Corso di Laurea in Discipline Psicosociali

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Emanuele Bartolozzi La formazione della personalità e l’immagine di sè tra reale e ideale Empoli Convegno Psicologia Alimentazione e Sport, 14 maggio.
Advertisements

RITARDO NELL’APPRENDIMENTO
EQUAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO
Sociologia dei processi culturali e comunicativi Laurea magistrale EMPOLI.
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
Progetto incremento attività motoria studenti a cura degli insegnanti di Ed.Fisica del Liceo Malpighi Bologna Alcune motivazioni.
Resp. Dr. Stefano Cinotti
Responsabile: dott. Paolo De Cristofaro
RIABILITAZIONE PSICONUTRIZIONALE
Corporeità: aspetti fisici delle risposte dell’organismo
Realizzazione grafica: Gianni Marconi URP zona Territoriale 7 Ancona
e disturbo di personalità schizotipico
Corso di Psicologia della Salute
Scopriamo la forza che è in noi
GLI ANNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Nel processo di orientamento sono implicate numerose variabili che si possono raggruppare in: –Individuali –Psico-sociali –Sociali Le stesse variabili.
PSICONCOLOGIA E CARCINOMA MAMMARIO
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Psicoterapia DCA A R Raffi Cesena 2006.
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Famiglie e Psichiatria
A cura di Casciello Anna 3Css
Marina BALTIERI Referente FIMP rete nutrizione
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
L’autostima. Tezze, 15 ottobre 2011.
COMPORTAMENTO ALIMENTARE
OBESITA’ Informazioni raccolte da Dr DE NICOLO’ A.
UN BAMBINO OBESO SARA’ UN ADOLESCENTE E PROBABILMENTE UN ADULTO OBESO
Scuola di Medicina - Università degli Studi di Padova
Indicatori di rischio dei
Dott.ssa Camilla Cristina Scalco*
L’importanza della formulazione di piani di assistenza
Metodi Obiettivi Risultati Conclusioni
I bes GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF DELL'OMS.
Depressione.
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNASEDE DI CESENA FACOLTA' DI PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA “Aspetti psicologico.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli,
TRATTAMENTO MULTIMODALE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
Seminario PASSI Indagine PASSI - Anno 2005 Il Rapporto dell’Area Vasta di Ancona  SITUAZIONE NUTRIZIONALE  ABITUDINI ALIMENTARI  PERCEZIONE DELLO STATO.
Disturbi delle condotte alimentari Anoressia. Epidemiologia Prevalenza femminile 1-4% 2 picchi: 15-16aa e 18-19aa Più probabile riscontrare disturbi della.
LA DISABILITA’ MENTALE
20/04/2017 Iperlipidemie Rappresentano il maggior fattore di rischio per l’insorgenza dell’aterosclerosi e di tutte le sue manifestazioni cliniche a livello.
prof.ssa Giovanna Mirra
4.2 Alimentazione, obesità e disturbi alimentari
Gli studi epidemiologici evidenziano che generalmente il 20% della popolazione, nel corso del tempo, manifesta difficoltà coniugali, mentre il tasso di.
“L’obesità infantile in cifre” (SINTESI) a cura di Sara Della Bella, Marco Mauri, Marco Terraneo, Mara Tognetti Osservatorio e Metodi per la Salute.
UNIVERSITA’ DI ROMA “SAPIENZA”
“D isturbo dell’umore caratterizzato da un insieme di sintomi cognitivi, comportamentali, somatici e affettivi che,nel loro insieme, sono in grado di.
DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA SOLIDARIETA’ SOCIALE E VOLONTARIATO “Gli interventi di gruppo con utenti e famiglie” Irene Ronchi Psicologa Ser.T. Cremona.
Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel.
Prof. Franco Cavallo Università degli Studi di Torino Dipartimento di Sanità Pubblica.
Angelo Carenzi, Presidente Fondazione “Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita” Milano, 10 giugno 2008 Il malato protagonista della sua malattia.
Binge Eating Disorder: Emozioni che diventano Cibo Paola Milanese U.F.A. Psicologia A.O. Bolognini di Seriate.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
Regione Campania – Assessorato alla Sanità PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE II PARTE In attuazione dell’intesa Stato Regioni del 23 marzo 2005, atr.4.
OBESITÀ L'obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo che può portare effetti negativi sulla salute con.
La morbosità … è definita come il rapporto tra il numero di soggetti che manifestano la malattia e l'ammontare della popolazione.
FAMIGLIAe DISTURBI PSICOLOGICI Andrea Spiga 5D Pedagogico.
La bulimia o bulimia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare per cui una persona affetta ingurgita una quantità di cibo eccessiva per poi ricorrere.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE SONO DISTURBI CHE TESTIMONIANO UN INTENSO, COMPLESSO E PROFONDO DISAGIO PSICOPATOLOGICO DATO CHE IL CIBO E TUTTO.
ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA (A-K) PROF. DAVIDE DÈTTORE Curriculum: L-24 In Scienze e Tecniche Psicologiche Anno di corso: 2 anno CFU: 9 Obiettivi specifici.
1 LA PSICOLOGIA: UNA SCIENZA ESATTA. 2 La psicologia è la scienza che studia il comportamento umano e che cerca di comprendere ed interpretare i processi.
il peso delle emozioni negate
Stato nutrizionale ed abitudini alimentari Martedì 17 Aprile 2007 Alberto Tripodi Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, Dipartimento di Sanità Pubblica.
COSA E’ IL DSM ?  MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI  Ha risposto ad un bisogno internazionale di disporre di una classificazione.
Transcript della presentazione:

