Introduzione allo Humanistic Management Lezioni 1 e 2 Marco Minghetti Pavia 21 02 2011.

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Introduzione allo Humanistic Management Lezioni 1 e 2 Marco Minghetti Pavia

1 PREMESSA

Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti! Nanni Moretti

Youth Unemployement: the unique situation of Italy There has been a dramatic increase in youth unemployment in the entire OECD region over the past two years, and the unemployment keeps rising. Governments are now urged to act immediately to limit the damage. Italy's youth unemployment (15 to 24 year olds) is three to four times that of the rest of the population. OECD figures show it is now (April 2010) close to an average of 30 percent. There has been a dramatic increase in youth unemployment in the entire OECD region over the past two years, and the unemployment keeps rising. Governments are now urged to act immediately to limit the damage. Italy's youth unemployment (15 to 24 year olds) is three to four times that of the rest of the population. OECD figures show it is now (April 2010) close to an average of 30 percent. Italy is in a unique situation where the transition from leaving higher education to finding work is particularly difficult. Italian youths with higher education has the lowest employment rate in the whole of the OECD region, according to the survey mapping the number of 15 to 29 year olds who are in employment. Italy is in a unique situation where the transition from leaving higher education to finding work is particularly difficult. Italian youths with higher education has the lowest employment rate in the whole of the OECD region, according to the survey mapping the number of 15 to 29 year olds who are in employment. In most countries there is a link between getting an education and finding a job; the higher the education, the easier it is to find work. But the situation in Italy is different. The employment rate for Italian youths who have no more than secondary education is higher than that of youths with higher education. Statistically it doesn't pay to get a higher degree, both from an employment and wage level point of view. In most countries there is a link between getting an education and finding a job; the higher the education, the easier it is to find work. But the situation in Italy is different. The employment rate for Italian youths who have no more than secondary education is higher than that of youths with higher education. Statistically it doesn't pay to get a higher degree, both from an employment and wage level point of view. From: Jobs – tough times for the young, Jérome CUKIER, 14-apr- 2010, OECD FACTBLOG From: Jobs – tough times for the young, Jérome CUKIER, 14-apr- 2010, OECD FACTBLOG Jobs – tough times for the youngJérome CUKIER Jobs – tough times for the youngJérome CUKIER

Unemployment rates by selected age groups FROM: OECD Employment Outlook 2010 Country2006 (15-24)2009 (15-24)2009 (25-54)2009 (55-64) Italy21,625,47,03,4 Australia10,011,64,53,4 Canada11,615,37,17,0 Denmark7,711,35,24,7 France21,322,47.76,3 Germany13,611,07,38,0 Japan8,09,14,94,6 Spain17,937,916,512,1 United Kingdom13,918,96,14,6 United States10,517,68,36,6 OECD (weighted average) 12,516,47,35,7 ISTAT: a dicembre 2010 disoccupazione giovanile al 29%

Most Young People Entering the U.S. Workforce Lack Critical Skills Essential For Success Most Young People Entering the U.S. Workforce Lack Critical Skills Essential For Success As the baby boom generation slowly exits the U.S. workplace, a new survey of leaders from a consortium of business research organizations finds the incoming generation sorely lacking in much needed workplace skills — both basic academic and more advanced “applied” skills, according to a report released today. Most Young People Entering the U.S. Workforce Lack Critical Skills Essential For Success

The report is based on a detailed survey of 431 human resource officials that was conducted in April and May 2006 by The Conference Board, Corporate Voices for Working Families, the Partnership for 21st Century Skills, and the Society for Human Resource Management. Its objective was to examine employers’ views on the readiness of new entrants to the U.S. workforce — recently hired graduates from high schools, two-year colleges or technical schools, and four-year colleges. “The future workforce is here, and it is ill-prepared,” concludes the report. The findings reflect employers’ growing frustrations over the preparedness of new entrants to the workforce. Employers expect young people to arrive with a core set of basic knowledge and the ability to apply their skills in the workplace – and the reality is not matching the expectation. NOT EVEN THE BASICS Business leaders report that while the three “R’s” are still fundamental to every employee’s ability to do the job, applied skills such as teamwork, critical thinking, and communication are essential for success at work. In fact, at all educational levels, these applied skills trump basic knowledge skills such as reading and mathematics in importance in the view of employers. In order to succeed in the workplace of the 21st Century, high school and college graduates need to master basic academic skills as well as a complement of applied skills. The survey also found though that too many new entrants to the workforce are not adequately prepared in these important skills.

