Analisi Fondamentale dei Mercati Lezione 7
Contenuto della lezione Catena del valore dell’industria petrolifera Condizioni di base dell’economia del petrolio Incidenza di fattori di rischio sulle decisioni produttive Offerta di breve, medio e lungo periodo dell’industria petrolifera
Caratteristiche generali dell’industria petrolifera L’industria petrolifera è caratterizzata da alcuni elementi di fondo Alta complessità della filiera produttiva Alta sensibilità alle variabili di ordine geopolitico Forte presenza di rischi connessi alla natura incerta delle attività a monte rispetto a quella produttiva in senso stretto
Catena del valore dell’industria petrolifera Attività mineraria Prospezione Produzione Raccolta Caricamento Attività di commercializzazione Attività di trasporto Dalle aree di produzione a quelle di raffinazione Dalle aree di raffinazione a quelle di consumo Attività di raffinazione Attività di distribuzione
Condizioni di base dell’economia del petrolio Offerta Domanda Alta intensità di capitale ed alto rischio Bassa elasticità ai prezzi Elevate economie di scala e di coordinamento Alta elasticità al reddito Crescente specificità degli impianti Elasticità differenziata Elasticità di sostituzione
Risorse, riserve, capacità produttiva Tre concetti definiscono i confini quantitativi delle disponibilità teoriche di petrolio Risorse Riserve Capacità produttiva In relazione a risorse e riserve si usa la schematizzazione nota come McKelvey box
McKelvey box (original version) Discovered Undiscovered Commercial Reserves Sub-commercial Resources
Risorse e riserve (1) Risorse Totale del materiale petrolifero Già indagato ed identificato (discovered) Altro materialeche potrebbe essere identificato in futuro (undiscovered) Riserve Quota delle risorse individuata con relativa certezza e che si ritiene possa essere estratto, dati i prezzi e la tecnologia attuali
Risorse e riserve (2) Risorse Stock di petrolio che si presume di poter estrarre in un futuro non definito La stima delle risorse viene fatta in base a risultati delle perforazioni di pozzi e giacimenti scoperti informazioni e speculazioni geologiche deduzioni di trend basate sui ritrovamenti precedenti Riserve Stock di petrolio che si ritiene di poter estrarre in quanto già individuato La stima delle riserve viene fatta in base a stima della produzione corrente tecnologie di estrazione in uso
McKelvey box (modified version) Discovered Commercial Production Reserves 1 P 2 P 3 P Discovered sub-commercial Contingent resources Low Best High Undiscovered Prospective resources Range of Uncertainty
Tipologie di riserve Le riserve vengono divise in tre tipologie in base al grado di probabilità che riguardano ciascuna tipologia Riserve certe Riserve probabili Riserve possibili
Riserve certe Riserve certe Quantità stimate di greggio che, sulla base di dati geologici e di ingegneria di giacimento, potranno, con ragionevole certezza, essere prodotte da giacimenti noti, a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni tecniche, contrattuali, economiche ed operative esistenti al momento considerato Le riserve certe sono ulteriormente distinte in Riserve certe sviluppate, cioè riserve derivanti da pozzi già in esercizio Riserve certe non sviluppate, cioè riserve derivanti da pozzi non ancora in esercizio ma per i quali l’azienda ha già definito un preciso commitment in termini di programma di investimento
Riserve probabili Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate di greggio che, sulla base di dati geologici e di ingegneria di giacimento disponibili, potranno essere recuperati da giacimenti noti con ragionevole probabilità, ma per i quali non è stato ancora sviluppato un commitment definito Gli elementi di residua incertezza possono riguardare Estensione ed altre caratteristiche del giacimento Economicità alle condizioni del progetto di sviluppo Esistenza o adeguatezza dei sistemi di trasporto del greggio verso la raffineria e/o verso il mercato di vendita
Riserve possibili Per riserve possibili si intende la quantità di greggio che si stima di poter recuperare con un grado di probabilità più contenuto rispetto a quello delle riserve probabili e che quindi presentano un grado di economicità inferiore rispetto a quello stabilito
Capacità produttiva Per capacità produttiva si intende il greggio disponibile in ogni momento e sostenibile per un dato periodo di tempo senza compromettere le potenzialità estrattive La capacità produttiva è funzione Della dimensione mineraria dei giacimenti scoperti Del volume degli investimenti realizzati nelle attività di esplorazione/sviluppo (numero di pozzi) Del volume degli investimenti realizzati nelle infrastrutture che permettono al greggio di arrivare come prodotto finale al consumatore
Planning petrolifero giorni 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 Estrazione e trasporto greggio Sbarco greggio Raffinazione Distribuzione prodotto finito
Alta intensità di capitale e alto rischio di impresa L’industria petrolifera è, per sua natura, un’industria ad alta intensità di capitale L’alta intensità di capitale dell’industria petrolifera è caratteristica costante di tutta la sua filiera produttiva Inoltre è presente nell’industria petrolifera un’alta aleatorietà riguardo al successo delle prospezioni, le quali comunque comportano forti investimenti che potrebbero non essere coperti (o non coperti a sufficienza) dalla scoperta e successiva estrazione del greggio
