Alessandro e l’Età ellenistica

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Transcript della presentazione:

Alessandro e l’Età ellenistica 1

Dalla polis all’impero Al termine della Guerra del Peloponneso emerse la debolezza delle poleis greche: ne approfittò il Regno di Macedonia, estraneo al sistema politico della polis Gruppo del Laocoonte (I sec. d.C.) Il re Filippo II pose fine all’indipendenza delle città-stato greche, inglobandole nel suo Regno Il suo successore, Alessandro, conquistò la Persia unificando per la prima volta oriente e occidente 2

La frammentazione della Grecia Con la Guerra del Peloponneso si concluse l’età d’oro della Grecia La sconfitta di Atene dimostrò l’impossibilità di creare un organismo politico più ampio Il municipalismo greco era un modello politico inadeguato a far fronte alle minacce esterne Moneta persiana di Artaserse II (IV sec. a.C.) La politica greca fu determinata dall’ingerenza della Persia e della Macedonia Impero persiano Cartagine Regno di Macedonia 3 3

Capro espiatorio del rinnovato conservatorismo culturale La situazione di Atene Nel 403 a.C. Trasibulo scacciò i Trenta tiranni e restaurò la democrazia La vittima più illustre del rinato regime democratico fu Socrate, processato nel 399 a.C. per empietà Capro espiatorio del rinnovato conservatorismo culturale Socrate parlava di un daimónion, un dio personale identificabile con la coscienza Grazie all’oro persiano, nel 394 a.C. Atene ricostruì le Lunghe Mura e avviò una politica di potenza ai danni di Sparta 4

Il clima culturale di Atene Nella situazione politica successiva alla Guerra del Peloponneso si venne delineando una nuova figura di intellettuale Platone La sua riflessione non trova riscontro nella realtà pratica Intellettuale Politico Platone Modello di città ideale governata da filosofi Isocrate Appello alla concordia dei Greci contro i barbari A livello popolare il disagio si manifestò nella diffusione di culti orientali 5

L’egemonia di Sparta Dopo aver sconfitto Atene, Sparta ne ereditò il ruolo egemonico in Grecia Il re persiano finanziò l’opposizione greca a Sparta Smantellamento dei regimi democratici Conflitto con la Persia in Asia Minore Scena di assedio (IV sec. a.C.) Guerra di Corinto (395-386 a.C.) Con la pace di Antalcida (386 a.C.), la Persia ottenne lo scioglimento delle leghe greche e il dominio sulle città ioniche 6 6

L’egemonia di Tebe Grazie ai generali Pelopida ed Epaminonda, Tebe si impose in Beozia e si sostituì a Sparta nell’egemonia militare sulla Grecia (371-362 a.C.) B. West, La morte di Epaminonda (1773) Sconfitta degli Spartani a Leuttra (371 a.C.) La superiorità tebana era dovuta all’adozione di tattiche militari innovative Sconfitta degli eserciti alleati di Sparta e Atene a Mantinea (362 a.C.) Con la morte di Pelopida (364 a.C.) ed Epaminonda (362 a.C.), tramontò l’imbattibilità tebana

Il Regno di Macedonia Nella seconda metà del IV sec. a.C. i sovrani macedoni si inserirono nella politica greca Pella, resti archeologici Il Regno di Macedonia si estendeva a nord-est della penisola ellenica Era dominato da un’aristocrazia guerriera e il sovrano era primus inter pares Alla fine del V sec. a.C. il re Archelao avviò un massiccio processo di ellenizzazione La capitale Pella divenne un importante centro di cultura greca

Filippo II di Macedonia Filippo II fu l’artefice della potenza macedone Riorganizzazione dello Stato e dell’esercito Espansione nei Balcani e in Tracia La falange oplitica fu schierata su sedici file di fanti dotati di sarisse, lance lunghe sei metri Filippo II si presentava come un greco che offriva ai suoi connazionali protezione e pace Ricostruzione della falange macedone Nel 346 a.C. assunse la guida dell’anfizionia delfica

La sconfitta delle poleis Ad Atene prevalse il partito antimacedone guidato da Demostene Alleanza militare con Tebe e altre poleis Lega antimacedone Filippo II sconfisse l’esercito alleato a Cheronea nel 338 a.C. Le città greche furono organizzate nella Lega di Corinto, sotto il controllo macedone Finì l’epoca delle poleis libere

Nel 335 a.C. distrusse Tebe e vendette gli abitanti come schiavi Alessandro Magno Filippo II fu assassinato nel 336 a.C.: gli succedette il figlio Alessandro, appena ventenne Alessandro concepì un progetto politico di stupefacente vastità, che gli valse l’appellativo di Magno («grande») Educato dal filosofo Aristotele, Alessandro univa a un’intelligenza straordinaria, carisma e abilità tattica F. Hayez, Aristotele (1811) Il suo primo atto fu la repressione della rivolta di alcune città greche Nel 335 a.C. distrusse Tebe e vendette gli abitanti come schiavi

