Legge 47/1948 Disposizioni sulla stampa, diffamazione, reati attinenti alla professione e processo penale http://www.odg.it/content/legge-n-471948.

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Legge 47/1948 Disposizioni sulla stampa, diffamazione, reati attinenti alla professione e processo penale http://www.odg.it/content/legge-n-471948

Organizzazione della legge Art. 1 : definizione di stampa Artt. 2-4: requisiti necessari alla pubblicazione Artt. 5-7: disciplina della registrazione Artt. 8-9: obblighi di pubblicazione Art. 10: giornali murali Artt. 11-20: responsabilità e reati Art. 21: competenze e forme di giudizio Artt. 22-25: norme transitorie

Art. 1 – Definizione di stampa “Sono considerate stampe o stampati, ai fini di questa legge, ... ...tutte le riproduzioni... ...tipografiche o comunque ottenute con mezzi meccanici o fisico-chimici, ... … in qualsiasi modo destinate alla pubblicazione”.

Art. 1 – Elementi prodotto “stampa” Dall'articolo si evince che gli elementi che caratterizzano il prodotto "stampa" sono: 1) riproduzione (in serie); 2) pubblicazione. La legge non fa distinzioni tra "tipi di stampa" in relazione ai mezzi con cui avviene la riproduzione o la pubblicazione, per cui nella definizione di "stampa" rientrano sia prodotti cartacei, sia prodotti radiotelevisivi, sia prodotti digitali. Risultano pertanto escluse dalla definizione di stampa: Le riproduzioni quando manca la pubblicazione Manoscritti anche se destinati alla pubblicazione Tutte e le produzioni destinate ad esaurire la loro funzione all'interno della sfera personale

Art. 2, c. 1 – indicazioni obbligatorie Ogni stampato deve indicare il luogo* e l'anno della pubblicazione, il nome e il domicilio dello stampatore il nome e il domicilio dell'editore (se esiste) * per luogo della pubblicazione si intende quello della prima diffusione dello stampato, ossia della cessazione dell'appartenenza dello stampato alla privata disponibilità dello stampatore.

Art. 2, c. 2 – indicazioni obbligatorie I giornali, le pubblicazioni delle agenzie d'informazioni e i periodici devono indicare il luogo e la data della pubblicazione; il nome e il domicilio dello stampatore; il nome del proprietario il nome del direttore responsabile nome e domicilio dell'editore (se esiste) Vedi comma 1

Nota all' art. 2 cc. 1 e 2 La legge stabilisce indicazioni obbligatorie differenti per “ogni stampato” (c.1) e per le pubblicazioni della “stampa periodica” (giornali, agenzie, peridoci”) (c.2): A “ogni stampato” (c.1) si richiedono gli estremi Luogo e data della pubblicazione Nome e domicilio dello stampatore Nome e domicilio dell'editore (se esiste) È il caso dello stampato “libro”. Alla “stampa periodica” (c.2) anche gli estremi di Nome del proprietario Nome del direttore responsabile

Nota: la stampa periodica Per stampa periodica si intende gli stampati che hanno: durata indefinita diversità di contenuto da un nr. All'altro Pubblicazione ad intervalli regolari Ordine cronologico delle pubblicazioni Identità della testata

Art. 2, c. 3 – indicazioni obbligatorie “All'identità delle indicazioni, obbligatorie e non obbligatorie, che contrassegnano gli stampati, ... ...deve corrispondere identità di contenuto ... ...in tutti gli esemplari”. Volgarizzando: tutti gli esemplari dello stampato devono essere uguali.

