GLI ATTEGGIAMENTI SOCIALI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Interazione uomo-macchina
Advertisements

In che cosa ritengo di essere capace Come mi giudico in relazione agli altri Quali caratteristiche penso di possedere e che ruolo possono giocare Come.
CARATTERISTICHE ESSENZIALI
Psicologia dello sviluppo lezione 2
I. Teoria e metodo normale competenza sociale;
L’ascolto Sapere ascoltare e un fatto psicologico diverso dall’udire, che è invece un fenomeno fisiologico. È la prima competenza comunicativa che apprendiamo,
Raccolta dei dati e relazioni tra variabili
Significati dell’esperienza lavorativa
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Dr.ssa Francesca Riccardi
Intelligenza Artificiale 1 Gestione della conoscenza lezione 7 Prof. M.T. PAZIENZA a.a
Sistemi basati su conoscenza Conoscenza e ragionamento Prof. M.T. PAZIENZA a.a
dell’esistenza quotidiana
1 Giovanni Penno 09 aprile 2005 ELEMENTI DI MARKETING.
Comportamento conflittuale
_La valutazione autentica_
Modelli psicologici prevalenti nell’ambito della psicologia della salute
DALLA MOTIVAZIONE ALL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
MODELLI PSICOLOGICI DELLA GIUSTIZIA In che modo gli individui reagiscono a decisioni che coinvolgono la distribuzione di risorse? Oltre che dal risultato.
Definizione, caratteristiche generali, funzioni
Progettare interventi di orientamento Linee guida e suggerimenti operativi.
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Relazioni tra i gruppi e identità sociale
Atteggiamenti e rappresentazioni sociali
teoria delle intelligenze multiple:
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
A seconda delle situazioni, le cause possono essere attribuite a:
PROSPETTIVA PSICOLOGICA Azione presume che vi sia un individuo in grado di: 1) rappresentarsi e prefigurarsi il futuro 2) scegliere 3) decidere in modo.
La Cognizione Sociale: il ruolo delle associazioni implicite
Psicologia dell’apprendimento
_ ___ _ ______ _ _ _________.
DOTT.SSA PAOLA CONTARDI PSICOTERAPEUTA PSICOLOGA DELLO SPORT
COMMISSIONE VALUTAZIONE
LE REGOLE D’ ORO DELLA NEGOZIAZIONE
Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
PROCESSI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVO DEL CORSO Elaborare un programma educativo per la prevenzione delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) rivolto agli studenti delle scuole.
Scrivere per farsi leggere
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
Per gli alunni che frequentano la 3 a media
VALUTAZIONE QUALITÀ E STANDARD
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
Il Gruppo di Lavoro.
Si può parlare di EGOCENTRISMO nell’adolescenza?
1. L’ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI
DIVENTARE UN “VENDITORE TOTALE”
La verifica e valutazione di un progetto. Partiamo dalla definizione di valutazione un concetto complicato… ma di fondamentale buon senso.
Identità e socializzazione
La gestione della valutazione interna è affidata al Dirigente scolastico in collaborazione con un Nucleo di autovalutazione. La composizione del Nucleo.
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
1 Comunicazione e percezione dell’opinione pubblica Roma – 14 luglio 2003 Ciclo di seminari Governare la Rivoluzione Biotech in agricoltura. Politiche.
dalla categorizzazione alla stereotipizzazione
STILI DI LEADERSHIP (1/5)
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
Variabili temporali Analisi statistica
L’intenzionalità introduzione.
GLI ATTEGGIAMENTI NEL LINGUAGGIO COMUNE SPESSO SI UTILIZZANO TERMINI COME ATTEGGIAMENTO OPINIONE GIUDIZIO VALUTAZIONE IN MODO INTERSCAMBIABILE.
Il processo d’acquisto
IL GIUDIZIO SOCIALE: Atteggiamenti
GLI ATTEGGIAMENTI NEL LINGUAGGIO COMUNE SPESSO SI UTILIZZANO TERMINI COME ATTEGGIAMENTO OPINIONE GIUDIZIO VALUTAZIONE IN MODO INTERSCAMBIABILE.
Atteggiamenti e rappresentazioni sociali. Atteggiamenti e rappresentazioni sociali Precedentemente ci siamo occupati di come conosciamo il mondo fisico.
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
Comportamento del consumatore. PROSPETTIVA ECONOMICA Il consumo come momento fondante dell’economia. Concetti: utilità, utilità marginale, propensione.
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
Atteggiamenti I processi che ostacolano il cambiamento.
Strumenti del mestiere RYS &. Sono strumenti del metodo che servono ad aiutare i rover e le scolte a migliorare la conoscenza di se stessi e del loro.
Catanzaro 13 febbraio Famiglia Insegnanti Contesti frequentati Allenatore Amici Interessi Individuo.
La relazione atteggiamento comportamento. Il primo studio: La Piere (1934) diffuso atteggiamento negativo nei confronti degli asiatici. viaggio di tre.
Transcript della presentazione:

