinforzo simbolico: hanno valore perché possono poi essere cambiati con oggetti desiderati o con attività piacevoli in base a criteri stabiliti. Il concetto di “guadagnare punti” per comportamenti desiderati e poter poi usare questi punti per acquistare privilegi è uno strumento di modificazione del comportamento potente ed efficace. Rinforzo sociale: prende la forma di un’attenzione che l’adulto rivolge al bambino attraverso un riconoscimento, parole gentili o altre espressioni di approvazione
Suggerimenti per l’uso dei rinforzi Non dare attenzione al comportamento negativo Non rivolgere elogi al bambino rivolti alla sua persona, ma al suo comportamento desiderabile (descrivere ciò che viene osservato esprimendo apprezzamento) Esempio: “Marco, vedo che stai rimanendo seduto al tuo posto mentre fai gli esercizi di matematica, così va proprio bene, sono contenta/o di te!” “Matteo, è stato bello che oggi tu sia riuscito ad aspettare il tuo turno per parlare.
Suggerimenti per l’uso dei rinforzi Il rinforzo sociale ha più valore se è accompagnato da un rinforzo di natura affettiva È fondamentale l’immediatezza del rinforzo È fondamentale la frequenza del rinforzo: se sono pochi e lontani tra loro non sortiscono nessun effetto
I rinforzi sono i “segnali stradali” del comportamento: bisogna che non siano troppo distanziati per orientare il bambino verso la giusta direzione
CONSEGUENZE NEGATIVE: non dovrebbero essere la prima o l’unica strategia a cui far ricorso poiché esse forniscono informazioni solo su ciò che è inappropriato e non va fatto, senza fornire informazioni su ciò che è appropriato. Ignorare pianificato: ignorare sistematicamente il comportamento indesiderabile.
Rimproveri: sono efficaci solo se privati e centrati sul comportamento, rimprovero diviso in 4 fasi: 1- descrizione del comportamento indesiderabile: “Giacomo hai dato una spinta a Francesco” 2- spiegazione del perché tale comportamento sia indesiderabile: “Avresti potuto farlo cadere e si sarebbe fatto male” 3- suggerimento di un comportamento alternativo: “Quando si esce dall’aula si passa uno alla volta” 4- indicazione del vantaggio che deriva dall’uso del comportamento adeguato: “Così facendo eviterai di far male a qualcuno e i tuoi compagni staranno più volentieri con te”
TIME OUT: tecnica di modificazione di comportamento TIME OUT: tecnica di modificazione di comportamento. È un metodo per interrompere un comportamento collerico o aggressivo In questo contesto significa sospensione per il bambino di ogni gratificazione o soddisfazione Consiste nell’allontanare il bambino dalla situazione in cui si verifica il comportamento indesiderabile collocandolo in un luogo tranquillo, privo di qualsiasi interesse o stimolazione
DUE OBIETTIVI: 1- Il primo e più immediato consiste nel cercare di interrompere quanto prima possibile il comportamento problema 2- Il secondo più a lungo termine, è quello di aiutare il bambino a raggiungere una certa capacità di autodisciplina
VANTAGGI DEL TIME OUT Indebolisce rapidamente molti tipi di comportamenti indesiderabili 2. Aiuta a far cessare per sempre alcuni tipi di comportamento negativo, che verranno sostituiti da comportamenti corretti
VANTAGGI DEL TIME OUT 3. Gli insegnanti controllano meglio i propri sentimenti di frustrazione in quanto hanno una tecnica efficace da applicare subito. 4. Gli insegnanti diventano modelli razionali di autocontrollo 5. La relazione alunno-insegnante ritorna rapidamente alla normalità
PERCHE’ E COME LA TIM AIUTA GLI STUDENTI CON ADHD ? Riconoscimento e valorizzazione punti di forza di ciascuno; Da problema a risorsa: possibilità di riscatto e affermazione sociale (autostima, autoconsapevolezza e fiducia in sé stessi) Intervento avviene all’interno del gruppo-classe (inclusività cooperativa).
con la propria originale combinazione di punti di forza e di debolezza Gli studenti ADHD, così come tutti gli altri sono UNICI con la propria originale combinazione di punti di forza e di debolezza Ricerca USA (DAL 2000) su 1000 studenti con ADHD: punti di forza nell’intell. linguistica il 9% Punti di forza nell’intell. matematica il 7% Grandi percentuali nelle intell. meno visibili e meno utilizzate e valorizzate a scuola soprattutto: intell. naturalistica, spaziale e corporeo cinestetica Percentuali più basse (punti di debolezza) hanno riportato quelle personali: interpersonale e intrapersonale.
SONO QUELLO CHE AMMAZZA LE MAESTRE!!! La storia di Francesco... Stai attenta... SONO QUELLO CHE AMMAZZA LE MAESTRE!!!
