Corso Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta Lezione Introduttiva Facoltà di Giurisprudenza Università di Perugia Slides liberamente tratte da materiali.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Macroeconomia prof. L. Ditta
Advertisements

Lezione 10 Il mercato del lavoro
Wicksell La teoria monetaria della produzione; il tasso naturale e il tasso monetario di interesse.
L’economia è… …una scienza sociale, che studia il modo in cui all’interno della nostra società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre.
Harcourt, Inc. items and derived items copyright © 2001 by Harcourt, Inc. Economia... La parola economia viene dal greco antico e significa gestione della.
Lezione 4 IL MERCATO DEI BENI
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Clea
Università degli Studi di Cagliari
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
Microeconomia: introduzione
Lezioni di economia politica
Lezioni di macroeconomia Lezione 2.
Lezioni di economia politica
Istituzioni di Economia M-Z prof. L. Ditta

Istituzioni di Economia M-Z prof. L. Ditta
Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta

Introduzione alla microeconomia
Capitolo 19 Spesa e produzione nel breve periodo
Introduzione Davide VannoniIstituzioni di economia 2002/03, corso C 1 Istituzioni di economia, a.a. 2003/04 Corso C Modulo 1 Microeconomia Davide Vannoni.
01-Introduzione Davide VannoniIstituzioni di economia , corso C I (dieci) principi delleconomia.
Cosa tralascia il Modello IS-LM? Microfondazioni della Macroeconomia
La macroeconomia neoclassica
ALLOCAZIONE DELLE RISORSE: SCARSITA’ e SCELTA
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE CLASSI PRIME
La produzione e i fattori produttivi
Risparmio, investimento e sistema finanziario
Il cambio e i mercati finanziari in economia aperta
Istituzioni di economia
L’economia come disciplina autonoma
Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano
Introduzione alleconomia politica Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A. Riservato agli studenti delle classi che adottano il testo C. Bianchi.
Processo di produzione Strumenti di trasformazione Capacità di trasformazione Trasformazione della natura Beni Consumo materiale Consumo sociale Processo.
Microeconomia Giovanni Pica.
Economia Politica I Gruppo F-O
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 7 II SEMESTRE A.A
Basics di microeconomia
M A C R O E C O N O M I A Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici.
Realizzazione dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 1 II SEMESTRE A.A
Microeconomia Quinta edizione
Introduzione al corso Istituzioni di Economia Politica II Istituzioni di Economia Politica II (CLEA/CLAM )
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Gli argomenti della scienza economica
Economia Politica - Macroeconomia
L’economia politica.
Istituzioni di Economia M-Z prof. Leonardo Ditta
Corso di Microeconomia [A/K]: Esame scritto e orale (facoltativo)
Economia Politica - programma -
Corso di Istituzioni di Economia prof. L. Ditta
Lezione 1Economia Politica - Macroeconomia1 Semplificazioni, principali definizioni e obiettivi della macroeconomia.
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © Capitolo 1: La macroeconomia come scienza Capitolo 1 La macroeconomia come scienza.
La scienza economica Concetti generali e definizioni
Mercati, domanda e offerta
Economia Politica I Gruppo F-O Pagina Docente: UNIVPM ALESSANDRO STERLACCHINI 1.
Economia e Organizzazione Aziendale
Economia politica Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici A.A
L’ equilibrio del mercato dei beni: applicazioni Istituzioni di Economia Politica II.
ECONOMIA POLITICA Scienza sociale che studia l’attività degli uomini rivolta all’impiego razionale di risorse scarse per soddisfare i loro bisogni.
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
ISTITUTO PROFESSIONALE SASSETTI-PERUZZI Sede coordinata di Scandicci A.S Classe VA Economia politica Prof.ssa Nicoletta Grossi.
Nella lezione precedente abbiamo introdotto dieci principi economici che regolano le decisioni individuali, le interazioni tra gli individui e il funzionamento.
Abbiamo visto occupandoci di crescita e produttività che lavoro e capitale sono le principali determinanti della produzione nel lungo periodo. Questa parte.
COS’È L’ECONOMIA L’economia studia come la società gestisce le risorse scarse. Scarsità... Significa che la società dispone di risorse limitate per cui.
Prof. Nicolino Castiello Testo consigliato: BRENNA A., Manuale di Economia Sanitaria, Milano, CIS, 2003 FEDERICO II” UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO.
Transcript della presentazione:

Corso Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta Lezione Introduttiva Facoltà di Giurisprudenza Università di Perugia Slides liberamente tratte da materiali del prof. Rodano

2 I temi della scienza economica l’economia é comunemente definita come la disciplina che studia i processi attraverso i quali le società complesse rispondono all’esigenza di produrre, scambiare e distribuire i beni e i servizi necessari alla vita dei propri membri. I temi trattati sono: lavoro, imprese, produzione; consumatori, risparmiatori; acquisti, vendite, merci, prezzi; mercato, concorrenza, monopolio; disoccupazione, inflazione; spesa pubblica, tasse, debito pubblico, pensioni; moneta, euro, dollaro; azioni, borsa; recessione, espansione, sviluppo e sottosviluppo; multinazionali, globalizzazione; ecc.

