A.A. 2012-13 Laboratorio di Fisica Corso di Scienze della Formazione Primaria laurea quadriennale Giovanna Puddu Università di Cagliari e INFN Sezione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LABORATORIO LATINO FORMAZIONE
Advertisements

OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
LABORATORIO SCIENTIFICO
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Dalle discipline alle competenze di cittadinanza
Adempimento dell’obbligo d’istruzione (D.M. n°139 del 22/08/2007)
La programmazione per competenze
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
Nella valutazione dei percorsi formativi di tipo globale potrebbe risultare significativo: Dichiarare come si conosce e si mettono in pratica le conoscenze.
PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO ° INCONTRO Salò, 8 ottobre 2010.
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
Tecnologia A cura di Paola Limone.
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
dispone di un proprio METODO o di tanti metodi di cui si avvale per fare nuove ricerche è un insieme di conoscenze acquisite dalluomo mediante lesperienza.
Piani di studio personalizzati Percorsi didattici annuali
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
Liceo delle Scienze Umane “Clemente Rebora”
Nella comunicazione didattica è necessario tenere conto di tutti i canali di acquisizione della conoscenza: i canali percettivi attraverso gli organi.
PROGETTO DI EDUCAZIONE SCIENTIFICA
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
Relazione finale gruppo verticale sull’energia
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
ISTITUTI COMPRENSIVI DI MAJANO E DI FAGAGNA
DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008, n. 137 Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (G.U. n. 204 del ) INDIETRO.
Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria a.a.2004/2005 istruzioni per luso.
INDICAZIONI PER ILCURRICOLO
Conferenza servizio D.L 137/2008 DECRETO-LEGGE DECRETO-LEGGE 1 settembre 2008, n. 137 Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università
Baldo Fabiola; Peruzzi Lella
Obiettivi M e L nella cultura M e L nella preparazione professionale
REGOLAMENTO RECANTE NORME CONCERNENTI IL RIORDINO DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI Ai sensi dell'art. 64, comma 4, del decreto legge 25/6/2008, n. 112 Convertito.
Indicazioni compilazione Curricolo anno scolastico 2013/2014
La programmazione per competenze
DIDATTICA PER COMPETENZE
LABORATORI del SAPERE SCIENTIFICO
INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI
Piano dell'Offerta Formativa CIRCOLO DIDATTICO “G.B.PERASSO”
Tempi per l’informazione e la formazione
Maria: una gita in campagna
Riferimenti normativi: Decreto 22 agosto 2007 n Allegati
Progetto VIVES Microrete l a,b,c, di Cagliari A lberti B uccari C olombo Cagliari.
Progetto di Laboratorio AREA A RISCHIO “MATEMATICA …IN GIOCO”
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
1 Piano dellOfferta Formativa Anno scolastico 2010 / 2011.
I LUOGHI DELLA MEMORIA LA MEMORIA DEI LUOGHI
(Anfossi, Baglietto, Caviglia, Cipani, Zunino)
La nostra scuola si propone II Circolo Didattico di Solofra
Vi danno il benvenuto Prof. ssa Maria Evelina Megale
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Gruppo del Progetto Coordinatore Referente Prof.ssa Sonia Spagnuolo Docenti Partecipanti Concetta Zecca Giuseppe Ruscelli Elisa Santagada Anna Caterina.
LICEO SCIENTIFICO Il liceo scientifico è indirizzato all’approfondimento della cultura scientifica (matematica, fisica, scienze naturali) in sintonia con.
PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO
Classe III B Scuola Primaria di Gallicano a. s. 2013/2014
Rete del distretto faentino per le Indicazioni 2012
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
UNA RETE PER INCLUDERE ISTITUTO COMPRENSIVO DI GUALDO CATTANEO a.s GLI ALUNNI DELLA CLASSE IVa DELLA SCUOLA PRIMARIA DI SAN TERENZIANO Presentano.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Come impostare il curricolo
Proposta di curricolo di tecnologia per la scuola primaria
Laboratorio didattica dell’area antropologica
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
LABORATORIO di PSICOLOGIA
Perché le TIC nella Didattica
Conoscenze, abilità, competenze
Incontro di presentazione delle scuole del Circolo Didattico “A.Scarpa”
SITUAZIONE “Frenesia da riforma”, Proliferazione documenti Cambia tutto ma …. CAMBIA BEN POCO Incertezza momento politico Scarsa motivazione docenti.
ISTITUTO COMPRENSIVO “N. Fiorentino” Montalbano Jonico Iscrizioni a.s. 2012/2013.
V CIRCOLO DIDATTICO DI GIUGLIANO IN CAMPANIA (NA)
Liceo Scientifico MANFREDO FANTI. PERMETTE DI ACQUISIRE STRUMENTI CULTURALI E METODOLOGICI PER UNA COMPRENSIONE APPROFONDITA DELLA REALTÀ FORNISCE CONOSCENZE,
Transcript della presentazione:

