LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Advertisements

I FIGLI NATURALI NELLAFFIDO FAMIGLIARE A.A.A. Cerchiamo AMORE AIUTO ACCOGLIENZA S. Giorgio di Nogaro 6 maggio 2011 dott.ssa Elena Mazzocchi.
UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA Verso una nuova forma di affido
A cura di Maria Vittoria Musella Progetto di formazione, consulenza ed elaborazione materiali e procedure per promuovere un approccio condiviso nella prevenzione.
COME VALUTARE UN PROGETTO DI MOBILITA’
2°- 4°- 5° Circolo di Piacenza 16 novembre 2007
LACCOGLIENZA è un processo dinamico, influenzato da componenti professionali, organizzative ed operative, che si realizza a partire dal primo contatto.
Dall’ Unità Didattica all’ Unità di Apprendimento
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Mediatori culturali dAmbito per cittadini immigrati Soggetti coinvolti Comuni dellAmbito Associazioni di cittadini stranieri Associazioni di volontariato.
L’Assistenza Economica STRUMENTO nel PROCESSO DI AIUTO
DEFINIZIONE DI AFFIDO E SUE FINALITA’
Servizio Tecnico Centro per la Giustizia Minorile per l'Emilia Romagna Progetto "Attivazione del coordinamento risorse"
Efficacia e ricaduta del progetto “Giramondo” nel Comune di Condino
FAVARONI MARIA SPERANZA, SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIO ASSISTENZIALE, REGIONE UMBRIA LA REALTÀ DEI MINORI FUORI FAMIGLIA IN UMBRIA I MINORI IN AFFIDO.
Una comunità che accoglie laffido familiare nelle politiche a sostegno dei minori Mercoledì 22 novembre 2006.
Prevenzione, Diagnosi e Trattamento delle Dipendenze Comportamentali
Il significato dellaffido per i diversi attori coinvolti. Limportanza di una rete coerente e capace di dialogare tra i diversi punti di vista. Lesperienza.
Il Gruppo di lavoro per l'Inclusione
UN SERVIZIO SOCIALE UNICO IN OGNI ZONA SOCIOSANITARIA
CENTRO MULTIPROFESSIONALE PROVINCIALE CONTRO LABUSO E IL MALTRATTAMENTO ALLINFANZIA IL FARO.
REPORT ATTIVITA2008 Comune di Pregnana. 2 Introduzione Le pagine che seguono illustrano lattività del Centro Lavoro a cui si sono rivolti allanno 2008.
Direttore Nucleo Formazione e Scuola
PRECISAZIONI RELATIVE al SISTEMA DI ACCESSO RISPETTO ALLE INDICAZIONI della Delibera G.R.T. n.402/2004.
Per valorizzare il lavoro educativo delle donne e per offrire servizi all"infanzia.
Gli enti ed uffici del Sistema statistico nazionale uniformano la propria attività ai seguenti principi.
Terzo gruppo IL SISTEMA TUTORIALE
0 Iniziative legate allaccessibilità di Siti Web: il Laboratorio del CSI-Piemonte Gabriella Braiato CSI-Piemonte.
Un Progetto per tutori volontari di minori di età Perugia, 22 giugno 2011 dott.ssa Chiara Drigo.
LA CITTA DI CESENA Superficie del territorio comunale: 249 kmq Abitanti al 31 marzo 2010: , famiglie residenti: ; gli stranieri rappresentano.
Analisi e rapporto di ricerca a cura di: Maria Antonia Moretti
M. Giordano 1 Lattivazione della rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza. Rete Tratta mento Regia Donne e bambini Rilevazi one Valutazi.
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
C’È POSTO PER ME? CORSI DI FORMAZIONE/INFORMAZIONE PER LE COPPIE ASPIRANTI ALL’ADOZIONE: 4 ANNI DI ESPERIENZA NELLA PROVINCIA DI PARMA Dott.ssa Monica.
Servizi e azioni di supporto alla mobilità geografica dei lavoratori Progettazione Servizio di Mobilità per i Centri per LImpiego di Lamezia Terme e Patrasso.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
le famiglie d'appoggio a Bologna
CAMPAGNE DI PREVENZIONE PRIMARIA ANNO 2002/2003 ASL DI VALLECAMONICA SEBINO DIPARTIMENTO ASSI.
Modulo 3 Diritti & Doveri Diritti & Doveri Art. 118 Impegno Civico Movimento Cittadinanzattiva Movimento Cittadinanzattiva Perché si diventa cittadini.
La violenza familiare ai bambini
La tutela del minore e la rete integrata
IL PROGETTO BCNL LA SCUOLA PATTO PER IL LAVORO. IL TUTOR.
CHI SIAMO ULSS 18, UNITA' OPERATIVA MATERNO INFANTILE, ETA' EVOLUTIVA, E FAMIGLIA SERVIZIO DI CONSULTORIO FAMILIARE.
QUANDO E PERCHE’ UN MINORE DEVE ANDARE IN COMUNITA’
MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO
AMBITO DI SERIATE GLI INSERIMENTI LAVORATIVI OGGI Percorsi di inclusione sociale Giovedì 6 novembre 2008 Auditorium della Biblioteca Civica “G. Gambirasio”
PREMESSE TEORICHE MODALITÀ E REQUISITI DI REALIZZAZIONE PUNTI CRITICI E PROSPETTIVE L’AFFIDO FAMILIARE dei BAMBINI PICCOLISSIMI A PARTIRE DALLE ESPERIENZE.
2015 г. SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE “AFFIDAMENTO FAMILIARE” MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Agenzia assistenza sociale.
A.S A CURA DELLE DOCENTI F. CASTELLINO e L. MARINO
Regione Toscana – 15 aprile 2011 Ubi Minor-
RIFUGIO SOLIDALE “Rifugio solidale” è la sperimentazione di un nuovo modello di accoglienza fondato sulla reciprocità e sullo scambio tra persone con bisogni.
Individuazione di percorsi operativi condivisi tra Scuola- Referente scolastico- I servizi Catia Bufacchi Psicologa- Psicoterapeuta- coordinatrice Progetto.
Lavorare come liberi professionisti, consente di poter svolgere l’attività per privati od enti pubblici senza limiti nella quantità di lavoro da svolgere,
1 Lavorare insieme L’inserimento in azienda di lavoratori sinti EMMANUELE MOMO.
A FFIDO FAMILIARE COME TUTELA DEL MINORE 20 giugno 2014, Varna.
SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE “AFFIDAMENTO FAMILIARE” MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Agenzia assistenza sociale.
Progetto “Ti accompagno…” Il disagio tra prevenzione e riparazione Circolo Didattico “Michele Coppino”- Torino Relatori: Ins.te Antonella Castagno Ins.te.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
PROGETTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA a.s
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
Conferenza Episcopale Campana Delegazione Regionale Caritas Commissione Pastorale Regionale Famiglia e Vita Collegamento Ecclesiale Campano per l’Accoglienza.
«Le Tappe dell’Adozione in Italia»
IL PUNTO D’ASCOLTO. IL PUNTO D’ASCOLTO PER IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
«…. Il personale docente in periodo di formazione e di prova e' sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la.
9 maggio D.S.Angela CITIOLO 1 La dimensione europea a scuola.
Transcript della presentazione:

LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Ufficio della Cittadinanza Le Fonti 16/04/2010 A cura dell' Equipe degli Uffici della Cittadinanza e gli operatori del Servizio affidi

LAffidamento familiare nel Comune di Perugia Un progetto di affido, anche il più semplice, è un punto di incontro tra sistemi differenti, sia istituzionali che familiari. Questi sistemi subiscono trasformazioni nel tempo e devono dar prova, quindi, di flessibilità dal momento che le esigenze del minore e della sua famiglia cambiano.

Obiettivi Generali dellAffido 1.Garantire al bambino di crescere in un ambiente familiare, quando il proprio nucleo dorigine è in difficoltà; 2.Consentire il mantenimento delle relazioni affettive tra bambino e famiglia dorigine;

Il percorso metodologico L'affidamento familiare è un intervento complesso, portato avanti da due attori fondamentali: Ufficio della Cittadinanza In cui il servizio sociale è titolare di ogni progetto di affido familiare Servizio Affidi è un organismo a supporto del servizio sociale dellU.d.C. per la realizzazione di ogni intervento di affido

Servizio Affidi Composizione: Gruppo Operativo Affidi (GOA) Gruppo Valutazione Famiglie (GVF) Banca Famiglie Al loro interno opera una équipe composta da Assistenti Sociali e Psicologi provenienti rispettivamente dallEnte Comune e dallAzienda USL n°2.

Servizio Affidi Attività: 1.Reperimento, attraverso campagne di sensibilizzazione, famiglie disponibili; 2.Conoscenza, valutazione e formazione delle famiglie disponibili allaffido; 3.Consulenza e supporto agli Udc per la realizzazione e lo svolgimento del progetto di affido; 4.Cura dellabbinamento bambino- famiglia affidataria 5.Cura della documentazione relativa alle famiglie affidatarie; 6.Cura della documentazione relativa agli affidamenti.

