FORMAZIONE: EDUCARE O RISPONDERE ALLA DOMANDA DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO? Elaborato su: R. Carli, R.M. Paniccia, Psicologia della Formazione, ed. Il Mulino, 1999 Alessia Bernardi Simona d’Arcangeli Silvia Lombardi Patrizia Giannino Federica Sancassiani Modulo di Psicologia della Formazione, prof.sa P.Mamone a.a. 2006-2007 Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute, Università “La Sapienza”, Roma
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: Versatilità del modello rispetto al contesto (generalizzabilità) - Freud (1° topica: inconscio=mente emozionale; sostituzione realtà esterna con quella psichica;) - Matte Blanco (inconscio=l’altro modo di essere della mente che funziona secondo le due dimensioni della “generalizzazione” e della “simmetria”) - Fornari (simbolizzazione affettiva) - Bion (assunti di base nei gruppi emozionali e gruppo di lavoro) - Moscovici (rappresentazioni sociali,versante cognitivo) collusione: L’insieme delle simbolizzazioni affettive condivise da un determinato contesto
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: idea di formazione Formazione data: processo giustificatorio di tipo doveristico Formazione costruita: risponde a domande dell’organizzazione SAPERE PRECOSTITUITO SAPERE METODOLOGICO ADDESTRAMENTO FORMAZIONE CON EFFETTO PRAGMATICO APPRENDIMENTO CONOSCENZA SENZA EFFETTO
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: la posizione e le funzioni del formatore e del gruppo “Il ripristino di un pensiero sull’agito collusivo può consentire l’organizzarsi di nuove azioni di adattamento al contesto. Quali azioni? Non spetta allo psicologo [formatore] prevederle o indirizzarle; starà al cliente scegliere la via più adeguata di azione.” (p. 106) “Il pensiero sulle emozioni è sempre un pensiero ironico. […] si tratta di un pensare diverso, un pensiero che non segue il “verso” istituito entro le relazioni di potere, che di-verge, che se ne va da un’altra parte e che affronta in modo allusivo il tema trattato; un pensiero ironico.” (p.83)
- teoria della tecnica: analisi della domanda - no tecniche - teoria della tecnica: analisi della domanda PARROCCHIA (O) ORATORIO (I) FORMAZIONE (Cf) Animatori volontari Formatrici-psicologhe - Parroco - Ass. ONLUS ORATORIO Animatori volontari Bambini e genitori: Fedeli? Utenti? Parrocchiani-cittadini: Fedeli? Utenti? Bambini e genitori: “CLIENTI FEDELI!”
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: Il processo di verifica Strumenti: resoconto clinico; role-playing; A.E.T. (Analisi Emozionale del Testo) - Ricerca intervento di tipo qualitativo.
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: La teoria del cambiamento dall’individuo alla relazione individuo/organizzazione (I)/(Cf): agito collusivo (I)/(O): fallimento della collusione (Cf)/(O): pensiero su Contesto formativo (Cf) Individuo (I) Organizzazione (O)
A quali premesse teoriche e metodologiche fa riferimento il modello in relazione a: Gli obiettivi dichiarati Obiettivi di sviluppo Obiettivi ortopedici Il parametro da perseguire è la normalità Non esiste un modello di sviluppo da perseguire
Livello di coerenza rispetto alla psicologia della salute Obiettivi di sviluppo Competenza organizzativa Competenza a convivere Sospensione dell’agito
Quali sono i punti di forza e di debolezza del modello? Punti nodali: evitare di operare una scissione tra punti di forza e debolezza rischio della centratura forte sul formatore (potere) Uso del linguaggio. (autoreferenzialità) innovatività - da individuo a individuo/contesto emozionalità nelle organizzazioni La formazione come “spazio anzi”
GRAZIE PER L’ATTENZIONE! FORMAZIONE: EDUCARE O RISPONDERE ALLA DOMANDA DI SVILUPPO ORGANIZZATIVO? Elaborato su: R. Carli, R.M. Paniccia, Psicologia della Formazione, ed. Il Mulino, 1999 GRAZIE PER L’ATTENZIONE!