Dott. Ing. Salvatore Torrisi* Confronto tra le tecniche di sterilizzazione dei reflui depurati Cloro gas - Ipoclorito di sodio – Biossido di cloro – Raggi Ultravioletti – Ozono – Acido Peracetico Dott. Ing. Salvatore Torrisi* * Responsabile Depurazione SIDRA S.p.A. - Catania e-mail: salvatore.torrisi@sidraspa.it
Cenni normativi Le tecniche di sterilizzazione si evolvono in funzione dell’obiettivo finale, determinato dalla normativa: D. Lgs. 152/99: introduce il concetto di “RIUSO” delle acque reflue trattate; D. Lgs. 258/00: modifica alcuni articoli del 152/99 e all’art. 26 prescrive che il Ministero dell’Ambiente e del Territorio emanerà un decreto per favorire il recupero ed il successivo riutilizzo attraverso la regolamentazione delle destinazioni d’uso e dei relativi requisiti di qualità. D. Min. 185/03: norma il riuso; destinazioni d’uso e unica tabella.
Cenni normativi Del nascente Decreto, al momento, è noto solo l’allegato tecnico, che determina le possibili alternative di riuso in: agricolo (irriguo); industriale (acque di raffreddamento); regola un unico parametro microbiologico come il 152/99: Escherichia Coli 152/99 - 5.000 UFC/100 mL; 185/03 - 10 UFC/100 mL (80% dei campioni) e 100 UFC/100mL puntuale max.
Finalità Si analizzano i vantaggi ed i limiti dei diversi sistemi di disinfezionepresi in esame per determinare il raggiungimento dell’obiettivo in funzione di: Rischi igienico-sanitari; Costi di impianto; Costi di gestione; Facilità di impiego; Possibilità di monitoraggio.
Cloro gas e Ipoclorito di sodio Vantaggi Azione disinfettante ad ampio spettro; Buon potere ossidante; Economico; Facilità di impiego; Facilità di monitoraggio; Non necessita di essere generato in loco.
Cloro gas e Ipoclorito di sodio Limiti L’elevata reattività nel caso di sostanze organiche può portare a ”reazioni di addizione” con formazione di sottoprodotti di riconosciuta attività cancerogena e mutagena; Si sta indagando sulle interazioni del cloro sui materiali plastici; Possibili rilasci nell’acqua Innesco processi corrosivi (se impiegato in alte concentrazioni, necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo).
Biossido di cloro Vantaggi Azione disinfettante ad ampio spettro; Buon potere ossidante; Maggiore stabilità rispetto al cloro: disinfezione di copertura; Formazione limitata di THM (composti organici alogenati); Facilità di monitoraggio.
Biossido di cloro Limiti Elevati costi di impianto (impossibilità di stoccaggio); Formazione di cloriti; Innesco processi corrosivi (se impiegato in alte concentrazioni, necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo).
Cloro gas - Ipoclorito - Biossido di cloro Limiti Il nuovo obiettivo da raggiungere è il limite maggiore delle tecniche tradizionali, poichè comporterebbe alte concentrazioni che creerebbero l’innesco di processi corrosivi e la formazione di sottoprodotti cancerogeni con elevato rischio igienico-sanitario.
Ozono Le esperienze in campo ambientale sono limitate e, quindi, i risultati sono mutuati da quelli avuti negli impianti di potabilizzazione.
Ozono Vantaggi Migliore disinfettante contro batteri e virus; Ottimo potere ossidante; Riduzione di odore e colore; Nessuna formazione di THM; Facilità di monitoraggio.
Ozono Limiti Instabile nel tempo; Necessità di impiegare materiali ozono-resistenti: PVC rigido ad elevato spessore, PTFE, HYPALON, INOX; Elevati costi di impianto (produzione in sito) e di gestione.
Raggi ultravioletti Come per l’ozono, le esperienze si riferiscono ad impianti di potabilizzazione.
Raggi ultravioletti Vantaggi Evitano la formazione di by-products; Non alterano le caratteristiche chimiche dell’acqua; E’ impossibile sovradosare; Bassi costi di impianto; Bassi costi di gestione.
Raggi ultravioletti Limiti Nessuna disinfezione a valle della lampada; Necessità di acque limpide e poco incrostanti; Manutenzione per la pulizia dei quarzi.
Acido Peracetico Vantaggi Azione disinfettante ad ampio spettro; Facilità di impiego; Bassi costi di impianto (possibilità di stoccaggio).
Acido Peracetico Limiti Limitate conoscenze riguardo la formazione di sottoprodotti indesiderati; Costi di gestione.
Conclusioni Da quanto precedentemente espresso si deduce che non esiste il disinfettante “ideale” e che probabilmente la soluzione si deve ricercare nell’utilizzo combinato di alcuni dei trattamenti analizzati. Dal punto di vista igienico-sanitario il trattamento più sicuro è quello dei raggi ultravioletti la cui efficacia è però limitata dalla torbidezza. Pertanto la soluzione scelta (Impianto Comunale di Catania) è quella di combinare: Ozono + Raggi Ultravioletti in modo da sfruttare il potere decolorante dell’ozono a monte di un trattamento con raggi ultravioletti che così risulta efficace.