Laboratorio di Chimica ORGANICA ISTITUTO PACINOTTI TARANTO Esperimento di Laboratorio di Chimica ORGANICA ALUNNI : -Danny Turco -Vincenzo Pellicoro
CROMATOGRAFIA La cromatografia è una tecnica analitica per separare specifiche sostanze in miscele complesse. Le separazioni si basano su interazioni fisico-chimiche a livello molecolare tra il supporto cromatografico,le sostanze da separare e qualche componente del solvente. Il supporto cromatografico è la FASE FISA o (STAZIONARIA) che può essere un solido o un liquido, mentre il solvente è LA FASE MOBILE e percola attraverso la fase stazionaria e può essere un liquido o un gas. Le sostanze si distribuiscono fra la fase fissa e la fase mobile in modo diverso. Principalmente a seconda della loro struttura e peso molecolare. Alcuni componenti si legano più saldamente alla fase stazionaria altri di meno:questo comporta che durante la percolazione della fase mobile, i primi sono più lenti nel loro movimento i secondi si muovono più velocemente. In questo modo le sostanze di una miscela si separano e possono essere identificate.
Materiale di consumo: -alcool etilico Solfato di sodio prepariamo l'eluente formato da: acetone Etere etilico e cicloesano
SCHEDA DI SICUREZZA L'etanolo (o alcol etilico) è un alcol a catena libera, la cui formula di struttura condensata è CH3CH2OH, il suo numero CAS è 64-17-5.È anche chiamato, per antonomasia, semplicemente alcol essendo alla base di tutte le bevande alcoliche. È noto anche come alcol etilico e per gli alcolici viene chiamato spirito.A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore caratteristico e pungente, dal gusto leggermente dolce. È tendenzialmente volatile ed estremamente infiammabile. La fiamma che produce durante la combustione si presenta di colore blu tenue, e quindi non è molto distinguibile in presenza di luce.
Materiale di uso comune : -mortaio -becher -cilindro -capillare -Provetta
Apparecchiature -lastra cromatografica -camera di sviluppo
Procedimento 1° Parte Tagliamo gli spinaci li mettiamo nel mortaio e li pestiamo con alcool etilico 2° Parte prepariamo l'eluente formato da: acetone Etere etilico e cicloesano
3° Parte a 2 cm della lastra si segna la linea della partenza e con un capillare si fa la semina 4° Parte versiamo l'eluente nella camera di sviluppo circa 1mm inferiore alla linea di partenza e inseriamo la lastra
Conclusione In conclusione:L'estremità inferiore della lastrina viene immersa nell'opportuno eluente: quest'ultimo risalendo per capillarità lungo lo strato sottile di materiale omogeneo trascina con sè, in modo differenziato, i vari componenti della miscela che, pertanto, vengono separati. Terminata la separazione, distribuite lungo lo strato si potranno notare macchie di varie dimensioni e di vario colore separate tra loro, corrispondenti ad ognuna delle sostanze componenti la miscela.