LA SCUOLA E’ UNO SPAZIO PRIVILEGIATO

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Transcript della presentazione:

LA SCUOLA E’ UNO SPAZIO PRIVILEGIATO -> FAVORISCE/SOSTIENE GLI APPRENDIMENTI ACCADEMICI -> PROMUOVE LA CONOSCENZA/”COMPRENSIONE” DELLE REGOLE CHE DEFINISCONO I RAPPORTI INTERPERSONALI E LE SITUAZIONI SOCIALI -> FORNISCE OCCASIONI DI INTERAZIONE SOCIALE E COMUNICAZIONE FUNZIONALE -> STIMOLA L’INIZIATIVA PERSONALE, LA DIVERSIFICAZIONE DI INTERESSI ED ATTIVITA’

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE COMPORTAMENTI TIPICI IN BASE A CRITERI DIAGNOSTICI + COMPORTAMENTI SOGGETTIVI = DIFFERENZE DI COMPORTAMENTO ADATTIVO

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE Intervento con FINALITA’ ABILITATIVE -> far emergere le abilita’ del bambino + FINALITA’ ADATTIVE -> favorire l’adattamento del soggetto all’ambiente

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE 1° Esempio Il bambino presenta: MARCATE DIFFICOLTA’ DI AGGANCIO RELAZIONALE + PERSISTENTI DEFICIT COMUNICAZIONE VERBALE / NON VERBALE in associazione con LIVELLO COGNITIVO GENERALMENTE DEFICITARIO

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE Obiettivi curricolari: Guardare alla persona quando viene chiamato per nome Guardare un oggetto quando viene nominato Prestare attenzione a chi parla Usare il contatto oculare per mantenere l’interazione Imitare azioni semplici, suoni, parole Attirare l’attenzione di qualcuno Facilitare i comportamenti di richiesta Dire di no o fare gesti di diniego Dire di si o fare gesti di assenso Salutare gli altri Denominare le persone Denominare le cose Descrivere ciò che gli altri stanno facendo gli apprendimenti accademici (lettura scrittura calcolo) comunque da sollecitare sono abilitativi  facilitano le funzioni ad essi associate (attenzione – percezione - controllo motorio - aderenza alla richiesta – rinforzo intrinseco)

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE 2° Esempio Il bambino presenta: UN SODDISFACENTE LIVELLO COMUNICATIVO nella maggioranza dei casi coincidente con livello cognitivo nei limiti / poco inferiore alla norma

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE Finalità intervento AIUTARE LA CONOSCENZA/”COMPRENSIONE” DELLE REGOLE CHE DEFINISCONO I RAPPORTI INTERPERSONALI E LE SITUAZIONI SOCIALI STIMOLARE L’INIZIATIVA PERSONALE SOSTENERE GLI APPRENDIMENTI ACCADEMICI

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE OBIETTIVI CURRICOLARI /aspetto sociale Facilitare la consapevolezza di intenzioni/preferenze/esperienze/conoscenze altrui Facilitare la capacità di raccontare esperienze personali Sviluppare l’abilità di mantenere/modificare il tema di conversazione secondo la prospettiva dell’ascoltatore Sviluppare l’uso del linguaggio per mediare e risolvere conflitti e/o divergenze di opinioni Sviluppare l’uso del linguaggio per esprimere sentimenti ed empatia con gli altri

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE OBIETTIVI CURRICOLARI /aspetti linguistici Facilitare l’uso di linguaggio più avanzato per esprimere le differenze di significato (es. congiunzioni – proposizioni subordinate) Incoraggiare l’acquisizione di convenzioni verbali per iniziare/concludere le interazioni e interagire a turno Incoraggiare l’acquisizione di segnali non verbali e paralinguistici per rinforzare le intenzioni sociali (es. lo sguardo, la posizione del corpo, il volume della voce) Aumentare l’abilità di interpretare/usare il linguaggio in modo flessibile secondo il contesto sociale e i segnali non verbali dell’interlocutore ( es. parole con significati molteplici, linguaggio figurato, sarcasmo)

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE 3° esempio Il bambino presenta: a / comportamenti disadattivi = forte attivazione emotiva (disagio - euforia) possibile funzione comunicativa b / comportamenti ripetitivi e perserveranti tipici del funzionamento mentale di tipo autistico

BAMBINO CON AUTISMO / ETA’ SCOLARE Interventi orientati a: Insegnare forme espressive più congruenti / esplicite Far aumentare la consapevolezza di capire e farsi capire Introdurre sollecitazioni alternative per interrompere il circuito perseverante e ridirezionare l’attenzione su un nuovo stimolo