COSA FA FRANCESCO? Non riesce a rimanere al suo posto seduto per più di 5 minuti; Si alza, si butta per terra e comincia a gironzolare tra i banchi, provocando alcuni suoi compagni (sempre quelli); Rovista negli zaini dei compagni, prendendo e nascondendo cose; Riesce a mantenere l’attenzione per pochissimo tempo; Ha sempre fretta di finire a scapito della comprensione; Non tollera la frustrazione; Fa molta fatica a rispettare le regole
Proposta di intervento per tutta la classe Lavorare da subito sulle intelligenze personali; Scoprire i punti di forza: siamo tutti intelligenti seppur in modi diversi; Attenzioni didattiche e organizzative specifiche che l’ADHD richiede
Valorizzare le intelligenze personali Creazione clima positivo di apprendimento Attenzione al senso di appartenenza Valorizzazione delle originalità (punti di forza) Autostima e fiducia in sé stessi Senso di adeguatezza
Attenzione al senso di appartenenza Creazione clima positivo di apprendimento Attenzione al senso di appartenenza Appello delle emozioni (5 anni); I 5 minuti (5 anni); Incarichi per la gestione organizzativa della classe(con turn over mensile e valutazione collettiva); Gettoni-pass per i turni di uscita; Token economy (La nostra città) per rinforzare i comportamenti positivi-corretti (fino alla fine terza classe); Il complemese (5 anni); Circle time (5 anni).
RILEVAZIONE DEI PROFILI INTELLETTIVI DINAMICI DEGLI STUDENTI Interconnessione di fonti e dati, raccolti in varie situazioni ripetute lungo un certo arco temporale, attraverso osservazioni COME ? “E’ essenziale che le intelligenze vengano osservate e valutate in modo intelligent fair (in azione nei contesti reali), in modo da esaminare l’intelligenza direttamente, mentre è in atto, anziché attraverso le lenti dell’intelligenza linguistica o logica (test – questionari)”. (Gardner 2005)
COSA SONO I CENTRI DI APPRENDIMENTO? Sono contesti – ambienti di apprendimento, in cui il bambino può condurre esperienze stimolanti a contatto con strutture e materiali diversi che fanno riferimento alle diverse intelligenze.
RILEVAMENTO PROFILO INTELLETTIVO punti di forza di Francesco Intell. CORPOREO-CINESTETICA Intell. NATURALISTICA: cura animali Intell. INTERPERSONALE: aiutare gli altri
Poster delle impronte digitali ATTIVITA’ PROPOSTE Poster delle impronte digitali Puzzle della classe Cartellone: I nostri talenti
Bridging = “gettare ponti” Processo che permette di utilizzare le Intelligenze Multiple come uno strumento per promuovere l’alfabetizzazione di base Una struttura per usare i punti di forza degli studenti e connetterli cognitivamente alle aree per loro più problematiche.
Risultati ottenuti alla fine del ciclo di scuola primaria Riduzione comportamenti problematici (problemi di disciplina) Maggiore coinvolgimento e motivazione. Maggiore sicurezza e fiducia in sé stessi. Miglioramenti anche nei risultati delle verifiche attraverso questionari a scelta multipla (rilevamento prove Invalsi)
Situazione di partenza ottobre 2009 cl Situazione di partenza ottobre 2009 cl. 1^ scuola secondaria di primo grado Motivazione da parte di tutti, spontanea e corretta, partecipazione alla vita di classe positiva e ordinata, volontà e applicazione nello studio regolari e proficue. Il livello negli apprendimenti degli alunni risulta medio-alto. Solo in un caso si è ravvisata la possibilità di ricorrere ad un percorso di recupero (matematica) La classe si distingue tutta per un rispetto consapevole delle regole, per una unità e spirito di gruppo non sempre riscontrabili e comuni in ambito scolastico La classe si attesta ad un buon livello didattico e cognitivo Il coordinatore di classe Prof. Luca Giammusso
Situazione finale giugno 2010 classe 1^ scuola secondaria di primo grado Permane forte motivazione e la partecipazione alla vita della classe resta positiva e ordinata La volontà e l’applicazione nello studio permangono regolari e proficui Il livello negli apprendimenti degli alunni continua ad essere medio-alto. La classe si distingue tutta per un grande rispetto reciproco, e grande curiosità Non ci sono stati problemi rilevanti di carattere comportamentale (tutti voti molto alti dall’8 al 10) Tutti gli insegnanti si ritengono soddisfatti dell’andamento complessivo della classe Il coordinatore di classe Prof. Luca Giammusso
Valutazione finale giugno 2011 classe 2^ scuola secondaria di primo grado Dal punto di vista relazionale Il gruppo classe si è mantenuto ben scolarizzato, capace di definire e gestire positivamente le relazioni interne anche attraverso la correzione reciproca La partecipazione alla vita scolastica complessivamente è stata attiva, ordinata e quindi costruttiva. Nel rapporto con i docenti la classe si è sempre dimostrata educata, rispettosa e propositiva Durante il viaggio di istruzione gli alunni si sono distinti per educazione e partecipazione attiva. Il coordinatore di classe Prof. Luca Giammusso
Le Guide Erickson “ADHD a scuola” Erickson Giuseppina Gentili Il laboratorio di …italiano 1 Proposte operative per competenze Erickson Giuseppina Gentili Il laboratorio di …matematica1 Proposte operative per competenze Erickson