Art. 3 – Direttore responsabile Ogni giornale o periodico deve avere un direttore responsabile. Requisiti del direttore responsabile: essere cittadino italiano possedere i requisiti per l'iscrizione nelle liste elettorali politiche Può essere direttore responsabile anche l'italiano non appartenente alla Repubblica, se possiede gli altri requisiti per la iscrizione nelle liste elettorali politiche. Quando il direttore sia investito di mandato parlamentare, deve essere nominato un vice direttore, che assume la qualità di responsabile. l'art. 9, legge 6 febbraio 1996, n. 52, ha equiparato i cittadini degli stati membri della Comunità europea ai cittadini italiani

Art. 4 – Proprietario (requisiti) Se cittadino italiano residente in Italia possedere gli altri requisiti per l'iscrizione nelle liste elettorali politiche. Se cittadino italiano residente all'estero possedere gli altri requisiti per l'iscrizione nelle liste elettorali politiche. Se minore o di persona giuridica, i requisiti indicati nei comma precedenti devono essere posseduti dal legale rappresentante I requisiti medesimi devono essere posseduti anche dalla persona che esercita l'impresa giornalistica (cioè l'editore), se diversa dal proprietario. L'art. 9, l. 6 febbraio 1996, n. 52, ha equiparato i cittadini degli stati membri della Comunità europea ai cittadini italiani.

Art. 5, c. 1 - Registrazione Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non sia stato registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi.

Art. 5, c. 2 - Registrazione Per la registrazione occorre che siano depositati nella cancelleria: 1) una dichiarazione, con le firme autenticate del proprietario e del direttore o vice direttore responsabile, dalla quale risultino il nome e il domicilio di essi e della persona che esercita l'impresa giornalistica, se questa è diversa dal proprietario, nonché il titolo e la natura della pubblicazione; 2) i documenti comprovanti il possesso dei requisiti indicati negli artt. 3 e 4; 3) un documento da cui risulti l'iscrizione nell'albo dei giornalisti, nei casi in cui questa sia richiesta dalle leggi sull'ordinamento professionale; 4) copia dell'atto di costituzione o dello statuto, se proprietario è una persona giuridica.

Art. 5, c. 5 e 6 - Registrazione Il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato, verificata la regolarità dei documenti* presentati, ordina, entro quindici giorni, l'iscrizione del giornale o periodico in apposito registro tenuto dalla cancelleria. Il registro è pubblico. * La corte costituzionale nel 1957 ha stabilito che tra la verifica e l'ordine di iscrizione non vi è alcuna discrezionalità del giudice

Art. 6 – Dichiarazioni mutamenti Ogni mutamento deve formare oggetto di nuova dichiarazione da depositarsi, nelle forme ivi previste, entro quindici giorni dall'avvenuto mutamento, insieme con gli eventuali documenti. L'annotazione del mutamento è eseguita nei modi indicati nel terzo comma dell'art. 5. L'obbligo previsto nel presente articolo incombe sul proprietario o sulla persona che esercita l'impresa giornalistica, se diversa dal proprietario.

Art. 7 – Decadenza registrazione L'efficacia della registrazione cessa qualora, entro sei mesi dalla data di essa, il periodico non sia stato pubblicato, ovvero si sia verificata nella pubblicazione una interruzione di oltre un anno.

Art. 8, c. 1 – Risposte e rettifiche Il direttore responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale.

Art. 8, c. 2 e 3 – Risposte e rettifiche Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono. Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce.

Art. 8, c. 5 – Risposte e rettifiche Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate essere pubblicate nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, Essere pubblicate con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.

Art. 8, c. 6 – Risposte e rettifiche Qualora la rettifica o le dichiarazioni Non siano state pubblicate nei tempi previsti Siano state pubblicate in violazione dei modi previsti l'autore della richiesta di rettifica può procedere a norma del decimo comma dell'art. 21 (via d'urgenza) chiedere al pretore, ai sensi dell'art 700 del cpc, che sia ordinata la pubblicazione. La mancata o incompleta ottemperanza è punita con la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000. La sentenza di condanna deve essere pubblicata per estratto nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia. Essa, ove ne sia il caso, ordina che la pubblicazione omessa sia effettuata

Art. 700 Codice di procedura civile Libro IV – DEI PROCEDIMENTI SPECIALI Titolo I: DEI PROCEDIMENTI SOMMARI Capo III: DEI PROCEDIMENTI CAUTELARI Sezione V: DEI PROVVEDIMENTI D'URGENZA Art. 700. Condizioni per la concessione

Art. 700 Codice di procedura civile Fuori dei casi regolati nelle precedenti sezioni di questo capo, chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, puo' chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti d'urgenza, che appaiono, secondo le circostanze, piu' idonei ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito.

