STORIA DEI METODI Metodo grammaticale traduttivo (1770-1882): grammatica normativa di Port-Royal, procedimento deduttivo,saper leggere e tradurre Movimento di riforma di fine Ottocento: Viëtor (1882), Gouin (1880), Sweet (1899), Jesperson (1904).Psicologia e linguistica
Metodo diretto (primo Novecento): psicologia evolutiva L1=L2, procedimento induttivo,priorità delle abilità orali, insegnamento concreto del vocabolario, crisi verso gli anni venti Metodi naturali: metodi di Berlitz e di Saveur. Simulare le condizioni naturali che caratterizzano l’acquisizione della L1 (uso dei sussidi visivi, associazione concreta, pattern practice) Metodo della lettura (anni venti): leggere testi letterari, uso della traduzione, importanza della pronuncia, procedimento deduttivo
Metodo orale (o situazionale) anni trenta: un gruppo di linguisti britannici propone l’esercita-zione situazionale delle nuove strutture e contenuti,procedimento induttivo, uso esclusivo della L2,stimoli orali Metodo audiolinguale (anni quaranta): metodo intensivo coniato nel 1943 nell’esercito americano, esercitazione induttiva mediante imitazione e ripetizione, comportamentismo psicologico e linguistica strutturale (Fries 1927, 1945, Bloomfield 1942), processo di formazione di automatismi mentali, analisi contrastiva
Approccio cognitivo (Cognitive Code Learning): proposto negli anni sessanta nasce dal tentativo di realizzare un programma didattico sul modello della linguistica generativa di Chomsky. Procedimento deduttivo, uso della L1 nell’insegnamento grammaticale, esercizi contestualizzati e con obiettivi linguistici, istruzione sincronizzata con le abilità cognitive del discente, le regole della L2 punto di partenza, tecnica di riferimento “analisi degli errori”(e.interlinguistici da interferenze L1, e.intralinguistici come generalizzazione, analogia, semplificazione strutture complesse)
Approcci comunicativi: Notional-Functional Syllabus (Widdowson 1972, Wilkins 1976), Livello Soglia (Van Ek 1975, Galli De Paratesi 1981). Nozione di competenza comunicativa di Dell Hymes 1972, teoria degli atti linguistici (Austin 1962, Searle 1969, Halliday 1973, 1975), importanza del contesto situazionale (Malinowski (1923), Firth (1957) Metodi affettivi: Community Counseling (Curran 1976), Silent way (Gattegno 1976), Total Physical Response (Asher 1977), Metodo suggestopedico (Lozanov 1979), Natural Approach (Krashen e Terrel 1983), Interazione strategica (Di Pietro 1987)
Community Counseling: rapporto tra insegnante (counselor) e allievo omologo al rapporto tra psicanalista e paziente, rapporto amichevole e cordiale, spiegazioni grammaticali prima in L1 poi comunicazione in L2 Metodo silenzioso: insegnante silenzioso per diminuire l’ansia dei discenti, evitare le correzioni, ruolo collaborativo dei compagni Interazione strategica : gli studenti determinano le componenti linguistico-comunicative da inserire in uno scenario suggerito dall’insegnante, insegnante fornisce modelli di lingua, recitazione in piccoli gruppi, insegnante alla fine spiega grammatica e lessico in base allo scenario
Risposta fisica totale : prima le abilità ricettive poi quelle produttive, identità tra acquisizione di L1 e L2, partecipazione fisica nell’apprendimento, input linguistico costituito da comandi e risposta non verbale, criterio della facilità di apprendimento per l’inclusione lessicale, grammaticale e comunicativa Suggestopedia: lezione di 4 ore (ripasso con giochi e conversazione, nuovo materiale con spiegazioni grammaticali e lessico in traduzione, uso di poltrone con respirazione yoga e musica barocca con lettura in L2 di strutture e lessico e spiegazione in L1, cambiare nome e inventare storia personale
Approccio naturale: prima la comprensione poi la produzione, acquisizione/apprendimento, uso iniziale della L1 da parte del discente, uso di qualsiasi sussidio per impartire lessico e strutture da apprendere in un processo di acquisizione inconscio, spiegazioni grammaticali e drills che guidano l’apprendimento in modo cognitivo si svolgono dopo la lezione (apprendimento), conoscenza formale emerge induttivamente mediante il sistema del monitor, sequenza di apprendimento naturale che l’acquisizione implica, comprensibilità dell’input, filtro affettivo