Risultati indagine Almalaurea 2010: Competenze e remunerazioni dei laureati Le competenze sono state distinte in due classi: tecnico-specialistiche e trasversali. La prima classe è stata a sua volta distinta in tre dimensioni: saperi disciplinari, saperi disciplinari, competenze tecniche che vengono, o possono essere, simulate nelle prove di assunzione, competenze tecniche che vengono, o possono essere, simulate nelle prove di assunzione, competenze cognitive (pensiero cognitivo, concettuale e sistemico). competenze cognitive (pensiero cognitivo, concettuale e sistemico). La seconda classe è stata a sua volta scomposta in due dimensioni: competenze gestionali e competenze relazionali. Il peso e l’ordine di importanza attribuito dalla media dei selezionatori del personale alle cinque competenze sono evidenziati dalle figure 1 e 2, da cui emerge un’immagine capovolta rispetto alle comuni credenze accademiche: le competenze trasversali ‘pesano’ all’incirca 10 punti percentuali in più, e sono ‘più importanti’ di circa il 30 percento rispetto a quelle tecnico-specialistiche, venendo così di fatto a costituire l’oggetto principale della selezione. competenze gestionali e competenze relazionali. Il peso e l’ordine di importanza attribuito dalla media dei selezionatori del personale alle cinque competenze sono evidenziati dalle figure 1 e 2, da cui emerge un’immagine capovolta rispetto alle comuni credenze accademiche: le competenze trasversali ‘pesano’ all’incirca 10 punti percentuali in più, e sono ‘più importanti’ di circa il 30 percento rispetto a quelle tecnico-specialistiche, venendo così di fatto a costituire l’oggetto principale della selezione.competenze gestionali e competenze relazionali. competenze gestionali e competenze relazionali.

Cosa è un organigramma

Cosa è necessario? E’ necessario scrivere una domanda e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si è vissuto il curriculum dovrebbe essere breve. E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e ricordi incerti in date fisse. Scrivere il curriculum

Di tutti gli amori basta quello coniugale e dei bambini solo quelli nati. Conta più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all’estero. L’appartenenza a un che, ma senza un perché. Onoreficenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai di te stesso e ti evitassi. e ti evitassi.

Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto. E’ la sua forma che conta, non ciò che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano carta.

Harvard Business Review, maggio 2004, presaenta i risultati di ricerca effettuata su «star», tutti stock analyst che hanno lavorato per banche d' affari statunitensi : il 46% dei talenti riduce di oltre il 20% le proprie prestazioni nell' anno di ingresso nella nuova impresa; il 46% dei talenti riduce di oltre il 20% le proprie prestazioni nell' anno di ingresso nella nuova impresa; nella maggioranza dei casi l' arrivo di un talento riduce le performance del gruppo in cui è inserito; nella maggioranza dei casi l' arrivo di un talento riduce le performance del gruppo in cui è inserito; il 36% dei talenti lascia la nuova impresa entro 36 mesi dall' arrivo; il 36% dei talenti lascia la nuova impresa entro 36 mesi dall' arrivo; un altro 29% lascia entro i successivi 24 mesi. un altro 29% lascia entro i successivi 24 mesi.