A.A. 2012-13 Laboratorio di Fisica Corso di Scienze della Formazione Primaria laurea quadriennale Giovanna Puddu Università di Cagliari e INFN Sezione di Cagliari Giampaolo Lai Università di Cagliari Dottorato

L’importanza dell’approccio laboratoriale Dal punto di vista formativo Sul piano scientifico 2

La didattica laboratoriale Indicazioni Nazionali 2007 1 […] le discipline sono potenti mezzi formativi, per i metodi che forniscono e per i sistemi concettuali che consentono di costruire. Ancora di più la sono per la loro capacità di introdurre, attraverso lo stupore che nasce dal misurarsi con le grandi domande, alla dimensione della scoperta. La scuola …è un vero laboratorio del pensiero, centro di ricerca e spazio di sperimentazione, di cooperazione, di relazioni significative che impegna gli insegnanti ad essere ‘maestri’, cioè adulti competenti che testimoniano con la loro passione l’autenticità delle richieste che fanno ai loro alunni. !!!!!!!

La didattica laboratoriale Ambiti, discipline, unitarietà del sapere Indicazioni Nazionali 2007 2 Ambiti, discipline, unitarietà del sapere tre grandi ambiti: a) linguistico espressivo; b) antropologico; c) matematico-scientifico… progressivamente …emergerà sempre più consapevolmente la nozione di disciplina, intesa non semplicemente come ‘materia scolastica’ (insieme di nozioni) ma come strumento di indagine, che dispone di metodi, linguaggi, concetti specifici e caratterizzanti…

La didattica laboratoriale nella nuova laurea quinquennale DECRETO 10 settembre 2010, n. 249. Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244» Corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria (LM -85 bis) In particolare [i laureati] devono: possedere conoscenze disciplinari relative agli ambiti oggetto di insegnamento (linguistico-letterari, matematici, di scienze fisiche e naturali, storici e geografici, artistici, musicali e motori); Il profilo dei laureati dovrà comprendere la conoscenza di: 2) fisica: misure e unità di misura; densità e principio di Archimede; la composizione atomica dei materiali; elementi di meccanica e meccanica celeste e astronomia; elementi di elettrostatica e circuiti elettrici; il calore e la temperatura; fenomenologie di termodinamica; il suono. 5

Nella nuova laurea quinquennale (PRIMO ANNO ATTIVATO NEL 2011-2012) IL RUOLO DEL LABORATORIO È STATO COMPLETAMENTE RIDIMENSIONATO. NON ESISTONO PIÙ CORSI DI LABORATORIO “INDIPENDENTI” NON SI PARLA PIÙ DI DIDATTICA LABORATORIALE 6

“Situazioni” favorevoli all’acquisizione di nuove conoscenze 2010: Didattica delle scienze, Puddu, Raimondi, Nurcis in Formazione degli insegnanti e competenze didattico disciplinari, CUEC Nel momento in cui l’allievo si confronta con un problema agisce per trovare una nuova strategia risolutiva che deve essere in grado di comunicare […] argomentando la propria scelta […]. Se gli insegnanti tengono conto del gruppo e delle sue dinamiche interne si creano situazioni favorevoli all’apprendimento 1/3 7

Il ruolo del laboratorio nella didattica delle scienze Nella scuola primaria e ancora di più in quella dell’infanzia, può essere preferibile lavorare per temi più che per problemi […] È preferibile che il laboratorio proponga semplici esperienze, riconducibili a fenomeni osservabili quotidianamente, non solo per osservare gli eventi, […] ma come pretesto che faciliti correttamente il passaggio da un’analisi basata sull’approccio spontaneo all’analisi rigorosa 2/3 8

Il ruolo del laboratorio nella didattica delle scienze Le esperienze scientifiche proposte ai bambini […] non possono però essere ridotte a semplici verifiche di quanto raccontato in classe, ma devono costituire un’attività di scoperta all’interno di un progetto didattico coerente, di ampio respiro e flessibile […] In questo contesto il laboratorio non deve essere più inteso solo come spazio fisico, come aula speciale, ma soprattutto come uno “spazio mentale”, un vero e proprio luogo metodologico dove il sapere non si trasmette ma si costruisce 3/3 9

I materiali “Quanto più i materiali usati in un esperimento illustrativo sono semplici, quanto più essi sono familiari allo studente, tanto più sarà possibile che egli acquisisca completamente il concetto così presentato. Il valore educativo degli esperimenti di questo tipo è inversamente proporzionale alla complessità dell’attrezzatura. Lo studente che adopera un’attrezzatura "fatta in casa", che funziona sempre male, spesso impara di più di quello che ha a disposizione strumenti accuratamente calibrati, di cui può fidarsi, e che egli non osa smontare.” J.C. Maxwell