Art. 700 Codice di procedura civile Disciplinati dall’articolo 700 del codice di procedura civile, i provvedimenti di urgenza possono essere impiegati in tutti quei casi in cui non possano essere messe in atto (mancando i presupposti relativi) le misure cautelari tipiche del sequestro conservativo o di quello giudiziario Il presupposto per emettere un provvedimento d'urgenza è che vi sia il fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il proprio diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile. FONTE: http://www.studiocataldi.it/argomenti.asp?opt=dettaglio&codice=283

Art. 9 – Pubblicazione obbligatoria di sentenze Nel pronunciare condanne per reato commesso mediante pubblicazione in un periodico, il giudice ordina in ogni caso la pubblicazione della sentenza, integralmente o per estratto, nel periodico stesso. Il direttore responsabile è tenuto a eseguire gratuitamente la pubblicazione a norma dell'art. 615, primo comma, del Codice di procedura penale.

Art. 10 – Giornali murali Il giornale murale, che abbia un titolo e una normale periodicità di pubblicazione, anche se in parte manoscritto, è regolato dalle disposizioni della presente legge. Nel caso di giornale murale a copia unica, è sufficiente, agli effetti della legge 2 febbraio 1939, n. 374, che sia dato avviso della affissione all'autorità di pubblica sicurezza. L'inosservanza di questa norma è punita ai sensi dell'art. 650 del Codice penale. I giornali murali sono esenti da ogni gravame fiscale.

Art. 11 – responsabilità civile Per i reati commessi col mezzo della stampa sono civilmente responsabili, ... ...in solido con gli autori del reato e fra di loro, … il proprietario della pubblicazione e … l'editore.

Art. 12 – Riparazione pecuniaria Nel caso di diffamazione commessa col mezzo della stampa, la persona offesa può chiedere, il risarcimento dei danni ai sensi dell'art. 185 del Codice penale, e inoltre una somma a titolo di riparazione. La somma è determinata in relazione alla gravità dell'offesa alla diffusione dello stampato.

Art. 14 – Pene per la diffamazione Nel caso di diffamazione commessa col mezzo della stampa, consistente nell'attribuzione di un fatto determinato, si applica la pena della reclusione da uno a sei anni della multa non inferiore a lire 500.000 (1). (verificare!) (1) La misura della multa è stata così elevata dall'art. 113, secondo comma, l. 24 novembre 1981, n. 689. Per effetto dell'art. 24 c.p. l'entità della sanzione non può essere inferiore a lire 10.000. La sanzione è esclusa dalla depenalizzazione in virtù dell'art. 32, secondo comma, della citata l. 689/1981

Art. 14 – Pubblicazioni per l'infanzia Le disposizioni dell'art. 528 del Cp si applicano anche alle pubblicazioni destinate ai fanciulli, quando siano idonee a offendere il loro sentimento morale a incitare alla corruzione, al delitto o al suicidio. Le pene in tali casi sono aumentate. Le medesime disposizioni si applicano a pubblicazioni destinate all'infanzia, nei quali la descrizione o l'illustrazione di vicende poliziesche e di avventure sia fatta, sistematicamente o ripetutamente, in modo da favorire il disfrenarsi di istinti di violenza e di indisciplina sociale

Art. 15 – Pubblicazioni e contenuto impressionante o raccapricciante Le disposizioni dell'art. 528 del C.p. si applicano nel caso di stampati i quali descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l'ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti

Art. 16 – Stampa clandestina Chiunque pubblichi un giornale o altro periodico senza registrazione è punito con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a lire 500.000. La stessa pena si applica a chiunque pubblica uno stampato non periodico, dal quale non risulti il nome dell'editore né quello dello stampatore o nel quale questi siano indicati in modo non conforme al vero. (1) La misura della multa è stata così elevata dall'art. 113, secondo comma, l. 24 novembre 1981, n. 689. Per effetto dell'art. 24 c.p. l'entità della sanzione non può essere inferiore a lire 10.000. La sanzione è esclusa dalla depenalizzazione in virtù dell'art. 32, secondo comma, della citata l. 689/1981

Art. 17 -Omissione delle indicazioni obbligatorie sugli stampati Qualunque altra omissione o inesattezza è punita con la sanzione amministrativa sino a lire 100.000 (1). (1) La sanzione originaria dell'ammenda è stata sostituita, da ultimo, con la sanzione amministrativa dall'art. 32, l. 24 novembre 1981, n. 689. L'importo della sanzione è stato così elevato dall'art. 114, primo comma, della citata l. 689/1981. Per effetto dell'art. 26 c.p. L'entità della sanzione non può essere inferiore a lire 4.000.

Art. 18 - Art. 19 Art. 18 – Violazione obblighi art. 6 Chi non effettua la dichiarazione di mutamento o continua la pubblicazione di un giornale o altro periodico dopo che sia stata rifiutata l'annotazione del mutamento, è punito con la sanzione amministrativa fino a lire 250.000. Art. 19 – False dichiarazioni nella registrazione Chi nelle dichiarazioni prescritte dagli artt. 5 e 6 espone dati non conformi al vero è punito a norma del primo comma dell'art. 483 del Codice penale.

Art. 483 Codice penale FALSITA' IDEOLOGICA COMMESSA DAL PRIVATO IN ATTO PUBBLICO Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni

Art. 20 – Asportazione, distruzione e deterioramento di stampati è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. chi asporta, distrugge o deteriora stampati per impedirne vendita, distribuzione o diffusione, chi con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblicazione o diffusione. La pena è aumentata se il fatto è commesso da più persone riunite in luogo pubblico presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinati a pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima.

Art. 21, cc 1-4 – Competenze e forme di giudizio (reati a mezzo stampa) La cognizione dei reati commessi col mezzo della stampa appartiene al tribunale, salvo che non sia competente la Corte di assise. Non è consentita la rimessione del procedimento al pretore. Al giudizio si procede col rito direttissimo. È fatto obbligo al giudice di emettere la sentenza nel termine massimo di un mese dalla data di presentazione della querela o della denuncia.

Art. 21, cc 5-6 – Competenze e forme di giudizio (violazioni per rettifiche) La competenza per i giudizi conseguenti alle violazioni delle norme in tema di rettifica, di cui all'articolo 8 della presente legge, appartiene al pretore Al giudizio si procede con il rito direttissimo

Art. 21, c 7 - Competenze e forme di giudizio (obblighi dei giudici) È fatto obbligo: a) al pretore di depositare in ogni caso la sentenza entro sessanta giorni dalla presentazione della denuncia; b) al giudice di appello di depositare la sentenza entro quarantacinque giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dei motivi di appello; c) alla Corte di cassazione di depositare la sentenza entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dei motivi del ricorso

Art. 21, cc 8-9 - Competenze e forme di giudizio I processi di cui al presente articolo sono trattati anche nel periodo feriale previsto dall'articolo 91 dell'ordinamento giudiziario La colpevole inosservanza dell'obbligo previsto nel settimo comma costituisce infrazione disciplinare

Art. 21, c 10 - Competenze e forme di giudizio (via d'urgenza) Il richiedente la rettifica può rivolgersi al pretore affinché, in via d'urgenza, anche ai sensi degli articoli 232 e 219 del codice di procedura penale, ordini al direttore la immediata pubblicazione o la trasmissione delle risposte, rettifiche o dichiarazioni

Art. 22,23,24,25 Norme transitorie