IL LAVORO DELL’IMPRENDITORE

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Transcript della presentazione:

IL LAVORO DELL’IMPRENDITORE Capo gruppo: Gusmaroli Giulia Altri componenti: Amicasto Ilaria, Mosca Manuela, Schiavone Noemi, Scotti Giorgia e Spadini Chiara Classe: 1^B a.f.m. A.S.: 2013/2014 ECONOMIA AZIENDALE

INDICE LE 3 FASI SETTORE PRIMARIO ( Cascina Lassi PT 1, PT 2 ) SETTORE SECONDARIO (Artigianato e industria, Terra e Tela PT1, PT2 ) SETTORE TERZIARIO SETTORE TERZIARIO DI NICCHIA (Vino Perlage Barbarossa PT 1, PT 2) SETTORE TERZIARIO DI MASSA (Assicurazioni Allianz PT 1, PT 2) AZIENDA NO-PROFIT (Fratelli Dimenticati PT 1, PT 2) CATENA DEL VALORE (DEFINIZIONE) LAVORO DI GRUPPO E IMMAGINI DELLE AZIENDE (COSA ABBIAMO IMPARATO CON QUESTO LAVORO?)

LE 3 FASI Nella prima fase siamo andati a fare le interviste nelle varie aziende, e poi abbiamo rielaborato i dati raccolti e li abbiamo riportati in un documento word. Questa fase ci ha fatto capire come lavora un imprenditore. Nella seconda fase abbiamo riportato i dati in delle tabelle. Questa seconda fase ci ha dato l’opportunità di evidenziare i dati più importanti in modo dettagliato. In quest’ultima fase abbiamo fatto la presentazione in Power Point riassumendo tutto ciò che abbiamo fatto precedentemente e abbiamo fatto una registrazione dove spiegavamo la presentazione. Questa fase ci ha permesso di fare vedere agli altri come lavora un imprenditore.

SETTORE PRIMARIO SETTORE PRIMARIO: E’ il settore che raggruppa tutte le attività che riguardano le colture, sia quelle tradizionali che quelle biologiche, ma anche i boschi e i pascoli. Svolge attività riguardanti l’allevamento, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura e attività estrattive. PER UN RAGAZZO PUO’ ESSERE INTERESSANTE AVVIARE UN‘IMPRESA NEL SETTORE PRIMARIO? Si, perché potrebbe essere appassionato alla natura, agli animali e alla vita all’aperto , può prodursi cibo da solo come uova, latte, farina, frutta e verdura, ma anche perché può vendere ai suoi clienti i suoi prodotti tipici.

CASCINA LASSI (PT.1) Forma sociale dell’azienda Settore produttivo Società semplice Settore produttivo Cascina Oggetto sociale dell’azienda Coltivazione fondo , allevamenti di suini e vendita dirette Finalità economica dell’azienda/ente Creare guadagno. Punti di forza dell’azienda/ente L’intervistato era carino, gentile, accogliente, simpatico e preparato ad ogni nostra domanda. La cascina era enorme, pulita e ordinata. Ci siamo sentite accolte e ascoltate. Ci rivolgeremmo molto volentieri verso questa azienda perché ci è sembrata davvero attiva e ospitale. Le caratteristiche che ci convincono a fidarci di questo negozio sono: il prodotto, il prezzo, la pubblicità/promozioni e il personale addetto alle vendite. Punti di debolezza dell’azienda/ente L’unico punto di debolezza che abbiamo incontrato è stato quello della posizione la quale era lontana da Melegnano.

CASCINA LASSI (PT.2) Tipologie della clientela I clienti che si rivolgono a questa cascina sono famiglie e persone con particolari esigenze. Numero indicativo di clienti L’intervistato non ci ha fornito il numero di clienti. Principali concorrenti Ci sono concorrenti e sono in aumento. Storia dell’azienda Esiste da 60 anni che nel corso degli anni ci sono stati cambiamenti da allevamento intensivo di suini poi 4 anni fa alla vendita diretta e trasformazione dei propri prodotti. ( prima allevavano solo suini ). Si è scelta questa forma giuridica perché è la più diffusa. Problemi dell’azienda Produrre con minori costi ma con qualità alta. Principali rischi I principali rischi sono: può rischiare di perdere la clientela e di conseguenza guadagnare poco. Altre informazioni Usano strategie come pubblicità su Facebook e volantini e hanno un sito internet.

