Economia e Organizzazione Aziendale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
3. La teoria dell’impresa
Advertisements

CORSO ITS MODA E CALZATURA
Produzione, costi, ricavi e profitti
Microeconomia Corso D John Hey. Questa settimana Martedì: Capitolo 11 e Capitolo 12. Giovedì: Capitolo 13 e Esercitazione 3. Voi dovete prepararvi per.
Dietro la Curva di Offerta: Fattori Produttivi e Costi
La tecnologia di produzione
Capitolo 9 La produzione
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 4° parte Docente Prof. GIOIA
Scelte di Progettazione Organizzativa Cap. 9
Capitolo 10 Costi.
Le configurazioni organizzative: il contributo di Mintzberg
GLI ORGANI AZIENDALI.
L’organizzazione corso di Gestione e controllo imprese di servizi - prof Bronzetti Giovanni Corso di E.A. - prof Bronzetti Giovanni.
Le forme organizzative
Lezione 2 Ripesa dei temi trattati : grafici obiettivo
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Prof. SAVERIA CAPELLARI Offerta aggregata nel lungo periodo: la produzione.
O biettivo dell I mpresa E' un problema non banale a)diversi tipi d'impresa: dal piccolo artigiano alla multinazionale b)possibili conflitti d'interesse:
Gli Indici di Produttività di Divisia
La soluzione divisionale
Lezioni di microeconomia
Istituzioni di Economia prof. Leonardo Ditta

Attività specializzate
3. La domanda di lavoro.
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 5° parte Docente Prof. GIOIA
Dietro la curva di offerta
1 La scelta dellimpresa Il lungo periodo 2 Lequilibrio di lungo periodo Il lungo periodo è quellintervallo di tempo in cui possono essere modificati.
Antonio Messeni Petruzzelli DIMeG,Politecnico di Bari, Italia
Corso di Economia e Gestione delle imprese Prof. Edoardo Sabbadin
Economia e Organizzazione Aziendale - CdL Comunicazione Digitale (11)
ECONOMIA AZIENDALE PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE CLASSI PRIME
Il “ciclo” di direzione e l’organizzazione dell’impresa
Lorganizzazione della produzione Tutti i diritti riservati © Pearson Italia S.p.A. Riservato agli studenti delle classi che adottano il testo C. Bianchi.
La tecnologia di produzione La teoria dell’impresa si occupa delle scelte (produttive, di prezzo, strategiche) che l’impresa può fare all’interno di determinati.
Sloman, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo 4
5. I sub-sistemi aziendali Il sistema delle persone
Economia delle Aziende, Pubbliche e Non Profit Le funzioni aziendali
Organizzazione Aziendale
Il Sistema Azienda.
Sloman & Garratt, Elementi di economia, Il Mulino, 2010 Capitolo IV
L’IMPRESA R N K PRODUZIONE DI BENI O SERVIZI RISORSE NATURALI LAVORO
I PRINCIPI GENERALI DELL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Costi e minimizzazione dei costi
I costi di produzione Unità 10.
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza
I costi di produzione.
Capitolo 13 Principi di Microeconomia N. Gregory Mankiw
Il sistema aziendale Un sistema è un insieme di elementi interrelati tra di loro e orientati al raggiungimento di un fine. Un sistema, a sua volta, è composto.
Microeconomia Introduzione Teoria del consumatore Impresa e produzione
Scelte di produzione: funzione di produzione, fattori, costi, ricavi e massimizzazione del profitto ECONOMIA POLITICA (C&S) PROF. PASCA DI MAGLIANO.
UD 1.1 Il sistema azienda UD 1.2 La gestione aziendale
Economia e Organizzazione Aziendale
Dai PROCESSI alle COMPENTENZE
Economia e Organizzazione Aziendale
OFFERTA IN CONCORRENZA PERFETTA: IL LATO DEI COSTI ECONOMIA POLITICA LEZIONE 09.
Produttività e isoquanti
La struttura dei costi delle imprese Il lungo periodo.
1 Lezione 4 Scelta dell’impresa di come produrre ultimo aggiornamento 22 aprile 2010.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Lezione N° 7 I Modelli Organizzativi
LEZIONE PRELIMINARE 1 F.A.Q.. Perché economia e gestione delle imprese?
I costi di produzione Nelle lezioni precedenti abbiamo considerato il funzionamento di un sistema di mercato. In questa lezione considereremo i costi di.
Economia ed Organizzazione Aziendale I Corso di studi in Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture Docente: Pierluigi Rippa (
Forme giuridiche dell’impresa ing. consuelo rodriguez.
Esercitazione n. 4 La produzione ECONOMIA POLITICA (P-Z)PROF. PASCA DI MAGLIANO.
NB: NON USARE QUESTO FILE POWERPOINT COME MODELLO (POT) 0 Pag.Fabrizio JemmaCorso di Economia e Organizzazione Aziendale Corso di "Economia ed Organizzazione.
ELASTICITA’. Elasticità della domanda Non è sufficiente sapere che la quantità diminuisce o aumenta al variare del prezzo è importante misurare anche.
UNIVERSITA’ FEDERICO II° NAPOLI LA STRUTTURA DEI COSTI E DEI RICAVI DELLE IMPRESE LA CLASSIFICAZIONE DEI COSTI COSTI FISSI COSTI VARIABILI COSTI DIRETTI.
Nella lezione precedente abbiamo introdotto dieci principi economici che regolano le decisioni individuali, le interazioni tra gli individui e il funzionamento.
Efficienza del mercato Surplus produttore Surplus consumatore P 0 Q Prezzo di equilibrio Quantità di equilibrio Offerta D A C B D E.
Transcript della presentazione:

Economia e Organizzazione Aziendale Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell’Automazione Economia e Organizzazione Aziendale Produzione e tecnologia

Funzione di produzione La relazione tra la quantità massima di output ottenibile e la quantità di input necessaria per ottenerla, per un determinato livello di conoscenze tecnologiche. Esistono milioni di funzioni di produzione differenti, una per ogni bene o servizio esistente. La funzione produzione può non essere definita in maniera formale ma derivante dalla pratica quotidiana. Facilità di obsolescenza a causa del continuo progresso tecnologico e scientifico. Utile strumento per descrivere le capacità produttive di un’impresa.

Prodotto totale, medio e marginale Quantità totale di output prodotto in unità fisiche. Prodotto marginale: Output aggiuntivo conseguente all’aumento di una unità di input, mentre tutti gli altri fattori rimangono costanti. Prodotto medio: Misura l’output totale per unità totali di input.

Prodotto totale, medio e marginale

Tabella di produzione

Isoquanto Rappresentano le diverse combinazioni di input che producono lo stesso output La pendenza si definisce “saggio marginale di sostituzione tecnica” tra i due fattori Dipende dai prodotti marginali dei due fattori di produzione:

Sostituibilità dei fattori L’impresa deve scegliere quale combinazione dei fattori deve usare. Deve quindi confrontarsi con il trade-off tra i fattori di produzione. La pendenza degli isoquanti esprime il rapporto di sostituzione tra due fattori della produzione per un dato livello della produzione.

Sostituibilità dei fattori Se si calcola il margine di sostituzione tecnica per una dato livello di produzione si osserva un andamento decrescente. La spiegazione è legata alla legge dei rendimenti decrescenti. E’ pari al rapporto fra le produttività marginali dei fattori produttivi ovvero pari al valore della pendenza dell’isoquanto. Introduciamo successivamente la legge dei rendimenti decrescenti

Legge dei rendimenti decrescenti Definizione: Aggiungendo quantità addizionali di input, e mantenendo costanti tutti gli altri fattori, si otterranno quantità via via decrescenti di output. Valido per tutti i fattori produttivi (terra, lavoro, capitale). Si tratta di una regola empirica, confermata da numerose ricerche (esistono alcune eccezioni). Non è necessariamente valida per tutti i livelli di produzione.

Rendimenti di scala Studio degli effetti degli incrementi in scala (aumento proporzionale) degli input sulla quantità prodotta. Rendimenti di scala costanti La variazione di tutti gli input porta ad una variazione proporzionale dell’output. Rendimenti di scala crescenti Un aumento di tutti gli input produce un incremento più che proporzionale dell’output. Rendimenti di scala decrescenti Un aumento di tutti gli input produce un incremento meno che proporzionale dell’output.

Rendimenti di scala

Breve periodo e lungo periodo Affinché la produzione sia efficiente è necessario disporre di tempo (oltre che degli input tradizionali). Breve periodo: Periodo nel quale si possono modificare solo la quantità e la qualità degli input variabili mentre i fattori fissi (attrezzature, impianti, capitale, ecc…) non possono subire cambiamenti significativi. Lungo periodo: Periodo nel quale un’impresa può modificare tutti i fattori produttivi compreso il capitale.