Corso di Laurea in Discipline Psicosociali Psicobiologia del comportamento umano IPOTESI D’ INTERVENTO PREVENTIVO SUL SOVRAPPESO E SULL’OBESITA’ IN UNA PROSPETTIVA PSICO-SOCIO-BIOLOGICA  Relatrice Prof.ssa Elsa Addessi Correlatrice Dr.ssa Chiara Mastropasqua Candidato Claudio Angelo Lombardo

CHE COS’È L’OBESITÀ? L’obesità è considerata e descritta clinicamente come una condizione somatica, definita, su base morfologica, come un eccesso di massa grassa (Cuzzolaro, 2002). Le definizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono: > sovrappeso = IMC da uguale o superiore a 25 fino a 29,99 > obesità = IMC uguale o superiore a 30.

DATI EPIDEMIOLOGICI

DATI EPIDEMIOLOGICI STIMA Organizzazione Mondiale Sanità (OMS) in riferimento al 2008 : 1,5 miliardi di individui nel mondo in sovrappeso 200 milioni di uomini e 300 milioni di donne erano obese. Tali stime secondo l’OMS sono destinate a crescere di anno in anno. In Italia: Il sovrappeso riguarda il 42,5% degli uomini Gli obesi rappresentano invece il 10,5% Nelle donne il sovrappeso è meno presente (26,6%) Ma il tasso obese di rimane alto (9,1%) La Società Italiana dell’Obesità (S.I.O.) afferma che nel 2025 il tasso di obesità fra gli adulti arriverà al 14%. L’OMS : LA PIÙ GRAVE EMERGENZA SANITARIA DEL VENTUNESIMO SECOLO !

OBESITA’ E PATOLOGIE (in crescita) Da studi empirici risulta che: > Le persone obese riportano maggiori compromissioni e limitazioni fisiche rispetto agli individui normopeso (Doll, Petersen, Brown, 2000; Fine, Jennifer et al., 1999; James et al. 2004) Le persone obese in cerca di un trattamento per la riduzione del peso percepiscono livelli di compromissione fisica significativamente maggiori rispetto ai soggetti obesi che non stanno cercando di perdere peso (Fontaine et al., 2000) Gli individui obesi percepiscono significative riduzioni del funzionamento psicosociale, del benessere psicologico e, in generale, della salute mentale (Fontaine, Barofsky, 2001; Kushner, Foster, 2000; Wadden et Stunkard, 1985)

OBESITA’ E PATOLOGIE (in crescita) Il dato più allarmante ci proviene da alcuni studi di follow-up a lungo termine sul trattamento dell’obesità che indicano come il 90-95% di coloro che perdono peso lo riacquistano entro pochi anni (Garner, Wooley, 1991) a volte con gli interessi (Sarlio-Lahteenkorva et al., 2000) La sola restrizione calorica può essere in grado di peggiorare la condizione del paziente obeso in quanto i livelli di ormoni dello stress potrebbero gravare sul suo stato psicopatologico (Lattimore, Maxwell, 2004), qualora fosse presente

FATTORI POSSONO CONTRIBUIRE AL SOVRAPPESO E ALL’OBESITA’? QUALI FATTORI POSSONO CONTRIBUIRE AL SOVRAPPESO E ALL’OBESITA’?

ABITUDINI MENTALI Secondo le condizioni diagnostiche dell’asse I (disturbi clinici, caratterizzati dalla proprietà di essere temporanei o comunque non strutturali), e disturbi in asse II, (disturbi di personalità e ritardo mentale) del DSM-IV rientrano i comportamenti dannosi per la salute e, l’obesità, può essere definita una condizione somatica profondamente influenzata da comportamenti inadeguati (Cuzzolaro, 1993) Williams James affermò che la più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le loro abitudini mentali