Configurazione dell’industria petrolifera Necessità di autofinanziamento L’elevato rischio di insuccesso provoca la difficoltà del ricorso al credito e più in generale la difficoltà di strutturare adeguati piani di rimborso Elevata dimensione media delle imprese La necessità di minimizzare i rischi di insuccesso produce la necessità di prospezioni estese e quella di sfruttare intensivamente i campi petroliferi in esercizio attraverso dimensioni aziendali di notevole entità Assetto organizzativo integrato Per poter limitare l’aleatoreità le imprese del settore cercano di operare sull’intera filiera produttiva (o comunque nel numero più alto possibile dei segmenti produttivi) In questo modo esse: Limitano l’aleatoreità a monte costituita dai rischi di insuccesso delle prospezioni Limitano l’aleatorieità a valle costituita da strozzature sui mercati di raffinazione e/o di vendita del prodotto finale
Costi dell’industria petrolifera I costi di produzione tipici dell’industria petrolifera sono suddivisibili in due tipologie: Costi tecnici (di produzione in senso stretto) Costi fiscali (royaltes e costi derivanti da imposte di produzione)
Costi tecnici I costi di produzione di natura tecnica sono particolarmente importanti nell’industria petrolifera a causa di Grande diversità nei livelli di costo estrattivo Elevato rapporto costi fissi/costi variabili a causa dei notevoli investimenti necessari anche prima di iniziare la produzione Relativamente basso rapporto costi di produzione/prezzo al consumo per effetto dell’elevato grado di monopolio che caratterizza questo mercato
Costi tecnici per area geografica di estrazione
Produttività dei pozzi per area geografica di estrazione
Elevato rapporto costi fissi/costi variabili (1) Per l’esplorazione e la coltivazione di un pozzo sono necessari alti livelli di investimento per avviare la produzione Sono invece più contenute le spese correnti necessarie per sostenere la fase estrattiva Mediamente, il rapporto costi fissi/costi variabili è di 4 a 1 Tale valore è comunque condizionato da elementi quali la profondità del pozzo e la distanza dai luoghi di raffinazione Nella generalità dei casi, quindi, il costo marginale di estrazione è molto inferiore al costo medio e la curva dei costi di produzione all’aumentare dell’output è fortemente decrescente per un lungo tratto Di conseguenza, è condizione indispensabile per il produttore la massimizzazione della produzione (compatibilmente con i vincoli che gli derivano da uno sfruttamento ottimale dei suoi pozzi, tale cioè da non comprometterne il successivo sfruttamento) In altri termini, che egli estragga una tonnellata in più o in meno dal lato dei costi è abbastanza irrilevante, considerata la spesa che ha sostenuto per mettere in esercizio il pozzo, ma è considerevole il vantaggio differenziale che gli deriva dalla possibilità di rientrare di una parte dell’esborso Se sorgono difficoltà di sbocchi, più che interrompere la produzione, egli avrà interesse a vendere ad un prezzo inferiore al costo medio, purché superiore al costo marginale
Elevato rapporto costi fissi/costi variabili (2) La convenienza per il produttore a continuare la produzione anche in presenza di prezzi bassi e/o diminuzione della domanda derivano Dalla necessità di una rapida produzione per rientrare dei forti investimenti sostenuti Gli impegni assunti verso il proprietario delle risorse, che riceve royalties sulla produzione realizzata e che normalmente vincola la concessione ad un determinato periodo di sfruttamento Il rischio che il petrolio sia drenato dai suoi vicini in caso di giacimenti su cui operano più produttori Questi fattori concorrono a privilegiare la scelta di produrre su ogni altra considerazione, almeno fino a quando gli investimenti iniziali non siano stati in gran parte ammortizzati
Grado di monopolio presente nell’industria petrolifera
Quota OPEC sulla produzione mondiale
Bassa elasticità dell’offerta (1) La produzione petrolifera è caratterizzata da una relativamente bassa elasticità dell’offerta La decisione di mettere in esercizio un pozzo è praticamente irreversibile L’offerta è sostanzialmente rigida rispetto alle variazioni congiunturali dei prezzi Semmai tali variazioni dei prezzi si scaricano sulle scorte, accrescendone o riducendone il livello oppure decelerandone o accelerandone la consegna
Bassa elasticità dell’offerta (2) Qualora le variazioni del prezzo perdano il carattere congiunturale e assumano quello di una relativa stabilità, ne risentono maggiormente le fasi a monte di quella estrattiva Dapprima lo sviluppo dei giacimenti già scoperti ma non ancora in esercizio Successivamente l’attività di esplorazione e ricerca mineraria Aumenti o riduzioni dei prezzi di un certo rilievo e attesi come stabili, Non generano effetti sull’offerta corrente Modificano l’offerta futura attraverso variazioni nei volumi di investimento Nel lungo periodo l’elasticità dell’offerta al prezzo risulterà quindi molto più elevata di quanto non sia nel breve periodo