Gruppo Operativo Affidi 1.E uno spazio di consulenza e riflessione rivolto ai servizi territoriali, nei casi di bambini – adolescenti che necessitano di un inserimento familiare, diverso da quello dorigine; 2.Elabora insieme agli operatori del servizio il progetto di affido; 3.Invia alla banca la richiesta di famiglia affidataria; 4.Monitora laffido in corso; 5.Cura la documentazione;

Gruppo Valutazioni Famiglie Il Gruppo Valutazione Famiglie valuta le famiglie o le persone che si propongono di accogliere un minore. Il GVF ha il compito di: Informare le famiglie che si propongono per laffido; Conoscere le famiglie che si propongono per laffido Discutere con la Banca Famiglie gli esiti dei percorsi di conoscenza

Banca Famiglie La Banca Famiglie è lo spazio allinterno del quale vengono raccolte e organizzate le disponibilità delle famiglie conosciute dal Gruppo Valutazione Famiglie. La Banca svolge le seguenti funzioni : Raccoglie le disponibilità delle famiglie su segnalazione dal Gruppo Valutazione Famiglie; Individua la risorsa affidataria che meglio può rispondere ai bisogni del bambino/a, Collabora con il Gruppo Operativo Affidi alla realizzazione dellabbinamento.

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Fasi del progetto di affido: 1)Conoscenza e valutazione del minore e della famiglia d'origine; 2)Definizione del progetto; 3)Abbinamento bambino famiglia affidataria e suo collocamento; 4)Monitoraggio dell'affido 5)Conclusione

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Conoscenza e valutazione del minore e della famiglia d'origine; Definizione del progetto Servizio Sociale Uffici della Cittadinanza Valuta la situazione familiare del minore, laddove se ne individua la necessità, attiva il servizio specialistico per lapprofondimento diagnostico; Formula la proposta daffido; Cura il rapporto con il Tribunale per i Minorenni; Gruppo Operativo affidi Riflette con gli operatori del territorio, se l'intervento è indicato nella situazione presa in esame In caso positivo, elabora, insieme agli operatori del servizio il programma di affido; Banca Famiglie individua i possibili abbinamenti e presenta al GOA e al servizio sociale territoriale le diverse ipotesi

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Abbinamento bambino famiglia affidataria e suo collocamento/1 Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Abbinamento bambino famiglia affidataria e suo collocamento/1; La Banca Famiglie chiede la disponibilità alla famiglia affidataria per avviare l'affido Il GOA e il servizio sociale dell'Udc tratteggiano le caratteristiche peculiari della famiglia affidataria ritenuta più idonea a soddisfare i bisogni del bambino Il servizio sociale dellUdc e il Goa presentano la situazione del minore alla famiglia prescelta Si stipula il contratto daffido in cui vengono stabiliti compiti, diritti, doveri reciproci, tempi e modi con cui il minore manterrà i rapporti con la famiglia d'origine

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Abbinamento bambino famiglia affidataria e suo collocamento/2; Il GOA avvia tutte le procedure amministrative(contributo economico e assicurazione), ed in caso di affido consensuale ne comunica lattivazione al Giudice Tutelare. Il servizio sociale dell'Udc si occupa della calendarizzazione degli incontri di conoscenza tra minore e famiglia affidataria, segue lo svolgimento degli stessi, concorda la data del collocamento definitivo. Nel caso di affido giudiziario e in tutti quei casi dove cè comunque un coinvolgimento del Tribunale per i Minorenni, il servizio sociale dellUdc relaziona.

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Monitoraggio Vengono organizzati incontri di verifica in itinere del programma di affido tra Goa e servizio sociale dell'Udc, con il possibile coinvolgimento degli specialisti che hanno valutato il bambino;

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Monitoraggio Il servizio sociale dell'udc : 1. Svolge colloqui con la famiglia affidataria al fine di affrontare difficoltà di ordine pratico e relazionale; 2.offre informazioni sull'evoluzione del progetto; 3.continua a seguire la situazione della famiglia dorigine; 4. Segue il minore in affidamento a stretto contatto con i servizi specialistici coinvolti, quando coinvolti.

Il percorso metodologico dell'affidamento familiare Conclusione Goa e Servizio sociale dellUdc, a conclusione dellaffido elaborano una relazione finale, che viene inviata alla Banca Famiglie, al Giudice Tutelare, o al Tribunale per i Minorenni.

Punti di forza La convinzione della validità dello strumento affido familiare; Multidisciplinarietà; Léquipe ha anni di esperienze e formazione congiunta; Buona interscambiabilità degli operatori nel rispetto delle professionalità. Molte famiglie terminano il percorso di affido e si rendono ancora disponibili; Molti affidi nel tempo creano delle buone relazioni ed esiti per il bambino e la famiglia affidataria;

Punti di criticità Le poche famiglie che nel tempo sono diventate nel tempo esperte, tendono a strutturarsi in Comunità; Difficoltà a reperire un ampio numero di famiglie in grado di sostenere limpegno richiesto; Esiguità del tempo lavoro che i rispettivi Enti riconoscono sia alle A.A.S.S. che alle Psicologhe; a causa del carico di lavoro, la stessa assistente sociale dellUdC, deve seguire la situazione del minore, della famiglia dorigine e della famiglia affidataria.