Progettazione e Comunicazione di EVENTI CULTURALI Roberto Ruta Marzo 2015
PREMESSE PER UNA NUOVA COMUNICAZIONE La dimensione CULTURALE, assieme a quella formativa e tecnologica, sono fattori innovativi per lo sviluppo futuro. Valore dell’EVENTO ↔ Utenti più consapevoli, riflessivi e avveduti → cercano eventi maggiormente connotati → capaci di unire: estetica + contenuti + principi culturali + responsabilità sociale. Chi agisce in quest’ottica ha bisogno di una comunicazione coerente
NUOVE ESIGENZE Comprensione a 360 gradi del contesto. Nuovi mezzi coerenti con i messaggi. Linguaggi che puntano alla sfera emozionale (valori intangibili), story telling. Trasformare i messaggi in notizie. Leve positive, comunicare entusiasmo e positività. Proporre una visione, non fissare i problemi. Personalizzare la comunicazione e le proposte. Responsabilizzare l’interlocutore: ognuno di noi nel proprio ambito può fare la differenza. Insieme possiamo essere strumenti di cambiamento. Rivolgersi a comunità aperte che si identificano nei valori proposti e a loro volta li promuovono. Partecipazione di massa, coinvolgimento emozionale (non va affrontato come tema morale) per raggiungere l’”intelligenza collettiva” (F. Morace). Essere intermediari e promotori di nuovi stili di vita.
LA CULTURA DA COMUNICARE PUNTI DI FORZA un’opportunità, non una rinuncia (leggere anziché andare al bar.); una presa in carico del proprio bagaglio culturale (responsabilizzazione vs sé stessi); una coscienza della relazione io-Altro da sé (confronto culturale); trasversale e non ideologica; coinvolgimento emozionale e partecipazione per arrivare all’intelligenza collettiva che svilupperà l’intelligenza culturale
TARGET 1. Pubblico cultural oriented - cerca informazioni, ha canali preferiti, predilige la rete; 2. Pubblico sensibile – simile al primo, ma minore attenzione, va intercettato; 3. Pubblico non informato ma potenzialmente sensibile – attento alle notizie; Età: 20-80 anni, anche se l’obiettivo è quello di rivolgersi a tutti (includere non escludere). Necessità di creare livello di consapevolezza maggiore verso principi di sostenibilità, soprattutto per il pubblico 2. e 3.
L’immagine promozionale
MEDIA: tra nuovi media e nuovi modi di utilizzare strumenti tradizionali Stampa culturale + generalista (individuazione rubriche culturali ma proporre anche a rubriche “tradizionali”); New Media siti e portali (culturali, sociali, eventi, fiere…), blog, social network-Facebook Radio/TV (tradizionali e web + video); ADV (culturalfriendly, nei mezzi e nei toni: sobri, eleganti, di impatto visivo…
COERENZA Del messaggio: trovare di volta in volta elementi innovativi che suscitino curiosità mantenendo però una linea di riconoscibilità che identifica chi siamo e nel tempo crea fidelizzazione e costruisce reputazione. Quello che comunichiamo deve corrispondere sempre alla verità. Degli strumenti: essere per primi cultural oriented, ovvero utilizzare strumenti di lavoro che riducano dimostrino il rispetto per la cultura. Del modo di lavorare: rispetto delle persone, apertura e reale volontà di diffondere conoscenza e idee (fare rete), capire le esigenze altrui, essere collaborativi e proattivi. Attenzione ai progetti che si scelgono di sostenere: devono corrispondere il più possibile ai principi condivisi e comunicati.
AZIONI 2. PROGETTI DI COMUNICAZIONE 3. MEDIA RELATIONS 1. EVENTI 2. PROGETTI DI COMUNICAZIONE 3. MEDIA RELATIONS 4. INIZIATIVE CULTURALI 7. CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE
EVENTI CINEMA MOSTRE FOTOGRAFIA MUSICA CONVERSAZIONI DIBATTITI EVENTI CULINARI CIBO
3. MEDIA RELATIONS Identificazione delle necessità dei singoli giornalisti a seconda della testata e del medium utilizzato. Preparazione di materiali “su misura” per le singole redazioni. Essere osservatorio e punto di riferimento del settore. Aggiornamento costante per poter fornire informazioni anche ai giornalisti extra settore sostenibilità. Attività giornalistica, anche attraverso il proprio blog e i social.
Grazie per l’attenzione