La responsabilità sociale dellimpresa LItalia e la proposta del governo
La responsabilità sociale dellimpresa Parte I: alcuni dati
La RSI in Italia/1
La RSI in Italia/2 Evoluzione delle certificazioni ISO in Europa Gen-02% tot Germania ,5% Gran Bretagna ,2% Svezia ,6% Spagna ,5% Italia ,7% Francia ,6% Olanda ,7% Danimarca ,6% Svizzera90418n.d.7624,6% Finlandia27214n.d.6784,1% Austria ,4% Norvegia2090n.d.2971,8% Altre ,7% Totale % n.d. - non disponibile Fonte: Elaborazione Legambiente su dati Isoworld; Sole 24 Ore
La RSI in Italia/3 Evoluzione delle certificazioni Emas in Europa ago-99giu-00ott-01Var. % 99/01 Germania % Austria % Svezia % Danimarca % U.K % Norvegia % Spagna % Francia % Paesi Bassi % Finlandia % Italia % Belgio9ndndNd Irlanda76814% Portogallo2ndndNd Grecia11ndNd Totale % Fonte: Rapporto Ambiente Italia
La RSI in Italia/4 Ecolabel in Italia ed in Europa PaeseNr. Aziende% tot DANIMARCA2222% FRANCIA2020% ITALIA18*18% SPAGNA1212% GRECIA99% SVEZIA88% PORTOGAL33% BELGIO22% GERMANIA22% OLANDA22% UK22% FINLANDIA11% IRLANDA11% * Esselunga è inserita due volte con due gruppi di prodotto diversi Fonte: BDA-Ecolabel
La RSI in Italia/ Sa8000 in Italia e nel mondo
La responsabilità sociale dellimpresa Parte II: la conoscenza delle imprese
La conoscenza delle imprese 1 D. 1 La Vostra azienda è attiva nellambito della Responsabilità Sociale dImpresa? Non risponde: 2,22%
La conoscenza delle imprese 2 D. 7 Siete a conoscenza del Libro Verde sulla responsabilità Sociale delle imprese promosso dallUE? Non risponde: 5,56%
Interesse verso programmi e/o strumenti di CSR
La responsabilità sociale dellimpresa Parte III: la proposta acquisita dal Governo
La proposta Per accogliere le osservazioni avanzate dal mondo imprenditoriale e contemperare i differenti interessi, si suggerisce di predisporre un sistema articolato su due livelli: a un primo step,lo standard prevede un management systemsecondo la logica ISO, in cui il social statement è facoltativo (livello CSR) per le imprese che intendono andare oltre la CSR e dimostrare un forte social commitment,è possibile prevedere listituzione di un sistema premiale, supportato dal Governo, a cui potranno partecipare solo le aziende che svilupperanno politiche attive nei diversi campi sociali (livello SC) Limpegno in questi campi dovrà essere comunicato e documentato sulla base di un framework(set di
Limpostazione dello standard Il frameworkè costituito da un sistema di indicatori ampio ed esaustivo Sulla base delle specificità aziendali (imprese quotate e non, piccole/medie e grandi, appartenenti a settori differenti) vengono individuate, nellambito del set di indicatori più generale, quelle misure che meglio possono documentare il comportamento aziendale In questo modo, alle imprese non verrà richiesto di sviluppare un sistema onnicomprensivo, ma di produrre un documento mirato che risponda alle esigenze informative individuate dal Governo Con tale approccio progressivo e semplificato, ci si rivolge ad un ampio target di imprese comprendente sia quelle di grandi dimensioni sia quelle di grandi dimensioni sia le PMI
Il set di indicatori Il CSR-SC standard organizza gli indicatori secondo un frameworkgenerale articolato su tre livelli: Categorie: gruppi di stakeholdercui sono rivolti specifici clusterdi indicatori Aspetti: aree tematiche monitorate da gruppi di performance indicatorafferenti ad una determinata categoria di stakeholder Indicatori: misure che forniscono informazioni relative ad uno specifico aspetto. Possono essere utilizzate per controllare e dimostrare le performanceorganizzative. Le informazioni sono di carattere qualitativo, quantitativo ed economico-
I punti critici Il set di indicatori La certificazione La certificazione dei certificatori