Attività dell’ARPAM Dipartimento di Pesaro nel settore dei

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL GRUPPO TAPPI SINTETICI ESPANSI I TAPPI SINTETICI ESPANSI: PRESENTE E FUTURO CONVEGNO ENOFORUM 21 APRILE 2009 Enoforum, 21 aprile 2009.
Advertisements

DOCUMENTAZIONE E INFORMAZIONE SCIENTIFICA AZIENDALE
IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI
“Il Reg. (CE) N. 2023/06 Attuazione delle GMP da parte dei fornitori come verificare del loro sistema qualità obbligatorio per legge” Brescia, 11 maggio.
Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219
NEI SOLI USA CI SONO DA 6 A 80 MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO COLPITI DA MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE CON DECESSI ED UN COSTO SOCIALE DI.
Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali
La sorveglianza sui prodotti biocidi: Il ruolo del Ministero
Correlazioni fra la direttiva biocidi e il regolamento REACH
La gestione dei rifiuti
OVERVIEW LEGISLAZIONE
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA SECONDO LA DIRETTIVA 2007/47/CEE
ATTREZZATURE DI LAVORO
Ing. vincenzo clarà Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel.
PREMESSA Per effettuare il raccordo tra scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado occorre assicurare le seguenti azioni: Conoscenza esperienze pregresse.
I Centri Anti Veleno ed esempi di situazioni particolari
Camera di Commercio di Asti Progetto SVIM Sicurezza e Vigilanza del Mercato Asti, 24 maggio 2012.
Case History: attuazione e gestione GMP
Il sistema di controlli di potabilità delle acque condottate
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche
Procedure di campionamento
Idoneità funzionale Garanzia di conservazione
Fascicolo tecnico e dichiarazione di conformità
Gli Articoli Leonello Attias Centro Nazionale Sostanze Chimiche
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:AFFITTACAMERE.
Incominciamo … col dire che nel riciclaggio ci sono tre lettere fondamentali:le tre R RECUPERO RIUSO RICICLO che sono spesso associate alle tre frecce,
LE DISCARICHE DI RIFIUTI
Avv. Andrea Martelli – «Il Regime delle MPS» Il caso dei rottami metallici 8 Aprile 2011.
Dr. Daniele Dondarini CNA Regionale Emilia Romagna
I PRODOTTI BIOLOGICI Frutti naturali, prodotti alimentari e prodotti biologici.
MATERIE PLASTICHE DA RICICLO: DISPOSIZIONI NAZIONALI ED EUROPEE
Alimenti modificati,funzionali, biologici, OGM. “novel foods”
DEFINIZIONI APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI
CONDUTTORI I conduttori sono sostanze che consentono alle cariche elettriche di spostarsi agevolmente al loro interno Gli elettroni periferici che si muovono.
INCONTRO DIBATTITO: «Acqua: Risorsa o Rischio per la Salute?» RELAZIONE “I CONTROLLI SULL’ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO: IL RUOLO DELL’AZIENDA SANITARIA»
1 Procedure, registrazioni e comunicazioni Massimiliano Distaso
PROVINCIA DI VICENZA Dipartimento Ambiente
TECNOLOGIA DEI MATERIALI
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari
Il packaging per i prodotti alimentari CSQA – Federalimentare
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Regolamento CLP (prescrizioni minime per la segnaletica e/o di salute sui luoghi di lavoro) Segnaletica di sicurezza evoluzione normativa ed armonizzazione.
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
Caprile Agrishow 2015 Dr. Chim. Giulio Francalancia
CLP E REACH NOVITÀ 2015.
DAL BIDONE ALLA TAVOLA PROGETTO REDDSO A cura della classe 1CC,
Accreditamento delle sedi formative di: Costanza Bettoni, con la collaborazione di Laura Evangelista per le schede 18, 19, 20 e 21. Roma, Luglio 2001.
Norme e procedure per la gestione del territorio
DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE
ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
INTERPRETAZIONE CTBN ART.62 OVVERO, COME SIAMO ARRIVATI A DEFINIRE CON CERTEZZA IL TERMINE CORRETTO DI PAGAMENTO BUDELLA NATURALI.
L’autocontrollo nelle imprese alimentari
REACH & CLP Presentazione per gli utilizzatori a valle
Tutto ciò che occupa spazio e ha massa
BENVENUTEEBENVENUTI Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Gilda Zammillo Ferrara, Ottobre 2012.
Milano 22 febbraio 2008 I prodotti a base di carne:  l’impiego di nitriti e nitrati - adempimenti legislativi, ricerca e applicazioni tecnologiche  il.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria Corso di Diritto dei mercati agroalimentari Docente titolare: Dott. Roberto.
Le attività propedeutiche all’etichettatura Ruolo dei Controlli Qualità in azienda Dr. Andrea Lovo –  limentaria S.r.l.
D.ssa Caterina Salerno Direzione Sanità Implementazione Sistema informativo Acque destinate al consumo umano attività formativa obiettivi del corso controlli.
Direttiva RoHS 2002/95/CE Ing. Paolo Gianoglio - IMQ.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria Dipartimento di Agraria Corso di Diritto dei mercati agroalimentari Docente titolare: Dott. Roberto.
IZSTO Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Attività e idee progettuali Politecnico di Torino Istituto Zooprofilattico.
Materie plastiche e riciclo di fronte al REACH 10 maggio 2012 REACH FOR THE POLYMER INDUSTRY Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo Dott.ssa.
La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza - Milano, 20 Maggio 2005 La normativa in materia impiantistica: nuovi scenari di sicurezza.
“semplificazione della P.A.C.” Roma, 20 febbraio 2007 Settore oleicolo SALA MARCORA III PIANO Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA, LA CONFORMITÀ E L’IDONEITÀ DEGLI INVOLUCRI PER SALUMI. Turno Pedrelli Parma, 24 maggio 2013.
Transcript della presentazione:

Attività dell’ARPAM Dipartimento di Pesaro nel settore dei Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti Pesaro – Villa Caprile - 4 Giugno 2015

Dott.Massimo Mariani – Chimico Dirigente Dipartimento Provinciale ARPAM di Pesaro 2 2

Fonti normative generali Art.11 della L.n.283 del 30 aprile 1962 DM 21 Marzo 1973 DPR n.327 del 26.03.1980 Regolamento (CE) n. 1935/2004

Art.11 della L.n.283 del 30 aprile 1962 Art. 11. E' vietato produrre, detenere per il commercio, porre in commercio od usare utensili da cucina o da tavola, recipienti o scatole per conservare sostanze alimentari, nonché qualsiasi altro oggetto destinato a venire a contatto diretto con sostanze alimentari, che siano: ………………………………………. omissis ……………………………………… Per le sostanze che possono essere cedute dall'imballaggio al prodotto alimentare, il Ministro per la sanità, sentito il Consiglio superiore di sanità, stabilisce con proprio decreto entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge le eventuali condizioni, limitazioni o tolleranze di impiego ai fini indicati. ……………………………… omissis ………………………………………………

MOCA normati dal DM 21.3.1973 e smi Carta Cartone Cellulosa rigenerata Materie Plastiche Gomma Vetro Acciaio inox

MOCA regolati da norme specifiche - 1 Alluminio e leghe di Alluminio (DM 18 aprile 2007 n.76) (I MOCA in Alluminio e leghe di Alluminio non vanno sottoposti a test di idoneità. Debbono solamente essere fabbricati con le leghe elencate in una lista positiva allegata al DM 76/2007)

MOCA regolati da norme specifiche - 2 MOCA per impianti per acque potabili (DM 6 Aprile 2004)

MOCA regolati da norme specifiche - 3 Banda stagnata (DM 13 Luglio 1995 n.405)

MOCA regolati da norme specifiche - 4 Banda cromata verniciata (DM 1 Giugno 1988)

MOCA regolati da norme specifiche - 5 Ceramica (DM 4 Aprile 1985 e DM 1 Febbraio 2007)

MOCA non normati Legno Sughero Fibre tessili Rame Altri metalli

Attenzione ! MOCA non normati non significa che non debbono sottostare a nessuna regola. Come tutti gli altri MOCA, anche per questi vale il Regolamento CE1935/2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE ed anche il Regolamento 2023/2006 CE sulle buone pratiche di fabbricazione dei materiali e degli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari.

Articolo 38(del Reg. 1935/2004) Requisiti generali 1. I materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da: a) costituire un pericolo per la salute umana; b) comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari; o c) comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche. 2. L’etichettatura, la pubblicità e la presentazione di un materiale o di un oggetto non deve fuorviare i consumatori.