La campagna persiana Nel 334 a.C. Alessandro invase l’oriente, ponendo fine in soli tre anni all’Impero persiano Battaglia sul Granico (334 a.C.) Battaglia di Isso (333 a.C.) Battaglia di Gaugamela (331 a.C.) Dario III fu catturato e ucciso da un suo satrapo Battaglia di Gaugamela, Pompei (102 a.C.) Alessandro proseguì fino alla valle dell’Indo, dove nel 326 a.C. sconfisse il re indiano Poro

L’impero universale Alessandro stabilì la capitale dell’Impero a Babilonia e si dedicò all’organizzazione dei territori conquistati Per amministrare gli immensi territori favorì l’integrazione Promosse i matrimoni misti Si servì di funzionari locali Rispettò le tradizioni La gestione del potere si allontanò dal modello greco Monarchia assoluta dai tratti orientaleggianti

I successori di Alessandro Alessandro morì nel 323 a.C. a Babilonia, all’età di 33 anni Sarcofago di Alessandro, particolare (IV sec. a.C.) In punto di morte trasmise i suoi poteri al generale Perdicca Gli altri generali non accettarono la successione e scatenarono un conflitto, detto dei diadochi («successori») Eliminazione di Perdicca e della famiglia di Alessandro Disgregazione dell’Impero

L’Età ellenistica L’Età ellenistica è il periodo compreso tra la morte di Alessandro Magno e la fine del Regno d’Egitto (30 a.C.) Il termine «ellenismo» fu introdotto nell’Ottocento dallo storico Johann Gustav Droysen Papiro con una traduzione in greco della Bibbia Epoca di profondi cambiamenti culturali e politici Grecizzazione delle élites locali Il greco attico fu adottato come base della lingua comune, la koiné

I regni ellenistici Le guerre tra i diadochi si protrassero per un ventennio, fino al 300 a.C. ca. Si formarono regni autonomi, ciascuno con una dinastia e una storia indipendenti fino alla conquista romana Regno d’Egitto Tolomei Regno di Siria Seleucidi Regno di Pergamo Attalidi Regno di Macedonia Antigonidi Fu accantonata la politica di fusione etnica Greci e Macedoni costituivano una élite di conquistatori

La Grecia in Età ellenistica Il Regno di Macedonia fu il meno prospero dei regni ellenistici Le città greche si confederarono in leghe Le poleis persero ogni rilievo politico Lega etolica Grecia centrale Lega achea Peloponneso G. Spangenberg, La scuola di Aristotele (1887) Atene rimase importante solo dal punto di vista culturale, per la presenza delle maggiori scuole filosofiche

Ellenismo, politica e religione Le monarchie ellenistiche determinarono un mutamento radicale nel rapporto tra cittadini e Stato Poleis greche Cittadini partecipi delle decisioni comuni Stati ellenistici Sudditi soggetti alla volontà del monarca Culto di Iside (I sec. d.C.) Dal punto di vista religioso, l’incontro tra oriente e occidente produsse fenomeni di sincretismo Accanto agli dei olimpici, si diffusero culti di divinità orientali maggiormente legate alla religiosità individuale

Ellenismo e colonizzazione Le necessità militari e amministrative dei nuovi regni promossero un flusso migratorio dalla madrepatria greca verso l’oriente Terza colonizzazione Altare di Zeus, Pergamo (II sec. a.C.) Superamento della dimensione municipale Cosmopolitismo Antiochia e Pergamo si imposero insieme ad Alessandria come metropoli commerciali e culturali Alessandria d’Egitto, fondata da Alessandro Magno, divenne la città più popolosa e culturalmente vivace del Mediterraneo

Ellenismo e letteratura del libro La cultura in Età ellenistica conobbe un grande sviluppo per iniziativa dei sovrani Il libro divenne lo strumento essenziale per la comunicazione della letteratura Separazione tra la cultura d’élite e quella popolare La più importante istituzione culturale fu la Biblioteca di Alessandria, che raccoglieva tutto il patrimonio letterario e scientifico greco Ricostruzione della biblioteca di Alessandria Nelle biblioteche nacque la filologia, lo studio e la ricostruzione dei testi antichi

Ellenismo e filosofia In Età ellenistica venne meno la figura dell’intellettuale integrato nella società Epicuro Scopo della filosofia divenne la ricerca della felicità individuale Mancanza di passioni (apatía) Mancanza di turbamento (atarassía) Le principali scuole filosofiche furono Stoicismo Epicureismo

Ellenismo e scienze In Età ellenistica ogni campo del sapere registrò conquiste notevoli Aristarco di Samo (310-230 a.C.) sostenne la teoria eliocentrica Raffaello Sanzio, Euclide (1509) Eratostene di Cirene (273-192 a.C.) determinò la circonferenza della terra Euclide (330 -260 a.C.) fissò le conoscenze geometriche fino al XIX sec. d.C. Archimede di Siracusa (287-212 a.C.) fece progredire la fisica e la meccanica L’Età ellenistica conobbe inoltre uno sviluppo delle conoscenze geografiche e della medicina

Giustizia antica e moderna Nei regni ellenistici l’esercizio della giustizia era prerogativa del sovrano, le cui decisioni erano insindacabili Aula di tribunale Solo a partire dal Settecento si affermò il principio della separazione dei poteri dello Stato Giudiziario Legislativo Esecutivo Tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge Per garantire l’eguaglianza, i giudici devono essere indipendenti da ogni altro potere