GLI ATTEGGIAMENTI SOCIALI

Cos’è un atteggiamento? Modello tripartito di atteggiamento Una tendenza psicologica che viene espressa valutando una particolare entità con qualche grado di favore o sfavore. giudizio favorevole o sfavorevole Persone, oggetti, idee, problemi o sé stessi predisposizione a rispondere La disposizione nei confronti di un oggetto è determinata da tre diverse tipi di informazioni collegate tra loro: Modello tripartito di atteggiamento conoscenze comportamenti affetti

Le funzioni degli atteggiamenti 1. La funzione conoscitiva Katz (1960) individua quattro distinti funzioni dell’atteggiamento: Gli atteggiamenti guidano l’elaborazione delle informazioni in ingresso. 1. La funzione conoscitiva Essi influenzano la selezione, la percezione, la valutazione e il recupero delle informazioni pertinenti con l’atteggiamento.

L’esposizione e l’attenzione selettiva dell’informazione La teoria della dissonanza cognitiva di Festinger (1957) sostiene che le persone tendono a mantenere una sorta di equilibrio tra le proprie cognizioni e quando riscontrano eventuali discrepanze sperimentano uno stato spiacevole che funge da spinta motivazionale a ridurla.

Se non si può eludere l’informazione discrepante Le persone cercano informazioni coerenti con le proprie cognizioni quando queste non sono ancora disponibili (esposizione selettiva) e prendono in carico l’informazione coerente, una volta che si è resa disponibile (attenzione selettiva). gli atteggiamenti modificano la percezione e il giudizio delle informazioni rilevanti Se non si può eludere l’informazione discrepante La funzione conoscitiva può essere vista come un’attività di tipo schematico gli schemi sociali guidano la codifica degli stimoli e il recupero dell’informazione

Codifiche e recupero di informazioni dalla memoria: atteggiamenti bipolari e monopolari Sia i soggetti favorevoli sia i soggetti contrari hanno tante informazioni su un determinato argomento e ricordano bene le informazioni coerenti con l’atteggiamento ma anche quelle che lo contraddicono. Gli argomenti sono tanto più noti tanto più il soggetto ha un atteggiamento di favore verso il tema in questione e conseguentemente vi è un apprendimento selettivo e un miglior ricordo delle informazioni di riferimento. La funzione conoscitiva degli atteggiamenti è fondamentalmente cognitiva e adattiva!

2. Funzione egodifensiva Atteggiamenti possono proteggere il soggetto dai sentimenti negativi rivolti al Sé, proiettandoli su altre persone. Meccanismo di difesa che opera per proteggere l’individuo da conflitti interni o da verità spiacevoli. 3. Funzione di espressione dei valori Attraverso gli atteggiamenti le persone esprimono i propri valori fondamentali e mettono in luce il loro vero Sé, le loro opinioni, convinzioni e sentimenti. 4. Funzione strumentale e di adattamento sociale Contraddistingue quegli atteggiamenti che consentono alle persone di raggiungere particolari obiettivi ed evitare risultati spiacevoli.

