Federica Ielasi 26 settembre 2005

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Basilea II e i Rating Interni Lezione 1 – Introduzione a Basilea II
Advertisements

Da Basilea I a Basilea II: le tappe di un processo evolutivo
Laccesso al credito per le PMI Istruzioni per luso Ovvero cosa bisogna sapere per impostare un corretto dialogo con la banca.
Gestione del rischio d’impresa
Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro
La valutazione di affidabilità creditizia
Il trattamento dei crediti alle aziende alla luce di Basilea 2
1 PRINCIPI DI GESTIONE DELLA BANCA UNA RASSEGNA DELLE POLITICHE DELLATTIVO DEL PASSIVO.
LA REGOLAMENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ BANCARIA
I modelli di rating interno
La cessione di attivita’
Che cosa devono fare le aziende per ottenere rating migliori?
L’ATTIVITA’ DI VIGILANZA SULLA STABILITA’ BANCARIA
Corso di Economia degli intermediari finanziari
FINANCIAL RISK MANAGEMENT
Corso di Economia degli intermediari finanziari
1 Università della Tuscia Facoltà di Scienze Politiche Limpresa: gestione e comunicazione 28 ottobre 2005 Lo stato giuridico e la governance dellimpresa.
La strategie per facilitare e consolidare il rapporto Banca - Impresa
Criticità dellappoggio bancario allattività dimpresa Francesca Querci Università degli Studi di Genova Confindustria Genova - Club Finanza dImpresa Genova,
Convegno “Banca-Impresa: un rapporto in evoluzione”
Gli accordi di Basilea e le imprese Milano, 13 aprile 2005 Stefano Micossi.
Lo stato contro l’usura
RISCHIO CORPORATE Roma, 31 gennaio 2006 Gianluca Magistri.
“LA CATENA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEL CREDITO ALL’ ESPORTAZIONE” Roma, 17 ottobre R. Ascari, CFO.
Risk Management Policy Roma, 17 Ottobre 2005 R. Taricco T. Abbruzzese.
RISK MANAGEMENT POLICY
Gruppo di lavoro Basilea 2
Il credito nelle aziende italiane in tempo di crisi Roma, 19 aprile 2012.
CONVEGNO Basilea 2 Opportunità o rischio?
Valutazione economica finanziaria 1 La valutazione economico – finanziaria La valutazione economico – finanziaria delliniziativa imprenditoriale Milano,
ALESSANDRIA Martedì 10 Febbraio 2009 ALESSANDRIA.
Il ciclo finanziario dell’impresa
IMPIEGO DEI FONDI L'importanza degli intermediari finanziari nel sistema economico la si rileva in particolar modo quando analizziamo le operazioni di.
Trieste, 16 febbraio 2004 Le implicazioni del rischio di default per la determinazione del valore dellimpresa Dott. Giuliano Gasparet Dottorato di ricerca.
D&B Basilea2 Analysis Report
La Centrale dei rischi bancari
Gli affidamenti bancari ai gruppi di imprese nell’attuale scenario economico Tempo di crisi, tempo di scelte - Il credito oltre la crisi.
Corso di Finanza Aziendale
LIMITI DEL RATING QUALE ELEMENTO SEGNALATORE DELL'EVENTUALE DEFAULT E LIMITI DELLE TRADIZIONALI ANALISI PROPOSTE DAGLI INTERMEDIARI AI FINI DELLA VALUTAZIONE.
L’eterna giovinezza dei Confidi Prof. Claudio Cacciamani Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia.
