ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato 2014 -2015 a conclusione del primo quinquennio.

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ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali La valutazione delle competenze e degli apprendimenti negli esami di Stato Licei Scientifici

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento Il Profilo e le Indicazioni costituiscono, l’intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche disegnano il proprio Piano dell’offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici e gli studenti raggiungono gli obiettivi di apprendimento e maturano le competenze proprie dell’istruzione liceale e delle sue articolazioni

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Obiettivi, competenze e autonomia didattica Relazione che deve intercorrere tra contenuti e competenze disciplinari: competenze attese al termine del percorso e obiettivi specifici in itinere finalizzati al loro raggiungimento Non sono escluse competenze di natura metacognitive (imparare ad imparare), relazionali (saper lavorare in gruppo) o attitudinali (autonomia e creatività)  qualità del processo messo in atto

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Criteri costruttivi Indicazioni L’esplicitazione dei nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili La rivendicazione di una unitarietà della conoscenza L’enfasi sulla necessità di costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali. La competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione alcuna La possibilità di essere periodicamente riviste e adattate, alla luce dei monitoraggi e delle valutazioni effettuati secondo quanto prescritto dall’articolo 12 del Regolamento dei Licei Non adottano alcun modello pedagogico

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Risultati di apprendimento Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;  individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Competenze: disciplina Fisica In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione; fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Interdisciplinarietà …..raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze, storia e filosofia)…..

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Ruolo del laboratorio: competenza trasversale In particolare per il liceo delle scienze applicate si sottolinea il ruolo centrale del laboratorio, inteso sia come attività di presentazione da cattedra, sia come esperienza di scoperta e verifica delle leggi fisiche, che consente allo studente di comprendere il carattere induttivo delle leggi e di avere una percezione concreta del nesso tra evidenze sperimentali e modelli teorici.

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio I laboratori I "laboratori” come contesti di apprendimento dovrebbero avere come esito prodotti significativamente rilevanti e essere caratterizzati da situazioni formative operative, dove la competenza da acquisire è il risultato di una pratica, di una riflessione e di una interiorizzazione del processo di apprendimento

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione magnetica e le sue applicazioni….. Lo studio della teoria della relatività ristretta di Einstein porterà lo studente… La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio Interdisciplinarietà Interdisciplinarietà come contrapposizione alla frammentarietà del sapere, alla conoscenza rigidamente chiusa in compartimenti stagni. interazione Interdisciplinarietà intesa come interazione tra discipline che porta alla trasformazione delle discipline stesse

ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Anna Brancaccio II prova di maturità Carattere Nazionale Deve recepire quanto contenuto nelle Indicazioni Nazionali nel suo impianto generale Deve valutare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento del V anno della disciplina Deve valutare il possesso delle competenze disciplinari e di indirizzo Deve avere un carattere interdisciplinare implicito affrontando problemi che richiamano contesti di realtà, diretti o simulati