Quel che penso e quel che faccio, ovvero la relazione tra atteggiamenti e comportamento Il contesto sociale influenza la relazione tra atteggiamenti e comportamento in modo tale che non sempre l’avere un atteggiamento di favore/sfavore porta ad agire in accordo con le proprie opinioni.

Uno studio classico di La Piere (1934): Negli Stati Uniti una coppia di cinesi visitò più di 200 alberghi e ristoranti: solo una volta la coppia di cinesi ricevette un netto rifiuto a essere ospitata. Sei mesi dopo, La Piere inviò una lettera agli alberghi e ai ristoranti visitati in cui chiedeva se servissero clienti cinesi. Il 92% di esercenti si dichiarava indisponibile ad accogliere i cinesi. Al loro pregiudizio razziale non seguiva un comportamento discriminatorio.

Correlazione tra atteggiamenti comportamento L’esigenza di indici di atteggiamento specifici. Generalmente c’è una differenza nel livello di generalità/specificità tra le misure di atteggiamento e comportamento. Solitamente il comportamento che si vuole prevedere è altamente specifico, mentre… la misura dell’atteggiamento che dovrebbe fungere da predittore è spesso generica.

quando il comportamento è volontario e pianificato Se un atteggiamento è effettivamente in grado di prevedere un comportamento bisogna partire dall’analisi delle valutazioni specifiche che un individuo dà delle azioni che si sta cercando di prevedere. Nella relazione atteggiamento-comportamento bisogna distinguere due differenti condizioni: quando il comportamento è volontario e pianificato quando il comportamento è spontaneo e automatico

Intenzioni e comportamento Gli elementi di aggancio tra atteggiamenti e azioni sono le dichiarazioni di intenzioni comportamentali in circostanze specifiche. Come gli atteggiamenti possono guidare il comportamento attraverso una ponderata valutazione delle intenzioni è spiegato dalla… Indicatori affidabili nei modelli di previsioni

teoria dell’azione ragionata di Fishbein e Ajzen (1975) Ciò che ci si propone di fare è la determinante principale di ciò che si fa. Le principali determinanti dell’intenzione comportamentale sono: l’atteggiamento verso il comportamento norme soggettive credenze su come gli altri giudicano quel comportamento è una valutazione personale

Per prevedere comportamenti il cui esito non è del tutto sotto il controllo volitivo, la teoria del comportamento pianificato (Ajzen, 1988; 1991) introduce un nuovo antecedente delle intenzioni, il controllo comportamentale percepito La fiducia che un individuo ha di essere in grado di portare a termine con successo un compito specifico. La teoria del comportamento pianificato è stata utilizzata con successo per spiegare i dati di ricerche: sulla perdita di peso, sulla frequenza degli studenti a lezione, sul consumo di alcol, sugli allenamenti sportivi, etc.

il grado in cui l’individuo cerca di raggiungere lo scopo. Un’evoluzione dei modelli di previsione del comportamento è avanzata da Bagozzi e Warshaw [1990] il cui proposito è di analizzare gli scopi comportamentali. Quando si considerano gli scopi, tra l’intenzione e l’esecuzione del comportamento possono intervenire fattori aggiuntivi, quali il grado in cui l’individuo cerca di raggiungere lo scopo. Il provare è la manifestazione comportamentale dell’intenzione dell’individuo. Teoria del provare Il provare a raggiungere uno scopo è determinato dall’intenzione di provare, che a sua volta è determinata dall’atteggiamento e dalla norma sociale verso il provare.

recenza passata frequenza passata L’atteggiamento viene pensato come: “atteggiamenti verso…” a) aver successo nel raggiungere uno scopo; b) fallire nel raggiungere uno scopo; c) il processo che conduce al successo o la fallimento, Nella teoria del provare vengono incorporati anche gli effetti del comportamento passato. Le variabili considerate sono recenza passata frequenza passata Influenza direttamente il provare e può indurre dei bias riguardanti l’effetto della disponibilità e l’ancoraggio. Influenza l’intenzione di provare e il provare stesso