Norme regionali sui controlli sugli alimenti e sui MOCA in particolare Del. N.790 del 30 maggio 2011 DDS n.67/VSA del 30 Maggio 2011 DDPF n.92 del 18 giugno 2012 DDS n.59 del 4 Aprile 2013 DDS N.36/VSA del14/03/2014 DDS n.36/VSA del 06/03/2015

Un momento critico del controllo sui MOCA: il campionamento Con la nota 42980 del 17.11.2014 Il Ministero della Salute ha fornito una LINEA GUIDA SUL CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI MATERIALI E OGGETTI A CONTATTO CON GLI ALIMENTI

Numero di Aliquote Il campione deve essere suddiviso in un numero di aliquote sufficiente a garantire il rispetto delle disposizioni legislative pertinenti. Sebbene le aliquote richieste per i controlli all’importazione debbano essere tre (una per l’analisi di prima istanza, una per la revisione e una per la Ditta) è consigliabile, ove possibile, predisporre una quarta aliquota da fornire al Laboratorio in caso di inconvenienti tecnici (es deterioramento della confezione, contaminazioni del campione ecc.). La quarta aliquota potrà essere lasciata in custodia all’importatore.

Campionamento di MOCA in Acciaio Provini o materiale dal quale possono essere ricavati provini: superficie sufficiente per ricavare 5 + 1 provini da 1 dm2 Utensili da tavola: (es. posate) se l’acciaio è stato autorizzato senza limitazioni di impiego: almeno 6 pezzi per aliquota Utensili da cucina (es. spremiagrumi) se l’acciaio è stato autorizzato senza limitazioni di impiego: almeno 6 pezzi per aliquota Oggetti riempibili da cucina e da tavola, diversi da pentole: se l’acciaio è stato autorizzato senza limitazioni di impiego: almeno 6 pezzi per aliquota, se solo per alcuni tipi di alimenti (dichiarato o evidente) dimezzare il numero dei pezzi Pentole: almeno 3 pezzi per aliquota, possibilmente con il relativo coperchio Oggetti da forno: (es teglie, griglie ecc.): almeno 3 pezzi per aliquota Piccole attrezzature da cucina: se l’acciaio è stato autorizzato senza limitazioni di impiego: 6 pezzi per aliquota, se solo per alcuni tipi di alimenti (dichiarato o evidente) dimezzare il numero dei pezzi Parti di macchinari: se l’acciaio è stato autorizzato senza limitazioni di impiego: 6 pezzi per aliquota, se solo per alcuni tipi di alimenti (dichiarato o evidente) dimezzare il numero dei pezzi Coperchi, chiusure: almeno 6 pezzi per aliquota

Campionamento di MOCA in Ceramica Per la migrazione di Cadmio e Piombo la legge nazionale (Decreto 4.4.1985 aggiornato dal Decreto 1.2.2007) recepimento di norme comunitarie, prevede che siano analizzati 4 articoli individuali. Quindi ogni aliquota dovrebbe essere composta da almeno 4 pezzi identici, dello stesso oggetto, della stessa forma e dimensione, con la stessa decorazione e vernice colorata. Si raccomanda di assicurare la robustezza della confezione, per non deteriorare l’oggetto, ma si raccomanda nel contempo, per prevenire contestazioni in fase di analisi, di non utilizzare come ammortizzatore di urto carta di giornale o carta comunque stampata. E’ infatti possibile che negli inchiostri dei giornali sia presente piombo che potrebbe contaminare l’oggetto interferendo con le determinazioni analitiche.

Prove accreditate dal Dipartimento ARPAM di Pesaro nel campo dei MOCA Oggetti in acciaio inox (Determinazione di Cromo, Nichel e Manganese e determinazione della Migrazione Globale nel liquido simulante in base a quanto previsto dal DM n.140 del 11.11.2013) Oggetti in ceramica ( Determinazione di Piombo e Cadmio nel liquido simulante in base a quanto previsto dal DM 4 Aprile 1985 e dal DM 1 Febbraio 2007)

In cosa consistono le prove In generale, le prove di idoneità consistono nel mettere a contatto l’oggetto con un liquido simulante l’alimento, in condizioni di tempo e temperatura che simulano le più severe condizioni di utilizzo dell’oggetto stesso. Poi si vanno a cercare nel liquido simulante le sostanze migranti specifiche o globali che la norma di settore prevede.

