ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI IL RIORDINO LILIANA BORRELLO1
LE COMPETENZE: dalle discipline alle competenze I nuovi ordinamenti della secondaria si inquadrano in un processo europeo finalizzato a promuovere la mobilità delle risorse umane, anche grazie alla trasparenza e alla confrontabilità dei titoli di studio, in linea con il riferimento condiviso del Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche European qualification framework * LILIANA BORRELLO2
Impegno europeo Germania German Qualifications Frammework for Lifelong Learning LILIANA BORRELLO3
LE COMPETENZE: il quadro europeo delle competenze (EQF) I LIVELLI DI RIFERIMENTO DELLEQF LICENZA BIENNIO QUALIFICA DIPLOMA Sc. Media LILIANA BORRELLO4
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO e il quadro europeo delle competenze (EQF) CompetenzeAbilitàConoscenzeDiscipline nel EQF la competenza è descritta in termini di RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA. nel EQF abilità sono descritte come COGNITIVE (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e PRATICHE (che implicano la destrezza manuale e l'uso di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) nel EQF le conoscenze sono descritte come TEORICHE e/o PRATICHE LILIANA BORRELLO5
COMPETENZE ABILITACONOSCENZE LILIANA BORRELLO6
LIVELLICONOSCENZEABILITACOMPETENZE III C. DI FATTI, PRINCIPI, PROCESSI E CONCETTI GENERALI, IN AMBITO di STUDIO O di LAVORO UNA GAMMA di ABILITA COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A SVOLGERE COMPITI E RISOLVERE PROBLEMI SCEGLIENDO ED APPLICANDO METODI di BASE, STRUMENTI, MATERIALI ED INFORMAZIONI ASSUMERE LA RESPONSABILITA di PORTARE A TERMINE COMPITI NELLAMBITO DEL LAVORO O DELLO STUDIO; ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO ALLE CIRCOSTANZE NELLA SOLUZIONE di PROBLEMI IV C. PRATICA E TEORICA IN AMPI CONTESTI IN UN AMBITO di LAVORO O di STUDIO UNA GAMMA di ABILITA COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI IN UN CAMPO di LAVORO O di STUDIO SAPERSI GESTIRE AUTONOMAMENTE, NEL QUADRO DELLE ISTRUZIONI IN UN CONTESTO di LAVORO O di STUDIO, di SOLITO PREVEDIBILI, MA SOGGETTI A CAMBIAMENTI; SORVEGLIARE IL LAVORO DI ROUTINE DI ALTRI, ASSUMENDO UNA CERTA RESPONSABILITA PER LA VALUTAZIONE ED IL MIGLIORAMENTO di ATTIVITA LAVORATIVE O di STUDIO LILIANA BORRELLO7
TRIENNIO BIENNIO+ MONO ENNIO di QUALIFICA BIENNIO di POST QUALIFICA- IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE STRUTTURA DELLISTRUZIONE PROFESSIONALE PRIMA DEL RIORDINO LILIANA BORRELLO8
PERCORSO QUINQUENNALE -I BIENNIO, II BIENNIO, -QUINTO ANNO- IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE LA STRUTTURA dellIstruzione Professionale DOPO LA RIORDINO NELLI.P. IL SECONDO BIENNIO è ARTICOLATO IN DUE DISTINTE ANNUALITA AL FINE di CONSENTIRE UN RACCORDO CON I PERCORSI di ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE LILIANA BORRELLO9
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI In regime sussidiario sulla base di specifiche intese, nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni, possono svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale In regime surrogatorio Ai fini di assicurare la continuità dellofferta formativa, in caso di mancata adozione della normativa prevista ed in assenza di intese gli Istituti Professionali- nei limiti degli ordinamenti e delle consistenze di organico previsti dal presente regolamento - possono continuare a realizzare i corsi triennali previgenti per il conseguimento della qualifica LILIANA BORRELLO10
LIDENTITA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI E CONNOTATA DALLINTEGRAZIONE TRA UNA SOLIDA BASE di ISTRUZIONE GENERALE E LA CULTURA PROFESSIONALE CHE CONSENTE AGLI STUDENTI di SVILUPPARE I SAPERI E LE COMPETENZE NECESSARI AD ASSUMERE RUOLI TECNICI OPERATIVI NEI SETTORI PRODUTTIVI E di SERVIZIO di RIFERIMENTO, CONSIDERATI NELLA LORO DIMENSIONE SISTEMICA LILIANA BORRELLO11
STRUTTURA ATTUALE ISTITUTI TECNICI BIENNIO + TRIENNIO IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE LILIANA BORRELLO12
STRUTTURA DELLISTRUZIONE TECNICA DOPO IL RIORDINO PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO V ANNO IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE LILIANA BORRELLO13
GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI APPARTENGONO AD UNAREA TECNICO PROFESSIONALE UNITARIA GLI ISTITUTI TECNICI FILIERE TECNOLOGICHE GLI ISTITUTI PROFESSIONALI FILIERE PRODUTTIVE LILIANA BORRELLO14
