Pelle.

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Transcript della presentazione:

pelle

1) Come la pelle assolve una funzione di sostegno dello scheletro e dei muscoli,cosi la pelle adempie ad una conservazione della vita psichica; 2) alla pelle che ricopre l’intera superficie del corpo e nella quale sono inseriti tutti gli organi di senso esterni corrisponde la funzione di contenitore 3) lo strato superficiale dell’epidermide protegge dall’eccesso di stimoli (para-eccitazione) 4) la pelle umana presenta notevoli differenze individuali. Queste differenze possono essere investite socialmente ed essere oggetto di attaccamento e di amore, a sua volta l’io-pelle assicura una funzione di individuazione del sè che gli dà il sentimento di essere un essere unico; 5) la pelle alloggia organi di senso diversi dal tatto, inserito nella stessa epidermide. L’io pelle è una superficie psichica con funzione di intersensorialità, funzione del sistema nervoso centrale o più globalmente dell’ectoderma (da cui sono usciti contemporaneamente la pelle e il sistema nervoso centrale); 6) la pelle del bambino è oggetto dell’investimento libidico della madre. Il nutrimento e le cure si accompagnano a contatti pelle a pelle generalmente gradevoli. L’io-pelle svolge la funzione di superficie di sostegno dell’eccitazione sessuale; 7) pelle = superficie di stimolazione permanente del tono senso-motorio attraverso le eccitazioni esterne: corrisponde la funzione dell’Io-pelle di conservazione della tensione energetica interna; 8) la pelle con gli organi sensori tattili che contiene fornisce informazioni dirette sul mondo esterno e l’Io-pelle svolge la funzione di iscrizione delle tracce sensoriali.

Melanociti Sono cellule dendritiche, disposte nello strato basale, che derivano dalla cresta neurale, aventi la funzione di produrre melanina, che è un filtro contro le radiazioni solari. Viene impacchettata in melanosomi, che vengono distribuiti ai cheratinociti ed esattamente sopra il loro nucleo per proteggere il DNA.

Dal momento in cui la cellula si divide, al momento in cui la cellula passa nella compagine delle cellule dello strato granuloso, passano circa 14 giorni. Altrettanti, per essere definitivamente esfoliata. Ne deduciamo che se, in una micosi, ad esempio, si fa un trattamento locale per 28 giorni, si avrà una recidiva, dato che non vi è stato il tempo per allontanare il micete dagli strati colpiti più profondi. Si perdono 3-4 grammi di pelle al giorno, con conseguente perdita di proteine.

I cheratinociti, le cellule di Langherans e i melanociti producono citochine, partecipando ai processi dell’infiammazione cutanea. La funzione dei cheratinociti è importante, un esempio è la febbre indotta da un colpo di sole. L’IL1 prodotta dai cheratinociti passa in circolo ed attiva nel cervello il meccanismo di iperpiressia. Tutte le malattie dermatologiche hanno un proprio network di citochine, tra le quali sono le IL-1 e le IL-6 ad essere prodotte inizialmente. Queste citoochine richiamano, dai vasi, i PMN, gli eosinofili, ecc..., mediante la chemioattrazione modulando la risposta infiammatoria locale.

Recettori cutanei Epidermide Derma Strato sottocutaneo Terminazione nervosa libera Corpuscolo di Ruffini Corpuscolo di Meissner Corpuscolo di Pacini Epidermide Derma Plesso nervoso del follicolo pilifero Strato sottocutaneo I recettori cutanei possono essere meccanocettori, termocettori e nocicettori. I meccanocettori sono a lento e a rapido adattamento. Quelli a rapido adattamento sono rappresentati dai recettori dei follicoli piliferi nella cute fornita di peli, dai corpuscoli di Meissner nella cute glabra e dai corpuscoli di Pacini nelle zone profonde del derma. Quelli a lento adattamento sono rappresentati dai corpuscoli di Ruffini. Questi recettori danno informazioni di tipo tattile.

nervi. Fibre di origine cerebrospinale. Sensitive. Plesso nervoso profondo nell’ipoderma. Corpuscoli del Pacini - sensibilità tattile e pressoria. Corpuscoli del Ruffini - sensibilità al caldo. Plesso nervoso superficiale, nello strato sotto-papillare. Corpuscoli del Meissner - sensibilità tattile. Clave di Krause - sensibilità al freddo. Fibre del sistema neurovegetativo. Innervazione delle ghiandole sudoripare, sebacee, dei vasi cutanei, dell’epidermide e dei follicoli. Per controllare e regolare il calore corporeo. peli.