L’accessibilità dell’atteggiamento Il modello Motivation and Opportunity as Determinants (MODE) Concepisce l’atteggiamento come un’associazione esistente in memoria tra un dato oggetto e la valutazione che detiene la persona su di esso. l’accessibilità dell’atteggiamento è la loro forza di associazione Più l’atteggiamento è velocemente accessibile dalla memoria tanto più guiderà i processi cognitivi e influenzerà il comportamento. Gli atteggiamenti accessibili influenzano le percezioni dell’oggetto di atteggiamento, favorendo i giudizi coerenti con gli atteggiamenti circa informazioni rilevanti.

elaborazione volontaria modalità di elaborazione spontanea Il modello MODE individua due differenti percorsi che collegano atteggiamento specifico-comportamento modalità di elaborazione volontaria modalità di elaborazione spontanea è caratterizzato da sforzo cognitivo l’accessibilità è una variabile cruciale motivazione e opportunità sono condizioni fondamentali affinché gli atteggiamenti governino il comportamento solo gli atteggiamenti facilmente accessibili possono essere attivati automaticamente e influenzare il comportamento Timore dell’errore

Quali atteggiamenti consentono di prevedere il comportamento? Condizioni ideali per riscontrare una forte relazione tra cognizione e comportamento: atteggiamenti forti sono più accessibili atteggiamenti più volte messi in pratica Gli atteggiamenti rispetto a un ambito sul quale l’individuo ha un’ampia preparazione influenzano il comportamento. Anche il modo in cui si formano gli atteggiamenti è determinante: Importante è l’esperienza diretta L’importanza dell’oggetto di atteggiamento

Gli atteggiamenti impliciti Atteggiamenti espliciti Atteggiamenti impliciti cognizioni spontanee e inconsapevoli che non sostituiscono, ma si affiancano e coesistono con quelle esplicite valutazioni e opinioni che le persone detengono esplicitamente e consapevolmente Come indagare le valutazioni automatiche? Attraverso tecniche implicite, che sono maggiormente indipendenti dalla desiderabilità sociale e norme contestuali.

Alcune tecniche implicite: priming semantico La logica di queste misure si basa sull’inferenza di atteggiamenti e associazioni cognitive a partire dalla rilevazione dei tempi di risposta dei partecipanti in compiti di categorizzazione o di decisione lessicale. Alcune tecniche implicite: priming semantico l’Implicit Approach Avoidance Task (IAAT) tecnica del priming affettivo misura l’influenza di uno stimolo prime sull’elaborazione di uno stimolo, immediatamente successivo,detto target. I tempi per stabilire che una data parola target ha una valenza negativa o positiva vengono influenzati dalla valenza che viene soggettivamente associata allo stimolo prime.

Il modello di valutazione associativa e proposizionale (APE) Atteggiamenti impliciti ed espliciti possono essere compresi a partire dai loro processi sottostanti: i processi associativi per gli atteggiamenti impliciti i processi proposizionali per gli atteggiamenti espliciti. I processi associativi sono reazioni affettive e automatiche, risultato di particolari associazioni attivate automaticamente quando un individuo incontra uno stimolo pertinente. pattern di attivazione: l’attivazione delle particolari associazioni in memoria è determinata dalla combinazione di una struttura preesistente di associazioni in memoria e una configurazione di stimoli in input

Per i processi proposizionali le valutazioni ottenute attraverso loro sono caratterizzate da giudizi valutativi basati su inferenze sillogistiche derivate da qualsiasi genere di informazione considerata attinente per un determinato giudizio. La più importante caratteristica che differenzia i processi associativi dai processi proposizionali è: i primi si verificano a prescindere dal fatto che una persona consideri l’associazione vera o falsa; i secondi, invece, hanno bisogno di una conferma delle valutazioni e delle credenze.