Politecnico di Torino Facoltà di Ingegneria

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L10 Il passo temporale et al.
Advertisements

Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale - Universita di Pavia 1 Caduta non guidata di un corpo rettangolare in un serbatoio Velocità e rotazione.
Energia Idrica Alice.Shanti.Ahmedin.
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO E LA CARTOGRAFIA GEOLOGICO AMBIENTALE
SORELLA ACQUA.
VII IDROGEOLOGIA Il ciclo inizia con le precipitazioni (mm/anno)
Il ciclo d’erosione Capp. 26 e 27 p.p. Strahler, Geografia Fisica
LA GEOTERMIA.
erosione fluviale-glaciale
Acque superficiali Fiumi Schermo completo- cliccare quando serve.
DISSESTO IDROGEOLOGICO
Centrale Idroelettrica
L’Energia Idroelettrica
G. Pugliese, corso di Fisica Generale
GLI ELEMENTI I materiali costituenti la muratura laterizio
Provincia di Lucca Dipartimento Infrastrutture Servizio Fabbricati
Inquinamento idro-termico da centrali termoelettriche
Corso di Impatto ambientale Modulo b) Aspetti energetici
La diga delle Tre Gole Stato Cina Fiume Fiume Azzurro
REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA
Progetto "Area a rischio"
CENTRALE IDROELETTRICA
I MURI DI SOSTEGNO Prof. Marina Rasulo.
De Medici di Ottajano Prof. Giovan Battista
STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA
HEC-HMS Il software HEC-HMS è il sistema d’analisi dei fiumi dell’Hydrologic Engineering Center (HEC), del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati.
L’influenza dei bacini idroelettrici sopralacuali sul Lago di Como
Energia Idroelettrica
► La Geotecnica è una disciplina dell’Ingegneria Civile
ITI Cannizzaro Catania Referente progetto: Prof.ssa Angela Percolla
E’ la scienza che studia
L’utilizzo di strutture modulari come soluzione antisismica
De Medici di Ottajano Prof. Giovan Battista
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
Corso di Tecnologia delle Costruzioni
Studio di PERICOLOSITÀ SISMICA: definizione di scuotimento atteso
Valutazioni ambientali strategiche (Cap
Torino Regione Piemonte Sala multimediale, Via Belfiore, 23
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
LA LAMINAZIONE DELLE PIENE
Energia Idroelettrica
Diga di Akosombo, Lago Volta (Ghana)
ENERGIA IDROELETTRICA
DIGHE DI JIRAU E SANTO ANTONIO (Brasile)
LITOLOGIA. LITOLOGIA Argille ? DISSESTI.
Consumo della falda Le acque meteoriche che cadono sulla superficie terrestre in parte ritornano all'atmosfera per effetto dell'evaporazione, in parte.
Ordinario di Idrogeologia Applicata
DEFINIZIONE Qa TIPOLOGIE DI CASSE
Alessia Losini – Marika Squeri
Energia Idroelettrica
ENERGIA DALL’ACQUA L’energia idroelettrica è una preziosa fonte di energia rinnovabile e pulita. Sfrutta la potenza di grandi fiumi o la forza di caduta.
L’ENERGIA IDROELETTRICA Presentazione in Power Point di:
Energia idroelettrica Centrali idroelettriche Le turbine Le centrali
LA MESSA IN SICUREZZA DEL LAGO D’IDRO
Climate-induced landslide reactivation at the edge of the Most Basin (Czech Republic) – progress towards better landslide prediction UNIVERSITA’ DEGLI.
I Fiumi Definizione: Il fiume è un corso d’acqua perenne che scorre principalmente in superficie, ma che può essere parzialmente sotterraneo; può essere.
ENERGIA FONTI ALTERNATIVE. ENERGIA FONTI ALTERNATIVE.
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Direttiva P.C.M. 8 febbraio 2013 Piani di laminazione
PROGETTO MEKONG LEONARDO COLOMBO
LE ENERGIE RINNOVABILI
(a cura di Michele Vinci)
A cura di Marco Stanganelli Rebecca Parini
Energia idroelettrica
Diga di Ravedis: una miniera d’oro blu
Progetto di travi in c.a.p isostatiche
LE FONDAZIONI Superficiali e profonde
BUON GIORNO!!.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN GEOLOGIA APPLICATA Relatore: Dott. Tommaso.
Transcript della presentazione:

Politecnico di Torino Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio Corso di Protezione Idraulica del Territorio DIGHE IN MATERIALI SCIOLTI: RISCHI E FATTORI DI CRISI Presentazione a cura di: Giorgio Dutto Federico Orlandini

Le dighe Sbarramento permanente su un corso d’acqua per creare un bacino artificiale Energia elettrica Laminazione delle piene Uso agricolo Il 16 % della produzione di cibo nel mondo dipende direttamente dalle dighe Il 19 % dell’energia mondiale è di tipo idroelettrico

Classificazioni: competenze Piccole dighe h < 15 metri volume d’invaso < 1 milione di m3 Grandi dighe h < 15 metri volume d’invaso < 1 milione di m3 Direzioni Infrastrutture Regioni Direzione Generale Dighe

Classificazione D.M. 2014 a. Dighe di calcestruzzo: a.1 a gravità a.1.1. ordinarie a.1.2. alleggerite a.2. a volta a.2.1. ad arco a.2.2. ad arco gravità a.2.3 a cupola   b. Dighe di materiali sciolti: b.1. di terra omogenea b.2. di terra e/o pietrame, con struttura di tenuta interna b.3. di terra e/ o pietrame, con struttura di tenuta esterna   c. Traverse fluviali d. Dighe di tipo misto e di tipo vario