Nocicettori I nocicettori vengono stimolati da segnali potenzialmente o realmente dannosi (tipo danno tissutale). Si dividono in: nocicettori meccanici A-d, innervati da sottili fibre mieliniche, che rispondono a stimoli meccanici intensi (schiacciamento forte della cute, tagli o punture) e danno una risposta di dolore immediato, breve, netto e ben localizzato; nocicettori C polimodali, innervati da fibre amieliniche , che rispondono a tutti gli stimoli nocivi, siano essi meccanici, termici o chimici (come le bradichinine liberate dalle g-globuline in seguito a danno cellulare), danno una risposta tradiva, urente, tenebrante e mal localizzabile. Teoria del gate-control Questa teoria ipotizza che il dolore è una funzione dell’equilibrio tra le informazioni che viaggiano nel midollo spinale attraverso grosse fibre nervose e quelle che viaggiano attraverso piccole fibre nervose. Ricordiamo che le grosse fibre trasportano informazioni non nocicettive, mentre quelle piccole informazioni nocicettive. Se l’attività relativa è maggiore nelle grosse fibre nervose, si percepirà poco o nessun dolore. Se l’attività è maggiore nelle fibre piccole, poi ci sarà dolore.

ghiandole sudoripare. La porzione secernente è costituita da un tubulo avvolto su se stesso a mo’ di gomitolo. La porzione escretrice ha un decorso a spirale e sbocca alla superficie con un’apertura a imbuto (tipo eccrino) o nell’infundibolo follicolare (tipo apocrino). Quest’ultimo tipo di ghiandola possiede un "gomitolo" di maggiori dimensioni e tubulo di maggiore ampiezza. Le ghiandole sudoripare servono a regolare la temperatura corporea ed a formare il film idrolipidico.

Homunculus sensitivo e motorio

Il sudore Producendo sudore assolviamo a diverse funzioni: aiutiamo l'apparato urinario a regolare la quantità di acqua e di sali minerali del nostro corpo; eliminiamo alcune sostanze (farmaci compresi) che, se trattenute, sarebbero nocive; diffondiamo i feromoni (molecole con cui gli animali e l'uomo comunicano le intenzioni sessuali). E soprattutto ci termoregoliamo, cioè manteniamo costante la nostra temperatura interna e ci difendiamo dal caldo o dal freddo eccessivo dell'ambiente.

Il sudore e l’acqua Basta pensare che uno dei problemi logistici più gravi affrontato dall'armata di oltre 600 mila uomini che partecipò all'operazione Desert Storm contro l'Iraq di Saddam Hussein, fu proprio la fornitura giornaliera di acqua ai soldati nel deserto. In quelle condizioni di caldo, oltre all'acqua necessaria per l'igiene quotidiana, si dovettero fornire più di 12 litri giornalieri a testa, da bere per recuperare il sudore eliminato. In tutto, qualcosa come 8-10 milioni di litri di acqua ogni giorno, e quasi tutti finivano in sudore. Ma non c'è bisogno di fare la guerra nei deserti dell'Iraq: chi gioca a tennis o pratica qualsiasi attività fisica intensa con il caldo sa quanto si suda e quanto sia necessario bere abbondantemente per recuperare

Sudore ed attrazione-repulsione L'odore del sudore apocrino è dovuto alle sostanze organiche che contiene. Tra queste vi si trovano i famosi feromoni, le molecole dell'attrazione (o della repulsione). Per molto tempo si è pensato che avessero importanza solo per gli animali (e infatti due cani, per esempio, appena si incontrano si annusano) ma alcuni scienziati sostengono che agiscono anche nell'uomo. Questo vorrebbe dire che parte dell'attrazione (o della repulsione) fisica che proviamo per un'altra persona potrebbe dipendere, a livello inconscio, dai feromoni.

