Geostoria del continente

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Transcript della presentazione:

Geostoria del continente Americano PT.1

INDICE: Aspetto fisico (slide 3-5) L’antropizzazione del continente americano (slide 6-7) La scoperta dell’America (slide 8-9) I nativi americani (slide 10-26) La colonizzazione dell’America settentrionale (slide 27-29) La guerra d’Indipendenza (slide 30-31) La conquista del West (slide 32-34) Ampliamento dei territori (slide 35-37) La Guerra di Secessione (slide 38-40) Gli Stati Uniti d’America, oggi (slide 41)

L’America è un continente suddiviso in due blocchi, America Settentrionale e Meridionale fra cui si inserisce la Mesoamerica che gograficamente appartiene all’America del Nord e culturalmente all’America del Sud. Morfologia Le due masse continentali hanno una morfologia simile. Le Montagne Rocciose e la Cordigliera delle Ande, che si trovano a ridosso delle coste, costituiscono il maggior sistema montuoso dell’America. Un secondo sistema montuoso, molto meno imponente e dalle forme più morbide, sono gli Appalachi che furono scavalcati per la prima volta dai pionieri.

Idrografia Nella pianura centrale dell’America Settentrionale troviamo uno dei bacini idrografici più imponenti del mondo, quello del Mississipi che prima di gettarsi nel Golfo del Messico riceve le acque del Missouri. Nell’Atlantico si gettano il San Lorenzo, il Potomac e l’Hudson, mentre nel Mar Glaciale Artico sfocia il Mackenzie. Nel Pacifico si gettano lo Yukon, ghiacciato per tutto l’inverno e più a Sud il Columbia e il Colorado che ha scavato il celebre Gran Canyon, un’affascinante valle lunga alcune centinaia di km e profonda anche 1000mt. La fascia più a Nord è caratterizzata dalla presenza dei Grandi Laghi che collegati fra loro naturalmente o mediante canali formano quasi un mare interno. L’America centrale non presenta fiumi significativi, mentre sono molto numerosi i laghi: quello di maggior estensione è il Nicaragua. Nell’America meridionale invece non ci sono laghi di rilievo a parte il Titicaca (il lago navigabile più elevato al mondo) mentre i fiumi sono numerosi ed imponenti. Il più importante è il Rio delle Amazzoni, seguono in ordine di grandezza il Paranà, il Sao Francisco, l’Orinoco, il Paraguay e l’Uruguay.

Clima dell'America America settentrionale: · clima nivale e freddo nelle zone più a nord; · clima temperato nelle zone interne; · clima desertico a sud; · clima tropicale in Florida. America centrale: · clima tropicale. America Meridionale: · clima tropicale umido nelle zone più a nord · clima equatoriale nelle zone centrali coperte dalla foresta Amazzonia · clima temperato a sud · clima freddo nella punta più estrema.

Popolazione del continente americano Tra i 30-40 mila di anni fa il continente americano viene popolato attraverso lo stretto di Bering dagli uomini preistorici provenienti dall'Asia. Lo stretto di Bering si trova fra Siberia e Alaska ed è largo 92 km con profondità tra i 30-50 metri.

ebbe luogo in diverse zone del mondo. Questo attraversamento terminò nel 10.000 a.C. con l'inizio della Rivoluzione Neolitica: fu la prima delle rivoluzioni agricole ed ebbe luogo in diverse zone del mondo. Portò al cambiamento dell’agricoltura e dell'allevamento e gli agricoltori da nomadi divennero sedentari e così nacquero dei villaggi stabili.

La scoperta dell’America 8

Cristoforo Colombo Cristoforo Colombo è stato un esploratore e navigatore italiano, cittadino della Repubblica di Genova prima e suddito spagnolo poi. È stato uno dei cinque principali navigatori italiani che presero parte al processo di esplorazione delle grandi scoperte geografiche tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama mondiale alla scoperta del continente americano, avvenuta il 12 ottobre del 1492, giorno celebrato in Spagna e nelle Americhe. 9

Ma chi erano gli abitanti autoctoni del continente?

I MAYA

Dove vivevano i Maya? I Maya vivevano in un’area di 400 mila km², nella parte meridionale della mesoamerica. I discendenti dei Maya vivono tuttora nel Guatemala, Yucatan e Honduras.

I Maya erano abili agricoltori ed esperti astronomi. Avevano inventato un sistema di numerazione a base 20. Utilizzavano conchiglie per rappresentare lo 0, fagioli per rappresentare i numeri dall’1 al 4, bastoncini e fagioli per rappresentare i numeri dal 5 al 19.

Gli aztechi

Dove vivevano gli aztechi? La civiltà degli Aztechi era stanziata nella regione mesoamericana. Erano grandi agricoltori e artigiani. Il loro nome significa “Colui che viene da Aztlan”. L’ immagine seguente rappresenta l’ impero azteco e la sua massima espansione!

