Il diario La parola diario deriva dal latino diarium e ha la stessa radice della parola dies, che significa “giorno”. Un diario, infatti, si scrive quasi quotidianamente.
E’ un testo soggettivo Il diario è un testo soggettivo, in quanto i pensieri, le esperienze, i problemi dell’autore ne sono al centro e il narratore e protagonista coincidono.
Il linguaggio Il linguaggio utilizzato è informale, cioè colloquiale, semplice, a volte le annotazioni sono frammentarie, prive di unità e organicità; ciò accade perché il diario personale non è pensato per la lettura da parte di un pubblico.
I tempi verbali I tempi verbali più usati sono: il presente per le riflessioni; il passato prossimo per le narrazioni perché i fatti registrati sono accaduti da poco tempo.
Perché si scrive un diario? Per comprendere sé stessi, per fissare nel tempo fatti e riflessioni e soprattutto per comunicare i propri pensieri a qualcuno (il diario è spesso concepito come un amico immaginario) che non possa giudicarci per come realmente siamo.
Il Blog Il Blog è una nuova forma di comunicazione simile al diario ma a differenza di esso, è aperta a tutti attraverso la rete. In effetti la parola deriva da Weblog, ossia “diario di navigazione”. A differenza del diario, il blog viene pubblicato giorno per giorno in tempo reale e può essere commentato e discusso da altri utenti. Gli argomenti trattati vanno dalle esperienze personali a fatti di attualità.
L’autobiografia L’autobiografia è il racconto della propria vita. Come nel diario, il narratore e il protagonista coincidono e la narrazione è in prima persona. Consiste nella ricostruzione della propria vita e delle proprie esperienze, ricordi e sentimenti. L’autore non scrive di sé giorno per giorno come in un diario, ma di solito, in età adulta fa un bilancio della sua vita.
Non racconta tutto di sé ma solo gli aspetti principali in base anche all’immagine che vuole dare di sé. Nell’autobiografia come nel diario si distinguono elementi soggettivi, ma anche oggettivi (politici, storici, geografici) che possono servire a documentare un dato periodo storico. I fatti vengono narrati quasi sempre in ORDINE CRONOLOGICO
Il linguaggio Non è mai specialistico perché si raccontano fatto molto diversi. A differenza del diario, è però molto curato perché si rivolge ad un vasto e vario pubblico di lettori.