Economia e Finanza delle P.M.I -.Analisi storica e prospettica del caso torinese – Torino 24 set 03 1 Fabio Arnaboldi Responsabile Strategie e Politiche.
Corso di Finanza aziendale
12 marzo 2012 Il nuovo sistema di valutazioni Corporate 5 per le ASSICURAZIONI. Benefici e stato avanzamento.
Parte quarta La gestione dei rischi tipici dell’attività bancaria
“IL RUOLO DEI CONFIDI NEL RAPPORTO TRA BANCHE E IMPRESE” Prof. Claudio Cacciamani Università degli Studi di Parma Dipartimento.
Il nuovo sistema di valutazioni Cerved Group Rating
IL COMMERCIALISTA COME FATTORE CHIAVE NELL’OTTENERE, MANTENERE E RIDURRE I COSTI DEI FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE: NUOVE OPPORTUNITÀ.
Le funzioni del capitale in banca
Claudio Cacciamani Università di Parma
Roma, 26 settembre 2008 Prospettive di armonizzazione del bilancio delle PMI tra Basiela 2 e i Principi contabili internazionali 1 Prospettive di armonizzazione.
Il progetto Basilea 2 e i rapporti Banca - Impresa
Migliorare l’accesso al credito per le PMI. Valutazione del rischio di credito reale e/o percepito Banche Basilea2 Imprese Le imprese devono segnalare.
BNL per le Reti d’Impresa
Moneta e sistema bancario
Corso di Finanza aziendale Elementi del nuovo accordo di Basilea.
“ La crisi non è finita, ma le polizze cauzioni si continuano a fare ……Come operare in questo contesto ?“ ELEMENTI DEL PRICING Convegno Firenze 2013.
1 Comunicare il progetto di business per il rating Valter Cantino 27 gennaio 2006 Commissione regionale del Piemonte Ordine dei Dottori Commercialisti.
FABIO ARNABOLDI Il sistema di rating interno di Unicredit Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche” organizzato.
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
Pietro Buzzi Direttore Generale Cassa di Risparmio d Città di Castello
SANDRO TRENTO Basilea 2: il rapporto tra banche e imprese Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche” organizzato.
Basilea 2:nuovo rapporto banche imprese Come cambierà il mondo del credito e il rapporto banche imprese dopo l’entrata in vigore della direttiva europea.
La valutazione del merito creditizio delle PMI in uno scenario di crisi 1 Firenze, 6 Ottobre 2010.
1 Prof. Lorenzo Gai Agenda Accordo sul Capitale 1988 Principali limiti Basilea 2: principi generali Metodo standard Metodo dei rating interni La stima.
BASILEA 2 Banca Sella - PMI Unite per affrontare il cambiamento Angelo Formignani BANCA SELLA SpA Torino, 26 Settembre 2005.
Le imprese verso Basilea 2
GIACOMO DE LAURENTIS Basilea 2 dopo giugno 2004: avanzamenti e criticità residue Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale.
1 Roberto Boldrini Area Finanza CB & Partners “ Pianificazione finanziaria, gestione di tesoreria e controllo del rischio in ottica banca- impresa”
BASILEA 3 Alcuni cenni alle novità introdotte dai nuovi standard regolamentari.
DOMENICO SANTECECCA Il punto di vista del sistema bancario Convegno “La nuova direttiva europea in materia di adeguatezza patrimoniale delle banche” organizzato.
Transcript della presentazione:

Federica Ielasi 26 settembre 2005 Rating alle aziende: funzionamento, conseguenze per le imprese, elementi critici alla luce di Basilea 2 Federica Ielasi 26 settembre 2005

Agenda Basilea 2 e i rating interni Le componenti dei modelli di rating interni adottati dalle banche Le implicazioni dell’adozione dei rating interni per i diversi attori del mercato ielasi@nemo.unipr.it

per la vigilanza bancaria (1975) La regolamentazione del capitale Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) – Sede Basilea Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (1975) linee guida in materia di regolamentazione e di vigilanza bancaria Governatori delle banche centrali Gruppo dei Dieci Belgio Canada Francia Germania Giappone Italia Olanda Regno Unito Stati Uniti Svezia Basilea 1 + Svizzera Lussemburgo Spagna Basilea 2 ielasi@nemo.unipr.it

Obiettivi di Basilea 1 PV >= 8% Σ Ai*Pi Gli obiettivi dell’Accordo di Basilea del 1988 erano principalmente due: rafforzare la solidità del patrimonio bancario attraverso l’introduzione di requisiti minimi di capitale correlati al rischio; ridurre le differenze competitive fra le banche attive a livello internazionale, introducendo un approccio standard. ielasi@nemo.unipr.it

Tipologia del debitore Contenuto di Basilea 1: esempio Tipologia del debitore Impresa Privato Banca Stato A Prestito 1,000,000 Forma tecnica Aper.cred. Mutuo abit. Apercred. Cassa Presenza di garanzia NO SI B Coeff. di ponderazione 100% 50% 20% 0% C Valore ponderato (A*B) 500,000 200,000 D Coefficiente di rischio 8% E Capitale assorbito (C*D) 80,000 40,000 16,000 ielasi@nemo.unipr.it

All’aumentare del rischio di insolvenza (default) Relazione tra patrimonio di vigilanza e rischio di credito secondo Basilea 1 Requisito patrimoniale costante “indipendente dal rischio” dell’impresa All’aumentare del rischio di insolvenza (default) ielasi@nemo.unipr.it

Critiche a Basilea 1 Il primo accordo di Basilea è stato oggetto di una serie di critiche sin dall’introduzione: la diversità del merito creditizio non viene adeguatamente considerata; la scadenza dei crediti non è considerata un fattore di rischio; il principio di diversificazione del portafoglio è completamente trascurato. ielasi@nemo.unipr.it

Obiettivi di Basilea 2 PV >= PVrm + PVro + 8% TPArc Gli obiettivi perseguiti con il Nuovo Accordo sul Capitale sono principalmente: rafforzamento del legame fra il capitale ed i rischi sottostanti all’attività bancaria (sistema Risk-Sensitive); introduzione di incentivi patrimoniali per migliorare le capacità di misurazione e gestione del rischio delle banche; definizione di tre pilastri fondamentali su cui basare un sistema finanziario più sicuro, solido ed efficiente. ielasi@nemo.unipr.it

Più cresce il requisito patrimoniale Relazione tra patrimonio di vigilanza e rischio di credito secondo Basilea 2 Più cresce il requisito patrimoniale Più aumenta il rischio ielasi@nemo.unipr.it

Il calcolo del requisito patrimoniale secondo Basilea 2 a fronte del rischio di credito assunto = ESPOSIZIONE PONDERAZIONE 8% X X Metodo standard Metodo rating interni PONDERAZIONE Base Avanzato ielasi@nemo.unipr.it

I rating: significato I rating rappresentano una valutazione del rischio di perdita della banca conseguente all’insolvenza di una controparte, basata su informazioni qualitative e quantitative; In base ai rating i prenditori sono classificati in una tra più classi di rischio creditizio predefinite a cui sono collegati tassi di insolvenza e di perdita diversi. Classi di rating AAA AA A BBB BB B CCC CC C D ielasi@nemo.unipr.it

I rating interni: oggetto ielasi@nemo.unipr.it

La definizione di default Le banche adotteranno una definizione stretta e oggettiva di default. Sarà considerato in default il debitore per il quale si verifichino uno o entrambi i seguenti eventi: La banca considera improbabile che il debitore onori interamente i suoi debiti; Il debitore sia moroso da oltre 90 giorni su una qualunque esposizione (termine portato per l’Italia e per 5 anni a 180 giorni). ielasi@nemo.unipr.it

Il rating cliente: aree di input quantitative Variabili macro-economiche Performance e rischio di settore Indicatori dell’equilibrio economico d’azienda Indicatori dell’equilibrio finanziario d’azienda Indicatori dell’equilibrio patrimoniale d’azienda Dati di Centrale Rischi Dati andamentali ielasi@nemo.unipr.it

La valutazione automatica degli indici di bilancio ielasi@nemo.unipr.it

Il rating cliente: aree di input qualitative Posizionamento dell’azienda nel settore Diversificazione operativa Assetto proprietario e gruppo appartenenza Storia dell’azienda Aspetti generali di rischio Articolazione organizzativa Qualità management Qualità bilancio ielasi@nemo.unipr.it