Scelta della tipologia di diga Forma e geologia della stretta del fiume Studio di fattibilità geologica Caratteristiche portanti dei terreni Permeabilità dei terreni SI -Strati di materiali sciolti di grandi spessore -Disponibilità di depositi naturali o idonei banchi rocciosi coltivabili Dighe in materiali sciolti NO -Terreni liquefacibili o solubili - Argille di elevata sensitività - Cavità sotterranee

Dighe in materiali sciolti: ulteriore classificazione DIGHE IN PIETRAME DIGHE IN TERRA Muratura a secco: Conci squadrati sistemati a mano Oggi quasi in disuso Scogliera: Blocchi di grande pezzatura Rullata: Strati successivi costipati Rifluita: Sedimentazione in acqua dei materiali. Oggi abbandonata

Caso studio: diga di San Vito 1960

Diga di San Vito: Caratterizzazione Geografica In terra di San Vito Pistoiese, è situata nel comune di San Marcello Pistoiese ad una quota di circa 1000 metri s.l.m. Uso irriguo Rientra nel bacino idrografico del fiume serchio

Diga di San Vito:Caratteristiche del terreno Autorità di Bacino del Fiume Serchio Carta Geologica 1:10.000 Arenarie Torbiditiche quarzoso-felspatiche alternati ad argille e limi Conducibilità idraulica: bassa/ molto bassa

Diga di San Vito: caratteristiche Quota coronamento [m s.l.m.] 1058.34 Quota massima di regolazione [m s.l.m.] 1056.44 Altezza della diga [m] 18.68 Dislivello coronamento – quota di sfioro [m] 1.9 Lunghezza coronamento [m] 110 Larghezza coronamento [m] 3 Pendenza del paramento di monte Sm [°] 68 Pendenza del paramento di valle Sv [°] 63 Volume totale invaso m3 142500

Diga di San Vito: caratteristiche La diga di San Vito è costituita interamente da terra diga in terra omogenea Materiali eterogenei La tenuta è garantita dalla bassa permeabilità dei componenti terrosi usati limi sabbiosi di varia consistenza, spesso inglobanti frammenti arenacei

Diga di San Vito: caratteristiche Lo scarico di fondo: tubo metallico φ600, adagiato in una trincea scavata nella roccia del piano di imposta ed affogato in una trave in cemento armato Lo scarico di superficie: a soglia libera, ubicato sulla sponda sinistra dell’invaso e del tutto esterno al corpo diga.

D.M. 2014 novità e differenze “Gli scarichi di superficie della diga devono essere dimensionati per l’onda con portata al colmo di piena corrispondente al periodo di ritorno di 1000 anni, per le dighe in calcestruzzo, e di 3000 anni per le dighe di materiali sciolti, tenendo conto dell’effetto di laminazione esercitato dal serbatoio” valori minimi del franco netto normativa 1982 Altezza diga fino a [m] 15 90 o più franco netto [m] 1.5 3.5 normativa 2014 Altezza diga fino a [m] 15 30 45 60 75 90 opiù franco netto [m] 1.5 2.5 3.2 3.6 3.9 4.0

Verifiche di sicurezza, normativa 1982 D.M. 2014 novità e differenze Verifiche di sicurezza, normativa 1982   La stabilità della diga dovrà essere verificata relativamente alle seguenti condizioni: 1. a termine costruzione; 2. a serbatoio pieno con il livello al massimo invaso; 3. a seguito di rapido vuotamento del serbatoio dal livello massimo al livello di minimo invaso e, ove sia significativo, anche a livelli intermedi. Normativa 2014   Oltre alle situazioni generali corrispondenti al raggiungimento di stati limite ultimi, sono da considerare le seguenti:  1. instabilità dei paramenti; 2. rottura per liquefazione del corpo diga o dei terreni di fondazione; 3. rottura per erosione interna o sifonamento; 4. lacerazione dell’eventuale manto o rottura del diaframma di tenuta.

Fattori di Crisi: Sormonto della diga Relazione idrologica ed idraulica prof. Chiarugi, luglio 2003 Obiettivo: dimostrare che anche in condizioni di piena lo scolmatore laterale consente lo smaltimento di una portata sufficiente a garantire il franco di sicurezza minimo (1.5 metri) Analisi curve di livello, area del bacino Area Bacino= 0.3882 Km2 Servizio Nazionale Dighe, T=1000 anni Qmax /Km2=31 m3/(s∙ Km2 ) Qmax =12.03 m3/s h< 0.4 m Dislivello soglia coronamento 1.9 m franco minimo rispettato

Fattori di Crisi: Sifonamento Fenomeno dovuto ad eccessivo deflusso filtrante Formazione di risorgive a valle Asportazione di materiale con conseguenti problemi strutturali PERICOLO DI INSTABILITA’ DELLA STRUTTURA Caso studio: non vi sono problemi di sifonamento Indagine geologica k = 10^-9 Dimensione modesta

Sifonamento: provvedimenti Diaframma lungo il materasso permeabile Soppressione moti filtranti b) Diaframma arrestato all’ interno del materasso permeabile c) “coperta” impermeabile che si prolunga a monte, al di sotto e oltre la diga

Considerazioni conclusive Domanda iniziale: Quanto facilmente va in crisi una diga in materiali sciolti e con quali dinamiche? Sormonto: Dilavamento Con il D.M. 26 giugno 2014 T=1000 anni T=3000 anni Caso studio: T=1000 anni, tuttavia è in grado di smaltire portate di piena associate a T molto più grandi Sifonamento: ROTTURA Più difficile da identificare Rischi maggiori legati alla non idoneità del terreno sul quale viene costruita l’opera Caso studio, diga di San Vito : Battente d’acqua non elevato Conducibilità idraulica ≈ 10-9 In esercizio da circa 55 anni Sifonamento: Asportazione di materiale al piede della diga