1 Presentazione del progetto Indicatori regionali di buon governo dellimprenditorialità A cura di Ferdinando Ferrara Roma, 25 giugno 2004.

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1 Presentazione del progetto Indicatori regionali di buon governo dellimprenditorialità A cura di Ferdinando Ferrara Roma, 25 giugno 2004

2 Gli indicatori di buon governo dellimprenditorialità: lidea progetto Analizzare il buon governo dellimprenditorialità da parte delle amministrazioni locali attraverso lelaborazione di indicatori che siano in grado di sintetizzare, a livello regionale: lattenzione delle PA locali verso le esigenze e i fabbisogni del mondo imprenditoriale; limplementazione e la qualità delle politiche locali a favore dellimprenditorialità.

3 Gli indicatori di buon governo dellimprenditorialità: lidea progetto Classificazione funzionale degli indicatori elementari: 1) Indicatori di Attenzione Istituzionale; 2) Indicatori di Capacità Istituzionale, 3) Indicatori di Qualità.

4 Indicatori di Attenzione Istituzionale Attraverso gli indicatori di attenzione istituzionale si intende misurare la priorità e la rilevanza, da un punto di vista normativo e/o finanziario, che le diverse Amministrazioni locali riservano alle azioni in favore dellimprenditorialità.

5 Indicatori di Capacità Istituzionale Per capacità istituzionale si intende la capacità da parte delle Amministrazioni locali di implementare e rendere operativi gli strumenti e le normative introdotte (grado di attuazione delle normative o degli strumenti e effettivo utilizzo delle risorse finanziarie).

6 Indicatori di Qualità Per qualità si intende lefficacia con cui sono attuate dalle Amministrazioni locali le azioni a favore delle attività imprenditoriali.

7 Utilità degli indicatori 1. descrivere in maniera più esaustiva il differente atteggiamento delle amministrazioni locali nei confronti del mondo imprenditoriale; 2.mettere in risalto una importante componente di quellinsieme di caratteristiche istituzionali di un territorio che tendono sempre più a contraddistinguersi come elemento rilevante nelle più recenti teorie della crescita; 3. idoneità a essere utilizzati come variabili esplicative dei differenziati andamenti di variabili economiche regionali particolarmente rilevanti (VA, TFP, IDE, tassi di start-up, tassi di densità imprenditoriale).