Corso di giornalismo politico-economico

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Corso di giornalismo politico-economico Prof. Pierguido Cavallina 1

Info organizzative Corso di Laurea Magistrale (ord. 270): Editoria Multimediale e nuove professioni dell’informazione 2010/21011(Classe LM-19) Cattedra: Giornalismo politico-economico (SPS/08) Seconda parte del corso: focus sulla parte di giornalismo politico Periodo lezioni seconda parte: da giovedì 18 novembre a giovedì 16 dicembre Orari: tutti i martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 Sede: Sani 11 (ex caserma Sani - V. Principe Amedeo 184) Crediti esame: 6 Votazione esame: media dei voti ottenuti, attraverso un colloquio orale separato, con i due docenti del corso rispettivamente al programma di competenza di ognuno. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 2

Testi d’esame E. Forcella, Millecinquecento lettori: confessioni di un giornalista politico, Donzelli editore, Roma, 2004.   G. Mazzoleni, A. Sfardini, Politica pop. Da "Porta a Porta" a "L'isola dei famosi" , Il Mulino, Bologna, 2009.  Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 3

Per Info (seconda parte del corso) Didattiche: Prof. Pierguido Cavallina pierguido.cavallina@uniroma1.it Ricevimento: concordare appuntamento via e-mail Organizzative: Dr.ssa Katia Vinciguerra katiavinciguerra@gmail.com Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 4

Programma seconda parte del corso Giovedì 18 novembre Presentazione del corso Definizione del giornalismo politico Decalogo del giornalista politico Storia del giornalismo politico Martedì 23 novembre La notizia politica: dal pastone alla news Iter di creazione di una notizia Le fonti e il linguaggio di una notizia politica Giovedì 25 novembre Politica e stampa Testate giornalistiche italiane e linee editoriali Esercitazione: confronto notizia politica del giorno all’interno dei principali giornali italiani Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 5

Programma seconda parte del corso Martedì 30 novembre Politica e televisione Politica pop (infotaiment, soft news e politaiment) Trasmissioni televisive italiane di carattere politico Giovedì 2 dicembre Testimonianza giornalista tv Martedì 7 dicembre Web e politica Il caso Dagospia Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 6

Programma seconda parte del corso Giovedì 9 dicembre Rapporto tra giornalista politico e “lettori importanti” Martedì 14 dicembre Le campagne elettorali: la par condicio e lo spin doctoring Sondaggi e opinione pubblica: testimonianza Giovedì 16 dicembre Il ruolo del Portavoce politico Testimonianza Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 7

Il giornalismo politico Il giornalismo politico analizza il potere politico, cercando di informare i cittadini sui processi di gestione della Res Publica. Protagonisti di questa tipologia di giornalismo sono i rappresentanti politici e i meccanismi delle loro azioni in contesti quali il Governo, il Parlamento e lo Stato. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 8

Evoluzione del giornalismo politico oggi Oggi si parla sempre più spesso di “spettacolarizzazione” della politica e della nascita di quella sfera pubblica politica, definita da Peter Dahlgren (“Television and the Public Sphere: Citizenship, Democracy and the Media”): «La sfera pubblica “politica” costituisce lo spazio discorsivo, istituzionale e topografico, nel quale la popolazione nel ruolo di cittadini ha acceso a quello che si potrebbe chiamare metaforicamente il dialogo sociale che tocca questioni di interesse comune, in altre parole, la politica. Questo spazio, e le condizioni per la comunicazione in esso, sono essenziali per la democrazia» Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 9

Storia del giornalismo politico 1789: data in cui può essere collocata la nascita formale del giornalismo politico. È il 26 agosto 1789 quando viene proclamata la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”. L’articolo XI della carta recitava testualmente: “La libera comunicazione del pensiero e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo: ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinanti dalla legge”. 1796: Napoleone Bonaparte entra a Milano il 15 maggio. Sulla sua scia esplode una grande fioritura di giornali che lui stesso vuole. Due giorni dopo, infatti, scrive al Direttorio: “Di qui partiranno i giornali e gli scritti di ogni genere che infiammeranno l’Italia, dove la tensione è al massimo.” La stampa è finalmente libera e nei seguenti tre anni nascono numerosi giornali in città come Roma, Napoli, Milano e Venezia. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 10