La valutazione soggettiva delle variabili qualitative ielasi@nemo.unipr.it

I rating: metodologie di assegnazione Le categorie individuate nel documento di Basilea Natura del processo di elaborazione del giudizio di sintesi Natura dei dati di input Logica prevalente Dati soggettivi e oggettivi Solo dati oggettivi Judgment-based Destrutturata 1. Tradizionali 2. Tradizionali oggettivi Bottom-up ↕ Top down Constrained expert judgment-based Strutturata soggettiva 3. Tradizionali con aree di indagine predefinite 4. Tradizionali oggettivi con aree di indagine predefinite Strutturata meccanica basata su pesi predefiniti in modo soggettivo 5. Griglie/scoring soggettivi su dati anche soggettivi 6. Griglie/scoring soggettivi su dati anche oggettivi Statistical based Statistica analitica, basata su pesi individuati con procedure matematico-statistiche 7. Scoring statistici e problem solving tools (sistemi esperti) su dati anche soggettivi 8. Scoring statistici e problem solving tools su dati anche oggettivi Top-down pura 9. Top-down pure ielasi@nemo.unipr.it

Esempio di struttura di un modello di rating Aspetti Fattori di analisi Peso del Fattore dell’Aspetto Analisi quantitativa Variabili discriminanti (indici di bilancio + altre) 100% 40% Analisi di qualità dei bilanci Qualità dei bilanci 70% 10% Certificazione dei bilanci 30% Analisi qualitativa Management ed organizzazione interna 50% 25% Andamento della relazione Dati di ritorno della Centrale Rischi Analisi del settore e dell’area territoriale Analisi del rischio per attività/area 15% Mercato 20% Concorrenza Stabilità/Ciclicità settoriale Analisi di benchmarking Indici di settore Posizione competitiva (es. quota di mercato) ielasi@nemo.unipr.it

Implicazioni del Nuovo Accordo sull’offerta di credito Forte impatto sul modo di “fare banca”: Nuove politiche dei prestiti: più selettive Nuove politiche di valutazione: più oggettive Nuove politiche di pricing: più coerenti con i rischi ielasi@nemo.unipr.it

Implicazioni del Nuovo Accordo sulla domanda di credito La normativa di Basilea 2 produrrà impatti di rilievo non solo sull’offerta del credito, ma anche sulla relativa domanda; Le imprese “non ottime” richiederanno un patrimonio di vigilanza maggiore alla banca e potranno quindi subire un razionamento del credito; Le imprese “non ottime” pagheranno inoltre prezzi più aderenti al relativo rischio di credito. ielasi@nemo.unipr.it

Implicazioni del Nuovo Accordo sulla domanda di credito Di conseguenza, ci si aspettano comportamenti pro-attivi da parte delle imprese: Miglioramento della struttura finanziaria (per migliorare il proprio standing creditizio e consentire una maggiore puntualità nei pagamenti) Aumento della trasparenza e dell’affidabilità delle informazioni (per comunicare uno standing creditizio più preciso): da atteggiamento passivo, limitato alle informazioni pubbliche (bilancio, statuti, ecc.) e alle garanzie, ad un atteggiamento attivo, esteso ad informazioni “private” Aumento della copertura dei rischi extra-imprenditoriali, per poter assumere, a parità di condizioni, maggiori rischi imprenditoriali In sintesi: farà maturare la cultura finanziaria e assicurativa delle imprese. ielasi@nemo.unipr.it

Implicazioni per gli operatori del mercato finanziario e assicurativo Gli operatori del mercato finanziario e assicurativo dovrebbero essere coinvolti nel proporre alle imprese clienti: azioni per mantenere il rischio sotto controllo (lo strumento del rating è più affidabile, rigoroso e tempestivo delle valutazioni del passato) strumenti per ottimizzare la composizione delle diverse esposizioni a rischio ielasi@nemo.unipr.it