Dall’incontro al processo educativo

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Dall’incontro al processo educativo Come si avvia, a partire da un incontro, un processo educativo? Cosa qualifica quel processo come tale? … Ripensare pedagogicamente il processo educativo a partire dalla sua materialità

Le dimensioni implicate nell’incontro Soggettive: Il corpo Gli affetti Il modo di pensare Il modo / le possibilità di espressione Il proprio “modo di essere-nel-mondo” Contestuali: L’ambiente Gli oggetti Le possibilità di “fare”

Domande… Come possiamo sostenere un incontro, momento e luogo in cui si attivano queste dimensioni, in modo tale da farlo diventare il momento d’avvio di un processo educativo? Cosa rende educativo un processo, un’esperienza, un incontro?

Cosa è “educativo”, che cos’è l’educazione? … qualcosa che ha a che fare con il cambiamento… … qualcosa che ha a che fare con l’apprendimento/insegnamento… … qualcosa che ha a che fare con la trasmissione di valori, o di regole, di contenuti… … qualcosa che ha a che fare con la crescita dell’individuo… … qualcosa che ha a che fare con l’acquisizione di riferimenti, strumenti, linguaggi e ruoli sociali e culturali… … un’esperienza complessa, che ha a che fare con tutte le dimensioni precedenti, ma che le combina tra loro attraverso una propria “fattualità”, dando adito a determinati e particolari effetti formativi…

Un’ipotesi… L’educazione può essere intesa come l’istituzione di un “campo di esperienza” in cui i soggetti coinvolti possano fare esperienza di sé e di ciò che, della loro vita, si svolge “fuori” dal campo educativo, potendosi esprimere, potendo riflettere e soprattutto potendo rielaborare la loro esperienza di vita, in modo da poter “cambiare forma”…

Un’ipotesi… Nella materialità di un luogo e di un tempo, che possiamo chiamare educativo, si mobilitano allora affetti e pensieri, incarnati nei corpi e nelle disponibilità che essi esprimono: tutto ciò può dar luogo ad un processo, ovvero ad un movimento che avviene nel tempo e che provoca effetti che hanno a che fare in primo luogo con un cambiamento esistenziale…

Ancora domande… Cosa sostiene questo processo di cambiamento? Come si combinano in esso affetti e pensieri, istanze organizzative e esigenze educative? È possibile progettare un incontro educativo? È possibile progettare un processo educativo? Quale ruolo ha, in tutto ciò, la dimensione relazionale ed affettiva? Cosa significa “curare” il processo educativo?

Per rispondere… ancora ipotesi… Forse occorre passare dall’attenzione per i soggetti in sé alla considerazione dell’esperienza che si pone in atto con loro… Ciò non significa trascurare le particolarità soggettive, ma implica che la cura dei soggetti sia indiretta: forse essa avviene attraverso la cura del processo educativo…