Presentazione del Corso Il Corso di Humanistic Management si propone di avviare lo studente ad una modalità di interpretare l’azienda alternativa al tradizionale scientific management: una apertura al nuovo che guarda alle possibilità dell’Information & Communication Technology coniugate a discipline che solo da qualche tempo hanno cominciato ad essere utilizzate in contesti imprenditoriali – la letteratura, la filosofia, la drammaturgia, la cinematografia, la poesia. Una parte del Corso sarà dedicata all’illustrazione dell’apparato teorico illustrato nel “Manifesto dello humanistic management”. Questo avverrà principalmente attraverso testimonianze e una lettura critica dei Principi dello Scientific management di Taylor.

Presentazione del Corso La seconda parte sarà costituita da un approfondimento pratico fondato sull’analisi di venticinque poesie del Premio Nobel per la Letteratura Wisława Szymborska. Tale analisi si focalizzerà su cinque temi fondamentali per la comprensione delle aziende attuali: la definizione dell’identità individuale e di gruppo; la definizione dell’identità individuale e di gruppo; la costruzione delle relazioni interpersonali; la costruzione delle relazioni interpersonali; la selezione delle competenze necessarie a produrre innovazione; la selezione delle competenze necessarie a produrre innovazione; la gestione delle diversità e quindi dei talenti; la gestione delle diversità e quindi dei talenti; il processo di produzione di significato nelle organizzazioni, per il quale Karl Weick ha coniato il termine sensemaking. il processo di produzione di significato nelle organizzazioni, per il quale Karl Weick ha coniato il termine sensemaking.

Presentazione del Corso I vari argomenti trattati verranno presentati utilizzando l’approccio metadisciplinare caratteristico dello humanistic management. Dunque durante le lezioni ci si avvarrà delle tradizionali presentazioni PowerPoint, ma anche di letture di romanzi e poesie, visione di scene tratte da film, fotografie, eccetera. I vari argomenti trattati verranno presentati utilizzando l’approccio metadisciplinare caratteristico dello humanistic management. Dunque durante le lezioni ci si avvarrà delle tradizionali presentazioni PowerPoint, ma anche di letture di romanzi e poesie, visione di scene tratte da film, fotografie, eccetera. L’approccio del corso è di tipo narrativo. A tal fine in particolare verrà utilizzato il volume “Le Aziende In-Visibili” riscrittura mutante de “Le città invisibili” di Italo Calvino

Bibliografia Marco MINGHETTI – Fabiana CUTRANO, Nulla due volte. Il management attraverso le poesie di Wisława Szymborska, Libri Scheiwiller, 2006 Marco MINGHETTI & The LMS, Le Aziende In-Visibili, Libri Scheiwiller, 2008 Le slide utilizzate nel corso saranno messe a disposizione sul sito. Ulteriori riferimenti bibliografici sulle tematiche discusse in aula verranno forniti nel corso delle lezioni. Letture consigliate: Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi. Marco MINGHETTI- Fabiana CUTRANO, Le nuove frontiere della cultura d’impresa, ETAS, 2004.

Modalità d’esame Presentazione di una tesina scritta di circa battute in formato word da fare avere al docente almeno 14 giorni prima della data dell’esame. Presentazione di una tesina scritta di circa battute in formato word da fare avere al docente almeno 14 giorni prima della data dell’esame. Saranno invalidate le tesi che contengano “copia e incolla” da siti internet o comunque citazioni non virgolettate e correttamente indicate in bibliografia. Le citazioni non possono comunque superare il 20% del contenuto totale della tesi. Saranno invalidate le tesi che contengano “copia e incolla” da siti internet o comunque citazioni non virgolettate e correttamente indicate in bibliografia. Le citazioni non possono comunque superare il 20% del contenuto totale della tesi. Sarà gradito l’impegno a discutere ciò che verrà svolto a lezione insieme ai contenuti di altri testi fra quelli che verranno suggeriti nel corso delle lezioni Sarà gradito l’impegno a discutere ciò che verrà svolto a lezione insieme ai contenuti di altri testi fra quelli che verranno suggeriti nel corso delle lezioni