LIDENTITA DEGLI ISTITUTI TECNICI E CONNOTATA DA UNA SOLIDA CULTURA di BASE A CARATTERE SCIENTIFICO TECNOLOGICO SOSTENUTA DALLUTILIZZO di LINGUAGGI di SETTORE E METODOLOGIE di CARATTRERE GENERALE E SPECIFICO E ESPRESSA DA UN LIMITATO NUMERO di AMPI INDIRIZZI CORRELATI A SETTORI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO MUMERO LILIANA BORRELLO15
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO gli istituti tecnici Percorsi fortemente strutturati con la definizione degli indirizzi e, nella maggior parte dei casi, delle articolazioni Flessibilità con valore di arricchimento professionale e tecnologico, supporto allorientamento nella definizione del percorso post secondario terziario o accademico LILIANA BORRELLO16
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO ISTRUZIONE PROFESSIONALE Limpianto del percorso di base è poco strutturato ed è riferito a macro aree La flessibilità ha un valore fondante per recepire le indicazioni del territorio individuare nuovi spazi occupazionali promuovere linnovazione dellofferta formativa LILIANA BORRELLO17
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO I riferimenti strategici AUTONOMIA FLESSIBILITA IL DPR N.275/99 consente alle istituzione scolastiche di disporre di spazi di autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, sia come singole istituzioni scolastiche che come reti di scuole Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale di tutte le discipline per una quota oraria non superiore al 20 - nellambito degli indirizzi definiti dalle regioni ed in coerenza con il profilo educativo culturale e professionale LIstituzione scolastica può usufruire di un contingente organico attribuito alle singole scuole e/o disponibile attraverso accordi di rete (art7 DPR n. 275 del 99) E riferita solo allarea di indirizzo e incide con percentuali diverse sullorario del percorso quinquennale. E intesa come possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo (allegati B-C) E funzionale alle esigenze degli studenti, del territorio, del mondo del lavoro, della ricerca e delle professioni E funzionale al ruolo integrativo e complementare svolto dallistruzione professionale rispetto al sistema dellistruzione e della formazione professionale regionale NOTA Lutilizzo degli spazi di flessibilità è consentita nei limiti delle consistenze di organico senza esuberi di personale LILIANA BORRELLO18
Nellambito dellautonomia didattica, organizzativa e di ricerca, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, possono essere costituiti DIPARTIMENTI ARTICOLAZIONI FUNZIONALI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI PER IL SOSTEGNO ALLA DIDATTICA ED ALLA PROGETTAZIONE FORMATIVA LILIANA BORRELLO19
NELLAMBITO DELL AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA, SENZA MAGGIORI ONERI PER LA FINANZA PUBBLICA COMITATO TECNICO SCIENTIFICO COMPOSTO DA DOCENTI, ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO, DELLE PROFESSIONI E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA CON FUNZIONI CONSULTIVE E di PROPOSTA PER LORGANIZZAZIONE DELLAREA di INDIRIZZO E LUTILIZZAZIONE DEGLI SPAZI di FLESSIBILITA ED AUTONOMIA LILIANA BORRELLO20
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO: flessibilità ISTRUZIONE TECNICA SECONDO BIENNIO 30% QUINTO ANNO 35% ISTRUZIONE PROFESSIONALE 25% Primo biennio Terzo anno 35% Quarto anno 35% 40% LILIANA BORRELLO21
Flessibilità :Tecnici e Professionali Gli spazi di flessibilità possono consentire di articolare le aree di indirizzo in un numero limitato di opzioni- incluse in un apposito elenco nazionale ri-articolare - in funzione del progetto formativo - le ore di compresenza degli insegnanti tecnico pratici LILIANA BORRELLO22
ISTRUZIONE TECNICA GLI SPAZI di FLESSIBILITA SONO FUNZIONALI A: - ESIGENZE POSTE DALLINNOVAZIONE TECNOLOGICA E DAI FABBISOGNI ESPRESSI DAL MONDO DEL LAVORO. - APPROFONDIMENTO DELLA DIMENSIONE POLITECNICA DELLE DISCIPLINE DELLAREA DI INDIRIZZO LILIANA BORRELLO23
ISTRUZIONE PROFESSIONALE GLI SPAZI di FLESSIBILITA PROMUOVONO LAPPROFONDIMENTO di PROCEDURE OPERATIVE FUNZIONALI A REALI SITUAZIONI di LAVORO LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI ANCHE AL FINE DEL RILASCIO DELLA QUALIFICA PROFESSIONALE AL TERZO ANNO LAPPRENDIMENTO IN CONTESTI FORMALI NON FORMALI ED INFORMALI LE MODALITA di APPRENDIMENTO IN ALTERNANZA SCUOLA LAVORO LILIANA BORRELLO24