FATTORI SOVRAPPESO E OBESITA’ SOCIALI E AMBIENTALI L’“Ambiente obesogeno” L’obesità è prevalente nelle nazioni con economie di mercato stabili (Seidell, 1997). RELAZIONALI E FAMILIARI La famiglia può influenzare atteggiamenti, credenze sull’alimentazione nonché sulla percezione del proprio aspetto esteriore. Correlazione tra auto-immagine e influenza familiare (Schwartz, Phares, Tantleff-Dunn,Thompson, 1999). GENETICI E BIOLOGICI Obesità materna (Strauss, 1999) Leptina Neuropeptide Y Ormoni dello stress (cortisolo) FATTORI SOVRAPPESO E OBESITA’ FATTORI DI RISCHIO PERSONALI E COMPORTAMENTALI a) bassa autostima; b) insoddisfazione corporea; c) difficoltà nella gestione delle emozioni; d) perfezionismo; e) bassa autoefficacia; f) instabilità affettiva (Sirigatti, 2009); g) abitudini e preferenze alimentari (food preference); h) scarsa attività motoria (Iaia, 2009); ecc. Riequilibrare l’attività serotoninergica alterata (Manuk, et al., 2005). I DCA possono quindi essere considerati come soluzioni auto terapeutiche atte ad arginare l’angoscia (Bruck, 1997).

CAUSE SOVRAPPESO E OBESITA’ EMOZIONI Il 60-90% degli eccessi alimentari avvengono come conseguenza di stati emotivo-affettivi negativi (Kolotkin et al, e Ganley). Emotional eating. Sobal et al., come conseguenza di stati emotivi positivi. PERSONALITA’, AUTOIMMAGINE E AUTOSTIMA Disturbi di personalità bordeline e incremento BMI (Sansone et al., 2001). Gli adolescenti obesi hanno problemi di autostima e di depressione principalmente in relazione ad una negativa immagine del corpo (Mond et al., 2011). SESSUALITA’ E SOVRAPPESO Aumenta, in relazione all’aumento dell’IMC, anche la problematicità relativa alle aree che riguardano l’interazione di coppia, i rapporti sessuali, l’erotismo immaginativo e i ruoli di coppia (Ackard et al., 1999; Friedman et al., 1999; Boyes et al., 2007; Quirk, 2009; Pinehiro et al., 2010; Markey et al., 2001; Jeansen et al., 2007; Brody, 2003). INFLUENZE SOCIO-ECONOMICHE Correlazione negativa altamente significativa tra SSE nell’infanzia e obesità in età adulta (Charney et al. 1976; De Spiegelaere et al., 1998). CAUSE SOVRAPPESO E OBESITA’ ABITUDINI COMPORTAMENTALI L’alimentazione viene considerata una funzione corporea non innata ma che contiene degli elementi di apprendimento e di cui ci si può servire per ottemperare a bisogni non legati alla nutrizione (Bruch, Hebb). MODELLAMENTO I figli tendono ad imitare le pratiche dietetiche dei genitori ed anche gli atteggiamenti e i comportamenti legati ai disordini alimentari (Cutting et al., 1999).

E’ CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI CONSUMARE I CIBI L’UOMO DEL PALEOLITICO (2mln – 10.000 ammin fa) L’UOMO DELL’800’ E’ CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI CONSUMARE I CIBI L’UOMO DELL’ERA TECNOLOGICA

STRATEGIE D’INTERVENTO La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) mira ad identificare le credenze disfunzionali, considerate alla base di determinati disturbi e comportamenti, con lo scopo ultimo di sperimentare un cambiamento cognitivo-emotivo e comportamentale, attraverso la modificazione di tali pensieri disfunzionali in altri più funzionali. Nel trattamento dell’obesità infantile la TCC si pone l’obiettivo di modificare i processi cognitivi, emotivi, relazionali ed ambientali che condizionano il comportamento alimentare e le abitudini di sedentarietà. La terapia non è focalizzata alla riduzione del peso corporeo ma alla modifica dello stile di vita attuabile attraverso il raggiungimento di piccoli obiettivi graduali, sia nell’ambito dell’alimentazione sia dell’attività fisica.

CONCLUSIONI Legge di Muir: quando si cerca di isolare qualcosa si scopre che aveva addentellati in tutto l’universo. (A. Bloch, 1980) Il tasso di obesità non è esclusivamente ascrivibile a caratteristiche o comportamenti individuali, ma è correlato ampiamente al contesto ambientale, economico e socioculturale (Monteiro et al. 2004). E’ quindi opportuna una maggior sensibilizzazione – soprattutto da parte dei professionisti del settore – sulle possibili cause del sovrappeso e dell’obesità al fine di poter intervenire nella loro valutazione mediante una prospettiva psico-socio-biologia.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE IPOTESI D’ INTERVENTO PREVENTIVO SUL SOVRAPPESO E SULL’OBESITA’ IN UNA PROSPETTIVA PSICO-SOCIO-BIOLOGICA  Relatrice Prof.ssa Elsa Addessi Correlatrice Dr.ssa Chiara Mastropasqua Candidato Claudio Angelo Lombardo