Quali sono i liquidi simulanti degli alimenti I simulanti vengono indicati con lettere dell’alfabeto: A - Acqua distillata B - Acido Acetico al 3% C - Miscela Acqua/etanolo al 15% D - Olio di oliva rettificato

Soggetto organizzatore Partecipazione a Proficiency Test del laboratorio ARPAM di Pesaro nel settore dei MOCA Titolo Soggetto organizzatore Piombo nei cartoni per pizza - 2002 Istituto Superiore di Sanità - Roma Ceramica (Pb e Cd)- 2012 General state Laboratory – Athens chemical service Ceramica (Pb e Cd)- 2013 Determinazione Superficie Oggetti - 2013 Institute for Health and Consumer Protection (IHCP) – Ispra (VA) Ceramica (Pb e Cd)- 2014

Attività di controllo sui MOCA; resoconto attività 2014 del laboratorio ARPAM di Pesaro AGGIORNATO AL 22/01/2015 AREA VASTA EX ZONE TERRITORIALI CAMP. 1_ACC ESITO CAMP. 2_CER AREA VASTA N. 1 PESARO 08_CA_14_ACC CONF 07_CA_14_CER URBINO 16_CA_14_ACC 22_CA_14_CER FANO 10_CA_14_ACC 13_CA_14_CER NON CONF AREA VASTA N. 2 SENIGALLIA 19_CA_14_ACC NON CONF 18_CA_14_CER JESI 14_CA_14_ACC 15_CA_14_CER FABRIANO 11_CA_14_ACC 26_CA_14_CER ANCONA 20_CA_14_ACC 17_CA_14_CER AREA VASTA N. 3 CIVITANOVA MARCHE 24_CA_14_ACC 23_CA_14_CER MACERATA 12_CA_14_ACC 05_CA_14_CER CAMERINO n.p AREA VASTA N. 4 FERMO 25_CA_14_ACC 21_CA_14_CER AREA VASTA N. 5 SAN BENEDETTO DEL T 03_CA_14_ACC 04_CA_14_CER* ASCOLI PICENO 09_CA_14_ACC 02_CA_14_CER

Attività FUTURA del Dipartimento ARPAM di Pesaro nel campo dei MOCA Il laboratorio ARPAM di Pesaro nel 2015 ha intenzione di accreditare la determinazione del rilascio di formaldeide da utensili in resina melamminica (in base al REGOLAMENTO (UE) N. 284/2011 )

Resine melamminiche Le resine melamminiche sono resine sintetiche termoindurenti ottenute per policondensazione della formaldeide con la melammina.

Melammina

Un caso particolare: idrocarburi nei cartoni per pizza Su segnalazione del land tedesco dell’Assia, le autorità italiane sono state informate che un’azienda italiana, con sede nelle Marche, ha prodotto cartoni per pizza nei quali erano presenti oli minerali (MO) in quantità superiore a quanto ammesso dalla normativa tedesca. E’ stato effettuato un campione di detti cartoni presso l’azienda produttrice dall‘ASUR con successive analisi eseguite da ARPAM. Il controllo analitico, eseguito dal laboratorio ARPAM di Pesaro, ha confermato quanto accertato dalle autorità tedesche.

I MOCA e i materiali riciclati IL DM 21.03.1973 vieta di utilizzare “materiali di scarto” per fabbricare MOCA. L’art. 13 del DM 21.3.1973 afferma infatti” È’ vietato impiegare per la preparazione di oggetti in materia plastica destinati a venire in contatto con alimenti, materie plastiche di scarto ed oggetti di materiale plastico già utilizzati”. Il principio, già contenuto nella prima stesura del DM e dettato da condivisibili preoccupazioni di carattere igienico-sanitario entra oggi in collisione con le direttive comunitarie che tendono a favorire il riciclo dei materiali, specie degli imballaggi. Quindi in alcuni recenti provvedimenti si tende ad ammettere la presenza di plastiche riciclate, per limitati tipi di alimenti o se sia assicurato un adeguato “effetto barriera” tra gli alimenti e il materiale riciclato. La normativa italiana non consente di usare carte riciclate a contatto con alimenti

Le violazioni alla normativa sui MOCA: classifica per parametro

Le violazioni alla normativa sui MOCA: classifica per paese produttore

Come i media parlano dei MOCA

Come i media parlano dei MOCA

Come i media parlano dei MOCA

Il PFOA- un problema che non esiste Acido perfluoroottanoico Nome IUPAC Acido Pentadecafluoroottanoico Nomi alternativi PFOA, C8, perfluorootanoato, acido perfluorocaprilico, FC-143, PFO Caratteristiche generali Formula bruta o molecolare C8HF15O2 Massa molecolare (u) 414.07 g/mol Aspetto Fiocchi Incolori Numero CAS 335-67-1 Proprietà chimico-fisiche Temperatura di fusione 56 °C (329 K) Temperatura di ebollizione 189 °C (462 K) Indicazioni di sicurezza TLV (ppm) 0.005 mg/m³ (MAK) Simboli di rischio chimico Frasi R R22 R34 R52/53 Frasi S S26 S36/37/39 S45

FINE Grazie per l’attenzione