Nuovo assetto orario Istituti professionali Avvio della riorganizzazione Anno scolastico Classi funzionanti Anno scolastico 2011/2012 Articolazione Prime classi secondo le norme del regolamento Classi seconde e terze secondo i piani di studio previgenti con orario complessivo 1122 /34 ore settimanali Classi III orario complessivo 1056/32 ore settimanali LILIANA BORRELLO25
AREA di PROFESSIONALIZZAZIONE Dallanno scolastico a Sino alla messa a regime dellordinamento del regolamento che riorganizza lIP- E sostituita nelle classi IV e V Con 132 ore di alternanza scuola lavoro( i finanziamenti si collocano nella stessa area) LILIANA BORRELLO26
Cooperazione intersistemica Possono essere concordate specifiche intese tra il MIUR, il MEF e le singole Regioni per sperimentare nuovi modelli organizzativi e di gestione riferiti a istituti professionali e percorsi di istruzione e formazione professionale LILIANA BORRELLO27
Nuovo assetto orario Istituti tecnici Anno scolastico Anno scolastico 2010/2011 Articolazione Prime classi secondo le norme del regolamento Classi seconde - terze – quarte - secondo i piani di studio previgenti con orario complessivo 1056/32 ore settimanali LILIANA BORRELLO28
Passaggio dallapprendimento per discipline allapprendimento per competenze Passaggio dallapprendimento per discipline allapprendimento per competenze Connessione dellistituzione scolastica con il territorio e gli Stake Holders Connessione dellistituzione scolastica con il territorio e gli Stake Holders Flessibilità dellimpianto formativo e funzionalità dei contenuti di tutte le discipline generali e di indirizzo alle competenze da conseguire Flessibilità dellimpianto formativo e funzionalità dei contenuti di tutte le discipline generali e di indirizzo alle competenze da conseguire Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro degli assi culturali e delle competenze di cittadinanza Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro degli assi culturali e delle competenze di cittadinanza Dimensione laboratoriale Dimensione laboratoriale Governance dellistituzione scolastica Governance dellistituzione scolastica IL NUOVO MODELLO FORMATIVO gli elementi strategici LILIANA BORRELLO29
MODELLO PER DISCIPLINE Per ogni singola disciplina è costruisce un percorso che inizia dal primo anno e prosegue fino al termine Lelemento prevalente è la valorizzazione della disciplina MODELLO PER COMPETENZE Definizione dei risultati di apprendimento alla fine del percorso quinquennale Descrizione dei risultati di apprendimento in termini di Competenze Abilità Conoscenze Definizione dei percorsi di apprendimento, dopo aver condiviso le integrazioni tra le diverse conoscenze, in funzione delle competenze da conseguire La singola conoscenza è un tassello della competenza LILIANA BORRELLO30
LE COMPETENZE I risultati di apprendimento QUINTO ANNO SECONDO BIENNIO PRIMO BIENNIO LILIANA BORRELLO31
competenze Selezione dei contenuti secondo principi di essenzialità Condivisione del percorso e coinvolgimento del consiglio di classe Riferimento al contesto operativo LILIANA BORRELLO32
Le competenze (EQF) indicano comprovata capacità di usare Conoscenze e abilità Capacità personali Sociali e/o metodologiche In situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale LILIANA BORRELLO33
LE COMPETENZE promozioni e implicazioni nel curricolo orizzontale Integrare ed armonizzare larea delle competenze comuni con quelle di indirizzo, puntando sulle conoscenze di snodo, che rappresentano un ponte naturale tra i due ambiti, sulle competenze di cittadinanza Attuare una didattica impostata secondo la logica della ricerca – azione, che collega listituzione scolastica al territorio e fornisce, se è opportuno, gli strumenti per definire i percorsi opzionali funzionali alle esigenze delle risorse umane e del territorio LILIANA BORRELLO34
LE COMPETENZE la coerenza verticale sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra le scuole secondarie di primo e secondo grado sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra i due bienni della secondaria superiore Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare - in modo adeguato - i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere LILIANA BORRELLO35
Nuovi modelli metodologici - operativi per promuovere apprendimento attraente personalizzazione dei percorsi partecipazione attiva collegamento con il contesto socio economico LILIANA BORRELLO36