e indirizzi web I materiali delle tesine – sotto forma di commento libero ad una delle Aziende In-Visibili: vedi anche materiali pubblicati sul metablog: I materiali delle tesine – sotto forma di commento libero ad una delle Aziende In-Visibili: vedi anche materiali pubblicati sul metablog: ed esempi di tesine qui: im/ im/ im/ devono essere inoltrati a: DUE SETTIMANE PRIMA DELLA DATA DELL’APPELLO. Info sullo humanistic management al sito: Info sullo humanistic management al sito: Video con Breve storia dello humanistic management: sk=viewvideo&Itemid=53&video_id=782 sk=viewvideo&Itemid=53&video_id=782 Profilo di Minghetti accessibile anche su Facebook con materiali di sintesi nella sezione Album (L’impresa shakespeariana, Nulla due volte, Le aziende In-Visibili) Profilo di Minghetti accessibile anche su Facebook con materiali di sintesi nella sezione Album (L’impresa shakespeariana, Nulla due volte, Le aziende In-Visibili)

Managemenent: etimologia Il latino manus, di origine indoeuropea, parla dell’organo del corpo umano, ma porta con sé, anche, una originaria idea di ‘tutela’, ‘protezione’. Il latino manus, di origine indoeuropea, parla dell’organo del corpo umano, ma porta con sé, anche, una originaria idea di ‘tutela’, ‘protezione’. Nella prima metà del 1100, in francese manière significa ‘modo di fare’, da cui l’italiano maniera. In italiano, nel 1300, maneggiare. Un secolo dopo si aggiunge il senso figurato di ‘governare’. Nella prima metà del 1100, in francese manière significa ‘modo di fare’, da cui l’italiano maniera. In italiano, nel 1300, maneggiare. Un secolo dopo si aggiunge il senso figurato di ‘governare’. Maneggio si afferma nel 1500: c’è il senso di ‘lavoro fatto con le mani’, ma anche di ‘negozio’, ‘traffico’. Maneggio si afferma nel 1500: c’è il senso di ‘lavoro fatto con le mani’, ma anche di ‘negozio’, ‘traffico’. Da F. Varanini, “Le parole del manager”, Guerini, 2006

Management: una definizione L’insieme delle prerogative che riguardano la direzione e la gestione amministrativa di una azienda

Management: declinazioni Sapere.it Trovati 34 risultati management Sapere.it Trovati 34 risultati management management a) L'attività e la funzione del manager; b) tecnica della gestione industriale; c) l’insieme dei quadri dirigenti di un'impresa personnel management personnel management personnel management personnel management inglese (propr., direzione del personale). Indica l'attività di selezione, assunzione e addestramento del personale impiegatizio e direttivo di un'azienda, ed è connessa a motivazioni interne tese al raggiungimento del successo aziendale load management load management load management load management ingl. (propr. gestione del carico). Gestione dei carichi di un sistema elettrico in modo tale che la richiesta di energia elettrica sia congrua con la presente disponibilità degli impianti di generazione e con gli obiettivi a lungo termine

Management: declinazioni project management project management project management project management Tecnica manageriale consistente nel predisporre una struttura organizzativa in cui la divisione dei compiti avviene sulla base delle specifiche esigenze dei singoli clienti Tecnica manageriale consistente nel predisporre una struttura organizzativa in cui la divisione dei compiti avviene sulla base delle specifiche esigenze dei singoli clienti Customer relantionship management Customer relantionship management Filosofia aziendale e strategia di business, volte a selezionare e a gestire le relazioni con i clienti di maggior valore per l’azienda, attuando a tal fine un approccio di tipo integrato che coinvolga persone, reparti, procedure e tecnologie attraverso una cultura aziendale “cliente-centrica”, stabilendo una comunicazione a due vie anziché solo da azienda a cliente, così da fidelizzarlo e accrescerne la profittabilità.

