Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern di crescita neuroendocrino (organoide), immunofenotipo positivo per uno dei markers neuroendocrini(cromogranina, sinaptofisina, N-CAM), necrosi abbondante ed elevata attività mitotica (> 10 mitosi per 10 HPF) Prognosi simile a quella del microcitoma? Chemiosensibiltà simile a quella del microcitoma? Dati in letteratura non univoci ( Ann Oncol 1991; Cancer 1991; Lung Cancer 1991; Cancer 1993; Cancer 1996) Il carcinoide neuroendocrino a grandi cellule è formato da cellule garndi, poligonali, con nuclei vescicolosi. Ha un pattern di crescita neuroendocrino, immunofenotipicamente positivo per i markers neuroendocrini con abbondante necrosi ed attività mitotica elevata. Per tali caratteristiche sembrerebbe avere un comportamnto simile a quello del carcinoma a piccole cellule, con prognosi scarsa ed elevata chemiosensibilità , ma su questa ipotesi i dati in letteratura non sono univoci. 4.2.2. L’istotipo
Forme primitive: < 0,5% di tutte le neoplasie polmonari. Linfoma Forme primitive: < 0,5% di tutte le neoplasie polmonari. La maggior parte derivano dal tessuto linfoide associato ai bronchi (BALT) e sono perciò linfomi non-Hodgkin a cellule B di basso grado (analoghi a quelli MALT-derivati del tratto gastrointestinale) Presentazione: nodulo solitario o area di consolidamento localizzata Recidiva entro 5 anni dalla resezione nel 50% dei casi. La recidiva si manifesta spesso nel polmone controlaterale ed è associata a una tendenza a trasformarsi in forme ad alto grado. Diagnosi differenziale: forme di carcinoma scarsamente differenziato polmonite linfoide interstiziale. Il linfoma primitivo è piuttosto raro; rappresenta infatti lo 0,5 % di tutte le neoplasie polmonari. La maggior parte origina dal tessuto linfoide associato ai bronchi e dà origine ai linfomi non Hodgkin a cellule B di basso grado. Si presenta come nodulo solitario o come area di consolidamento localizzata. La recidiva si manifesta in un’ alta percentuale di casi che giunge fino al 50% dei casi entro i 5 anni, più frequentemente nel polmone controlaterale e con tendenza a diventare più aggressivo. 4.2.2. L’istotipo
Diagnosi differenziale con carcinoma sarcomatoide Neoplasie mesenchimali maligne Il sarcoma broncopolmonare è un’entità rara (rapporto carcinoma/sarcoma = 700:1) Forme più frequenti: leiomiosarcoma – da tessuto muscolare liscio fibrosarcoma – da tessuto fibroso sarcomi dedifferenziati Sono morfologicamente identici a quelli che insorgono dai tessuti molli di altre sedi! Escludere metastasi Diagnosi differenziale con carcinoma sarcomatoide La prognosi si correla soprattutto con la sede, endobronchiale o intrapolmonare, (precocità della sintomatologia e quindi della diagnosi), la resecabilità e con il grado di differenziazione istologica. Le neoplasie mesenchimali maligne del cancro del polmone sono assao rar, basti pensare che Il rapporto tra carcinoma e sarcoma broncopolmonare è di 700 ad 1. Le forme più frequenti sono il leiomiosarcoma, che origina dal tessuto muscolare liscio, il fibrosarcoma che origina dal tessuto fibroso e i sarcomi indifferenziati. La prognosi è legata alla sede, poiché più precocemente danno sintomi più precoce è la diagnosi, alla resecabilità ed al grado di differenziazione istologica. 4.2.2. L’istotipo
Localizzazioni secondarie POLMONE: seconda sede (dopo il fegato) più frequente di metastasi (riscontro autoptico nel 30-50% dei decessi per patologia neoplastica) Pattern di crescita: noduli multipli ben circoscritti, periferici, basali nodulo solitario linfangite neoplastica crescita endobronchiale focolai multipli di consolidamento crescita lepidica crescita interstiziale Il polmone rappresenta una sede frequente di neoplasia metastatica. Sia i carcinomi che i sarcomi, qualunque sia la sede di origine, possono diffondere ai polmoni per via ematogena, linfatico o per continuità diretta. Possono avere aspetto assai diverso. Nei casi tipici si osservano numerosi noduli distinti sparsi in tutti i lobi. Le lesioni tendono a distribuirsi alla periferia del parenchima piuttosto che nelle aree centrali. Un secondo aspetto macroscopico delle metastasi è rappresentato da una diffusione neoplastica limitata agli spazi tissutali peribronchiali e perivascolari: questo reperto è legato, probabilmente alla diffusione della neoplasia attraverso i vasi linfatici ed i setti connetivali del polmone appaiono estesamente infiltrati da parte del tessuto neoplastico grigio biancastro. I vasi linfatici subpleurici, zaffati dal tumore, possono diventare molto evidenti, dando luogo a linfangite carcinomatosa. Meno frequentemente, le metastasi neoplastiche non sono riconoscibili all’ esame macroscopico e si evidenziano esclusivamente nelle sezioni istologiche come una diffusa disseminazione infiltrativa a carico dei canali linfatici peribronchiali e perivascolari. 4.2.2. L’istotipo