SETTORE SECONDARIO SETTORE SECONDARIO: Del settore secondario fanno parte le attività di trasformazione dei prodotti agricoli e delle materie prime in semilavorati e in prodotti finali. Le attività industriali si differenziano per il tipo di produzione. PER UN RAGAZZO PUO’ ESSERE INTERESSANTE AVVIARE UN‘IMPRESA NEL SETTORE SECONDARIO? Si, perché potrebbe amare il lavoro manuale.

DIFFERENZA TRA ARTIGIANATO E INDUSTRIA   Artigianato Industria Uso delle macchine Le macchine vengono utilizzate, ma solamente nelle operazioni che non possono essere compiute a mano. Ad esempio, un ceramista usa necessariamente il tornio, ma sempre con l'ausilio del lavoro manuale. Le macchine svolgono molto lavoro, sostituendosi all'uomo in molte fasi della lavorazione. Compito dell'uomo è quello di verificarne il funzionamento o guidarne il processo di lavorazione. Prodotti Qualsiasi. Qualità dei prodotti Ogni prodotto è unico, con particolari propri e "difetti" di fabbricazione che ne garantiscono la lavorazione artigianale. I prodotti sono in serie, numerosi ed identici. Eventuali difformità sono veri e propri difetti, che fanno scartare il pezzo. Valore Generalmente il valore di un prodotto artigianale è superiore perché l'intero processo di lavorazione è seguito da una o poche persone per ogni pezzo. Il valore di un prodotto industriale è inferiore perché i costi sono ridotti dall'uso di macchine e dalla standardizzazione della produzione.

TERRA E TELA (PT.1) Forma sociale dell’azienda Settore produttivo Impresa individuale ( nessun socio ) Settore produttivo Artigianato Oggetto sociale dell’azienda Vasi per piante, vasi, tessuti, tazze, tavolini, secchi, sculture, porta vasi, piatti, piastrelle, lampade, quadri e braccialetti Finalità economica dell’azienda/ente Creare oggetti indispensabili e personalizzati e per avere un guadagno Punti di forza dell’azienda/ente Appena entrati nel negozio ci siamo accorte che era pulito e la persona che ci ha ospitate era gentile. Le caratteristiche che ci convincono a fidarci di questa azienda sono il prezzo e il prodotto. L’azienda punta sulla pubblicità e sul prezzo. Punti di debolezza dell’azienda/ente L’intervistato non accoglie la clientela con entusiasmo e il negozio è disordinato e il negozio è nascosto. Non andremo a comprare oggetti in questo negozio perché non sono prodotti adatti a noi ragazzi.

TERRA E TELA (PT.2) Tipologie della clientela A questa impresa si rivolgono le persone con particolari esigenze Numero indicativo di clienti I clienti che si rivolgono a questa azienda sono sia nel comune di Melegnano sia nelle provincie di Milano. Principali concorrenti Sul territorio i concorrenti sono pochissimi. A Melegnano non ce ne sono, invece a Milano ( città ) ce ne sono dai 10 ai 15, ciascuno di questi fa prodotti diversi da lui, quindi sono concorrenti relativi. Storia dell’azienda E’ stata costituita nel 1995 (19 anni fa ). Ha deciso l’intervistato di costituirla. E’ stata avviata per dare seguito ad una conoscenza artigianale specifica; è stata avviata in questo comune casualmente. Ha scelto questa forma giuridica perché era quella più adatta alla sua professione. Ha scelto quel nome cioè “terra e tela” perché rappresenta i 2 settori di lavorazione e i materiali principali utilizzati. Problemi dell’azienda I problemi principali dell’azienda sono da un punto di vista gestionale gli aspetti burocratici e gli oneri fiscali, mentre da un punto di vista lavorativo l’aumento di contatti e ricerca di clientela. Principali rischi I principali rischi sono: può rischiare di perdere la clientela e di conseguenza guadagnare poco. Altre informazioni L’ imprenditore non ha effettuato ricerche di mercato. Per farsi conoscere dalla clientela utilizza internet, pubblicità su riviste di settore e utilizza manifestazioni artistiche specifiche e dispone di un sito internet.

SETTORE TERZIARIO SETTORE TERZIARIO: è il settore in cui si producono o forniscono servizi e comprende tutte quelle attività complementari e di ausilio alle attività del settore primario e secondario che vanno sotto il nome di servizi. In sostanza si occupa di prestazioni immateriali le quali possono essere incorporate o meno in un bene. Il settore terziario si può dividere in tradizionale e avanzato. Esso riguarda il trasporto, il commercio, le varie forme di distribuzione e i servizi necessari alla vita di una comunità. PER UN RAGAZZO PUO’ ESSERE INTERESSANTE AVVIARE UN‘IMPRESA NEL SETTORE TERZIARIO? Si, perché in questo settore si può produrre sia prodotti per tutti sia prodotti specializzati per alcune persone. Poi anche perché si può essere appassionati ad una determinata attività.