Sennet: L’uomo artigiano 2008 1 Sennet: Elogio del saper fare La Repubblica 8.12.08 (L’uomo artigiano: The craftsman – Feltrinelli) Secondo la new economy: “gli artigiani e i tecnici non pensano” Sennet (sociologo americano) propone una ‘cultura materiale’ che rovesci il pregiudizio negativo sulla manualità. Craft significa arte, mestiere, tecnica: “testa e mano sono collegate e il rapporto con la materialità della vita è saldo”

Sennet: L’uomo artigiano 2008 2 Sennet: Elogio del saper fare La Repubblica 8.12.08 (L’uomo artigiano: The craftsman – Feltrinelli) Il lavoro artigiano contiene già tutta l’etica di cui abbiamo bisogno […] anche perché esso si svolge all’interno di un contesto di cooperazione, non di esasperata competizione individuale.

Sennet: L’uomo artigiano 2008 5 Sennet: Elogio del saper fare La Repubblica 8.12.08 (L’uomo artigiano: The craftsman – Feltrinelli) Il progresso dipende da una sorta di dialogo tra esplorazione e maestria Avremmo un diverso ordine sociale se ci dedicassimo allo sviluppo delle capacità umane. Questo ci consentirebbe di mettere l’accento sulla collaborazione piuttosto che sulla competizione, come il metodo migliore per sviluppare le competenze. Proprio come avveniva nelle botteghe artigiane del passato.

Paul Feller (1913-1979) La maison de l’outil et de la pensée ouvrière (Troyes, France) Una collezione di 20000 utensili lavorati a mano risalenti al periodo tra il XVII e il XIX sec., raccolti in 60 vetrine.

P.Feller, G.Bachelard, H. Gardner: Trasformare la violenza in potenza creatrice « Il lavoro della materia permette all’adolescente di riequilibrare la sua energia con la mediazione dell’utensile » « Non so cosa vorrò fare dopo, non lo immagino, non c’è niente che mi interessi ». La scuola così com’é mantiene questo malessere non considerando la trasformazione del corpo nell’adolescenza. Il mestiere non è la sola soluzione all’adolescenza ma è particolarmente completo, soprattutto per ciò che concerne il lavoro della materia, per lo scambio che si effettua tra l’apprendista e l’universo senza alcuna intermediazione. “Bisogna fare in modo che durante lo sviluppo un bambino possa considerare la testa come facente parte del corpo. Non è questa l’intelligenza: approfittare di un potenziale globale al servizio dello sviluppo del proprio pensiero?”

La scala dimensionale della natura Mecanique

1911 – 2011 100 anni dalla scoperta del nucleo atomico Rutherford

Grandezze e processi Nel nostro laboratorio cercheremo di focalizzare l’attenzione: Sulla misura di alcune grandezze. Problemi concernenti i metodi di misura, le caratteristiche degli strumenti e la determinazione dell’incertezza (calcolo dell’errore). Sui processi fisici in cui sono presenti grandezze dipendenti. Evidenziare graficamente l’eventuale relazione di dipendenza e cercare di descriverla matematicamente. 18

Laboratorio di Fisica per Scienze della Formazione Primaria Prof Laboratorio di Fisica per Scienze della Formazione Primaria Prof. Giovanna Puddu e Dr. Giampaolo Lai AA 2012/13 5 settimane x 5 ore/settimana = 25 ore (3 CFU) U. Amaldi Corso di Fisica - Zanichelli; oppure appunti per quanto riguarda il calcolo dell’errore. D.D’Allasia, V.Montel, G.Rinaudo La Fisica per maestri Libreria Cortina Torino 2004 (reperibili su www.ibs.it e www.amazon.it) Sennet: Elogio del saper fare La Repubblica 8.12.08 (L’uomo artigiano: The craftsman, Sennet, Feltrinelli 2008) D. Naert Paul Feller La voix de l’apprentissage préface de Gérard Pierré s.j., Les editions de la Maison du Boulanger, Troyes 2008.

Non c’è scienza applicata se non c’è scienza

Fine

Ipotesi di lavoro 1 settimana: masse, volumi, densità, principio di Archimede 2 settimana: pressione nei fluidi, vasi comunicanti, combustione e depressione 3 settimana: ottica: luce, ombre, specchi, lenti, microscopio 4 settimana:elettromagnetismo: circuiti elettrici, calamite 5 settimana: termodinamica, sensori e sistemi di acquisizione 22