Gli aztechi era un popolo guerriero che si stabili nella valle del Messico intorno al 13° secolo. In breve tempo divennero la tribù dominante della valle del Messico, dopo alcuni anni si unirono con diverse tribù per formare una potente nazione. Praticavano la caccia che era un mezzo per procurarsi la carne, nonostante il territorio non fornisse molta selvaggina. Coltivavano cacao che veniva usato anche come moneta e cereali e fagioli che fornivano molte proteine. Anche la salvia e l’amaranto venivano coltivati, fino a che non fu proibito l'utilizzo di quest'ultimo come alimento in quanto utilizzato nelle cerimonie religiose.

L’ impero Azteco venne distrutto nel 1522 da Cortés che massacrò gli abitanti e uccise l’ultimo dei suoi sovrani, l’ Imperatore Cuauhtémoc.

Hernàn Cortès (NATO IL1485 – MORTO IL 2 dicembre 1547)

LE CONQUISTE Cortés fu uno dei “Conquistadores” che nel febbraio 1519 partì alla volta dell'America Centrale con 11 navi e 508 soldati. Appena sbarcato, diede ordine di bruciare le navi per non fare partire i soldati che avessero avuto dei ripensamenti. Conquistò il Messico con un’impresa ritenuta impossibile dato il numero esiguo di soldati di cui disponeva. Aveva contro il popolo degli Aztechi ma aveva come amici gli Indios. così, quando Cortés entrò a Tenochtitlan accolto con tutti gli onori da Montezuma, aveva già con sé un esercito di circa 3000 indios. In breve gli spagnoli presero il controllo della città: l'imperatore obbediva a Cortés e accettò di far smettere i sacrifici umani e persino di farsi battezzare.

Inca

Prima dell’arrivo degli Europei l’America meridionale era abitata da numerose popolazioni indie. Fra tutte la più evoluta era quella degli Inca, che aveva costituito nelle Ande centro-settentrionali un vasto impero. Gli Inca coltivavano patate, dolci, mais, peperoncini, pomodori, arachidi, una radice commestibile chiamata oca e allevavano lama e alpaca. L’impero inca fu conquistato dagli spagnoli attraverso Francesco Pizarro, il quale fece un’impresa simile a quella compiuta in precedenza da Cortés.

La popolazione Inca, come la maggior parte delle popolazioni indios, diminuì paurosamente per colpa del troppo lavoro nelle miniere e nelle piantagioni e anche per colpa dell’alcolismo e delle malattie portate dagli Europei.

Visto che la popolazione Inca non sopportava questo tipo di lavoro, gli Spagnoli e gli Inglesi si misero d’accordo per deportare schiavi neri provenienti dall’Africa in cambio di merci. Le navi inglesi partivano dall’Inghilterra con merci e alcuni prodotti tessili da barattare in Africa con schiavi neri, i quali per loro natura erano più resistenti e forti degli Inca e per questo venivano impiegati nelle piantagioni di cotone. Il cotone ricavato dalle piantagioni veniva barattato con gli schiavi; da qui ricominciava il commercio triangolare.

Indiani Pellerossa

L'organizzazione sociale I Pellerossa erano divisi in circa 250 tribù, le più famose delle quali sono i Cheyenne, i Sioux, gli Apache, gli Irochesi e i Mohicani. Gli indiani avevano una vita comunitaria molto ordinata e ogni tribù possedeva le proprie leggi. In ogni tribù c'era un capo supremo che godeva di ogni potere. Ma anche lui doveva sottostare alle antiche leggi del popolo degli uomini. Molte tribù chiamavano il loro capo: Sachem. Dopo il Sachem, l'uomo più potente della tribù era il medicine-man. Lo stregone, che oltre a fare da medico,era a contatto con il grande spirito, detto Wakantanka. Quando una tribù si preparava ad un grande avvenimento, ad esempio una caccia al bisonte o una battaglia col nemico, si consultava lo stregone perché facesse dei sacrifici al grande spirito affinché dio fosse favorevole.

In molte tribù le donne rappresentavano il perno che assicurava il buon andamento della vita quotidiana. Gli uomini facevano per lo più la guerra o andavano a caccia. La caccia al bisonte era per gli Indiani un’attività legata alla vita stessa dal momento che la sopravvivenza dipendeva completamente da questo animale. Nello stesso tempo era una competizione, una prova di coraggio e di abilità a cui ci si preparava fin da piccoli. Le donne montavano e smontavano le tende, pestavano il mais e il miglio per la cucina, tagliavano i pezzi di bisonte per confezionarne abiti. Le donne pellerossa avevano molta cura dei loro piccoli e si sforzavano di render loro la vita bella e piacevole.