3 Microeconomia e Macroeconomia L’economia come disciplina si articola in due grandi rami : la microeconomia e la macroeconomia. MICROECONOMIA (“micro”): si occupa della dimensione individuale dei vari problemi economici (la scelta del singolo consumatore, la scelta della singola impresa, il funzionamento di un determinato mercato, la determinazione di un prezzo, ecc.). MACROECONOMIA (“macro”): studia il funzionamento del sistema economico nel suo complesso (il prodotto nazionale, la disoccupazione, l’inflazione, ecc.). Di solito si comincia dalla “micro”. Anche noi faremo così.

4 Un concetto-chiave: la scarsità Una prima DEFINIZIONE : la microeconomia studia i problemi che hanno a che fare con la scarsità Cosa vuol dire “scarsità”? Il problema economico di una società consiste nell’affrontare e risolvere la questione della limitatezza delle risorse disponibili a fronte di bisogni di beni e servizi. Un bene è scarso se: 1) La sua quantità è limitata, ovvero non è sufficiente a soddisfare tutta la domanda; 2) esso é desiderato, è utile; SINTETIZZANDO: una cosa è scarsa – quindi è un bene economico – quando non è disponibile in quantità sufficiente rispetto alla domanda; la scarsità è un concetto relativo.

5 Implicazioni della scarsità I beni scarsi hanno un immediato interesse economico ha senso appropriarsene; ha senso pagare per averli, ossia comprarli; ha senso (ove possibile) produrli e venderli. I beni scarsi diventano oggetto di attività economica Solo i beni scarsi hanno un valore di scambio, ovvero un prezzo.

6 Risorse e Ricchezza Il possesso di un bene scarso consente di farne un uso diverso : consumo (si utilizza per soddisfare un bisogno); scambio (si vende per acquistare altro); mezzo di produzione ( viene impiegato nel processo produttivo). Le cose scarse sono risorse Una risorsa è appunto ogni mezzo scarso impiegabile per scopi alternativi. L’insieme delle risorse di un soggetto costituisce la sua ricchezza.

7 La definizione di Robbins ( ) L’economia “studia il comportamento umano come una relazione tra fini (classificabili in ordine di importanza) e mezzi scarsi destinabili a usi alternativi.” L’ implicazione più immediata di tale definizione è quella di vedere i problemi economici come una questione di allocazione di risorse scarse tra usi alternativi. Tutti questi problemi rientrano sostanzialmente in due categorie principali: I problemi di scelta I problemi di coordinamento

8 Punto di vista e metodo L’economia (sia “micro” che “macro”) studia i problemi di scelta e di coordinamento non dal punto di vista di un caso specifico, ma con riferimento alla loro dimensione generale. Il metodo della teoria economica: La rappresentazione con modelli L’ipotesi di razionalità L’ipotesi di equilibrio

9 Che cosa è un modello? È una rappresentazione semplificata (e stilizzata) della “parte” di realtà che si vuole studiare. Ci sono tanti modi per fare un modello: - descrizione verbale (a parole) - rappresentazione tramite grafici - rappresentazione formale (relazioni funzionali tra grandezze ) Un modello trascura tutti i particolari che vengono giudicati non importanti in modo da mettere a fuoco l’essenziale.

10 La razionalità Un soggetto prende una decisione (economica) in modo razionale se: (b) formula una graduatoria completa e coerente delle alternative sulla base delle sue preferenze; (c) sceglie l’alternativa più alta in graduatoria (tra quelle realizzabili). (a) prende in considerazione tutte le alternative possibili (e solo quelle); L’ipotesi di razionalità, sebbene presenti alcuni aspetti problematici, è utile ai fini dell’approccio seguito in questo ramo della disciplina

11 Equilibrio (b) le scelte dei vari soggetti coinvolti sono compatibili tra loro (cond. “oggettiva”); (a) ciascun soggetto economico non ha motivo di cambiare la propria scelta (cond. “soggettiva”); Come la razionalità, anche l’equilibrio non è una caratteristica della realtà, ma è una ipotesi che serve per costruire i modelli economici. L’ipotesi di razionalità è rilevante soprattutto per i problemi di scelta ; quella di equilibrio per i problemi di coordinamento. Un sistema economico è in equilibrio quando sono soddisfatte due condizioni:

12 La teoria e la sua genesi L’approccio teorico delineato prima è il coronamento della prospettiva individualista e utilitarista che si è sviluppata a partire dal XVII secolo. Essa si accompagnava all’affermazione del nuovo modo di organizzare la produzione, mentre avanzava l’idea che il profitto avesse origine nella sfera produttiva e non nel commercio. La filosofia dell’individualismo e la nuova etica nata con la Riforma acquistava consensi (T.Hobbes, Leviatano 1651). L’interesse personale e il comportamento acquisitivo diventavano non solo legittimi, ma anche virtuosi (Mandeville, La favola delle api: ovvero vizi privati, pubbliche virtù, 1714)