affonda le sue origini in testi come La ricchezza delle nazioni e nelle esperienze della rivoluzione industriale affonda le sue origini in testi come La ricchezza delle nazioni e nelle esperienze della rivoluzione industriale si impone come disciplina a sé stante agli inizi del Novecento, con gli scritti di Taylor e le pratiche della fabbrica fordista si impone come disciplina a sé stante agli inizi del Novecento, con gli scritti di Taylor e le pratiche della fabbrica fordista qui si radica lo “Scientific Management”. qui si radica lo “Scientific Management”. La storia del management

Scientific management: taylorismo Indirizzo di studi sull'organizzazione scientifica del lavoro, elaborato inizialmente dall'ingegnere statunitense F. W. Taylor all'interno delle industrie siderurgiche della Midvale Steel Co. Indirizzo di studi sull'organizzazione scientifica del lavoro, elaborato inizialmente dall'ingegnere statunitense F. W. Taylor all'interno delle industrie siderurgiche della Midvale Steel Co.F. W. TaylorF. W. Taylor Il sistema è illustrato nel suo saggio del 1911, The Principles of Scientific Management, Criteri scientifici di organizzazione e direzione aziendale. Il sistema è illustrato nel suo saggio del 1911, The Principles of Scientific Management, Criteri scientifici di organizzazione e direzione aziendale.

Scientific management: taylorismo Taylor elaborò tecniche come il cronometraggio dei tempi di lavoro in un sistema produttivo diviso in tante piccole unità semplici e ripetibili che non consentivano alcun spreco di energia né di tempo. Taylor elaborò tecniche come il cronometraggio dei tempi di lavoro in un sistema produttivo diviso in tante piccole unità semplici e ripetibili che non consentivano alcun spreco di energia né di tempo. Gli operai cioè dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. Chi aveva la capacità di essere straordinariamente veloce era anche incentivato economicamente con un premio di produzione. Gli operai cioè dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. Chi aveva la capacità di essere straordinariamente veloce era anche incentivato economicamente con un premio di produzione. Gli operai cioè dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. Gli operai cioè dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. I metodi suggeriti da Taylor si diffusero rapidamente sebbene fossero vivamente criticati da chi li considerava motivo di superlavoro, di azioni ripetitive e monotone, causa di disoccupazione. E in verità il taylorismo trascurava i lati psicologici del lavoro puntando unicamente sull'aumento della produzione. Ma nonostante i suoi difetti e i suoi limiti il taylorismo si diffuse largamente nei Paesi industrializzati. I metodi suggeriti da Taylor si diffusero rapidamente sebbene fossero vivamente criticati da chi li considerava motivo di superlavoro, di azioni ripetitive e monotone, causa di disoccupazione. E in verità il taylorismo trascurava i lati psicologici del lavoro puntando unicamente sull'aumento della produzione. Ma nonostante i suoi difetti e i suoi limiti il taylorismo si diffuse largamente nei Paesi industrializzati.

Tempi Moderni (1936)

Chi è Sergio Motta? Chi è Sergio Motta? E’ un operaio della Fiat che in base al nuovo accordo Fiat Mirafiori fissa 320 bulloni e 660 chiodi al giorno in posizione eretta, da seduto non è possibile, nell'abitacolo della MiTo, tenendo tra le braccia una macchina ad aria compressa da 5,8 chili, per un totale di 120 cinture di sicurezza al giorno. E’ un operaio della Fiat che in base al nuovo accordo Fiat Mirafiori fissa 320 bulloni e 660 chiodi al giorno in posizione eretta, da seduto non è possibile, nell'abitacolo della MiTo, tenendo tra le braccia una macchina ad aria compressa da 5,8 chili, per un totale di 120 cinture di sicurezza al giorno. Vedi il testo integrale dell’accordo. In particolare da pag. 60. Vedi il testo integrale dell’accordo. In particolare da pag. 60. Vedi il testo integrale dell’accordo. Vedi il testo integrale dell’accordo.