Sudore ed odore: le ghiandole apocrine Se poi il sudore apocrino assume un odore acre e sgradevole, la colpa è soprattutto di una scarsa igiene personale, in quanto la zona ascellare e pubica è coperta di peli, e i microrganismi vi alloggiano facilmente. Il sudore è ricco di sostanze organiche, veri manicaretti per i batteri. Ma oltre a mangiare, i microrganismi producono scorie che si decompongono e mandano cattivo odore. Per questo, se non ci laviamo abbastanza, il nostro sudore non è proprio profumato.

Rimedi domestici all’odore del sudore Il magnesio contenuto nella clorofilla Bicarbonato di sodio Alcol o aceto bianco ( applicare con il cotone) , e soprattutto l’aceto di sidro x lavare ascelle Alcune gocce di acqua di rosa in vasca da bagno Acquazzoni d’estate ! Albero del the è un’erba antibatterica: si può fare un deodorante con l’ olio essenziale e acqua Spremuta di rapa passata sotto le ascelle

Sudore ed odore: le ghiandole apocrine Certo, hanno un ruolo anche la salute, l'equilibrio ormonale, il tipo di dieta e l'assunzione di farmaci e/o droghe. Ognuno di noi, per tutte queste ragioni, ha un suo particolare odore che gli deriva proprio dal sudore. E' anche vero che il consumo di deodoranti è più alto tra le popolazioni a pelle bianca. Attenzione AI METALLPESANTI ( alluminio) e agli antitraspiranti ( meglio il potassium allum piuttosto !)

Sudore e ghiandole eccrine Le hanno anche le scimmie superiori (quelle senza coda, le cosiddette Catarrine: scimpanzé, gorilla e oranghi). Una delle loro funzioni principali è la termoregolazione: quando fa caldo sudiamo, il sudore evapora e la pelle si raffredda, di conseguenza si raffredda anche il sangue che passa nella pelle e stiamo bene. Il cane che ha caldo o ha fatto una corsa non può termoregolarsi con il sudore perché non ha le ghiandole eccrine. Allora tiene la lingua penzoloni e produce tanta saliva: respirando la fa evaporare, quindi il sangue che passa nella lingua si rinfresca e il cane sta bene. Il sudore delle ghiandole eccrine è fatto quasi completamente di acqua ed è praticamente senza odore.

Sudore ed emozioni Il ruolo delle emozioni La sudorazione non è stimolata solo dal caldo, ma da molte altre sollecitazioni, in particolare quelle di tipo emotivo: paura, piacere, ansia, eccitazione. Le emozioni - piacevoli o spiacevoli che siano - stimolano la sudorazione delle palme delle mani, delle ascelle e della regione inguinale e pubica. E' un'esperienza capitata a tutti noi, quando abbiamo dovuto affrontare una situazione importante: un'interrogazione, un colloquio di lavoro o il primo appuntamento con una persona che ci piaceva molto

Sudore e calore-calorie Circa il 95 per cento del calore corporeo deriva dall'energia liberata dall'ossidazione delle sostanze alimentari nelle cellule. Questo calore in parte (circa 500 calorie) viene usato per produrre lavoro (da muscoli, ghiandole e soprattutto dal fegato) e in parte (circa 3000 calorie) viene trasportato attraverso il corpo dal sangue e dai liquidi dei tessuti, e si disperde. La perdita di calore avviene dalla superficie cutanea (circa 2100 calorie), in parte per evaporazione dell'acqua dai polmoni (eliminazione di vapore acqueo con il respiro) e per sudorazione (circa 500 calorie). Il riscaldamento dell'aria inspirata o dei cibi ingeriti, la vaporizzazione dell'acqua nei polmoni e la perdita di calore con le feci e le urine si portano via le restanti 400 calorie.

Sudore e calore-calorie Però recentemente (in senso evoluzionistico) è successo qualcosa che gli ha un po' scombinato i meccanismi di termoregolazione: la diffusione del riscaldamento domestico invernale. Con questa innovazione tecnologica, l'uomo si sta abituando a vivere a temperatura costante.