Il progresso tecnologico Si riferisce a miglioramenti dei processi produttivi di beni e servizi, a variazioni di prodotti già esistenti o all’introduzione di nuovi prodotti. Innovazione di processo: Si verifica quando si migliorano o vengono introdotte nuove tecniche produttive che permettono di migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo. Innovazione di prodotto: Si verifica quando sul mercato vengono introdotti prodotti nuovi o con caratteristiche nettamente migliorative rispetto ai precedenti.

Il progresso tecnologico

Misura delle prestazioni economiche La produttività è data dal rapporto tra l’output totale e la media ponderata degli input utilizzati. Produttività del fattore lavoro: Misura la quantità di output prodotta in rapporto al solo lavoro utilizzato. Produttività totale dei fattori: Misura la quantità di output prodotta in rapporto agli input totali utilizzati (capitale e lavoro). La produttività aumenta grazie alle economie di scala e al progresso tecnologico.

Organizzazione delle imprese La quasi totalità della produzione è dovuta ad organizzazione specializzate: piccole, medie o di grandi dimensioni. Le imprese sono organizzazioni specializzate che si dedicano alla gestione del processo produttivo. Il fattore primario alla base dell’organizzazione della produzione nelle imprese è costituito dalle economie della produzione in serie. L’organizzazione si basa su tre fattori fondamentali: Divisione; Specializzazione; Coordinamento.

Organizzazione delle imprese Le imprese sono organizzazioni specializzate che si dedicano alla gestione del processo produttivo. La crescente complessità delle imprese porta alla formalizzazione dei processi e al migliore utilizzo delle risorse coinvolte. Nasce la necessità di gestire il processo produttivo. La figura di riferimento è il manager che: Organizza la produzione; Introduce nuove idee, prodotti e processi produttivi; Prende le decisione ed è ritenuto responsabili dei successi e dei fallimenti.

L’Organizzazione Si occupa della scelta dei criteri di divisione del lavoro. Implementa tecniche e metodologie di coordinamento delle attività del personale aziendale. Definisce l’assetto organizzativo, identificando: gli organi; le funzioni attribuite agli organi; le relazioni gerarchiche relative agli stessi organi. Viene rappresentata graficamente attraverso l’utilizzo degli organigrammi.

Organigramma Dimensione dell’impresa. Separazione tra proprietà e management. Scelte attinenti alla produzione e al marketing.

Struttura funzionale

Struttura divisionale

Le funzioni aziendali Per svolgere la sua funzione di produzione e commercializzazione, l’imprese deve instaurare una serie di rapporti economici con l’ambiente che la circonda. Sistema aperto in cui convergono gli input e divergono i prodotti realizzati. Combinazione delle risorse secondo criteri di efficienza (impiego dei fattori) ed efficacia (raggiungimento degli obiettivi). Raggruppamento in sottosistemi omogenei sotto il profilo tecnico ed economico.

Le funzioni aziendali Strutture di intermediazione con il mercato: Approvvigionamenti. Amministrazione, Contabilità e Finanza. Organizzazione e gestione del personale. Marketing. Sottosistemi interni per la trasformazione: Pianificazione. Produzione. Supporto alle attività: Sistema Informativo.

Imprese grandi, piccoli e piccolissime In un’economia di mercato la produzione avviene all’interno di una vasta gamma di organizzazioni aziendali. Attualmente in Italia esistono milioni di imprese diverse. Per la maggior parte si tratta di imprese individuali di modeste dimensioni, altre sono società di persone formate da due o più soci, le più grandi sono di solito società per azioni. Differenze tra piccole e grandi: Numero delle vendite; Attività patrimoniali; Potere economico e politico; Numero di dipendenti.

L’impresa L’impresa individuale Piccole imprese a conduzione familiare. Sono le più diffuse sul territorio ma presentano un numero di vendite molto esiguo. Grosso impegno da parte del titolare. La società di persone Due o più persone si riunisco per formare una società di persone accettando di fornire parte del lavoro e del capitale. Tutti i soci si suddividono i profitto generati. Alcuni svantaggi: Responsabilità illimitata dei soci; Difficoltà a reperire le fonti di finanziamento.

L’impresa La società per azioni A partire dal XIX secolo sono state emanate leggi che consentono a chiunque di creare una società per azioni con le finalità più disparate. È una forma di organizzazione aziendale istituita mediante statuto e appartenente a numerosi azionisti. Caratteristiche: Responsabilità limitate dei soci; Proprietà determinata dal numero di azioni possedute; Gli azionisti controllano la società, percepiscono dividendi in proporzione alle azioni possedute, eleggono gli amministratori e votano sulle questioni importanti. La gestione è affidata agli amministratori delegati.