Storia del giornalismo politico Nascono così le prime forme di giornalismo politico: i giornali del periodo dedicano la maggior parte delle proprie pagine a notizie di politica. 1797: la costituzione dell’effimera Repubblica Cispadana sancisce all’articolo secondo la libertà di stampa: “niuno può essere impedito a dire, scrivere, e pubblicare anche colle stampe i suoi pensieri, fuorché ne’ casi determinati dalla Legge, e non può, se non in questi, essere responsabile di ciò che ha fatto, o pubblicato”. 1821: nasce a Firenze “l’Antologia, giornale di scienze, lettere ed arti” che rappresenterà, per dodici anni, uno dei più efficaci esempi di quel lavoro culturale e politico diretto a formare un’opinione in grado di premere sui governi e spingerli alle riforme. Fondatore del nuovo mensile è Gian Pietro Viesseux, il quale ha l’occhio lungo anche nello scoprire giovani scrittori come Carlo Cattaneo e Giuseppe Mazzini. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 11

Storia del giornalismo politico 1850: in Italia i giornali mantengono una perdurante vocazione politica. Tarda quindi a manifestarsi il fenomeno di una stampa popolare e di intrattenimento, con la sua particolare attenzione per la cronaca e le alte tirature. La stampa si conferma come lo strumento principe di una comunicazione politica ristretta alle élite del paese. 1867: nasce “la Gazzetta piemontese” (che poi nel 1895 prenderà nome “la Stampa”. 1876: nasce “Il Corriere della Sera” Già allora la tendenza dell’attuale giornalismo politico, nello schierarsi a destra o a sinistra, era ben presente. Il direttore del “Corriere” Eugenio Torelli Violler, per esempio, volle chiaramente un foglio che fosse “la versione di destra del Secolo”. La maggior parte dei giornali che comparvero dopo il 1876 – come sostiene N. Bernardini (Guida della stampa periodica italiana) – comparvero con programmi di sinistra. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 12

Storia del giornalismo politico Prima Guerra Mondiale e periodo fascista: il regime controlla tutti i mezzi di informazione, dalla stampa alla radio, al cinema. 1946: il referendum del 2 giugno vede trionfare la Repubblica sulla Monarchia e viene così redatta la nuova Costituzione Italiana. L’articolo sulle libertà di opinione, stampa … (parte I, Titolo I, num. 21) così recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il loro pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure …” Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 13

Storia del giornalismo politico Primi anni ’70: un periodo di crisi per quanto riguarda la vendita dei giornali. Alla maggiore libertà di cronaca e di critica si accompagna un più forte e diffuso coinvolgimento politico-ideologico di molti giornalisti, mentre nei gruppi di potere aumenta l’interesse a controllare i media la cui importanza politica e sociale sta aumentando considerevolmente. In questi anni, lo scenario politico e sociale che si presenta, porta i leader politici a influenzare fortemente il giornalismo italiano che diviene così schierato e non obiettivo. 1974: nasce “il Giornale”, fondato da Indro Montanelli 1976: il 14 gennaio esce il primo numero relativo a “la Repubblica”, fondata da Eugenio Scalfari. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 14

Storia del giornalismo politico Scalfari dichiara fin da subito la posizione del suo giornale: “Questo giornale è un po’ diverso dagli altri: è un giornale d’informazione il quale, anziché ostentare una illusoria neutralità politica, dichiara esplicitamente di avere fatto una scelta di campo. È fatto da uomini che appartengono al vasto arco della sinistra italiana”. L’obiettivo – come scrive sempre Scalfari nella presentazione del primo numero – è comunque quello di “giudicare i fatti, positivi e negativi, anche se si producono nell’area in cui si è scelto di militare”. Negli anni successivi: Nascono nuove testate, ancora oggi molto importanti. La televisione viene consacrata come mezzo di comunicazione di massa per eccellenza. I quotidiani approdano su internet. Il primo quotidiano italiano a tiratura nazionale ad andare online è L’Unità (1995), dopo l’esordio de L’Unione Sarda, che risale al 1994. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 15

Decalogo del giornalista politico Evita i servilismi Onestà mentale non vuol dire par condicio Rispetta le opinioni altrui Cerca di essere informato sull’argomento Non abbeverarti ad una sola fonte Per ogni carota, una bastonatina Orecchio per le confidenze, occhio alle confidenze, fiuto per le persone. E la lingua serve per parlare Ascolta per capire, capisci per interpretare, interpreta per far capire Scrivi per il lettore, parla per l’ascoltatore, mostra allo spettatore Non do ut des ma des ut do Regole di Leonard Berberi (dal corriere.it) Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 16

Bibliografia di riferimento P. Murialdi, Storia del giornalismo italiano, Il Mulino, Bologna, 1996. Giornalismo politico-economico 18/11/2010 Pagina 17