IL DISTURBO OPPOSITIVO-PROVOCATORIO: CRITERI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI E. Zanotto, E. Garbarino, M. Savoini U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile, IGG DNOG Università di Genova
DSM IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) - Disturbo da deficit di attenzione/iperattività - Disturbo da comportamento dirompente Disturbo oppositivo Disturbo della provocatorio condotta
DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DOP) modalità ricorrente di comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente ed ostile nei confronti delle figure dotate di autorità della durata di almeno 6 mesi va in collera litiga con gli adulti sfida attivamente o si rifiuta di rispettare regole irrita deliberatamente le persone accusa gli altri dei propri errori e del proprio cattivo comportamento suscettibile o facilmente irritato dagli altri arrabbiato e rancoroso, dispettoso e vendicativo
Il comportamento oppositivo è una tipica caratteristica di certi stadi di sviluppo - età prescolare - adolescenza
Epidemiologia prevalenza 2%-16% maggior prevalenza tra i maschi in età prepuberale esordio in genere prima degli 8 anni di età
Eziologia Fattori biologici Fattori ambientali relazione complessa Funzionamento del bambino
Fattori biologici - genetici - neuroanatomici (disfunzioni del lobo frontale) - neurotrasmettitoriali (bassi livelli di serotonina)
Fattori legati al funzionamento del bambino - temperamento - caratteristiche neuropsicologiche - scarsa capacità di adattamento e di tolleranza alle frustrazioni - reazioni di acting-out - bassa autostima
Quelli maggiormente coinvolti sono: I SOGGETTI CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO PRESENTANO DISTORSIONI E DEFICIT IN DIVERSI PROCESSI COGNITIVI Quelli maggiormente coinvolti sono: la capacità di produrre soluzioni alternative a problemi interpersonali la capacità di individuare i significati al fine di ottenere particolari scopi e di prevedere le conseguenze di una propria azione - la capacità di percepire i sentimenti altrui
Fattori ambientali - attitudine genitoriale - modalità educative e di relazione in cui il b. è cresciuto - presenza di psicopatologia franca nei genitori - livello socioeconomico - esperienze carenziali - maltrattamento
Età scolare Adolescenza Età giovane adulta Depressione Ansia Abuso di sostanze DPA DOP Disturbo Condotta DDAI
Elementi indicativi di un’evoluzione verso disturbi più gravi sono: l’insensibilità la freddezza la premeditazione l’assenza del senso di colpa
Il DISTURBO DELLA CONDOTTA è caratterizzato da violazioni più gravi dei diritti degli altri: condotta aggressiva che causa o minaccia danni fisici ad altre persone o ad animali condotta non aggressiva che causa perdita o danneggiamento della proprietà gravi violazioni di regole frode furto
Trattamento Interventi prevalentemente di tipo psicoeducazionale e psicosociale Trattamento farmacologico con bersaglio su: - aggressività e impulsività - disturbi in comorbilità
Aggressività e/o Depressione AD triciclici o Ansia SSRI Aggressività e/o impulsività Buspirone, AD Aggressività e/o crisi di Neurolettici eccitamento pantoclastiche tipici o atipici Ideazione paranoide Aggressività con oscillazioni Neurolettici rapide dell’umore atipici Stabilizzatori dell’umore
Farmaco Associazione utilizzato AD eccitabilità neurolettici atipici variazioni rapide dell’umore stabilizzatori dell’umore onnipotenza Neurolettici marcato del tono AD dell’umore
E’ sconsigliato, soprattutto in monoterapia, l’utilizzo delle benzodiazepine per gli effetti paradosso che determinano aumento dell’eccitamento e dell’aggressività
Trattamenti psicosociali - Problem Solving Skill Training - Parent Management Training - Functional Family Therapy
Problem Solving Skill Training si avvale di diverse procedure (giochi di ruolo, rinforzo, lievi punizioni) per ampliare il repertorio di risposte del ragazzo vengono evidenziate le sequenze di concatenamento di comportamenti “problema” viene favorito lo sviluppo dell’osservazione e dell’auto-osservazione viene favorito l’uso intenzionale di comportamenti auto-controllati
Parent Management Treatment Coinvolgimento diretto della coppia parentale I problemi di comportamento sono inavvertitamente sviluppati e sostenuti in casa attraverso interazioni bambino-genitore a carattere maladattivo involontario rinforzo di comportamenti devianti, uso frequente ed inefficace di ordini e punizioni incongrue Ai genitori viene insegnato come modificare le interazioni con il ragazzo, come promuovere comportamenti prosociali e diminuire i comportamenti devianti attraverso il congruo utilizzo di rinforzi e sottrazioni di privilegi
Functional Family Therapy Aumentare reciprocità e rinforzo positivo tra i membri della famiglia Stabilire una comunicazione chiara Aiutare a comprendere quali condotte ciascun membro desidererebbe dall’altro Favorire una negoziazione costruttiva ed una identificazione delle soluzioni ai problemi interpersonali
Conclusioni DDAI, DOP, DC e DPA, sono entità diagnostiche ben distinte, età correlate, che tuttavia possono considerarsi espressione di un unico spettro importanza della presa in carico precoce