La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 1 La relazione previsionale e programmatica è lo strumento di programmazione idoneo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I vantaggi della Formazione per gli Enti Locali
Advertisements

Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A | Responsabilità sociale dimpresa RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA BILANCIO.
DOPO DI NOI FONDAZIONE Convegno SE AVESSI UN MONDO A MISURA DI ME Verso la costituzione di una Fondazione per disabili. Sesto Fiorentino 14 settembre 2007.
1 Agenzia di Sviluppo Empolese Valdelsa Le leggi Brunetta: una nuova sfida per la P.A.? Lo sviluppo del processo normativo in materia di procedimento amministrativo,
“Pianificazione organizzativa e bilancio sociale”
Programmazione, gestione e controllo delle PA
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Sistema Gestione Progetti
I sistemi di programmazione, valutazione e controllo nellattuazione della riforma.
1 La fonte regionale il ruolo di Giunta e Consiglio.
1 La direzione del personale Anno Accademico
Istituti Negoziali della programmazione negoziata CORSO DI Analisi Finanziaria degli Enti Pubblici Sergio Zucchetti.
Il Piano Esecutivo di Gestione
Il sistema della programmazione
Lunità elementare Analisi dei processi Il percorso La definizione Lanalisi Il repertorio dei processi Attività e programmazione Attività e organizzazione.
L’Activity Based Management
Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A | Responsabilità sociale dimpresa | Prof. Claudio Cipollini RESPONSABILITÀ
Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A | Responsabilità sociale dimpresa RESPONSABILITÀ SOCIALE DIMPRESA BILANCIO.
STUDIO DI FATTIBILITÀ: COME COSTRUIRE UN PERCORSO FINALIZZATO ALLA COSTITUZIONE DI GESTIONI ASSOCIATE.
1 Lo Sportello Unico e la comunicazione Arezzo, 27 gennaio 2005.
PROGETTO PERVINCA Percorsi di Valorizzazione ed Internalizzazione delle Competenze delle Amministrazioni per la gestione del personale - Programma Operativo.
La P.A. delineata dal D.lgs n. 150/2009
Due strumenti di comunicazione della PA: carta dei servizi e bilancio sociale 18° lezione 30 ottobre 2008 Anno Accademico 2009/2010.
Roma, 12 maggio 2005 – FORUM P.A. SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Scopo dellEnte (definito dalle norme) Mission Pianificazione strategica (di medio/lungo.
Il regolamento di organizzazione del lavoro, degli uffici e dei servizi Laboratorio di eGovernment – Università del Salento Agenzia delle Autonomie Locali.
Il D.Lgs. n. 150/2009 – Lecce 25 gennaio 2010 Organizzazione del lavoro e sistema di valutazione Verso nuovi modelli organizzativi e di valutazione delle.
Piano della Performance
La rendicontazione per le Aziende non profit Rosanna DAmore Provincia di Bologna, 22/23 marzo 2006.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze Politiche Lezioni di contabilità degli Enti Pubblici Il Piano Esecutivo di Gestione Dott. Andrea.
Progetto ChORUS Competenze, Organizzazione, Risorse Umane a Sistema ___________________________________________________________________________________________________________________________________.
Trasparenza svelata: lesperienza della Provincia di Pordenone Marina Del Giudice Provincia di Pordenone Auditorium della Regione Autonoma Friuli Venezia.
La gestione dei servizi pubblici locali
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Controllo di Gestione negli Enti Pubblici
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
COMUNE DELLA SPEZIA Sportello Unico per le Imprese COMUNE EDLLA SPEZIA – Sportello Unico per le Imprese.
COMUNICAZIONE PUBBLICA Il bilancio sociale nelle amministrazioni pubbliche 8°e 9° lezione 23/24 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
Gli amministratori ed i dirigenti quali soggetti
Piano della Performance
Progettare per competenze
Laziendalizzazione del dipartimento di prevenzione Proposta di un metodo per il controllo di gestione delle attività
Il Decreto Legislativo n° 150/2009
Progetto R.INNO.VA La riforma della Pubblica Amministrazione per innovare le organizzazioni e valutare le performances PON Governance Azioni di Sistema.
LA CONTABILITA’ AMBIENTALE L’ESPERIENZA LIFE-CLEAR
Direzione Partecipate Febbraio 2013
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Le informazioni per decidere 1Lezione 2 - Le informazioni per decidere Lezione 2.
Sintesi delle novità introdotte
Struttura del bilancio annuale del Comune
Programmazione, gestione e controllo delle PA dr. Carlo Vermiglio
LA REDAZIONE DEL BILANCIO:
Parte II 2.1.Analisi dell’Ente e del servizio sede di tirocinio; 2.2.Analisi del territorio di riferimento 2.3.Analisi dell’utenza (persona, famiglia,
L’A. come strumento funzionale Orientamento all’offerta
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
L’organizzazione Il termine organizzazione ha due significati:  Da una parte designa un’entità soggettiva (lo stato, la regione, il comune);  Dall’altra.
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Servizio Sociale Anno Accademico II anno di corso Relazione.
LA STRUTTURA DEL BILANCIO
SCOPO DELLA TESI §analisi della spesa dell’Ente Parco nazionale del Pollino ai fini della valutazione dell’efficienza ed efficacia economica rispetto.
La filosofia dell’organizzazione Cfr - Materiale corso di organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Parte II 2.1 Analisi dell’Ente e del Servizio sede di tirocinio; 2.2 Analisi del territorio di riferimento 2.3 Analisi dell’utenza (persona, famiglia,
La programmazione sociale a livello locale Un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la Comunità 24 novembre 2015.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Milano IL PROCESSO DI ATTUAZIONE DEL DECENTRAMENTO Milano, Marzo 2012 Direzione Centrale DECENTRAMENTO E SERVIZI AL CITTADINO.
IL NUOVO SISTEMA PROFESSIONALE DI AGENZIA DEL TERRITORIO.
1 3-CONTROLLO 2-ESECUZIONE 1-PREVISIONE Il sistema di programmazione e controllo.
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA Parma, 30 Dicembre 2013.
1 METODOLOGIA DEL SISTEMA DI DIREZIONE PER OBIETTIVI E DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRETTORI REGIONALI REGIONE PIEMONTE.
I sistemi di Programmazione negli Enti Locali a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
Transcript della presentazione:

La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 1 La relazione previsionale e programmatica è lo strumento di programmazione idoneo a contenere : il piano generale degli obiettivi previsto dalla legge n. 150 del 2009 declina in obiettivi triennali il programma di mandato e sarà a sua volta declinato in obiettivi annuali attraverso il Peg il programma delle politiche sul personale con individuazione delle risorse previsto dalla legge n. 150 del 2009 contiene i criteri generali correlati agli obiettivi triennali e alla sostenibilità economica e normativa e verrà declinato nel piano delle assunzioni di competenza della Giunta

Allinterno dei programmi devono essere inseriti anche gli obiettivi triennali da attribuire: La nuova impostazione della relazione previsionale e programmatica - 2 OBIETTIVI STRATEGICI Discendono direttamente dal programma di mandato e afferiscono alle strategie e priorità di volta in volta definite dallamministrazione OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI Sono finalizzati a migliorare la qualità e/o lefficienza nellerogazione dei servizi istituzionalmente affidati allEnte Contenuto essenziale della Relazione è lindividuazione di obiettivi triennali direttamente previsti per la struttura organizzativa comunale: - alle società strumentali in quanto agiscono come apparati amministrativi - ai consorzi in quanto Enti Locali - alle società che gestiscono servizi pubblici locali (utilizzando schede semplificate contenenti dati essenziali)