A livello della produzione: serialità serialità standardizzazione standardizzazione specializzazione del lavoro e delle mansioni specializzazione del lavoro e delle mansioni A livello dello scambio: mercato di massa mercato di massa orientamento al prodotto e alla quantità. orientamento al prodotto e alla quantità. Il modello dello scientific management (1)

A livello cognitivo: massimizzazione dei risultati nel minor tempo possibile massimizzazione dei risultati nel minor tempo possibile trionfalismo funzionale trionfalismo funzionale riduzionismo di ogni varianza riduzionismo di ogni varianza deresponsabilizzazione personale sul risultato finale deresponsabilizzazione personale sul risultato finale Il modello dello scientific management (2)

La poiana non ha nulla da rimproverarsi. Gli scrupoli sono estranei alla pantera nera. I piranha non dubitano della bontà delle proprie azioni. Il serpente a sonagli si accetta senza riserve. Uno sciacallo autocritico non esiste. La locusta, l'alligatore, la trichina e il tafano vivono come vivono e ne sono contenti. … Non c'è nulla di più animale della coscienza pulita sul terzo pianeta del Sole. La spersonalizzazione dell’individuo “Lode della cattiva considerazione di sé” di Wislawa Szymborska

Humanistic 1 Rinvia ad una specifica appartenenza intellettuale, storicamente datata e radicata in Europa, specialmente nella Grecia classica e nel Rinascimento italiano. Rinvia ad una specifica appartenenza intellettuale, storicamente datata e radicata in Europa, specialmente nella Grecia classica e nel Rinascimento italiano. Un’appartenenza intellettuale che, però, non può essere solo ridotta o semplificata ad una sorta di italian o european style dai modi inconfondibili e aggraziati: gusto per il bello, per le arti, per le cose buone e per i piaceri della vita. L’umanesimo certo è in buona parte quello spirito geniale mediterraneo, greco, latino e rinascimentale, elitario, aristocratico ed estetizzante, che punta ad un ideale di epicurea felicità dell’attimo; Un’appartenenza intellettuale che, però, non può essere solo ridotta o semplificata ad una sorta di italian o european style dai modi inconfondibili e aggraziati: gusto per il bello, per le arti, per le cose buone e per i piaceri della vita. L’umanesimo certo è in buona parte quello spirito geniale mediterraneo, greco, latino e rinascimentale, elitario, aristocratico ed estetizzante, che punta ad un ideale di epicurea felicità dell’attimo; ma si nutre anche di quell’etica del rispetto, di quelle elaborazioni evangeliche e laiche (tormentate), che appartengono ad esempio al pensiero della rinascenza erasmiana: una mediazione sapiente (o temperata, socratica) tra pietas e cultura dell’impegno morale. ma si nutre anche di quell’etica del rispetto, di quelle elaborazioni evangeliche e laiche (tormentate), che appartengono ad esempio al pensiero della rinascenza erasmiana: una mediazione sapiente (o temperata, socratica) tra pietas e cultura dell’impegno morale. Cfr. Premessa a Manifesto dello Humanistic Management Cfr. Premessa a Manifesto dello Humanistic Management

Humanistic 2 L’umanesimo che noi vogliamo proporre ha fra le sue caratteristiche il superamento delle opposizioni tipiche del pensiero dicotomico moderno: quindi anche quella fra “scientifico” e “umanistico”. Dando enfasi all’aggettivo “umanistico”, il rischio, per assurdo, non solo è quello di perdere di vista ciò che di buono c’è nel paradigma scientifico, ma, soprattutto, ciò che l’umanesimo è sempre stato: sintesi di tante culture, fra cui anche quella scientifica. L’umanesimo che noi vogliamo proporre ha fra le sue caratteristiche il superamento delle opposizioni tipiche del pensiero dicotomico moderno: quindi anche quella fra “scientifico” e “umanistico”. Dando enfasi all’aggettivo “umanistico”, il rischio, per assurdo, non solo è quello di perdere di vista ciò che di buono c’è nel paradigma scientifico, ma, soprattutto, ciò che l’umanesimo è sempre stato: sintesi di tante culture, fra cui anche quella scientifica.