SETTORE TERZIARIO DI NICCHIA: VINO PERLAGE BARBAROSSA (PT.1) Forma sociale dell’azienda Ditta individuale ( nessun socio ) Settore produttivo Enoteca Oggetto sociale dell’azienda Vende vino e champagne Finalità economica dell’azienda/ente Per far gustare i suoi vini e anche per creare lucro. Punti di forza dell’azienda/ente Il negozio è ordinato, pulito e accogliente. L’intervistato era gentile e disponibile per la clientela. Ci siamo sentite accolte e ascoltate. Le caratteristiche che ci convincono a fidarci di questo negozio sono: il prodotto, la pubblicità/promozioni, il posizionamento del punto vendita e il personale addetto alle vendite. Punti di debolezza dell’azienda/ente Non ci rivolgeremmo a questo negozio poiché non vende prodotti interessanti per la nostra età. Il prezzo non ci è stato riferito.

SETTORE TERZIARIO DI NICCHIA: VINO PERLAGE BARBAROSSA (PT.2) Tipologie della clientela I clienti che si rivolgono a questo negozio sono uomini e persone con particolari esigenze. Numero indicativo di clienti Tra i 500 e i 600 clienti Principali concorrenti Ci sono altre 2 enoteche a Melegnano. Storia dell’azienda E’ stata costituita nel novembre del 2009,ma l’intervistato ne è proprietario dal luglio del 2011,poiché prima era un dipendente, ma poi ha deciso di rilevare l’azienda. Ha deciso di costituirla lui. E’ stata avviata questa attività perché quand’è nata era legata al bar “Barbarossa” mentre ora sono 2 società diverse e c’era l’esigenza di vendere vino in maniera più concreta e precisa. E’ stata avviata in questo comune, poiché il bar era a Melegnano, e lui abita in questo comune, e quindi c’è l’appartenenza alla città. Ha scelto questa forma giuridica perché era da solo ed era la più logica. Problemi dell’azienda Trovare una continuità nella vendita, possibilità di avere una costanza nella vendita, ed è difficile in questo periodo ed infine la gestione del magazzino. Principali rischi I principali rischi sono: può rischiare di perdere la clientela e di conseguenza guadagnare poco. Altre informazioni L’intervistato fa pubblicità sui giornali, internet ed ha una rubrica in radio, eventi sul posto e dispone di un sito internet.

SETTORE TERZIARIO DI MASSA: ASSICURAZIONI ALLIANZ (PT. 1) Forma sociale dell’azienda Ditta individuale. Settore produttivo Assicurazione. Oggetto sociale dell’azienda Finalità economica dell’azienda/ente Creare guadagno. Punti di forza dell’azienda/ente L’unico punto di forza che abbiamo trovato è la posizione del punto di vendita. Punti di debolezza dell’azienda/ente Il negozio non era pulito, grande e neanche accogliente. L’intervistato non era disponibile. Non ci siamo sentite accolte né ascoltate. Non ci rivolgeremmo a questa azienda. Le caratteristiche che non ci convincono a fidarci di questa azienda sono: la pubblicità, le promozioni e il personale addetto alle vendite.

SETTORE TERZIARIO DI MASSA: ASSICURAZIONI ALLIANZ (PT. 2) Tipologie della clientela Persone con particolari esigenze. Numero indicativo di clienti I clienti sono circa 1200 Principali concorrenti Tutte le compagnie in Italia vengono considerate concorrenti Storia dell’azienda E’ nata nel 1989, inizialmente erano in via Marsala 3 e dopo 2 anni si sono spostati in via Senna 34, è stata costituita da lui perché c’era questa opportunità di aprirla a Melegnano, esisteva già anche se piccola. È stata scelta questa forma giuridica perché la contabilità è più semplificata. Problemi dell’azienda Capire cosa vogliono i clienti e crisi economica. Principali rischi I principali rischi sono: può rischiare di perdere la clientela e di conseguenza guadagnare poco. Altre informazioni L’intervistato non ha voluto fornirci le sue strategie, per motivi di privacy. Dispone di un sito internet.