IL CONCETTO DI SERVIZIO E LOTTICA DI PROCESSO PROCESSI DI SERVIZIO Le competenze attribuite alle pubbliche amministrazioni locali sono prevalentemente rivolte alla produzione di beni e/o servizi per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità locali. Lottica di processo consente di evidenziare linsieme delle attività omogenee tra loro interrelate che generano la realizzazione di un prodotto e/o lerogazione di un servizio (un risultato definito e misurabile): ogni singolo processo di servizio, caratterizzato da determinati livelli di prestazione nei confronti dei suoi fruitori, contribuisce al raggiungimento delle più ampie finalità istituzionali dellEnte PROCEDURA PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO che rappresenta un particolare tipo di processo le cui attività sono regolate a priori in modo formalizzato e rigido che è un insieme di atti individuati da norme che, indipendentemente dalla loro eterogeneità ed autonomia, sono tra loro collegati e tendenti ad un unico atto conclusivo con rilevanza esterna, appunto il provvedimento: come i processi, anche i procedimenti sono trasversali alle strutture amministrative, ma in genere attengono ad un livello di generalità inferiore (un processo può essere linsieme di più procedimenti)

MAPPATURA DEI PROCESSI DI SERVIZIO : LA NOSTRA METODOLOGIA PROCESSI PRIMARI Producono effettivamente un risultato per lesterno, e rappresentano i processi chiave centrali per il raggiungimento delle finalità istituzionali dellEnte Allinterno del quadro di cui sopra, il modello da noi adottato prevede 3 livelli di dettaglio attraverso i quali scomponiamo i processi di servizio via via individuati: LIVELLO PROCESSI DI SUPPORTO Sono quelli che, senza produrre direttamente i prodotti/servizi attesi, si rivolgono ad unutenza interna e ricomprendono tutte le attività essenziali per lorganizzazione affinchè possa realizzare i processi primari DESCRIZIONECHE COSA RAPPRESENTA MACRO-PROCESSO SERVIZIO ATTIVITA DI STRUTTURA Definisce i macro-processi primari e di supporto dellente, raggruppandoli per ambiti di competenza o materia: è utile perché ci consente di mantenere un certo ordine nella visione complessiva A questo livello vengono individuati i singoli processi di servizio, intesi nella loro interezza, senza cioè introdurre ancora alcun elemento di frammentazione sulla struttura organizzativa Questo ulteriore livello ci permette di definire gruppi di attività omogenee che caratterizzano il processo di erogazione del servizio e di rilevare come lo stesso sia ripartito tra le varie strutture dellEnte

IPOTESI DI SCHEDA INFORMATIVA PER UN SERVIZIO SERVIZIO XYZ : … … … Descrizione Fonte Utenza Output Descrizione sintetica sulle finalità del servizio Fonte normativa, o altro, che attribuisce allorganizzazione la competenza ad erogare il servizio Individuazione dellutenza, esterna o interna, destinataria del servizio Individuazione della produzione specifica per il servizio ATTIVITA CHE CARATTERIZZANO IL SERVIZIO E STRUTTURE COINVOLTE RISORSE UMANE IMPIEGATE Caratteristiche principali delle risorse umane impiegate sul servizio, e relativa quantificazione del tempo di assorbimento sulle varie attività con descrizione analitica del lavoro effettivamente svolto Ricostruzione delle varie attività di struttura riconducibili al servizio, delineando come esso viene attualmente svolto e attraverso quali strutture dellorganizzazione RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE CORRELATE AL SERVIZIO Collegamento con le risorse finanziarie assegnate in bilancio, e valutazioni sui costi effettivamente sostenuti per lerogazione del servizio INDICATORI DI SERVIZIO Indicatori di varia natura e tipologia per la misurazione delle performance di servizio: - tempi di risposta allutenza - grado di copertura della domanda - produttività del servizio rispetto alle risorse impiegate - gradimento dellutenza sui livelli di prestazione del servizio - … … …