Alessandra Righi (righi@istat.it) Verso un conto del capitale umano Cos’è il capitale umano Per la costruzione di un conto satellite Il C.U. è una fonte importante di crescita economica e di innovazione, un fattore determinante per lo sviluppo sostenibile e per la riduzione della povertà e della disuguaglianza Il Sistema dei conti economici (SNA 2008) non considera la risorsa C.U. in quanto non soggetta a diritto di proprietà. Ma la contabilizzazione del capitale umano può essere tuttavia realizzata utilizzando i conti satellite che si basano su concetti adattati a specifici obiettivi informativi. Un conto satellite del capitale umano può estendere i confini della produzione in modo da comprendere anche la produzione delle famiglie ed estendere il concetto di capitale fisso anche al capitale umano. L’Istat partecipa al Progetto Human Capital dell’Ocse che indirizza verso una strategia basata su definizioni e assunzioni comparabili a livello internazionale e verso la creazione di un conto satellite inserito nel quadro dei conti economici. Fonti informative Esistono tre database che possono essere utilizzati al fine di avere serie sufficientemente lunghe e affidabili di dati su cui applicare il metodo di calcolo Income based: ◊ base dati Progetto OCSE; ◊ aggiornamento della base dati derivante dal Progetto MARSS (popolazione, attiva e non attiva, tra i 15-e i 64 anni per genere, singolo anno di età e livello di istruzione dal 1977); ◊ ampliamento delle stime sul labour input nell’ambito del progetto EUKLEMS che ha portato alla realizzazione di un database sulla produttività, la creazione di occupazione, la creazione di capitale e il cambiamento tecnologico. Questi sviluppi permetteranno di avere nel nostro paese delle misure di stock e di flusso sul capitale umano e sulla sua accumulazione/depauperamento. Per l’Ocse il capitale umano (C.U.) sono “le conoscenze, le abilità, le competenze e gli altri attributi degli individui che facilitano la creazione di benessere personale, sociale economico”. La capacità di una società di produrre i beni e servizi necessari a soddisfare i propri bisogni dipende dalla quantità, qualità e combinazione delle risorse a disposizione. Il capitale umano viene incluso tra le risorse economiche a disposizione di una società insieme all'ambiente e al capitale fisico. Diversi approcci alla misura Prospettivo: si basa sulla capacità del C.U. di generare reddito. Per misurare gli effetti dell’investimento si calcola il reddito da lavoro nel ciclo vitale (lifetime income) attualizzato ad una data. Performance educativa: misura il C.U. con indicatori relativi allo stock di soggetti presenti e al funzionamento del Sistema educativo, con indicatori di input (spese pubbliche e private, quota Pil per istruzione) o di output (tasso di alfabetizzazione, differenziali retributivi connessi all’istruzione). Competenze cognitive: considera la qualità degli anni di studio in termini di abilità cognitive apprese e sviluppate. Le abilità raggiunte sono direttamente correlate con l’investimento in C.U. Residuale: che lo misura come grandezza residua, deducendo dal capitale totale di un paese quello fisico e naturale. Seguendo l’approccio prospettivo (attualmente il più diffuso a livello internazionale), due sono i metodi di stima: 1) quello Cost-based, in cui ai costi sostenuti per l’istruzione si aggiungono stime del valore del tempo speso dagli studenti nel processo di istruzione; 2) quello Income-based, in cui l'output del sistema educativo viene calcolato sulla base del valore economico delle attività lavorative e non (es. tempo speso in investimenti in istruzione e consumo di tempo libero), ovvero si stimano i redditi da lavoro (di mercato e non di mercato) per l’intera durata della vita (lifetime labor income) per la popolazione e si calcolano gli effetti di aumenti di livello di istruzione raggiunto sul lifetime labor income. Alessandra Righi (righi@istat.it) Antonella Baldassarini (anbaldas@istat.it) Direzione Centrale Contabilità nazionale - ISTAT