AZIENDA NO-PROFIT AZIENDA NO-PROFIT: È un’organizzazione non a scopo di lucro e, non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi. PER UN RAGAZZO PUO’ ESSERE INTERESSANTE AVVIARE UN‘IMPRESA NELL’ AZIENDA NO-PROFIT? Si, perché si ha la possibilità di aiutare qualcuno e di fare beneficienza.

FRATELLI DIMENTICATI (PT.1) Forma sociale dell’azienda Fondazione Onlus Settore produttivo Sostegno a distanza, vendita alimentare e oggettistica e commercio equosolidale   Oggetto sociale dell’azienda Vende oggetti fatti a mano e prodotti tipici dei paesi africani e asiatici. Finalità economica dell’azienda/ente Il ricavato va in beneficenza alle popolazioni povere asiatiche e africane. Punti di forza dell’azienda/ente Il negozio era pulito, l’intervistata era gentile. Ci siamo sentite accolte e ascoltate. Ci rivolgeremmo perché vende articoli interessanti. Le caratteristiche del negozio che ci convincono a fidarci sono il posizionamento del punto vendita, il prezzo, la pubblicità/promozioni e i prodotti. Punti di debolezza dell’azienda/ente Il negozio non è molto ordinato e accogliente.

FRATELLI DIMENTICATI (PT.2) Tipologie della clientela I clienti che si rivolgono a questo negozio possono essere famiglie e persone con particolari esigenze. Numero indicativo di clienti L’intervistato non è in grado di dare un numero dei clienti.   Principali concorrenti Non hanno concorrenti a Melegnano. Ci sono un giro di volontari; Storia dell’azienda E’ stata costituita nel 1987 ( 27 anni fa) e si chiamava “Fondazione Fratelli dimenticati Padre Alessi Onlus”. e’ stata scelta in questo comune perché c’è la filiale in questo comune. L’ha fondata Padre Alessi ( un sacerdote salesiano ). La forma giuridica è stata scelta di costituirla come ONLUS. Problemi dell’azienda A livello di vendite non ci si può lamentare e le offerte per aiutare i bambini sono diminuite. Principali rischi I principali rischi sono: può rischiare di perdere la clientela e di conseguenza guadagnare poco e quindi non aiutare le popolazioni bisognose. Altre informazioni Dispone di un sito internet (www.fratellidimenticati.it),e per guadagnare vendono torte e castagne.

CATENA DEL VALORE La catena del valore è uno schema grafico che rappresenta e descrive l’intreccio e il coordinamento tra le diverse funzioni dell’impresa.

DEFINIZIONE DELLA CATENA DEL VALORE Il grafico permette di descrivere la struttura di una organizzazione evidenziandone i processi ed i legami fra le varie parti. Secondo questo modello, un'organizzazione è vista come un insieme di 9 processi, di cui 5 primari e 4 di supporto. I processi primari sono quelli che direttamente contribuiscono alla creazione dell'output (prodotti e servizi) di un'organizzazione e sono: Logistica in entrata Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Assistenza al cliente e servizi I processi di supporto sono quelli che, pur non intervenendo direttamente nella creazione dell'output, sono necessari perché quest'ultimo sia prodotto e sono: Approvvigionamenti Gestione delle risorse umane Ricerca e sviluppo Direzione, amministrazione e attività di coordinamento e supporto Il margine è la differenza tra il ricavo totale e il costo complessivo.

LAVORO DI GRUPPO E IMMAGINI DELLE AZIENDE Vino Perlage Barbarossa Cascina Lassi (interno) Fratelli dimenticati Cascina Lassi (esterno) Allianz Terra e tela

COSA ABBIAMO IMPARATO CON QUESTO LAVORO? Per il nostro gruppo fare questo lavoro è stato importante, poiché abbiamo lavorato insieme e abbiamo fatto un lavoro di squadra. Le principali difficoltà ci sono state nel trovare i giorni giusti per incontrarci e fare il lavoro, poiché avevamo molti impegni,ma fortunatamente siamo riuscite a lavorare tutte insieme. Facendo questo lavoro abbiamo capito meglio come lavora un imprenditore e le difficoltà che deve affrontare tutti i giorni. COME HA LAVORATO IL GRUPPO? Tutte noi abbiamo mantenuto gli impegni e gli orari e abbiamo lavorato costantemente. Per noi, la frase “L’unione fa la forza” significa che se tutti lavoriamo bene con motivazione e impegno raggiungiamo prima e meglio l’obbiettivo.